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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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Diego T.

Samurai e cura delle lame

Messaggi consigliati

Molto probabilmente sarà una domanda stupida e ci saranno sicuramente argomenti che ne parlano nel forum ma non sono riuscito ha trovarli.

Come curavano le loro lame i Samurai? Se ne prendevano cura come noi al giorno d'oggi oppure avevano altri metodi?

 

 

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Sto leggendo in questi giorni di: Mario Polia l'Etica del Buscido Introduzione alla tradizione guerriera giapponese ed. Il Cerchio in questo libro si parla anche del comportamento e del modo di curare le lame da parte dei Samurai.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Nell 'Hagakure si evince in un detto che un samurai trasandato non rinunciava però a curare " affilare" ogni sera la pripria Katana.

 

Non sono sicuro se nel mio libro la traduzione affilare sia corretta , direi più curare come si fà oggi con le nostre nihonto ovviamente credo che la politura di tali lame sia stata più approssimativa e grossolana delle nostre .

 

E' un quesito che spesso mi sono posto anche io , ovviamente gli esperti faranno lume.


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Affilare le proprie armi potrebbe essere preso anche in senso figurato.

Un pò come affinare le......


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Avevo già letto anche io che un samurai curava le proprie lame...ma il quesito è come...come se ne prendeva cura? Anche dopo uno scontro con la lama sporca magari di sangue, cosa faceva? Oppure la sera quando la riponeva, la puliva e la oliava? Non c'è qualche testo testimonianza documento file ecc. dove è descritto questo?

 

 

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Durante l'Azuchi/Momoyama il Sashikomi Togi era gà impiegato stando a quanto riporta Suishinshi Masahide nei suoi scritti.Sebbene spesso si tenda diffusamente ad enfatizzare una certa leggendaria primitività tecnica dei togishi nei tempi antichi bisognerebbe doverosamente almeno in parte smentire questa tesi.Molte delle lame storiche maggiormente apprezzate oggi hanno subito nel corso dei secoli le adeguate cure di artigiani esperti,capaci di coniugare fini pratici e conservativi allo stesso tempo.

Negli antichi testi relativi all'arte del Kantei infatti le relative nomenclature tecniche inerenti hataraki particolarmente difficili da scrutare basterebbero a far riflettere di quanto già nel periodo Muromachi dovesse essere,se non proprio sviluppata secondo gli oderni parametri,quantomeno evoluta l'arte della Politura.Nel tempo particolari tecniche si sono perdute,altre hanno sostituito quelle precedenti ed evolutesi hanno acquistato una maggiore diffusione in virtù della loro efficienza.

Sunagashi,Kinsuji,inazuma,yo,yubashiri e molti altri ancora sono tutti termini tecnici risalenti a questo periodo.In un era in cui il corretto funzionamento dell armi era basilare un togi opportuno era doveroso al fine di una corretta individuazione di anomalie quali i diversi kizu riscontrabili dopo un serio scontro.Spesso alcune traduzioni di testi antichi quali l'Hagakure generano qualche confusione.

Oggi ci sono metodi alternativi alla manutenzione di una katana ma come oggi Sin dai tempi antichi il choji-abura,nugui-gami e uchiko hanno sempre accompagnato le lame dei samurai.Inoltre arte dell'etichetta da seguire nel Kantei derivano in parte dall'etica samuraica :arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Quindi un samurai dopo aver sfoderato la sua lama, e aver affrontato un duello,

una volta tornato alla sua dimora si metteva a curare la sua lama con carta di riso olio e uchiko...

ma tu lo hai letto da qualche parte?

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Quindi un samurai dopo aver sfoderato la sua lama, e aver affrontato un duello,

una volta tornato alla sua dimora si metteva a curare la sua lama con carta di riso olio e uchiko...

ma tu lo hai letto da qualche parte?

 

Durante le campagne belliche kaji tosho e togishi,sayashi ecc.seguivano gli eserciti al fine di prestare la propria manodopera dopo ogni scontro.E' accaduto anche recentemente durante l'ultimo conflitto mondiale che unità specializzate si prestassero alla riparazione di spade danneggiate in battaglia.

