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davide89

se volessi andare a comprare una nihonto?

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Non è vietato voglio dire lasciarsi cullare dalla fantasia, magari con l'aggiunta di qualche seria competenza in modo da collocare l'oggetto nelcorretto contesto storico, sociale, filosofico.

Bisogna però stare bene coi piedi per terra, bisogna saper riconoscere cosa sia sogno e cosa sia la concreta realtà. Se ci si esercita in questo senso anche il nostro ego pretenderà sogni sempre più accurati, sempre più realistici, coerenti; verrà liberato il campo dalle fantasie più banali e si costruiranno modelli dell'ipotetico contesto storico sempre più credibili...e sempre più appassionanti.

Adesso sono io che fatico a spiegarmi. ;)


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Kentozazen, tranquillo... sto capendo benissimo quello che dici e credimi, anche se magari spesso io e te troviamo quasi da litigare ( e tutte le volte per colpa mia, perciò ti chedo scusa ) mi stai dando delle grandi risposte e sto veramente capendo per la prima volta come mi devo porre nei confronti della questione...grazie mille!! e grazie anche della pazienza...

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Ciao Taito...spero anche tuabbia letto tutta la conversazione fono all' ultimo messaggio e che anche tu abbia accettato le mie scusa come spero comunque anche tutti gli altri!!!

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Ciao Davide avendo praticato differenti arti marziali penso di capire il senso che possa avere per te possedere una nihonto, soprattutto la bramosia di avvicinarsi da praticante di arti marziali con l'utilizzo di una vera nihonto allo spirito originario dei samurai, posso capire, ma..:

Considera che un anihonto come la cerchi tu "efficace e tradizionale nella sua forgiatura" costa come come una golf GTI nel migliore dei casi senò vai verso porsche per darti dei metri di misura.

 

Per molti di noi se non per la maggior parte la nihonto rappresenta un' opera d'arte più vicina ad un quadro che ad un arma, di qui le nostre risposte.

 

Le mie perplessità sono motivate dal fatto che portare in pratica una nihonto con i rischi di tutte le nature associati è come lanciare in pista una ferrari enzo con una normale/discreta capacità di guida, questo credo sintentizzi il nostro pensiero riguardo le tue risposte.

 

Se però tu sei dotato di adeguate finanze e di buona abilità tecnica marziale nulla ti vieta di proseguire nel tuo progetto, meglio è che tu venga adeguatamente presentato ad un maestro forgiatore da qualcuno che possa mediare le tue esigenze con le peculiarità del forgiatore, altrimenti verresti bollato come ricco Gaijin ,ricco ma gaijin.

 

Però considera di partire con una buona nihonto ,una bella katana appartenuta davvero ad un samurai, ad un artista marziale potrebbe fare un certo effetto stringere in mano un oggetto che racchiude in se la storia di un vero samurai, cosa ne pensi ?


Sotto la spada levata in alto vi è l'inferno che ti fa tremare;

ma va avanti e avrai la terra della beatitudine - Miyamoto Musashi -

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Ciao Franc!!! Cavolo!!! Ci stiamo capendo!! Comunque...per quanto riguarda l' abilità tecnica...la lascio giudicare al mio maestro...però diciamo che non manco di una buona esperienza... Quello manca sono le due s fondamentali: Soldi e Sapere.

 

Cosa intendi chiedermi con l' ultima domanda?

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Se ho capito la domanda comunque, la tratterei come fosse la creatura più fragile e venerabile presente nelle mie immediate vicinanze! No vabbè...la cterrei con molta cura senza mai usarla ne disonorarla. Sarebbe come avere un pezzo dell' Anima del Smurai a cui è appartenuta...la Spada che ancora ne racchiude lo Spirito!

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Che acquIstare una nihonto magari non una katana ma un wakizashi è più perseguibile in termini di costo e soprattutto ha una storia, un passato, un fascino suoi.

Non sarebbe giusto ragionare in termini di costo ma forse di maggiormente e facilmente realizzabile come progetto.

 

NIHONTO L'ANIMA DEL SAMURAI


Sotto la spada levata in alto vi è l'inferno che ti fa tremare;

ma va avanti e avrai la terra della beatitudine - Miyamoto Musashi -

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Si certo, anche partire con un wakizashi sarebbe un buon inizio!! Anche se, avendone la possibilità, la Ktana ha il suo fascino devo dire!!!

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Si certo, anche partire con un wakizashi sarebbe un buon inizio!! Anche se, avendone la possibilità, la Ktana ha il suo fascino devo dire!!!

...e qui torniamo ai "perchè". ;)


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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perche vuoi un katana?

perche si è legati all'immagine del samurai che va in giro ad affettare la gente con il katana

nihonto è anche wakizashi o tanto...

volendo potresti richiedere a un tosho anche un tanto o un wakizashi, perche proprio un katana

Modificato: da Matteo

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Cosa c'è di piu samurai del wakizashi? :gocciolone:

(sembra uno slogan pubblicitario :happytrema: )

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Ciao Matteo! Non generalizzare... è una cosa soggettiva..

