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Yoda

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Buongiorno a tutti

 

Questa volta non starò a tediarVi con richieste di pareri su eventuali acquisti, piuttosto chiedo una delucidazione tecnica alla quale non sono riuscito a trovare risposta:

esiste un limite dopo il quale ulteriori ripiegature dell'acciajo non servono, o almeno in via teorica si potrebbe continuare indefinitivamente, ottenendo caratteristiche via via superiori?

 

Sono stati fatti studi sulla resistenza delle lame e delle eventuali correlazioni tra resistenza e numero di strati di ripiegatura?

 

Ulteriore piccolo quesito: ho l'abitudine dopo la pratica giornaliera di "nutrire" la mia lama con una leggerissima passata di olio di chiodi di garofano purissimo (poche goccie), corro il rischio di rovinare qualcosa?

 

Grazie a tutti per le risposte:arigatou:

 

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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A quanto ne sò il massimo delle piegature per la parte esterna della lama è 15 dopo questo la perdita di materiale ferroso e di carbonio non ne migliora la durezza che comunque è legata anche ad una buona tempra ed a una perfetta forgiatura.

Alcuni ne usano meno e le lame sono belle e resistenti, basta vedere quella del logo del furum.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Piegando su sè stesso l'acciaio per 15 volte si ottengono 2 alla quindicesima strati per cui 32768 strati.

Se consideriamo questo numero di strati nello spessore medio del kawagane (l'acciaio esterno della lama) di circa 3-4 mm si può capire come gli strati raggiungano teoricamente uno spessore dell'ordine del decimillesimo di millimetro (milionesimo di metro = micron) praticamente il livello molecolare.

 

La pratica ovviamente non è esattamente così, per diversi motivi:

 

- la tecnica di forgiatura del materiale prevede di ripiegare il blocco di acciaio su se stesso, ma ovviamente questo prevede una parte piegata che di fatto non si sovvrapponerà perfettamente.

- l'acciaio non è uniforme e piegandosi su sè stesso non si stratifica in modo uniforme.

- la lavorazione oltre un certo livello rende l'acciaio molto duro, facendogli perdere resistenza e malleabilità

 

E' quindi chiaro come, aldilà del dato tecnico sia estremamente importante come queste piegature sono realizzate, in che modo e con quale cura. I maestri custodiscono le loro tecniche di orikaeshi e le tramandano come segreti di scuola agli allievi. E' per questo motivo che l'hada è un tratto distintivo importante di ogni forgiatore, essa indica infatti come il materiale è stato lavorato. E' inoltre un importantissimo indice della qualità della lama. Una hada finemente lavorata, regolare e omogenea, temprata con uniformità e segno che il forgiatore ha lavorato il materiale con maestria.

 

Quanto alla resistenza e alle caratteristiche dell'acciaio, in alcuni libri si può leggere come nel periodo shinshinto, alcuni forgiatori si siano dedicati a questo tipo di studi, piegando l'acciaio con complicatissime tecniche di orikaeshi, giungendo a moltissime piegature, in diverse direzioni, e raggiungendo stratificazioni quindi dell'ordine dei milioni.

Il risultato è una lama muji, cioè senza hada, in quanto la lavorazione è tanto fine e omogenea da arrivare a un materiale simile a quello fuso.

I risultati tecnici però non sono tanto eccezionali da giustificare una lavorazione più che doppia. All'atto pratico spesso le lame di questo tipo soffrono di fragilità agli urti, sono poco flessibili, dure, hanno un peso specifico maggiore (quindi più pesanti) e infine, la lavorazione supplementare comporta uno spreco di materiale enorme, tanto che per una normale lama è necessaria una quantità molto maggiore di materia prima.

 

La stragrande maggioranza dei forgiatori quindi preparano il kawagane con circa 13-15 orikaeshi, e anche meno per le lame più semplici, come quelle in hira-tsukuri.



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Ciao Yoda,

quoto in toto quel che dice yama.

Posso dirti però che non so in quale libro o articolo ho letto che qualcuno (mi pare Gassan ma non voglio dire fesserie) ripiega l'acciaio anche 20 volte. La prassi è comunque intorno a 15 ripiegamenti, numero che varia comunque a seconda del kitae che si vuole ottenere o dalla scuola.

 

Quanto alla tua lama, è una da pratica e sicuramente sarà acciaio al carbonio. Dopo l'uso ti consiglio prima di pulire bene, ascugandola, la lama e magari togliendo l'umido con del borotalco. Dopo un sottilissimo velo di olio (non occorre necessariamente lo abura ma va benissimo anche un tipo molto fine come l'olio singer) su tutta la lama previene sicuramente le ossidazioni.

 

:arigatou:


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Di nuovo buonasera, e grazie per le esaurientissime risposte! :arigatou:

 

Per Musashi: no, è una 32000 strati lavorata con tecnica Makuri, come puoi vedere qui: http://www.wkc-sports.com/JAP13BW288.html

 

Cambia qualcosa nei confronti della pulizia quotidiana?

 

Ossequi

 

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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Di nuovo buonasera, e grazie per le esaurientissime risposte! aaarigatou.gif

 

Per Musashi: no, è una 32000 strati lavorata con tecnica Makuri, come puoi vedere qui: http://www.wkc-sport...JAP13BW288.html

 

Cambia qualcosa nei confronti della pulizia quotidiana?

 

Ossequi

 

Y.'.

 

 

 

appunto, è una replica da pratica in acciaio al carbonio esattamente come diceva musashi... nella pulizia quotidiana non cambia niente

 

 

 

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Puoi comunque usare i prodotti che trovi nelle confezioni che si vedono anche nella pubblicità che hai postato, il consiglio di Musashi, và certamente bene per un buon mantenimento, ma sicuramente l'olio di chiodi di garofano è più profumato e fà meno macchina da cucire, se l'adoperi e ti ci trovi bene trattala con cura e con passione, penso che anche questo modo di comportarsi si potrebbe far rientrare nell'addestramento.

