schibrio 0 · Inserito: 2 novembre 2009 Ciao a tutti. Mi sono gia presentato e per chi ha letto il mio post sa che ho praticato Judo e karate. Il primo continuo a portarlo nel cuore, dovuto forse al fatto che la prima cosa che imparai dal mio maestro é che una disciplina non serve per pavoneggiarti o per attaccare, ma solo per difendere te stesso e gli altri all'occorrenza. Non devi essere un eroe, solo un aiuto per i più deboli. Per questo che il judo tende a disarmare e bloccare l'avversario. In questo periodo, vuoi il fatto che abbia comprato un bokken da allenamento, vuoi che sono sempre stato un appassionato di armi bianche, mi si é instaurato nella mente il pallino della spada giapponese. Vorrei intraprendere la via della spada, il cosiddetto ken do, oppure lo Iaido, che da quello che ho avuto modo di leggere é un combattimento finto con spade vere che sfrutta peculiarità zen per allenare anche lo spirito oltre al corpo. Quello che volevo chiedere é: oltre alla passione che é ciò che mi spinge a provare, cosa potrebbe servirmi un allenamento in queste due discipline di spada dato che questa nel mondo odierno, vuoi tra leggi e cose affini, non potrei usarla? Dovrei continuare nell'arte marziale corpo a corpo oppure provare a dedicarmi a questa nuova (per me) esperienza? Grazie per le risposte. Ciao a tutti Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 2 novembre 2009 Non è che una disciplina vale laltra, però tutte dovrebbero portare oltre che ad un sano esercizio fisico, a dare la possibilità di conoscere al meglio se stessi (di mettersi alla prova), forse più a livello psichico che fisico, il contatto fisico o lutilizzo di una spada, è solo un mezzo come un altro, non penso che possa fare la differenza, forse una disciplina dove la differenza a livello psicologico è più evidente può risultare il tiro con larco dove non combatti contro un avversario ma contro te stesso. Comunque sul forum troverai certamente persone che sapranno indirizzarti meglio di quanto possa fare io che non pratico. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
schibrio 0 · Inserita: 3 novembre 2009 Non è che una disciplina vale l'altra, però tutte dovrebbero portare oltre che ad un sano esercizio fisico, a dare la possibilità di conoscere al meglio se stessi (di mettersi alla prova), forse più a livello psichico che fisico, il contatto fisico o l'utilizzo di una spada, è solo un mezzo come un altro, non penso che possa fare la differenza, forse una disciplina dove la differenza a livello psicologico è più evidente può risultare il tiro con l'arco dove non combatti contro un avversario ma contro te stesso. Comunque sul forum troverai certamente persone che sapranno indirizzarti meglio di quanto possa fare io che non pratico. Hai senza dubbio ragione . Non sono un ragazzo combattivo, ne mi piace eccedere nell'uso di queste forze. Sono solo strumenti per rinforzare il corpo e la mente. Il dubbio emerge quando mi trovo a dover usare come strumento di allenamento una lama, seppur finta quanto vera in fatto di forgiatura in acciaio. Non avendo una casa comoda dovrei allenarmi come solevo praticare con le altre tecniche nel giardino di casa (però se una pattuglia di ronda passasse li davanti dovrei spiegargli cosa ci faccio con una hanwei da 1300 g in mano in giardino). Volevo dunque chiedere: Il kendo é una tecnica votata principalmente all'attacco? quali benefici potrei incorrere nell'utilizzo di questa arte? ho provato a sfogliare un pò di post, ma noto sopratutto che vi sono molte ricerche di dojo, e magari non ho visto la discussione riguardante quale sia lo scopo e l'utilizzo del KenDo e IaiDo... L'allenamento del corpo lo potrei effettuare anche in palestra non mi interessa particolarmente. Mi interessa molto invece un armonia tra allenamento fisico e mentale, uno stimolo che mi scarichi dallo stress e dal nervosismo che in questo periodo mi sta cogliendo, qualcosa cui valga veramente di provare. E così cerco informazioni dettagliatissime. Domani proverò, tempo permettendo, di informarmi su determinati corsi di kendo e iaido. Per il momento vi ringrazio se sapeste come consigliarmi. Ciaooo Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
snorri 1 · Inserita: 3 novembre 2009 Credo che lo iaido sia una stupenda disciplina per forgiare la mente e lo spirito ; nel senso pratico invece ogni arma rappresenta un prolungamento del corpo in ambito marziale , vorrei tanto approfondire anche io sia iaido e kendo , ma dalle mie parti dojo seri non ne esistono . Per questo mi limito a praticare tameshi , anche se non è una vera e propria disciplina aiuta a forgiare la concetrazione e come dici tu a scaricare un po di stress. Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
schibrio 0 · Inserita: 3 novembre 2009 Credo che lo iaido sia una stupenda disciplina per forgiare la mente e lo spirito ; nel senso pratico invece ogni arma rappresenta un prolungamento del corpo in ambito marziale , vorrei tanto approfondire anche io sia iaido e kendo , ma dalle mie parti dojo seri non ne esistono . Per questo mi limito a praticare tameshi , anche se non è una vera e propria disciplina aiuta a forgiare la concetrazione e come dici tu a scaricare un po di stress. Il tameshi sarebbe la prova di taglio con la Nihonto(se scritto male scusate) per caso? Se sbaglio allora ho capito male qui: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=2956 Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
snorri 1 · Inserita: 3 novembre 2009 No non hai capito male il " tameshi " abbreviazione di tameshigiri è proprio la prova di taglio con le nihonto. Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
nikon 7 · Inserita: 3 novembre 2009 ciao, iaido e kendo sono comunque arti di difesa, come del resto tutte le Arti Marziali, logico poi che la difesa diventi attacco. per farti capire il fine ultimo dello iaido e' il "saya no uchi" che significa "dentro al fodero", cioe' vincere senza sfoderare, semplicemente con l'atteggiamento; se poi l'avversario non desiste... il kendo se vuoi e' piu' competitivo, articolandosi sia in kata che in confronti diretti. lo iaido e' piu' contemplativo, interiore, legato allo zen e necessita di molta concentrazione per visualizzare un avversario che non c'e' e per l'esecuzione di tutti i movimenti che compongono un kata, movimenti legati ad atti respiratori ben precisi e a ben precise angolazioni della lama. i grandi maestri dicono che raggiungi la perfezione quando" riesci a tagliare te stesso". come vedi entrambe le discipline necessitano degli insegnamenti di un maestro valido, il fai da te non e' consigliato, soprattutto all'inizio, quando si pongono le basi; considera che per arrivare all'ottavo dan ( superando sempre gli esami al primo tentativo e nei tempi giusti) ci vogliono trent'anni! Si studia sempre seguendo un maestro e se possibile allenandosi anche da soli. capisci che con questi presupposti frequentare un dojo diventa indispensabile, a Milano ve ne sono di validissimi. spero di non averti spaventato troppo, sono discipline impegnative, ma danno molto in cambio, anche una buona forma fisica buona scelta Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
schibrio 0 · Inserita: 4 novembre 2009 ciao, iaido e kendo sono comunque arti di difesa, come del resto tutte le Arti Marziali, logico poi che la difesa diventi attacco. per farti capire il fine ultimo dello iaido e' il "saya no uchi" che significa "dentro al fodero", cioe' vincere senza sfoderare, semplicemente con l'atteggiamento; se poi l'avversario non desiste... il kendo se vuoi e' piu' competitivo, articolandosi sia in kata che in confronti diretti. lo iaido e' piu' contemplativo, interiore, legato allo zen e necessita di molta concentrazione per visualizzare un avversario che non c'e' e per l'esecuzione di tutti i movimenti che compongono un kata, movimenti legati ad atti respiratori ben precisi e a ben precise angolazioni della lama. i grandi maestri dicono che raggiungi la perfezione quando" riesci a tagliare te stesso". come vedi entrambe le discipline necessitano degli insegnamenti di un maestro valido, il fai da te non e' consigliato, soprattutto all'inizio, quando si pongono le basi; considera che per arrivare all'ottavo dan ( superando sempre gli esami al primo tentativo e nei tempi giusti) ci vogliono trent'anni! Si studia sempre seguendo un maestro e se possibile allenandosi anche da soli. capisci che