 

Dunque, per quanto rigurda l' aspetto artistico che la lama sia corta media o lunga non fa alcuna differenza ne nihonto..

 

Ma per me, ad esempio, che pratico diversi stili di spada ed uso in prevalenza katana e molto meno katana e wakizashi, l' idea di possedere una katana mi attira di più... anche se ovviamente evere katana, tanto e wakizashi, sarebbe ovviamente il massimo!

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Ciao!! in che senso "cosa c'è di più samurai del wakizashi"?

 

wakizashi, "il custode dell'onore" di ogni samurai, non se ne separava mai, nemmeno di fronte al proprio signore. custode dell'onore e ...dell'anima :arigatou:

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Si si lo so... solo che per l' aspetto marziale mi attira di più la katana. Ovviamente sono attratto anche dal wakizashi sia per l' aspetto che hai indicato tu, sia per l' uso marziale..

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A volte certe cose si cristallizzano a tal punto nella mente delle persone che risulta impossibile smantellare la cattedrale di idee. Parlo anche di me.

Sto cercando con grande fatica di smettere di fumare, un bruttissimo vizio. Parlavo ieri con un amico , pure lui fuma e non ha alcuna intenzione di smettere, non so perchè ma ad un certo punto venne fuori il discorso che la mia prima sigaretta era la Muratti e che fumai quella marca per qualche anno.

La sua affermazione fu "Beh per fortuna hai smesso di fumare da donna!" Cioè la Muratti sarebbe una sigaretta da donna. E non era la prima volta che sentivo questa cosa. Insomma è una sigaretta pesante quanto una Marlboro, però forse quel suo filtro bianco, invece che ad effetto sughero (che fa tanto James Dean, che fa tanto cowboy), ha cristallizzato una convinzione assurda in molti fumatori, la Muratti è da donna.

Ora, premesso che ogni sigaretta non è altro che una schifezza velenosa e puzzolente, pare che esista un veleno ed una puzza più femminile, e c'è quasi da vergognarsi se -essendo maschi forti e virili- si fumi una sigaretta col filtro bianco. Il solo nome Muratti evoca un'idea femminile, alcuni addirittura si spingevano oltre "una sigaretta da zia", ma che cavolo hanno ste zie di particolare?

I modelli sociali, le immagini, gli stereotipi alimentano convinzioni spesso totalmente insensate. Il desiderio di potenza, l'esaltazione del super-io che alberga in ognuno di noi, Kentozazen per primo, condiziona subdolamente il pensiero restringendo il campo di giudizio tanto a colori del filtro quanto a lunghezze della lama.

Non voglio demonizzare le katana ci mancherebbe. Ma spesso si tende a vedere la waki come una "mezza spada" adatta dunque ad un "mezzo uomo".

Difficile liberarsi da modelli sociali imposti, convenzionali, che comunque non dovrebbero appartenere alla natura di una persona che cerca, che identifica o vuole identificare nel samurai una figura nobile, libera sebbene servitore, e soprattutto scevra dalla vanità cortigiane e dai vezzi della mente.

La katana, la magnum dell'ispettore Callaghan, un bel pistolone per un bel maschione, è questo che spesso anche inconsapevolmente passa nella Freudiana mente di molti. Kentozazen è vittima come tutti non crediate, ma ogni tanto pensa a quell'unico esempio cinematografico, eccezione alla regola, grande amatore, coraggioso eroe di Fleming, quel James Bond a cui era concesso sconfiggere i "più cattivi tra i cattivi" con quel pistolino ad acqua che è un Walter PPK.

Chissà perchè mi domando. Chissà perchè a qualcuno è concesso essere diverso, rappresentare un modello alternativo senza essere biasimato mentre alla massa spetta sempre il compito di conformarsi ai più comodi e banali simbolismi di natura arcaica ed anche così futilmente individuabile.

...ecco dopo questo qualcuno penserà che non ho smesso di fumare bensì che sia passato ad un fumo più... Jamaicano. :gocciolone:

 

Pensare ai perchè...i perchè.

E poi magari prendersi comunque una katana ci mancherebbe! Però liberi dai condizionamenti, certi, consapevoli...maturi direi (semmai ciò potrà avvenire)

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Hahahahahah!! Divertente la chisura di questo discorso!

Comunque si, credo proprio tu abbia ragione e penso proprio che come hai detto tu, certi stereotipi che cementificano nella testa delle persone al livello dell' inconscio siano veramente difficili da mandare via, spicialmente quando magari li intravedi dentro te stesso e invece di abbandonarli li giustifichi dandoti una giustificazione che sembra razionale ma che serve poi solo a compiacerti e a rimanere con quella strana giustificata idea che poi è solo l' inconscio stereotipo

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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