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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Cagli0str0

"Il Giornale"

Messaggi consigliati

Davide Castellazzi riporta sul suo neonato blog JAPPAMONDO, spazio web interamente dedicato al Giappone, questa provocatoria considerazione di Cristiano Gatti:

 

CIARPAME GIAPPONESE

 

Credevo che certi pregiudizi sulle produzioni nipponiche fossero scomparsi, invece... Eco l'incipit dell'articolo"La triste favola di Colby", a firma Cristiano Gatti, pubblicato su sito di Il Giornale del 23 giugno. "Io non so quanto sarà bella la storia di «Up», l'annuale appuntamento con la premiata ditta dei sogni Walt Disney-Pixar. Sarà certamente divertente, moraleggiante e comunque educativa, molto più del ciarpame made in Japan, a base di spade rotanti e mostri deformabili, che qualche responsabilità nefasta indubbiamente ha sul gusto, sull'estetica e anche sul carattere delle nostre generazioni più piccole." E continua: "Ma proprio Walt Disney, che alla vita s'ispira, insegna come nel momento più buio possa sempre accendersi una luce, se la forza del coraggio non si spegne (nel ciarpame deforme del cartoon made in Japan, basta invece estrarre dalla pancia un mitra-laser e sterminare tutti quanti)." Ai lettori le conclusioni, ma una qualche mail di commento a Il Giornale forse è il caso di mandarla.

 

(fonte: www.animeclick.it)


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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... sono sempre più convinto che " Il Giornale " avesse una sede redazionale a Pearl Harbour ... :inquisitive:

 

Solitamente quando una persona è ignorante, stà zitta ed ascolta ... questi giornalisti invece

pare si fregino di tale ignoranza e, dall' alto della loro posizione, si permettano addirittura uscite di questo genere.

 

La Disney a loro tanto cara da quasi un secolo " ruba " sceneggiature alla tradizione popolare, per poi cascare

in plagi clamorosi come il " Re Leone " e nessuno di questi signori si è mai degnato di farlo notare.

Poi se ne escono sminuendo a 360 gradi la tradizione di un paese che riguardo all' animazione ha sfornato capolavori che hanno fatto scuola a livello planetario.

Per l' amor del cielo, c' è spazzatura anche tra gli Anime, ma in percentuale uguale o inferiore a tutto il resto del globo, primi fra tutti gli USA.

 

Proporrei di andare a prendere il nostro caro Gatti e legarlo ad una sedia, costringendolo a vedere per un

mesetto buono tutti i capolavori di autori come Otomo, Miyazaki, Shirow o Tezuka a mò di Arancia Meccanica ... :devlish: ... anche se temo che faticherebbe a comprenderli, dato che non sono così " easy " come le

sfarzose produzioni Hollywoodiane, spesso attente più a promuovere i relativi gadgets che non ai reali contenuti.

:polliceverso:


Ognuno di noi nasconde dentro di sè una scintilla divina, basta saperla cercare.

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mah… evidentemente questo giornalista non conosce i numeri altrimenti si renderebbe conto di aver detto un emerita stronzata... La Disney non è più leader nei cartoni da tantissimo tempo. Senza tirare in ballo i cartoni giapponesi, anche l'americana warner ha sempre fatto più ascolti con i suoi cartoni animati "cattivi e violenti" dove personaggi cercano perennemente di farsi la pelle a vicenda (il più famoso è sicuramente road runner)

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sinceramente non faccio piu caso a dichiarazioni simili,......

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Si anche perché ormai è un malcostume italiano far scrivere ai giornalisti pezzi su argomenti di cui non sanno assolutamente nulla

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che tristezza ragazzi...

non ho parole, mi sembra che questa testata più di altre, ogni giorno dimostri il declino del livello di informazione che abbiamo nel nostro paese...

oggi ad esempio, come nella maggior parte delle volte purtroppo, si preferisce dare la prima pagina a prostitute e festini con tanto di tesi e antitesi, accuse e contro-accuse, piuttosto di parlare di fatti clamorosi come ciò che stà accadendo a Teheran...

che tristezza ragazzi...

 

(scusate lo sfogo)


Alberto

 

"Prega affinchè l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non fosse possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo, e prega perchè riposi in pace"

"la verità, niente di più sovversivo"

 

Sempre sia lodata la funzione "CERCA"

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A parte qualche rara eccezione, la maggior parte dei giornalisti italiani scrive su argomenti che ignora ( e che sono praticamente sterminati ).

