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Simone Di Franco

SEGNALAZIONI - "Tecniche di Kantei - Analisi del Sugata"

Messaggi consigliati

Bisogna assolutamente spedire una copia a Sandro, così lo traduce in Giapponese, sarebbe la prima volta che un traduttore parla e traduce qualche cosa di cui ha una visione approfondita; da stupire gli stessi Giapponesi, è da fare!

 

Mi riferisco a: va bene il giapponese ...ma almeno l'itagliano

sallo!


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Bisogna assolutamente spedire una copia a Sandro, così lo traduce in Giapponese, sarebbe la prima volta che un traduttore parla e traduce qualche cosa di cui ha una visione approfondita; da stupire gli stessi Giapponesi, è da fare!

 

Mi riferisco a: va bene il giapponese ...ma almeno l'itagliano

sallo!

 

 

:hehe:

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Paolo, grazie mille il pregevole lavoro. Sono anche io a poco più di un terzo e lo sto macinando; anche se, come dice Pacifico, anche a me servirà un pò più di esperienza per comprendere a fondo certi concetti.

Di sicuro non mi farò bastare una lettura sola ma lo avrò in mano spesso :gocciolone: .

Per come son fatto io (come i bambini) qualche immagine in più (non tante, qualcuna) aiuterebbe a farsi un'idea più chiara, così come le hai messe di qualche hada, anche per il sugata, e meglio ancora a colori (dove si parla per esempio del colore del metallo e dell'ossidazione del nakago).

Comunque sia lo trovo un validissimo aiuto, soprattutto per i meno esperti come me (ipotizzando che quelli più esperti si siano già creati, nel tempo, delle proprie metodologie di studio e di analisi)

 

grazie ancora.

 

naturalmente mi unisco alle speranze che vi siano in programma altre pubblicazioni del genere, di approfondimento sugli altri aspetti, solo sfiorati in questa prima.

 

:arigatou:

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Paolo, grazie mille il pregevole lavoro. Sono anche io a poco più di un terzo e lo sto macinando;.................

........ e meglio ancora a colori (dove si parla per esempio del colore del metallo e dell'ossidazione del nakago).

 

Grazie a te per i commenti !

Per quanto riguarda il discorso immagini del colore del metallo, queste sono in genere molto complesse da ottenersi in quanto la percezione dei colori è già molto difficile da parte dell'occhio umano (macchina fotografica per eccellenza).

Comunque questo potrebbe essere uno spunto da approfondire in futuro :arigatou:

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Il libro è arrivato, non attendevo altro e finalmente ne ho la disponibilità.

Complimenti vivissimi, ho dato uno sguardo saltando da una parte all'altra e mi sono reso conto che è piacevole da leggere per la sua scorrevolezza e naturalezza nell'esporre una materia non facile da assimilare.

La mia grossa fortuna è che è scritto in italiano, non ho trovato altri libri sulla materia con questa grande facilitazione, peratnto, non potevo perderlo.

Grazie anche per la dedica, quando ho visto che era incelofanato e sigillato ho dubitato di poter avere anche questo ulteriore regalo e, quindi, sono rimasto doppiamente sorpreso e soddisfatto.

Ora non mi resta che usarlo, studiandolo a fondo per cercare di introdurmi, almeno in parte, nella difficilissima pratica del kantei.

Non ti nascondo che sono intimorito dalla materia, la possibilità di non arrivare a soddisfare i miei desideri di comprendere i segreti delle nihonto, il riconoscimento della scuola e del forgiatore, nonchè il collocamento nell'epoca della costruzione mi intimorisce ma... ci metterò tutta la buona volontà possibile.

Di nuovo tanti complimenti e grazie

Pacifico :arigatou:

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Il libro è arrivato, non attendevo altro e .................................

 

 

Non sono uno scrittore, si vede bene dalla stringatezza del testo, e questo libro mi è "costato" parecchio (a parte il tempo e l' impegno).

Le tue parole, insieme ad altri commenti simili al tuo, mi stanno però ripagando alla grande.

Grazie, grazie di cuore. :arigatou:

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Lo "stringato" ci piace Paolo. I fronzoli letterari distraggono... (a meno che non aiutino a capire).

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Vorrei unirmi al coro di complimenti per il libro sulle "Lame Giapponesi - Tecniche di Kantei", ringraziando l'Autore per aver condiviso la miriade di informazioni che ha raccolto nei suoi appunti attraverso gli anni.

 

Infatti il volume, seppur agile nel formato (il che è comunque un pregio, giacché può essere consultato comodamente anche non disponendo di una scrivania), è un libro di sostanza, e contiene molti elementi inediti e originali.

Innanzitutto bisogna dare atto all'Autore del rigore scientifico dell'approccio: nella parte principale del libro, dedicata allo studio del Sugata, egli fornisce dati numerici e statistiche frutto di analisi sul campo, e quindi le sue conclusioni sono indotte da elementi oggettivi. In ausilio al lettore, i dati sono interpretati sinteticamente (dopo l'analisi, la sintesi!) sia nel testo sia per mezzo di efficaci grafici.

Tra i dati presi in esame, in aggiunta a quelli "tradizionali" (sori, mihaba, kasane, etc.), egli considera, laddove possibile, il "peso" (e sarebbe in effetti interessante cominciare a considerare quest' elemento, che anch'io nella mia acerba esperienza ho avuto modo di constatatare essere molto variabile!) e introduce un parametro di cui non avevo mai sentito parlare, ma che mi sembra molto significativo, ossia il "grado di profondità della curvatura", ossia il rapporto % sori/nagasa (e costruisce grafici relativi!).

 

Ma nel libro non c'è solo "Sugata": si parla di Hamon ("Alcune considerazioni sull'hamon"), di Hada (e si discute, nei dettagli, sulle differenze tra mokume, itame, etc.) di Gokaden, etc... L'Autore ci convince perché, come è accaduto a noi di fronte ad altri testi, si pone degli interrogativi su delle cose "che non tornano" e prova, con successo, a chiarire questi punti oscuri... voglio dire che non si pone dall'altro di una cattedra, ma costruisce il suo sapere attraverso la raccolta dei dati e un'indagine curiosa.

 

Ultimo (ma non ultimo) tema da apprezzare è la chiarificazione dei termini e le espressioni inglesi usate nel Kantei, cui è dedicato un capitoletto intero: consentimi, Paolo, un esempio: (p. 25) "Kasane "relativamente spesso" - "little thick" o "relatively thick" Kasane - Nelle lame lunghe, tale valore oscilla tra 0,65 e 0,74 cm circa". ... Alzi la mano chi era riuscito a reperire altrove una puntualizzazione come questa!

 

Pur essendo ancora un neofita della materia, mi sentirei di affermare che il libro di Paolo è senz'altro un arricchimento per i più esperti, ma fornisce anche una valido ausilio a chi inizia (naturalmente affiancato da un buon glossario, che Paolo giustamente omette in quanto reperibile in tutti gli altri testi nonché sul forum!). Da un punto di vista editoriale, oltre al formato di cui ho accennato, ho apprezzato la grafica limpida e la legatura cucita (scusate, quest'ultima è per me una fissazione!)

 

Ad meliora!

 

:arigatou:

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Mi associo anch'io al coro di complimenti. Libro piccolo ma pesante.

Grazie di cuore. :arigatou:

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Mi associo anch'io al coro di complimenti. Libro piccolo ma pesante.

Grazie di cuore. :arigatou:

 

Grazie Damiano :arigatou:

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Vorrei unirmi al coro di complimenti per il libro sulle "Lame Giapponesi - Tecniche di Kantei", ringraziando..........................., ho apprezzato la grafica limpida e la legatura cucita............

 

Alberto, grazie, grazie di cuore per i tuoi commenti.

Tra le altre cose sono molto contento che tu ti sia accorto del particolare della legatura cucita.

Dovrebbe sopportare le molte "sfogliature" cui il libro, mi auguro, sarà sottoposto in avvenire.

:arigatou:

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Il libro mi è arrivato! Grazie :arigatou:

Adesso per un paio di mesi almeno ho una serie di cose che mi terranno impegnato parecchio a casa, ma passato questo periodo mi riprometto di studiarmelo ben bene...

La prima lettura è più che positiva: chiaro e sintetico, anche se forse le immagini effettivamente sono un po' pochine :gocciolone: (eheh quelle non bastano mai).

Devo capire questo nuovo aspetto a cui non avevo mai pensato del rapporto tra sori e nagasa... interessante...

 

Grazie 1000!!


Alberto

 

"Prega affinchè l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non fosse possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo, e prega perchè riposi in pace"

"la verità, niente di più sovversivo"

 

Sempre sia lodata la funzione "CERCA"

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Mi unisco ai complimenti ^_^

 

bravo paolo :ok:


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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è arrivato!

continuo io con i complimenti Paolo! veramente un bel gran lavoro ! vediamo se dopo la lettura completa riesco a essere meno "di coccio " in questo campo...

cioè ..fammi capire .... è praticamente è il tuo "famoso motore" in versione cartacea..!?

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è arrivato!

continuo io con i complimenti Paolo! veramente un bel gran lavoro ! vediamo se dopo la lettura completa riesco a essere meno "di coccio " in questo campo...

cioè ..fammi capire .... è praticamente è il tuo "famoso motore" in versione cartacea..!?

 

No beh Andrea il suo motore se lo metti in cartaceo fa un'enciclopedia. ;) E' una parte.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Grazie ai due Andrea e ad Alberto per i complimenti :arigatou:

 

Ad Obake (Ken ha già sostanzialmente risposto) posso dire che il "motore", nei propri ragionamenti relativi al Sugata, utilizza sostanzialmente i dati presenti nel libro.

A queti poi accomuna i dati generali o gli esempi specifici delle varie scuole e/o dei vari forgiatori.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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