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Yamagata Masakage

Qual'è la verità?!?

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Siamo forse arrivati al dunque...

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Non credo mauri, aaarigatou.gif visto che dopo l'intervento di beno ci sono state solo un paio di battutine per rilassare un pò il thread checcevofa.gif

Ed è stato spiegato (gentilmente) solo il termine "tatamizzati". Gli argomenti che credo interessino tutti (anche perchè è importante capire il Giappone di oggi e non solo quello di 200/300/400 anni fa) non sono stati ancora trattati. Tipo il koseki, burakumin, visa, ainu, cittadinanza....ecc...ecc. Credo siano degli argomenti importanti da trattare, senza andare fuori topic visto che questo mi sembra essere il target del discorso.

Ancora Grazie.

Yamagata aaarigatou.gif

 

 


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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Vogliamo andare sul personale, sul singolo, bene, come possiamo andare in Giappone, per turismo, in questo caso le porte sono aperte per un tempo x e nessuno ci chiede qualche cosa in cambio, anzi se ci comportiamo bene nessuno si accorge di noi, per studio come l'Amico Sandro, i tempi sono quelli concordati con la Scuola di appartenenza e salvo accordi bilaterali non cambiano, nel qual caso ci si aspetta che vengano rispettati quelli presi, per lavoro, siamo stati chiamati in Giappone perché ritenuti indispensabili, se è così forse al nostro arrivo ci avranno trovato una sistemazione vicino ad un ristorante Italiano per non farci soffrire la lontananza dal nostro paese, se non conosciamo la lingua ci avranno assegnato un interprete, che in molti casi è anche un Maestro d'etichetta e come una balia ci dirà con garbo come comportarci nelle varie occasioni, ma a quanti verranno date queste possibilità.

 

Facciamo mente locale per vedere cosa siamo capaci di fare per il Giappone e quanto queste nostre capacità sono richieste in quel paese, ed quel punto sapremmo se ci sarà concesso di viverci, siamo metalmeccanici, ferrovieri, autotrasportatori, tassisti maestri o professori, panettieri, pensiamo abbiano bisogno di noi?

Sono convinto che Rubbia e la stessa Montalcini non avrebbero difficoltà a trovare un posto in Giappone, e nel caso della Montalcini se le dessero la possibilità di lavorare potrebbe essere considerato sfruttamento vista l'età?

 

Una soluzione è andarci per persone o ditte che già sono sul territorio, pur essendo Italiane e che magari vendono prodotti o servizi del nostro paese, ma in questo caso si tratta di andare a lavorare per il ristorante Italiano di cui abbiamo parlato sopra, a voi decidere e capire a fare cosa.

 

Se invece siamo autosufficenti perchè titolari di un conto in banca magari con qualche miglione di Yen, Dollari, Euro, o Sterline da spendere in loco nessuno si chiederà il perchè e se si creeranno questo problema sapranno anche risolverlo senza crearci troppi fastidi.

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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rouletterussa.gif Mauri sei andato fuori dalla discussione. Se guardi il primo post la domanda era posta a chi ha vissuto in Giappone per un periodo medio/lungo...... Non credo abbia senso quello che hai scritto sopra, perchè una persona che vuole andare a vivere in un qualsiasi posto del mondo non ci va solo se è miliardario o se è un ingegnere aereo spaziale! 19.gif Io conosco persone molto benestanti che sono partite con la valigia di cartone (aah! vero quelli sono mafiosi!) E poi parlare dei discorsi che si aveva intenzione di affrontare sopra non significava andare sul personale di nessuno. Non è che si può parlare solo di quanto sono bravi, servili, artisti ed artigiani questi giapponesi...... 28whistle.gif E' semplice sociologia! Anzi diciamo attualità!

skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

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Una soluzione è andarci per persone o ditte che già sono sul territorio, pur essendo Italiane e che magari vendono prodotti o servizi del nostro paese, ma in questo caso si tratta di andare a lavorare per il ristorante Italiano di cui abbiamo parlato sopra, a voi decidere e capire a fare cosa.

 

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Perchè secondo te è poco onolevole lavorare in un ristorante, o lavale piatti? tristissimo.gif

 

 

 


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Un lavoro onesto è a mio parere sempre Onorevole, ma lavare piatti in un ristorante in Giappone ti da meno possibilità che lavare piatti in un ristorante in Italia. Il costo della vita è talmente elevato che con quel lavoro non puoi permetterti niente di superfluo e forse devi anche rinunciare a qualche cosa di indispensabile, questo è ciò che intendevo, e le favole di quelli che partono da questo per arrivare a capo di un impero lasciamole al sogno Americano perché sono molto improbabili.

Comunque se si parte dal presupposto di mettersi alla prova un posto vale l'altro, la differenza la fa sempre e solo l'Uomo.

Semmai ci dovremmo chiedere perché voler andare a vivere là con alcune regole cambiate che ci sembrano più democratiche, chi ci dà questa patente di esportatori di... senza che nessuno c'è lo chieda.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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