Naturalmente è solo un mio pensiero.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ho per l'appunto acquistato anche il kit di manutenzione ed una volta al mese faccio il trattamento completo (solo che l'olio contenuto nella confezione emana un odore sgradevole ed anche se l'olio di chiodi di garofano fa molto "sala d'aspetto dello studio del dentista" lo trovo infinitamente più gradevole) e poi chiudere la pratica con una piccola attenzione nei confronti della tua compagna di allenamento la trovo "giusta e perfetta".

 

Grazie ancora

 

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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Penso che il consiglio di musashi fosse da un punto di vista del risparmio. L'olio per le macchine da cucire infatti costa molto meno dell'olio giapponese

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E' simile alla mia che uso per far tameshi, Yoda è da tre anni che uso l'olio singer su tale lama ed è come il girno in cui mi arrivò a casa .


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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28whistle.gif

 

Hai comperato una lama per allenarti, certo, allora per tenerla in uno stato decente usa un lubrificante che non la faccia arrugginire, se proprio vuoi risparmiare filtra dell’olio usato da motori, magari aggiungendo della grafite, scorrerà meglio nel fodero.

 

L’olio per armi va bene in fin dei conti è di questo che si tratta, un’arma, i migliori sono quelli a base di silicone, la consideri uno strumento di lavoro, usa pure il Singer, per macchine da cucire, giustamente il nostro Togishi in un post di qualche tempo fa ha parlato dell’olio di vasellina che essendo adoperato per uso medico è più testato di altri ed è neutro, penso però che in lui prenda il sopravvento l’aspetto del politore che non quello del praticante di un’Arte Marziale.

 

Useremmo dei lubrificanti per armi o macchine da lavoro, per delle lame che non adopereremmo per la nostra crescita nell’Arte della Spada per paura di rovinarle?

 

Per quale motivo allora adoperarlo per l’unico mezzo che ci aiuta a crescere e che a tutti gli effetti dovremmo solo considerare un prolungamento del nostro corpo, solo per il semplice motivo che questa operazione viene eseguita a casa magari dopo una seduta faticosa nel dojo.

 

Per quale motivo i Giapponesi hanno elaborato e canonizzato anche il sistema di tenere piegati gli indumenti per praticare, perché continuare ad annodare le cinture con quegli strani passaggi, perché non usare una bella cintura in cuoio, o un cinturone militare, magari con sgancio rapido, in fin dei conti anche questo serve per agganciarvi armi.

 

Perché sono Orientali, ed a volte non li capiamo proprio.

 

Vogliamo forse dire alla nostra lama da allenamento che non si monti troppo la testa, è solo un surrogato di altro, ma allora Noi dopo aver così tanto faticato, cosa siamo?

 

Solo riflessioni solo....ichiban.gif

 

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Non l'ho mica capita... continuo a pensare che l'olio giapponese per una replica sia uno spreco inutile... comunque la vasellina tende a restare appiccicosa quindi non va molto bene perché fa appiccicare tutta la roba che inevitabilmente si accumula nel fodero

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Hai ragione ci sono veramente tanti sprechi inutili nella vita è una gran verità.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Qualsiasi Lama (anche un Bokken) sia oggetto di attenzione "marziale" si trasforma istantaneamente in un ponte gettato tra la Vita e l'Abisso;

Esattamente come in un atto sessuale (in senso Tantrico), che invece esprime Vita, la Spada esprime Morte, e la formidabile Volontà del Guerriero è per l'appunto la Corrente del Risveglio della Kundalini;

 

In senso Alchemico la Spada rappresenta i 4 Elementi, ed il Guerriero la Triade Alchemica crocefissa (ed agente) appunto su di essi (e questi 2 insieme esprimono il numero 7, il Numero del Maestro).

 

Questo sia per i Samurai che per i Templari che per tutti i Guerrieri che hanno praticato la Via, e per tutti quelli che la intraprendono in cerca di Consapevolezza.

 

Prima dell'esercizio fisico si cerca la quiete nella Meditazione, e dopo si ringrazia la Spada per ciò che è disposta a darci (Musashi, Tu sai cosa intendo.'.)

 

Tutte le Iniziazioni passano per la Spada, che è mezzo e Simbolo del Risveglio e della Dominazione-Eimarmene, sotto il Jugum Leges, come nella Caverna della Fama Fraternitatis...

 

Cerco di essere grato, tutto qui, attraverso un gesto simbolico, una passata di olio fragrante, effimero come la fioritura del ciliegio...

 

Grazie a tutti

 

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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Grazie Yoda, per alcuni queste lame hanno lo stesso valore dei manubri per i culturisti, per fortuna non per tutti.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Grazie a Te! :arigatou::arigatou::arigatou:


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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E scusandomi per il ritardo, grazie a tutti (ed a Yama in particolare) per l'esauriente spiegazione a proposito del quesito tecnico !

Y.'.


"Provare no! Fare o non fare, non c'è provare!"

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Bella descrizione filosofica Yoda aaarigatou.gif , Mauri condivido anche il tuo pensiero ma il mio fine è di mantenere una replica destinata al tameshigiri ( della cui sono molto affezionato) nel miglior modo possibile ,essa è destinata a tagliar tatami , sono contrario all'ìolio per armi molto aggressivo su tali katane .

Ps ho un tanto giapponese di basso valore che non cambierei per nessuna lama al mondo e con il quale ho un " rapporto " più filosofico , contemplativo e di studio , non uso il singer per tale lama.


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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