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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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Mattia

[scuola] Kanayama

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La scuola Kanayama

 

Le tsuba della scuola Kanayama sono tutte sukashi, iniziarono ad essere realizzate nel primo periodo Muromachi per poi scomparire totalmente nel periodo Edo. La maggior parte di queste tsuba sono relativamente piccole e molto sottili (massimo 5 mm di spessore) e i soggetti riprodotti sono semplici e di difficile interpretazione.

Le tsuba sono in ferro e sulla superficie si possono osservare interessanti disegni creati dal tekkotsu e da parti con un alta percentuale di carbonio. E' stato difficile identificare le tsuba prodotte da questa scuola anche perché possono essere scambiate per delle tsuba della scuola Owari (sukashi, simmetriche, piatte, in ferro e a strati) ciò nonostante le tsuba Kanayama sono fatte con un metallo più morbido ma il lavoro finito si presenta con una struttura più compatta, anche per via della minima differenza di colorazione, rispetto alle tsuba della scuola Owari.

 

Dr. Torigoye scrive che, durante il periodo delle guerre le tsuba Kanayama erano molto diffuse sulle più svariate montature sia per la loro semplicità che per la loro resistenza meccanica. Tuttavia nel periodo Tukogawa la creazione di queste tsuba si è ridotta notevolmente fino alla sua totale scomparsa, questo è dovuto alle nuove idee di pensiero, alla fine di numerose guerre e al diffondersi del commercio che richiedeva lavori sempre più elaborati e raffinati. I pezzi che ci sono ai tempi nostri sono pochi e la maggior parte di questi sono in pessime condizioni (dovuto anche alla corrosione del metallo) ma grazie a questa loro rarità e particolarità nella realizzazione con il tekkotsu sono dei "pezzi" molto ricercati dai collezionisti.

 

Alcuni testi che ci sono pervenuti descrivono le sukashi tsuba Kanayama come opere fragili a causa del loro spessore e grande asportazione di metallo, altri invece più recenti le descrivono come tsuba molto resistenti e versatili.

 

Kanaya1.jpg

 

Kanaya4.jpg

 

Kanaya5.jpg

 

Kanaya6.jpg


Mattia

 

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Grazie infinite Mattia.

 

Ci sono tuttavia diversi punti sui quali sono dubbioso. Il colore, il discorso del carbonio, la resistenza meccanica...

Riguardo alla resistenza meccanica ad esempio, ho letto di un ara-tameshi su di una osaka shinto spezzata in due all'impatto con una tsuba in shibuichi... il che non fa che farmi credere sempre più che non ve ne fosse necessità alcuna. Molti pezzi muromachi o precedenti sono anche inferiori ai tre millimetri di spessore.

Modificato: da Jarou

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Di nulla! :tioffrounabirra:

 

Dalle foto che ho il colore non si riesce a capire bene sono tutte piccole, ma la differenza sia di colore che meccanica è data dalla presenza si tekkotsu, questa sera a casa amplio la mia ricerca e vedo di trovare qualche cosa di nuovo :ok:


Mattia

 

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La maggior parte delle poche sukashi tsuba che ci sono ai tempi nostri sono in uno stato avanzato di corrosione, ora non so, ma non si vede subito se una tsuba corrosa è stata patinata?

Questo ragionamento vale solo nel caso in cui la tsuba è corrosa, su quelle in buono stato son d'accordo che possono essere spatinate e ripatinate quindi la colorazione può variare.


Mattia

 

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ma il tekkotsu è un particolare tipo di acciaio?

 

Abbiamo postato insieme e ho visto solo ora il messaggio nella posta...

è l'insieme di acciaio ad alto tenore di carbonio con uno con basso tenore di carbonio, è una particolarità delle tsuba Owari e Kanayama.

A casa ho un articolo, questa sera lo posto.

Modificato: da tia592

Mattia

 

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Lo Tsuba sottostante è mumei, del periodo Muromachi e, dalla NBTHK, è attribuito alla scuola Kanayama .

 

Il soggetto rappresentato è una coppia di Masu: recipienti quadrati di legno usati come unità di misura del grano (1,804 litri).

I due Masu si pronunciano, naturalmente, "Masu Masu" che però in giapponese significa "sempre maggior prosperità".

Questo è quindi uno dei disegni di buon auspicio, sempre molto favorito dai tempi più antichi.

 

Lo Tsuba è in ferro, di forma Maru-gata e lo spessore al Seppadai è inferiore rispetto a quello del Mimi.

Anche se non ben distinguibile nell'immagine, il Mimi e lo Hiraji sono ricchi di Tekkotsu.

 

 

Masu.jpeg

Modificato: da Paolo

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In questa foto il tekkotsu lo si può notare all'interno del seppadai, sul lato sinistro in corrispondenza del solco dello habaki.


Mattia

 

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potrebbe essere che alcune di queste tsuba riproducano anche dei mon, mi riferisco all'ultima della serie postata da tia

 

.............

Dr. Torigoye scrive che, durante il periodo delle guerre le tsuba Kanayama erano molto diffuse sulle più svariate montature sia per la loro semplicità che per la loro resistenza meccanica

.........

 

non lo avrei mai detto, molto interessante a guardarle sembrano "fragili"

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potrebbe essere che alcune di queste tsuba riproducano anche dei mon

 

Per quanto riguarda la scuola Kanayama personalmente dico di no (nelle ricerche che ho fatto tra scritti ed esempi non ho trovato nulla a riguardo, inoltre i motivi son di difficile interpretazione e molto semplici) mentre per la scuola Owari, molto simile alla Kanayama, i mon venivano riprodotti, la prima tsuba nel topic della scuola Owari rappresenta le foglie del kiri, non ho una descrizione della tsuba quindi non ne posso essere sicuro al 100% ma da quel che so dico che la Owari riproduceva anche i mon.

Forse Paolo potrà dirci di più.


Mattia

 

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Visto che sono stato chiamato direttamente in causa .........

 

Molte ipotesi sono state avanzate relativamente alla zona nella quale nacque e si sviluppò l'artigianato delle Tsuba Kanayama.

Una delle più accreditate situa tale luogo nella provincia di Owari (attuale prefettura di Aichi) in prossimità della città di Nagoya. In quella zona esiste una località di nome Kanayama, esiste il Kanayama Shrine (antico e famoso tempio shintoista) ed inoltre in quella zona hanno a lungo operato molti forgiatori di lame (cui naturalmente servivano delle Tsuba).

 

Tornando alla domanda, i soggetti delle Tsuba Kanayama sono in genere semplici, astratti e realizzati con linee rette e/o curve; poco adatti quindi a raffigurare dei Mon.

 

Le Tsuba Owari, di contro, sono più "articolate" e "meno astratte" rispetto alle Kanayama ed i soggetti rappresentano sia figure geometriche curve o dritte che elementi della natura tipo erba, uccelli, foglie.

Ma anche in questo caso niente o pochi Mon.

Tra tutte le Owari (che spaziano sopratutto dal Muromachi al Momoyama) ho trovato solo uno Tsuba attribuibile al primo Edo (periodo Genroku) dove molto probabilmente è rappresentato un motivo araldico. (vedi immagine allegata)

 

owari.jpeg

Modificato: da Paolo

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Come al solito sei sempre di grandissimo aiuto!

Non sapevo la posizione geografica delle due scuole, ciò spiega la stretta relazione e le numerose caratteristiche che hanno in comune, un po' come la Heianjo e la Onin, ma questi sono altri due articoli :gocciolone::happytrema:

 

p.s però sui mon ci avevo azzecchato!

Modificato: da tia592

Mattia

 

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esiste il Kanayama Shrine (antico e famoso tempio shintoista)

 

son tre anni che cerco di vistiarlo ma non ho mai abbastanza tempo..... dovro farmi timbrare il libretto anche la prima o poi

 

 

vi postero le foto del mon al piu presto

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dovro farmi timbrare il libretto anche la prima o poi

 

vado un attimo offtopic, ma potresti dirmi cosa intendi per timbrare il libretto??


Mattia

 

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