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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

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Matteo

chikushi naginata

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http://www.e-sword.jp/sale/2009/0910_4003syousai.htm

 

beh il koshirae è opera moderna...

 

ma è davvero curioso, in europa esisteva un'arma simile

oggetto curioso

 

E' una specie di alabarda, può essere d'influenza occidentale

 

 

 

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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non e' di influenza occidentale. E' un sugata antico, ne avevamo parlato anche in passato.

 

Be io ho detto, può essere, poi bisogna vedere cosa si intende per antico, l'alabarda è antica fiorse più delle lame giapponesi come le intendiamo noi, le prime di derivazione da ascie sono del 1000 e subiscono modfiche, o miglioramenti fino al 1300, per cui già nel Kamakura sono così come le vediamo, gli unici cambiamenti postumi, sono ad uso estetico.

Mi vado a vedere gli articoli di cui parli.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ho visto l'articolo, quella postata da Ken è nata così, ed ha una funzione di taglio sia portata di punta a spingere, che di nakago a tirare, le due estremita sono affilate e non presentano angoli d'inceppo, quella postata da Matteo è stata ricondizionata a quest'uso, difatti il nakago non è affilato, penso che l'anello sia stato risaldato in un secondo momento prima forse era una naghinata con inesto normale, se vedi è molto più dritta di punta rispetto all'asta, l'altra spingendo tende a tagliare questa di Matteo a forare, e presenta solo in parte le funzioni di quella postata da Ken.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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mi sa che hai ragione mauri, se fosse una naginata no saki dovrebbe avere un sori più pronunciato per essere "adatta all'uso"...

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Affascinanti oggetti e interessante discussione ... che mi ero perso, faccio ammenda.

 

Lungi dal potermi dire esperto o anche solo edotto a tali armi, ne studio il maneggio nel Katori Shinto Ryu e mi permetto di aggiungere qualcosina alla discussione, grazie per ogni commento e riflessione aggiuntiva.

 

vero le truppe di fanteria la usavano anche per tagliare i garretti ai cavalli, ma pure per attaccare i nemici in armatura ... si tratta a tutti gli effetti di lame giapponesi e il fatto che fossero montate su asta non ne riduce la capacita' di taglio, anzi il momento angolare aumentato con la lunghezza dell'asta e la maggior curvatura consentiva di tagliare meglio (ammesso sia possibile) e ovviamente piu' lontano.

 

certamente capita anche ai cavalli per i loro garretti ma posso garantire che, pur nell'idea di essere in armatura completa, vedersi attaccati con un'arma simile da un avversario che intende tagliare via una fetta del vostro corpo o aprirvi la gola o la testa con un affondo o anche solo fare in modo da separarvi da un pezzo della vostra cara armatura fornisce una sensazione intensa ... molto intensa e che al momento non stai a pensare granche' come e' stata montata la lama. :gocciolone:

 

si potrebbe aggiungere che la naginata poteva (non necessariamente era) essere un valido modo di far fruttare ancora una lama spezzata durante il combattimento ... lo specifico innesto in questo caso si potrebbe spiegare con il recupero di una di queste lame, mi piace pure l'idea della derivazione da oggetti di uso comune, in effetti credo che moltissime armi nascano proprio dall'adattamento specifico di oggetti usuali e in fondo nel caso specifico l'idea potrebbe essere "aspetta e so io voglio affettare qualcuno o qualcosa che sta piu' lontano di cosi'? ... per dipingere una parete grande ci vuole un pennello grande !!!" (a pensarci pure la baionetta innestata al fucile ...) :rolleyes:

 

condivido la similitudine con il falcione (pur con differente curvatura della lama) piu' che con la vera e propria alabarda, anche se ce ne sono alcune simili in cui la lama della "lancia" e' piu' lunga e curva e richiama facilmente alla mente l'altra, a tale proposito provo a riportare quanto ricordo di una discussione in argomento avvenuta su un forum dedicato alle arti marziali: l'alabarda ha "derivazione" dall'accetta e dalla lancia implicando una lama piu' larga e che deve tagliare "pesando" o entrare di punta, invece la naginata (ci scommettereste?) dal lato della lama ha un maneggio in un certo senso piu' simile alla spada giapponese prevedendo tagli estremamente simili e ingressi "di punta" in cui si fa entrare e strisciare la lama tagliando l'avversario :ichiban:

 

riesco a spiegarmi poco ovviamente ... per capire meglio invito a partecipare o assistere ad un qualsiasi seminario di Katori Shinto Ryu in cui sia prevista una sezione di Naginatajutsu (quindi con avanzati) o ad un equivalente di Atarashi Naginata (il 15/3 a Milano c'e' opportunita' chiedetemi in PM se volete) o di qualche altra arte in argomento direi nell'ambito di Koryu, Kobudo, Bujustu, Ninjutsu e via discorrendo.

 

detto tra di noi ... il maneggio della naginata alternando tagli con la lama e attacchi con l'ishizuki e implicando velocita'. distanza, precisione e agilita' ... e' veramente una fig@t@ !!! anche se siete quello che la affronta con una spada in mano :fico:

 

end of my two cents

:smile::arigatou:

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Se guardiamo come sono state costruite le armature giapponesi ci rendiamo conto che quello che si è cercato di bloccare sono i tagli di una lama portati dall'esterno verso il centro dell'avversario,tutte le parti di rinforzo e mobili sono sui laterali esterni,oltre che avanti e dietro , le parti più scoperte per ovi motivi sono,il collo nella testa, dalle ascelle alla mano tra il corpo ed il braccio,la parte interna delle gambe dal pube al ginocchio e nel posteriore anche il polpaccio fino al piede, a questo punto si può pensare che queste armi venissero adoperate non in modo rotatorio come una katana ma di punta per entrare ed al momento del contatto cominciavano a tagliare sia in penetrazione che in uscita, questo per quanto riguarda quella posta da Ken, nell'articolo che ha postato Lorenzo c'e una lama che in definitiva è usata in questa maniera anche ora ed è quella per sezionare le balene, se vi capita di vedere un filmato di come ciò avviene, e di quanto sono efficaci Vi rendete conto dei danni che potevano provocare nelle parti non protette da armatura, e questo naturalmente vale anche contro i cavalli.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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mmmm interessante e in effetti sono tutti obiettivi che si cercano abitualmente unendoli in sequenze di tagli (caricando in alto o in basso) cercando, ad esempio, fianco - testa - inguine/internocoscia oppure fianco-testa-braccio-spalla-fianco.

 

rotatorio: anche una serie degli attacchi che studio e' cercata proprio cosi' come dici oltre a questi, per quel poco che ne so, ce ne sono anche portati dall'alto a tagliare testa o fianco facendo ruotare la lama precedentemente caricata portandola in alto e dietro .... dubito di riuscire ad essere chiaro, ma aggiungo comunque che come per tutte le armi il maneggio porta a cercare di sfruttare tutte la capacita' dell'arma di creare spazio, distanza, tempo e opportunita' per entrare in una apertura e risolvere il combattimento.

 

cavalli-balena: condivido (ci mancherebbe pure che non) credo anche che in situazione di battaglia se sei appiedato e sotto attacco di cavalleria se possibile prima di tutto tiri al cavallo (grosso e poco protetto) e conti che la caduta in qualche modo danneggi anche il cavaliere (con cui poi combatterai)... se poi rimane pure sotto tanto meglio ... :devlish:

 

... certo magari prima o poi ti capitera' di scontrarti con altri fanti e avere con te la tua fida naginata, bhe a quel punto ti concentri sull'uomo e il cavallo glielo ammazzi un'altra volta :hehe:

 

:arigatou:

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Interessantissima lama a mio avviso, ottima discussione. Due settimane e mezzo fa sono andato a vedere lo Enbu Taikai annuale al Nippon Budōkan, e due Scuole di Naginata hanno dimostrato un paio di kata con la suddetta arma :arigatou:

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Non penso che per quanto riguarda larma postata da Matteo, si possa parlare di naginata, almeno se prendiamo per buona anche l'impugatura in legno che la compone e che a mio avviso è lunga la meta di quella di una naginata; i rinforzi sia dove l'innesto della lama, e mi riferisco ai due anelli di ferro,dovevano servire per irrobustire il manico per colpi di taglio anche violenti tipo ascia, è non mi stupirei se all'interno si fosse un'anima in metallo visto quella specie di tappo nella sommità, questo oltre ad irrobustirla la renderebbe ancor più pesante nella parte della lama facilitandone l'uso.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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http://www.e-sword.jp/sale/2009/0910_4003syousai.htm

 

beh il koshirae è opera moderna...

 

ma è davvero curioso, in europa esisteva un'arma simile

oggetto curioso

è ispirata agli arnesi agricoli. le roncole giapponesi hanno immanicatura uguale, con l'asola disassata sul dorso.

arnese massiccio, più che per sgarrettare cavalli (cui è più che funzionale la naginata), la vedrei utile per squarciare armature, forse diventate più robuste con l'entrata delle armi da fuoco. non necessariamente antenata della naginata, quindi.

in europa era successo qualcosa di simile, con l'avvento di armature atte a resistere alle armi da fuoco. per il corpo a corpo si era abbandonata la spada e si era adottate mazze, martelli d'arme, scuri d'arme, becchi...

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