E un altra grandissima parte ripete pedissequamente e senza spirito critico nè di indagine le imbecillità spesso errate scritte da altri.

Basti pensare all'idiozia perpetuata della famosa P-38 ( che esiste, ma è un altra cosa ), o al martirio mediatico di poco tempo fa, quando dal Libano venivano lanciati razzi 'Katiuscia' sul territorio di Israele, cosa ripetuta da TUTTI indistintamente.

Sarò duro, ma è quello che penso.


E quando tornerete a casa dite: Ho sentito cantare un angelo, con le ali di marmo e raso.

Gianni

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Ragazzi concordo con voi in tutti i punti tranne in quelle della libertà di pensiero. Questo giornalisti ha la sua visione, la sua convinzione (errata) e i suoi gusti: rispettiamoli ugualmente, non dobbiamo imporre il nostro "way of thinking". Possiamo semmai, senza tanto andare lontano con la malizia, che il caro giornalista Gatti conosce l'animazione giapponese solo superficialmente. Questo è un errore, ha una falla nel suo parametro di giudizio ma dobbiamo comunque rispettare la sua (errata ma pur sempre legittima) convinzione.

Altra cosa la vicenda, sgradevolissima a dir poco, dei "musi gialli"...


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Il problema è che i giornalisti non hanno mai buon gusto di scrivere che quello che stanno dicendo è il loro umile pensiero ma pretendono sempre di spacciare ciò che scrivono per la verità assoluta

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moraleggiante e comunque educativa, molto più del ciarpame made in Japan [...] nel ciarpame deforme del cartoon made in Japan

 

A mio avviso non si tratta libertà di opinione o di stampa o di pensiero, questi sono insulti non giustificabili con l'ignoranza dello scrivente. Le notizie non dovrebbero essere condite con prese di posizione così evidenti :polliceverso:

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C'è gente che scrive molto peggio, di cose molto più importante, spacciandole sempre per verità e nessuno mai ne paga le conseguenze.

E' la stampa italiana, in genere. Non vuol essere una giustificazione ma così è lo stato delle cose.

Pensiamo alla gente arrestata come presunta colpevole, infangata dalla stampa in prima pagina, e poi - quando viene scagionata - c'è solo un trafiletto in decima pagina. O quando alcuni giornali prendono di mira qualcuno o da questa parte o dall'altra senza che vi sia un seppur minimo sentore di verità...

Un piccolo appunto: cosa penserebbero i cinesi se leggessere alcuni nostri topic coi "complimenti" (anche questi giustificatissimi, anzi mi metto in prima fila!) che gli affibbiamo?

Non volevo essere polemico, è solo che oramai (e purtroppo) non mi sorprendo più di tanto quando un giornalista scrive minchiate.


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Un piccolo appunto: cosa penserebbero i cinesi se leggessere alcuni nostri topic coi "complimenti" che gli affibbiamo?

 

Ti do pienamente ragione anche su questo :tioffrounabirra: . Personalmente cerco di cambiare atteggiamento almeno su questo punto; quelli che vogliono studiare si scontrano poi con una "muraglia" di pregiudizi che somiglia molto a quella che all'estero hanno di noi (mafia - pizza - mandolino)

Modificato: da Lorenzo

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Ormai l'accanimento su ciò che è diverso dal nostro modo di vedere è diventato un rafforzativo delle proprie tesi, giustamente Musashi ha fatto notare che questo, anche se in tono minore vale anche per il forum, il rispetto anche per ciò che è molto lontano dal nostro vedere penso possa renderci più liberi.

 

Cerchiamo di attuarlo noi, e con l'esempio condizioniamo gli altri.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Comunque la guerra contro i cartoni animati giapponesi esiste da decenni... a ondate li si accusa di tutti i mali della società moderna... (vi ricordate della guerra contro ken shiro o l'uomo tigre?)

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perche tom e jerry si abbracciavano e si volevano bene.... vabbe non ricordate l'accanimento contro i simpson? e quelli di nipponico hanno poco

 

 

comunque è inutile fare la guerra a kenshiro... il maestro di hokuto non perderà mai :happytrema: :happytrema:

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La Disney e' stata recentemente denunciata per messaggi subliminali a sfondo sessuale e satanico presenti in parecchi dei suoi cartoon.Comunque quello che ha scritto quell'articolo o non e' normale o e' un matusalemme.Mi sembrava di sentire il mio maestro delle elementari:W Topolino!Abbasso Goldrake!

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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