con questi presupposti frequentare un dojo diventa indispensabile, a Milano ve ne sono di validissimi. spero di non averti spaventato troppo, sono discipline impegnative, ma danno molto in cambio, anche una buona forma fisica buona scelta Ciao La frase "lo iaido e' piu' contemplativo, interiore, legato allo zen e necessita di molta concentrazione per visualizzare un avversario che non c'e' e per l'esecuzione di tutti i movimenti che compongono un kata, movimenti legati ad atti respiratori ben precisi e a ben precise angolazioni della lama." mi ispira parecchio dato che cerco qualche tipo di arte marziale dedita allo sviluppo del corpo e dello spirito e conscia sopratutto del calmar la mente e di rilassare i nervi muscolari. No tranquillo non mi spaventi affatto non é mia intenzione diventare maestro dell'arte o al massimo livello possibile, ma é mia intenzione provare e cercare di dare il massimo anche se dovessi rifare il primo esame 1000 volte cadendo e rialzandomi e riprovando. Non si impara con il corpo, ma con lo spirito ma questo lo sai già Hai ragione a darmi anche come consiglio che il fai da te non é consigliato per i principianti, infatti non ho una base sulla quale allenarmi. Però l'automiglioramento si manifesta provando riprovando e ripetendo più e più volte le tecniche apprese. Secondo voi é possibile migliorarsi nelle ore di lezione, oppure ci vorrebbe anche un allenamento "extradojo"? Grazie a tutti Ciuuu Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GTO 3 · Inserita: 4 novembre 2009 penso che le ore di *lezione* nel dojo spesso vengano confuse con le ore di *allenamento*, la fretta dei tempi moderni. "come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
schibrio 0 · Inserita: 4 novembre 2009 penso che le ore di *lezione* nel dojo spesso vengano confuse con le ore di *allenamento*, la fretta dei tempi moderni. Ormai siamo tutti pieni della fretta dei tempi moderni ci servono le legnate per tornare coi piedi per terra eheh Una cosa GTO perché la frase alle mie orecchie assume diverse sfumature e fatico a capire, ma dici che le ore di lezione potrebbero perdere efficacia sulle ore di allenamento e magari proseguire male? Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
nikon 7 · Inserita: 5 novembre 2009 dipende dal maestro, a noi e' capitato di dedicare due ore di pratica ad un solo kata,per sviscerare tutti gli errori che si commettono ( riuscire a correggerli, e' un altro discorso...) oppure ripetere tutti i dodici kata' per due ore per acquisire familiarita' con i movimenti, senza fretta, ma con costanza e assiduita'; la fretta e' la peggior nemica di qualsiasi disciplina: arrivare al primo dan senza conoscere i fondamentali, non vale niente. e non solo a livello di kata, reiho e saho, comportamento, etichetta e atteggiamento sono forse piu' importanti della bravura nei kata'. puoi essere bravissimo, ma se ad un esame sbagli il saluto, beh, sei bocciato in partenza. gli allenamenti sono importantissimi, come importante e' l'allenamento fuori dojo ( occhio ai soprammobili!!!), ma ci vuole sempre una buona base su cui lavorare, una guida da seguire ed osservare. e cio' che si studia in questo forum contribuisce a conoscere e capire la nihonto o katana che dir si voglia, di cui lo iaito ne e' lo spirito. solo i maestri praticano con una lama vera, alcuni, quelli che si arrogano tale titolo, per "sboronaggine" ( non tutti i maestri lo sono veramente), ma i piu' per rispettare e addentrarsi ancor di piu' in una cultura millenaria. se deciderai per lo iaido, spero di incontrarti a qualche stage. ciao. giampiero Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Giuseppe Piva 6 · Inserita: 7 novembre 2009 Io non uso mai il termine "lezione". Ad ogni nuovo praticante spiego come tutti al dojo facciano solo "pratica" di iai; ognuno al proprio livello, me compreso. L'essenza dello iaido è cercare di migliorare, indipendentemente dal fatto che uno abbia iniziato da un giorno o da venti anni. Lo spirito con cui si affronta la pratica è esattamente, al 100%, lo stesso: sono solo diverse le cose su cui si lavora. ______________________Giuseppe Pivawww.giuseppepiva.com Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti