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Diego T.

Samurai e cura delle lame

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Io avevo capito che c'era un tipo di meditazione fatto con la spada (o curando la stessa) e di questo chiedevo...

 

Guybrush ha certamente ragione ad affermare che religione (non solo zen, ma anche shintoismo, buddhismo, ecc.) e arti marziali abbiano avuto un (più o meno solido) legame in Giappone e che in un certo periodo lo zen sia stato accostato alle arti marziali come componente educativa dell'addestramento samuraico.

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Si può forse affermare che per un Samurai la cura della propria spada, oltre senza dubbio al mantenerla in uno stato d'utilizzo ottimale possa riferirsi anche a qualche cosa di più profondo più intimo è forse la stessa cura che un Cristiano concede alla propria Anima, in fin dei conti la Katana in più di uno scritto e da più di uno studioso di cose Orientali viene definita l'Anima del Samurai, in questo una visione forse più ampia del termine.

Potrebbe essere.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Credo che non ci riferisse agli allenamenti o esercizi, ma più alla cura della spada come gesto di meditazione...almeno da quanto ho capito...

 

Infatti mi riferivo proprio a questo aspetto.

"La spada è l'anima del samurai" ,durante il periodo Edo ma anche precedentemente questa nota citazione non costituiva semplicemente un mero proverbio.Avere cura della propria spada significava avere cura della propria anima,una macchia sulla propria spada equivaleva ad avere l'animo macchiato e così via.Di pari passo è comprensibile quanto poco scetticismo e sospetto ci fosse anticamente anche per quanto concerneva l'attribuzione di spadai più o meno noti e quale mercato e lucro ne possa essere scaturito.Una lama ottusa o peggio arruginita era segno di negligenza e scarso amor proprio,come dubitare dell'originalità di una data lama poteva costituire anche un aperto insulto.Come in diverse altre discussioni è facile discorrere e anche avventurarsi in interessanti digressioni che sono però,come in questo caso pertinenti al tema.Aver cura della propria arma era importante quindi ma dipende anche dal contesto storico del quale stiamo parlando.Il pensiero samuraico si è evoluto per raggiungere la sua massima idealizzazione durante la prima metà del periodo Edo per poi immediatamente decadere fino alle conclusioni che noi tutti conosciamo.In testi quali l'Hagakure infatti si evince che molte delle usanze tipiche della casta guerriera erano già in declino durante il periodo Genroku,e tuttavia la cura della propria lama era inclusa fra queste.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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In testi quali l'Hagakure infatti si evince che molte delle usanze tipiche della casta guerriera erano già in declino durante il periodo Genroku,e tuttavia la cura della propria lama era inclusa fra queste.

 

 

Un vero peccato...ma oggi ci siamo noi studiosi e appassionati che cerchiamo di preservare e curare al meglio questo tesssssoro...

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Tornando al discorso della cura delle lame nel grande film twilight samurai si vede in una sequenza prima del duello, la procedura che il protagonista segue per preparare al meglio la sua lama , ps anche il duello lo reputo molto verosimile .


Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

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Tornando al discorso della cura delle lame nel grande film twilight samurai si vede in una sequenza prima del duello, la procedura che il protagonista segue per preparare al meglio la sua lama , ps anche il duello lo reputo molto verosimile .

 

Tosogare Seibei è uno dei film più belli che abbia mai visto.

Il protagonista credo stesse solo ravvivando il tagliente in quel caso...


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Tasogare Seibei è bellissimo, ma Kakushi ken:Oni no tsume è ancora più bello secondo me.

E non so se hai visto anche Bushi ichibun.

La trilogia di Yoji Yamada sui samurai non invincibili è a dir poco un capolavoro.



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Penso sinceramente che la manutenzione quotidiana fosse (come detto in precedenza) usata come forma di meditazione e contatto con lo spirito della propria lama. Penso invece che la manutenzione straordinaria dovuta all' uso in battaglia della propria nihonto fosse eseguita dal togishi di fiducia del samurai, sempre a disposizione del nobile guerriero visto il potere ed il rispetto dovuto alla loro classe.


"La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida."

 

"Non mi fido molto delle statistiche. Perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media!"

 

"La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento."

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Una lama trasandata o macchiata dall'ossidazione oltre ad essere un indice di negligenza era anche il segno di un degrado morale,un decadimento dell'anima.Essere trasandati nella morte era inoltre decisamente inappropriato per un individuo appartenente alla casta dei Buke,un atto che avrebbe ricoperto dalla vergogna più indicibile non solo lo sconfitto.Un monito al riguardo viene citato anche nell'Hagakure.

Gli armamenti ai bushi di un Han venivano donati dal Daimyo,Yoroi,yari,token ecc,ed era cura del signore stesso assicurare ,per lustrare il nome della propria casata e per far sfoggio del proprio potere naturalmente, un degno equipaggiamento ai propri sottoposti da sfoggiare in battaglia.

Curare le proprie armi era segno di devozione e di attaccamento alla disciplina prerogativa essenziale per percorrere la via del guerriero.Per quanto concerne la preparazione delle armi alla battaglia,e la ricercatezza dovuta era in larga parte dipendente dalla statura sociale del bushi e dalla condizione economica di questo.Maestri spadai ,togishi e artigiani vari erano al servizio di un'intera casata.Una lama di pregio era in dotazione a soli pochi privilegiati,anche l'esperienza di maestri artigiani di indiscussa maestria però era per pochi.


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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