Vai al contenuto
Accedi per seguirlo  
Angelo

Dissi Una Stupidaggine

Messaggi consigliati

Ah, laisi O2 (Bohler K720).

 

E' un bassolegato ma è comunque difficile ottenere una buona liena di tempra (sempre per il fatto della temprabilità).

 

Ciao.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Non ricordo se lo dissi in questo topic o altrove comunque la capacità di raggiungere un livello di abrasione molto fine e al contempo non lucido( non riflettente, non a specchio) ed ancora al contempo di realizzare una separazione ben definita tra la zona perlitica e quella martensitica in cui la martensitica risulti più lattiginosa e la perlitica più bruna ....è togi. Non si può ottenere se non con la tecnica giapponese. Non ha diretta pertinenza con la finezza dell'abrasione ma piuttosto con la tecnica e le materie utilizzate.

In togi ottenere uno sbalzo dovuto ad un maggiore consumo della porzione perlitica è un errore molto grave.

La linea di separazione tra le due zone è nel nostro settore definito habuchi ed è composto effettivamente da una nebulosa di cristalli che migliaia di testi di consolidata attendibilità definiscono come "cristalli martensitici" , a seconda della loro tipologia essi hanno nomi diversi (nie o nioi), quando si parla in questi termini si ha sempre un certo grado di generalizzazione , dicendo zona matrensitica intendo in realtà zona a prevalenza martensitica ecc, quindi la presenza di manganese non è da escludersi in un contesto di partecipazione alla lega , ma l'habuchi rimane un' area formata da cristallizazioni martensitiche fondamentalmente.

Vero mentre si polisce si notano fenomeni ed attività particolari.

Non tutte le lame giapponesi hanno un habuchi fortemente visibile, ma dopo un togi il mutamento di colore tra le aree temperata e non diventa comunque molto evidente. Il discorso però si può fare solo se si usa il togi, una tecnica da coltellinaio temo non possa produrre tale effetto.

Mi spieghi quale tecnica usi per evidenziare la linea di tempera in politura? Dopo quale pietra vedi habuchi? e applicata come?

Un paio di anni fa chiesi a Scott Slobodian se facesse polire in maniera tradizionale le sue "opere".

Mi disse di no, le finiva con tela abrasiva via via piu' fine e bagnata,sciacquando di continuo lama e carta scorrendo sempre la lama nel senso della lunghezza.

A quale grana si fermasse non lo ho chiesto....magari l'anno prossimo....

Ciao Matteo.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Un paio di anni fa chiesi a Scott Slobodian se facesse polire in maniera tradizionale le sue "opere".

Mi disse di no, le finiva con tela abrasiva via via piu' fine e bagnata,sciacquando di continuo lama e carta scorrendo sempre la lama nel senso della lunghezza.

A quale grana si fermasse non lo ho chiesto....magari l'anno prossimo....

Ciao Matteo.

 

Faccio la stessa cosa. Nel mio caso, utilizzando il K720 alias O2 ovvero 90CrMnV8, il risultato e' appena sufficente a far risaltare la linea di divisione tra' dolce e temprato. Molto meglio con il c70.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Ah, laisi O2 (Bohler K720).

 

E' un bassolegato ma è comunque difficile ottenere una buona liena di tempra (sempre per il fatto della temprabilità).

 

Ciao.

 

infatti si ottiene solo una linea poco visibile formata da cristalli piccolissimi ma e' gia' un risultato storico per me.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Faccio la stessa cosa. Nel mio caso, utilizzando il K720 alias O2 ovvero 90CrMnV8, il risultato e' appena sufficente a far risaltare la linea di divisione tra' dolce e temprato. Molto meglio con il c70.

 

...beh perdonatemi ma queste teniche sono molto grezze per noi qui e decisamente lontane dalla possibilità di esaltare al meglio un hamon.

Chiaramente utilizzando carte abrasive per quanto fini non riuscirete mai ad evidenziare (in maniera naturale) una cosa che invece è comunque presente in due reticoli cristallini differenti: la differenza in colore dei due materiali.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
infatti si ottiene solo una linea poco visibile formata da cristalli piccolissimi ma e' gia' un risultato storico per me.

 

 

Se usi una tempratura di austenizzazione bassa (790°C) dovresto ottenere una linea di tempra un po' più marcata, ma di contro dovrai fare lo spegnimento in acqua, aumentando le probabilità di rotture o distorsioni.

 

Ciao.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

ciao

Rendo pubblica la mia esperienza.

Tempo fa temprai una lama in C70 al calor rosso la spensi in olio di semi di arachide.

La linea visibile era piuttosto tenue ma si vedeva già in politura,poi con un po di succo di limone è risaltata un po di più.

anche se non era completa la linea,si fermava poco prima del tallone l'effetto era visibile.

Ho un po di foto:

immagine003webjc9.th.jpg

 

immagine004webko0.th.jpg

 

immagine008web2mz7.th.jpg

 

immagine008webqr7.th.jpg

 

La mia prossima mossa sara quella di usare l'acqua come mezzo di spegnimento,tiepida,e appena non calamita più spengo,magari ripeto una seconda volta l'operazione e vediamo cosa esce fuori.

Pensavo,ma la tecnica giapponese per la stesura dell'argilla(non so come si chiama) comprende la copertura anche del tagliente e del filo della lama,poi viene applicato un secondo strato sopra l'altro per avere il disegno voluto e la differenza di tempra.

Mi chiedevo se una delle funzioni che ha l'argilla sul tagliente potesse essere quella di evitare storcimenti della lama e attenuare lo schok a contatto con l'acqua.

Tenendo conto che la curvatura di una Nihonto la si da con la tempra e lo spessore dell'argilla conta molto in questa fase potrebbe essere un'ipotesi veritera?

grazie

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Ragazzi io non mi ricordo più ormai qual'era il discorso iniziale,però prendo atto che stiamo andando off topic, Off forum. Colpa anche mia magari.

Qui si parla di nihonto e le discussioni sulle caratteristiche della tempera interessano nella misura in cui esse sono funzionali ad un serio approfondimento sulla spada giapponese autentica. Non vorrei che ne facessimo una sede di discussione per coltellinai, con tutto il rispetto s'intenda.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
Accedi per seguirlo  

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy