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Khuran

Voglia di praticare

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Da qualche mese, oltre alla pratica del Kenjutsu ho iniziato anche quella del Judo, sotto lo stesso maestro.

Inizialmente questa disciplina mi è piaciuta molto, e mi piace tuttora, però mi manca quella "spinta" che mi porta, nel Kenjutsu, a non perdere neanche un'occasione per allenarmi, a praticare assiduamente, ad andare al dojo in tranquillità. Anzi, sento spesso una forte 'resistenza' prima di uscire di casa per andare a Judo, diverse volte sono indeciso se andare o no e questo mi ha portato a saltare diversi allenamenti.

La causa di ciò non è certamente da attribuirsi all'atmosfera che si respira nel dojo, estremamente cordiale e rilassata. I compagni di pratica sono tutte persone squisite, non c'è nessuno che giudica a sproposito, né niente del genere che possa togliere voglia di praticare. Non è neanche da attribuirsi alla disciplina in sé, che come ho già detto, oggettivamente mi piace.

Però nonostante tutto questo mi manca comunque la voglia di praticare.

La domanda che vorrei porvi è quindi la seguente: è giusto "forzarsi" ed allenarsi comunque, oppure è meglio continuare a praticare solo ciò che mi sento veramente di fare?

Grazie in anticipo :arigatou:

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premesso che ogni disciplina necessita una grande dose di spirito di sacrificio e dedizione,

 

ti dico la mia esperienza...

 

le prime arti marziali che ho praticato mi hanno portato a comprendere che le amo moltissimo, però per un motivo o per l'altro mi trovavo ad andare contro voglia !

 

Passando quindi da un'arte marziale all'altra sono giunto, un bel di, in una palestra d'Aikido e da allora non passo giornata in cui non aspetti nient'altro che potermi allenare :P

 

Conclusione... nei dojo in cui, in passato, ho vagabondato, non ho trovato ciò che cercavo...

 

quando, invece, ho trovato ciò che cercavo, mi sono fermato ! :D


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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idem... il dojo dove sto adesso è orami una seconda casa

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non posso che quotare gli amici che hanno risposto prima, per me l'Aikido ha la stessa attrazione che descrive Cagliostro, un momento scontato della giornata da aspettare con impazienza


"Bellezza, gioventù e fascino cominciano ad appassire quando appaiono la prima volta.

Attraverso le prime foschie della primavera, scorgiamo il Ponte d'Autunno"

----

mai confrontarsi con un imbecille, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza

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Ciao

 

mmmmmmmmmmmm possibile che abbiate ragione e che Kuran debba guardarsi un po' intorno e verificare se c'e' qualcosa d'altro che lo coinvolge maggiormente ... ma puo' anche essere di no, provo a condividere quello che e' capitato a me.

 

quest'anno ho deciso di aggiungere Aikido al Katori Shito Ryu ... bello, mi piace, e' coerente eppur differente dalla mia normale pratica e aggiunge una distanza ed una visione della relazione che mi mancano ... vabbe' non sto a dilungarmi.

 

Pero' ... Dopo le prime lezioni ho iniziato a subire un effetto credo simile al tuo Kuran, nel mio caso si esplicitava con l'incapacita' di vedere e capire le tecniche mostrate - una sorta di rifiuto mentale immediato - l'esplicitazione, la ritualita' della pratica sono diverse da quella abituale e il mio cervello (briccone maledetto) aspettandosi altro e RIFIUTANDO IL NUOVO E DIVERSO si chiudeva a riccio ... se vuoi aggiungo pure che facendo Katori da un po' c'era pure la parte di orgogli inconsapevole che resisteva al fatto di non essere piu' nel gruppo di quelli che qualcosa sanno-fanno ma di essere tornati a quelli che non ci acchiappano ma nulla nulla nulla. :gocciolone:

 

Ragionandoci sopra mi sono reso conto di un bel po' di cose e te ne racconto solo alcune: oltre agli aspetti piu' ovvi dell'Aikido e dell'aggiungere un'altra arte marziale tra quello che vado cercando quella di non sclerotizzarmi e di rimettermi in totale discussione conta e ha contato nella, sicuiramente stavo reageando in modo sbagliato e dovevo liberarmi di un po' di preconcetti ... insomma ho capito (mi pare) che quello da fare e' andare li' e SEMPLICEMENTE praticare quello che viene proposto nel modo in cui viene fatto punto e basta., il resto sono mene che ci aggiungevo io. Oh adesso mi ci diverto un fracco e mi sembra di iniziare a capirci qualcosa !!!! .... beh sembro sempre un gorilla di gesso a dire il vero ma intanto faccio e imparo :smile:

 

Quindi, se posso darti un consiglio, vai a judo, fallo e divertitici ... non ti costringere vai a giocare, punto e basta

 

... se ho ragione basata poco tempo e migliorerano sia lo judo sia il katori sia la tua visione della pratica e di altre cose :vecchiocinese:

 

... se mi sbaglio .... scusa, non e' la prima volta e non sara nemmeno l'ultima :hehe:

 

:arigatou:

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Grazie a tutti per i consigli :arigatou:

 

P.S. Precisazione: lo stile di Kenjutsu che pratico non è Katori Shinto Ryu, ma Kyushin Ryu. :P

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L'ottimo Rodolfo ti ha dato un buon consiglio Khuran; in alcuni casi deve passare diverso tempo prima che ciò che pratichi cominci a piacerti sul serio. Altre volte, dopo diversi anni di pratica, può capitare di attraversare un periodo in cui si è indecisi su quello che fare, se continuare una determinata disciplina oppure no. Altre volte ancora si pone il dilemma se continuare a percorrere la stessa Via delle Arti Marziali oppure no. Tutte le situazioni sopra descritte mi è capitato di vederle, starà semplicemente a te e alla tua forza di volontà non cedere e trovare nel Jūdō la stessa voglia di praticare che hai nella Kyūshin Ryū. Vedrai che la perseveranza ti regalerà tantissime soddisfazioni :arigatou:

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Grazie Sandro e Rodolfo, in effetti forse prendevo la pratica del Judo un po' troppo come "sfida personale" piuttosto che come semplice e pura pratica, e questo probabilmente mi ha condizionato. :arigatou:

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