Durante il periodo Edo esisteva un'offerta maggiore di questo genere di servizi rispetto a quella disponibile oggi che spaziava da artigiani ai massimi gradi al togishi di paese e naturalmente in virtù dell'entità del danno subito e alla levatura della lama e del suo proprietario una lama poteva essere ripolita oppure no.Durante periodi molto cruenti come quello del Sengoku Jidai,bisogna ricordare che una lama poteva essere usata diverse volte in una giornata,come riportano del resto anche alcune delle fonti storiche del tempo.

La manutenzione ,quella ordinaria oggi come un tempo era quella svolta con washi chojiyu e uchiko.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Durante le campagne belliche kaji tosho e togishi,sayashi ecc.seguivano gli eserciti al fine di prestare la propria manodopera dopo ogni scontro.E' accaduto anche recentemente durante l'ultimo conflitto mondiale che unità specializzate si prestassero alla riparazione di spade danneggiate in battaglia.

Durante il periodo Edo esisteva un'offerta maggiore di questo genere di servizi rispetto a quella disponibile oggi che spaziava da artigiani ai massimi gradi al togishi di paese e naturalmente in virtù dell'entità del danno subito e alla levatura della lama e del suo proprietario una lama poteva essere ripolita oppure no.Durante periodi molto cruenti come quello del Sengoku Jidai,bisogna ricordare che una lama poteva essere usata diverse volte in una giornata,come riportano del resto anche alcune delle fonti storiche del tempo.

La manutenzione ,quella ordinaria oggi come un tempo era quella svolta con washi chojiyu e uchiko.

 

 

Per quanto riguarda fabbri e togishi che seguivano gli eserciti in battaglia, lo sapevo, come al giorno d'oggi ci può essere chi si occupa di riparazione o semplice manutenzione di armi da fuoco, o di mezzi nelle forze impiegate in battaglia...diciamo che la mia era più una curiosità sui samurai, e su quello che facevano loro...se prestavano così attenzione e cure alle loro lame come facciamo noi al giorno d'oggi, se poi mi dici che la manutenzione ordinaria è la stessa dei giorni nostri, è davvero una cosa interessante...ma sai per caso se la svolgevano direttamente loro o la affidavano a terzi?

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Diego forse ho capito intendi sapere se qualche samurai oltre all'ordinaria manutenzione passava anche le pietre sulla katana per mantenere il filo?


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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No no...solo la semplice manutenzione ordinaria...se veniva fatta da loro, come e con quale cura...ma forse chiedo un pò troppo...17gocciolone.gif

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Shimitsu è stato molto esplicativo , si certamente credo che per un samurai fosse come un rito , per la straordiaria c'era il togi , da quanto ne so io ovviamente .


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Shimitsu è stato molto esplicativo , si certamente credo che per un samurai fosse come un rito.

 

 

Una sorta di meditazione?

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Era usanza nota quella di meditare con la propria spada.Era un abitudine di molti noti Daimyo.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Non lo sapevo, a meno che non ti riferisci a rituali quali il kuji no hou che a volte era eseguito con una lama.

Come si svolgeva tale meditazione con la spada ? Quale gestualità in somma ?

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Non lo sapevo, a meno che non ti riferisci a rituali quali il kuji no hou che a volte era eseguito con una lama.

Come si svolgeva tale meditazione con la spada ? Quale gestualità in somma ?

 

GTO

 

Be tutte le scuole di spada chi più chi meno dopo un certo periodo che non ricordo hanno ricevuto influenze zen, quindi i kata, i semplici esercizi e ogni cosa che riguarda l'allenamento sono ed erano tutti meditativi. Qualcuno più esperto ti può dire anche quali eventi hanno condizionato la storia delle singole scuole nel tempo in questo senso.


Le questioni di maggiore gravità vanno trattate con leggerezza

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Be tutte le scuole di spada chi più chi meno dopo un certo periodo che non ricordo hanno ricevuto influenze zen, quindi i kata, i semplici esercizi e ogni cosa che riguarda l'allenamento sono ed erano tutti meditativi. Qualcuno più esperto ti può dire anche quali eventi hanno condizionato la storia delle singole scuole nel tempo in questo senso.

 

 

Credo che non ci riferisse agli allenamenti o esercizi, ma più alla cura della spada come gesto di meditazione...almeno da quanto ho capito...

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