yatoshiAmenutsu 0 · Inserita: 5 dicembre 2010 certo non negavo l`incidente grave. troncare una mano per inerzia mi sembra comunque eccessivo. ma sicuramente sbaglio io e mi scuso per l`OT. Si beh diciamo che si è voluto usare una descrizione di "amputazione" per rendere bene il concetto di pericolo... tagliano davvero tanto... con il battodo solo con pochissima forza si tagliano stuoie pesanti... Come arti!!! per cui... se accade.... Lasciala cadere!!!!! Il pensiero sul non pensiero... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 6 dicembre 2010 Amputazioni e troncamenti magari è più difficile, ma vi assicuro che tagliarsi profondamente, arrivando magari a un tendine o un legamento è facilissimo, se poi la lama colpisce di striscio le fette di salame saltano fuori che un piacere da palmi, polpastrelli... quanto a un ipotetica caduta a punta in giù su un piede...infilzata sicura. insomma, il rispetto della lama e la cura nel maneggiarla non è solo questione di etichetta e conservazione ma anche di sicurezza personale. Riguardo al discorso del parlare sulla lama è effettivamente facile appannare la superficie del metallo (specialmente con l'umidità che c'è in Giappone :) ) e sappiamo che l'acqua è un terribile nemico per le lame. Se fate caso infatti in molte rappresentazioni antiche o vecchie indicazioni l'esaminatore tiene un fazzoletto ripiegato in bocca: respirando attraverso la stoffa e non dal naso quindi il vapore del fiato resta nel fazzoletto e non può depositarsi sull'acciaio. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Gisberto 10 · Inserita: 6 dicembre 2010 Do una piccola testimonianza: all'ultimo kantei INTK stavo ammirando una lama con tutte le dovute precauzioni, tenendola per il nakago con la destra e con il lato appoggiato su un fazzoletto sulla sinistra. Quando però sono andato a girarla ho visto con orrore un'impronta di sudore evaporare velocemente dalla lama, eppure non avevo le mani sudate. Di sicuro l'effetto è stato accentuato dal fatto che la lama fosse stata polita di fresco, ma non ci rendiamo conto che siamo fatti in massima parte di acqua e che quindi lasciamo tarcce di umidità ovunque. Il resto della giornata ho maneggiato le lame con molta più cautela, cercando di toccarle solo su nakago. forse sarò stato esagerato ma ci sono rimasto molto male. Morale: Maneggaire sempre lelame con lamassima cura e il meno possibile, mantenendole il resto del tempo ben oliate Gisberto (ex nick Koala) Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
yatoshiAmenutsu 0 · Inserita: 7 dicembre 2010 Certamente, infatti anche in molti Dojo in cui sono insegnate la arti della spada non vengono fatte maneggiare lame affilate ai neofiti. Per cui a casa bisognerebbe osservare le stesse precauzioni... Il pensiero sul non pensiero... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Renato Martinetti 1 · Inserita: 7 dicembre 2010 Sul fatto del tagliarsi, l'ho sperimentato personalmente cercando di fermare un tanto che è scivolato da un fodero molto largo; fortunatamente non sono stato tanto idiota da stringere la mano e mi son tagliato poco, mentre il tanto si è conficcato verticalmente nel parquet sottostante (e non si è rovinata la punta, meno male!). Stessa esperienza è capitata al mitico Compton, che si è fatto un pò più male (da qui a troncarsi una mano ne passa però un poco...) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
yatoshiAmenutsu 0 · Inserita: 7 dicembre 2010 Sul fatto del tagliarsi, l'ho sperimentato personalmente cercando di fermare un tanto che è scivolato da un fodero molto largo; fortunatamente non sono stato tanto idiota da stringere la mano e mi son tagliato poco, mentre il tanto si è conficcato verticalmente nel parquet sottostante (e non si è rovinata la punta, meno male!). Stessa esperienza è capitata al mitico Compton, che si è fatto un pò più male (da qui a troncarsi una mano ne passa però un poco...) Se può essere utile, oggi è venuto da me un paziente per farsi visitare un braccio ecc., sei mesi fa si amputò un dito(ricucito in PS) con un patada... Dinamica: lo ha piantato per gioco in un albero, si è chiuso e ..tac!!!! Ovviamente non ha più mobilità e tatto.... Gli ho detto che....beh... le lame sono pericolose.. :) Il pensiero sul non pensiero... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Dario Utari 0 · Inserita: 14 dicembre 2010 Ho letto da più fonti che il nakago non andrebbe mai polito e che la ruggine non deve essere rimossa per non compromettere la firma del forgiatore. Non capisco però a pieno il motivo. Se non si rimuove al meno una vlta la ruggine, come è possibile fermare il processo di corrosione? Non c'è il rischio che lasciare la ruggine sia più deleterio di una politura? E, quando possibile, è meglio oliare nakago, oppure si sconsiglia anche questo? (Probabile che nel forum ci sia già una risposta a queste domande, nel caso chiedo scusa, ma non sono riuscito a trovarla con la funzione di ricerca.) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 14 dicembre 2010 La ruggine rossa, quella aggressiva, è Fe2O3 e và neutralizzata. La ruggine dei nakago invece è Fe3O4 che è stabile e protegge il materiale sottostante. Oliare il nakago può essere consigliabile su nakago sui quali la ruggine nera non si sia ancora formata (gendai) ma pochissimo, non è una reale necessità. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Dario Utari 0 · Inserita: 14 dicembre 2010 Molto interessante, quindi sul nakago non si forma ossido ferrico (Fe2 O3). Questo immagino che sia grazie all'acciaio di cui è composta la lama. Quindi è probabile che una nihonto, anche trascurata, non venga mai aggredita in profondità dalla ruggine, perché anche sul resto della lama si forma solo Fe3 O4? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 14 dicembre 2010 Non è così semplice, gli agenti atmosferici e l'uomo possono innescare questo processo di degrado se la lama non è tenuta con cura. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 14 dicembre 2010 Delle volte mi stupite con le conclusioni che traete da soli dalle mie parole. :) No, la ruggine stabile che vedi sui nakago e che non deve essere tolta è detta ruggine nera e non è aggressiva. Non dipende affatto dal tipo di acciaio e non è vero che si formi da sola in automatico e che vada bene lasciarla li cosi' com'è. Si forma in due modi; continuando a bloccare la ruggine rossa con sfregamento (legno, vestiti, altro) oppure convertendo la rossa in nera tramite un processo chimico. Ovvio che nel caso dei nakago si tratti della prima ipotesi. La cura e il tempo fanno formare una patina stabile che non deve essere ne incoraggiata ne eliminata. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 14 dicembre 2010 Per darti un idea, la ruggine del nakago è identica a quella dei tombini dove le macchine e le scarpe danno quel bellissimo effetto "wabisabi" alla superficie esterna dei tombini. La ruggine rossa invece è quella che si forma ad esempio sulle carrozzerie delle vecchie macchine e le fa marcire. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Dario Utari 0 · Inserita: 14 dicembre 2010 Nessuna conclusione da parte mia, Lorenzo. Solo ipotesi e richieste di delucidazioni. A cui avete risposto in modo veloce ed esauriente. Grazie! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Edoardo Donelli 0 · Inserita: 26 gennaio 2017 Ciao a tutti... arrivo un po in ritardo (7 anni) ma sono nuovo nuovo... Prima di prendere una Nipponto ho scelto di "farmi le ossa" su cinesate di livello sportivo/espositivo. Parlo da blasfemo: se volessi tenere la lama esposta (non nel seya), come dovrei comportarmi per quanto riguarda la manutenzione? Ovviamente sarebbe in teca non isolata(per ridurre gli effetti dell ambiente circostante). Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
getsunomichi 0 · Inserita: 27 gennaio 2017 Per tutte le armi da taglio, non guasta la protezione di un filo d'olio, senza esagerare. In questo caso, non è necessario il filologico e costoso olio al garofano usato per le spade giapponesi. Acquista del balistol in armeria. 月の道 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 27 gennaio 2017 Un filo di olio puro di vasellina comprato in farmacia andrà benissimo "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
angelickevin 0 · Inserita: 5 dicembre 2017 Buongiorno a breve dovrò pulire la mia nihonto per la prima volta, il venditore aoijapan mi ha detto che ci sono due alternative: moderna con questo video tradizionale con questo video lui mi ha consigliato il modo moderno perchè è facile ed efficace e ha aggiunto che il modo tradizionale potrebbe compromettere la lama in quanto la polvere è ricavata dalla pietra levigante, la particella fine potrebbe rendere la lama un po 'spenta a poco a poco. nel video lui usa per togliere olio vecchio un prodotto che se non ho capito male si chiama benzine ( ma dice che va bene alchol 100% ) e per oliarla olio per le armi. magari c'è qualche olio per armi non corrosivo? detto questo sono curioso di sentire i vostri pareri e ascoltare la vostra esperienza :) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 5 dicembre 2017 Ciao, ti invito a leggere questo articolo ;-) http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=8856&hl=uchiko "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti