Giuseppe Piva 6 · Inserita: 17 dicembre 2008 Non ci sono fustelle. Solo disegni che restano in bottega e che venivano utilizzati ripetutamente per creare i vari fornimenti. ______________________Giuseppe Pivawww.giuseppepiva.com Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 17 dicembre 2008 Disegni cartacei? Mmmmm hai detto bottega. Interessante . Sappiamo qualcosa di più di queste botteghe artigiane? Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 17 dicembre 2008 (modificato) Quei disegni si vedono su vari libri, tra cui ad esempio uno di facile reperimento ovvero lethal elegance, una produzione del museo di boston scritta da Joe Earle. Le botteghe erano i posti dove lavoravano gli artisti. Molto spesso nomi come yasuchika o altri aggiungevano solo un piccolo tocco, e poi la firma ai loro lavori, niente di diverso da quanto accadeva in europa per la pittura. Gli "operai" che realizzavano il grosso delle opere erano gli studenti che ripetevano gli stessi temi centinaia di volte. Un lavoro come quello postato qui, richiedeva ad un artigiano esperto massimo tre giorni di lavoro. Consideriamo che probabilmente c'era un artigiano che passava tutto il giorno a girar fuchi ed imbutir kashira, un altro che patinava da mattina a sera (far le patine era sempre un lavoro a parte) ed un altro che faceva zogan e togi... andiamo vicino alla risposta. Tempo fa ho pubblicato anche un immagine storica (disegno) di una di queste botteghe. Modificato: 17 dicembre 2008 da Jarou https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 17 dicembre 2008 Grazie proprio di questo chiedevo. Secondo te Jarou è possibile che più botteghe facessero temi simili? Oppure ognuna era rigorosamente specializzata in modelli propri? Può sembrare una banalità però mi incuriosisce sapere se certi stili fossero comunque noti in giro per tutto il Giappone (o parte di esso) oppure se invece erano le botteghe a proporre temi e stili come fossero "atelier di tosogu". E poi ancora questa forma consolidata di artigianato in botteghe "atelier" quando possiamo collocarne nascita e sviluppo? E prima di esse (ammesso che si possa ragionare in questi termini) come funzionava? Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Castelli Gianfranco 3 · Inserita: 20 dicembre 2008 Gianfranco, nel tuo kashira i due fiori grandi sono attaccati? Visto solo ora la domanda, scusa. Non ho capito quali sono i fiori grandi. Ce ne sono 4 uguali (intendo quelli con 4 petali) ... ? ... sono attaccati, nel senso che non vengono via . ... è questo che volevi sapere ? Oppure volevi sapere se c'è una rientranza sotto ? Azz mi devo procurare una buona lente se è questo che vuoi sapere. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 20 dicembre 2008 no scusa intendevo le due foglie, se sono attaccate tra di loro, ovvero un pezzo solo https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 23 dicembre 2008 forse sono fatti a cera persa o con l'osso di seppia, penso però sia più probabile la prima soluzione "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 23 dicembre 2008 Niet https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 24 dicembre 2008 cera persa impossibile. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti