Snoopy 0 · Inserita: 7 maggio 2009 I tenore di carbonio finale del pacchetto (anche nelle nihonto) dipende dal tenore di carbonio iniziale dei vari acciai uniti assieme (o delle varie parti del blocco di acciaio unite tra loro nel caso delle nihonto) e dai fenomei di decarburazione o carburazione che avvengoo durante la bollitura e la forgiatura. Le nihonto non hanno tutte lo stsso teore di C. Hanno, approssimativamente, lo stesso tenore di carbonio. E' normale. Una volta imparato il metodo (ovvero quali parti unire per ottenere il thamegane, come unirle forgiarle assieme e quali precuzioni uare per evitare la decarburazione per eseguire una carbrazione o decarburazione "controllata") si può realizzare un acciaio con un tenore di carbonio "costante". Approssimativamente costante. Anche con metodi moderni la composizione di uno stesso acciaio varia legrmente da colata a colata (negi impianti vecchi poi la differneza di composizione tra una colata e l'altra può esserre talmente alta da ssere considerata intollerabile, ance perchè non vengono fatti controlli). La decarburazione e la carburazoen dell'acciaio dipendono dall'atomosfera che circonda il pezzo. Se ricca di CO avverà la carbrazione, se ricca di CO2 avverrà la decarburazione. CO2 + C ---> 2CO Questa è la reazione di decarurazione (C è il carbonio dell'acciaio). Da destra verso sinistra è la reazione di carburazione. La velocità di decarburazione e la carburazione dipendono anche dalla temperatura dell'acciaio (più è ata la temperatura più sono veloci i processi di diffusione) e dalla composizione dell'acciaio. Riguardo al damasco comunque non è una mia teoria. http://asmcommunity.asminternational.org/s...21e2963ed861895 Se si parla di hamon il discorso è diverso. Con una ricottura l'hamon non è pi visibile, proprio perchè l'acciaio sarebbe, tagliente compreso, alo tato ricotto. E' visibile però, anche allo stato ricotto, la linaa di separazione tra il pacchetto del tagliente e quello dei lati della nihonto. Ciao. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 7 maggio 2009 (modificato) E' visibile però, anche allo stato ricotto, la linaa di separazione tra il pacchetto del tagliente e quello dei lati della nihonto. Ciao. La stragrande maggioranza delle nihonto è in kobuse gitae quindi troverei discutibile questa affermazione se non in casi isolati di gitae differenti. Modificato: 7 maggio 2009 da Kentozazen Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 10 maggio 2009 La stragrande maggioranza delle nihonto è in kobuse gitae quindi troverei discutibile questa affermazione se non in casi isolati di gitae differenti. Penso anche io che l'affermazione di Snoopy si possa riferire solo ad alcuni casi: "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 10 maggio 2009 Abbiamo anche questo: http://www.intk-token.it/forum/index.php?a...ost&id=3332 Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 11 maggio 2009 Abbiamo anche questo:http://www.intk-token.it/forum/index.php?a...ost&id=3332 Non penso che questo sistema, ammesso e non concesso sia mai stato usato, abbia dato qualche frutto. Quanto meno è anacronistico che si formi un pacchetto così complesso di acciai a diverso tenore di carbonio per poi rendere la lama fragile per tutta la sua lunghezza con una giuntura che corre dal Mune al Ha, nemmeno se avessero usato il sistema a pressione di Jesus Hernandez avrebbero avuto la certezza di non creare piccole falle, vorrei vederla una lama fatta in questa maniera polita e soprattutto affilata. Naturalmente se il disegno postato,nelle sue linee si riferisce a sistemi di giunzione. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 11 maggio 2009 Con rispetto questo Hernandez non so che sistema a pressione usi, ma mi pare che abbia ancora parecchio da imparare in altre cose se vuol fare dei tanto. Se fossi in lui ripartirei dalla tradizione, lo vedo un pochino fantasy come genere. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 11 maggio 2009 Con rispetto questo Hernandez non so che sistema a pressione usi, ma mi pare che abbia ancora parecchio da imparare in altre cose se vuol fare dei tanto. Se fossi in lui ripartirei dalla tradizione, lo vedo un pochino fantasy come genere. Ho postato il nome di Hernandez perchè per ora è l'unico che ho vito usare quel sistema,(lo potremmo definire laminatoio statico) sono anche convinto che se ne avessero avuto le possibilita forse l'avrebbero usato anche per le nhionto, con questo sistema la possibilità che si creino delle imperfezioni (Fukure) è ridotto quasi del cento per cento, non è un maglio ma una vera e propria pressa che con una sola pressione schiaccia il pacchetto di metallo per tutta la sua lunghezza in modo uniforme, esistono dei filmati in rete che spiegano certamente meglio di quanto posso fare io, resta però il fatto che quello spaccato a cui mi riferivo continua a sembrarmi una cosa senza senso, prova ad immaginarti la sua realizzazione nei vari passaggi e poi dimmi se non risulta di una fragilità estrema. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
andrea1 0 · Inserita: 11 maggio 2009 Ho postato il nome di Hernandez perchè per ora è l'unico che ho vito usare quel sistema,(lo potremmo definire laminatoio statico) sono anche convinto che se ne avessero avuto le possibilita forse l'avrebbero usato anche per le nhionto, con questo sistema la possibilità che si creino delle imperfezioni (Fukure) è ridotto quasi del cento per cento, non è un maglio ma una vera e propria pressa che con una sola pressione schiaccia il pacchetto di metallo per tutta la sua lunghezza in modo uniforme, esistono dei filmati in rete che spiegano certamente meglio di quanto posso fare io, resta però il fatto che quello spaccato a cui mi riferivo continua a sembrarmi una cosa senza senso, prova ad immaginarti la sua realizzazione nei vari passaggi e poi dimmi se non risulta di una fragilità estrema. mmh, se in qualche caso i maestri forgiatori lo hanno usato, qualche specifico vantaggio lo deve avere, questo tipo di pacchetto. forse il fatto che, la linea di saldatura cade proprio sul filo, fa coincidere col filo stesso le parti più carburate degli strati di acciaio. l'hernandez ottiene proprio risultati perfetti col suo maglio? riesce a far sputare la calamina dagli strati meglio di percussioni localizzate e ripetute? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 11 maggio 2009 Vabbè lasciamo stare Hernandez che non fa nihonto (e si vede) ma simulacri di spada giapponese di libera interpretazione e dall'estetica personalissima (diciamo così va, il mio commento estetico lo do in privato se richiesto, così evitiamo polemiche off topic). Io Mauri non sono un forgiatore e la mia competenza specifica si limita alla teoria, peraltro in maniera assai funzionale al togi quindi posso solo esprimere una impressione personale. Secondo me non ci sono differenze enormi rispetto ad altri kitae in termini di resistenza. Ritengo inoltre che i panetti interni siano in realtà a sezione a "U" , non semplicemente saldati l'un l'altro questo spiegherebbe il nome del gitae "Orikaeshi". Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 11 maggio 2009 mmh, se in qualche caso i maestri forgiatori lo hanno usato, qualche specifico vantaggio lo deve avere, questo tipo di pacchetto. forse il fatto che, la linea di saldatura cade proprio sul filo, fa coincidere col filo stesso le parti più carburate degli strati di acciaio.l'hernandez ottiene proprio risultati perfetti col suo maglio? riesce a far sputare la calamina dagli strati meglio di percussioni localizzate e ripetute? Continuo a pensare che è stato impostato da un disegnatore estroso, per me rimane una bufala. Quanto meno se è come dice Kento, non è capace di disegnare uno spaccato. Non voglio parlare di Hernandez, ma il suo non è un maglio ma una pressa, la cosa è diversa, un maglio lavora mediamente tra i 35 e 50 chili e questi sono dati anche dalla velocità di percussione , ha bisogno di più battute per un risultato; una pressa lavora su quintali o tonellate e la velocità non è fattore importante, ottiene il risultato con una sola pressione sull'intero panetto. I giapponesi poi sono di una precisione maniacale: guardate il disegno,se piegato da pacchetto si chiama in un modo se inserito già sagomato si chiama in un altro. comunque questo è disegnato nella maniera giusta. Già che i sono Vi posto anche gli altri: spero di aver chiarito il mio pensiero. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
andrea1 0 · Inserita: 12 maggio 2009 Continuo a pensare che è stato impostato da un disegnatore estroso, per me rimane una bufala.Quanto meno se è come dice Kento, non è capace di disegnare uno spaccato. non è dettopuò essere che, nei secoli, i maestri forgiatori giapponesi, abbiano individuato delle peculiarità interessanti, degne di essere prodotte, a questo tipo di composizione. proprio così com'è disegnata. è improbabile che sia stato sbagliato il disegno. non dobbiamo pensare che la saldatura si qualcosa di parziale Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 12 maggio 2009 non è dettopuò essere che, nei secoli, i maestri forgiatori giapponesi, abbiano individuato delle peculiarità interessanti, degne di essere prodotte, a questo tipo di composizione. proprio così com'è disegnata. è improbabile che sia stato sbagliato il disegno. non dobbiamo pensare che la saldatura si qualcosa di parziale Ti consiglio un sito giapponese l'unico che a volte dice anche come queste lame sono state costruite, si chiama Usagiya vai a information e poi Steel construction, "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 15 gennaio 2010 Nel mio girovagare per la rete ho trovato queste, forse non si può chiamare damasco, ma sicuramente inizia con la d Preso da: http://www.nipponto....ds/KT113451.htm Preso da: http://www.nipponto....ds/KT111670.htm "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti