snorri 1 · Inserito: 6 gennaio 2010 Yamabushi , storia o leggenda. Vorrei approfondire un po di più tale argomento ma in giro si trovano pochi riferimenti intorno a questa emblematica figura di monaci guerrieri a cui la tradizione giapponese annovera addirittura poteri sovranaturali , monaci eremiti che fondevano tradizione shintoista e buddista ed in alcuni casi prendevano parte a battaglie affianco ai samurai. L'unica fonte più attendibbile che ho trovato mi sembra Wikipedia , da cui : Come gli altri tipi di monaci guerrieri, gli yamabushi erano abili nell'uso di un'ampia varietà di armamento. Non deve perciò sorprendere trovare riferimenti che li mostrano mentre combattono con arco e freccia, o con spada e pugnale. Tuttavia, al pari dei sōhei e degli ikkō-ikki, l'arma di elezione per gli yamabushi era la naginata. In aggiunta alle loro abilità spirituali o mistiche, gli yamabushi erano spesso ritenuti abili praticanti del ninjutsu, l'arte dei ninja. Si sa che i monaci della montagna ingaggiarono i ninja per combattere al loro fianco e per aiutarli in vari modi, più clandestini. E si sa anche che i ninja si travestivano spesso da monaci o asceti della montagna, in modo da passare più facilmente inosservati in certi ambienti. Molto probabilmente, questa può essere stata l'origine della confusione tra le due figure; sembra infatti improbabile che un numero elevato di yamabushi fossero stati addestrati nel ninjutsu dai clan ninja delle isole giapponesi. In realtà, secondo talune ipotesi, lo stile di vita e l'organizzazione dei clan ninja sarebbero derivati da quelli degli yamabushi, rielaborati alla luce delle particolari concezioni del ninpo (la forma più alta del ninjutsu) e di altre influenze di tipo popolare. Ho cercato el forum ma ho trovato solo qualche riferimento in merito a questa figura. Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Rodolfo RG 4 · Inserita: 7 gennaio 2010 mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm direi un bel mischiotto di storia e leggenda ... non ne sono granche' esperto, dal qualcosina che ho letto credo che potresti trovare delle informazioni interessanti in questo testo della Osprey http://www.ospreypublishing.com/store/Japanese-Warrior-Monks-AD-949%E2%80%931603_9781841765730/ Sempre della stessa casa editrice ci sono anche alcuni testi sulla storia (militare e non) giapponese del periodo e sul "samurai warfare" dai quali puoi ricavare le informazioni che cerchi. Da qualche parte avevo postato un link ad alcuni di questi testi su scribd.com ma credo che nel frattempo li abbiano cancellati. se ti interessa anche un po' di mito cerca tal Benkei il monaco (no non Luca, quello vero) e le storie legate al suo nome (miti tradizionali, teatro no, film Kurosawa e non) non so se questo forum e' il piu' indicato per cercare informazioni sugli yamabushi o simili, proverei anche qualche ricerca libera sui normali motori. quanto alle relazioni con i ninja, come giustamente dici tu, i monaci giravano abbastanza liberamente per il territorio ed erano notoriamente armati e praticanti arti marziali o almeno decisamente in grado di difendersi ... credo che fosse un comodo travestimento per gente che di mestiere faceva spia e assassino ... ops pardon ... intelligence, insomma quella roba li' al di la' di come la si voglia chiamare e del nome che si voglia dare a chi fa quel mestiere Praticate sempre tutte le volte che potete. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
tomodachi 0 · Inserita: 7 gennaio 2010 l'arma di elezione per gli yamabushi era la naginata. A detta di molti, era più usata la nagamaki. essendo più piccola forse era più comoda e pratica. Nagamaki Arma giapponese tra la spada e la lancia, lunga circa 120 cm e con lama di circa 45 cm. Era usata dai monaci combattenti. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 7 gennaio 2010 il discorso YAMABUSHI è molto complesso, come per shaolin non si sa dove cominci il mito e finisca la realtà... si sono esistiti.. cosa facessero precisamente? beh qui il folklore è forte... ma di fatti concreti abbiamo il massacro a mitsumine da parte di tokugawa dal punto di vista esoterico molte cose vengono dallo shinto e altre dal buddismo è un argomento molto interessante ma un po troppo coperto da miti e leggende Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
snorri 1 · Inserita: 7 gennaio 2010 Grazie amici per le risposte , infatti Matteo purtroppo è una figura molto emblematica quella del Yamabushi , in debito per la segnalazione libraria Rodolfo. Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 9 gennaio 2010 Credo che gli yamabushi, così come nei ninja ancora di più, la loro particolare apparenza simbolica, il legame con un certo misticismo e il fascino della loro natura li abbiano portati ad avere una notorietà molto più alta della loro effettiva importanza. Non è leggenda che dal periodo Nara a quello Heian, quindi nei primi periodi della storia Giapponese, esistessero grandi monasteri che fornivano guerrieri e armi secondo alterne vicende, ai vari imperatori del periodo e al Clan Fujiwara, fino alla grande guerra Genpei contro i Taira. Questi monasteri hanno avuto anche un importante ruolo nella evoluzione della spada giapponese, si può dire infatti che gran parte della tradizione Yamato se non tutta, sia nata all'interno di questi templi e monasteri. Ma la figura dello yamabushi come giunta a noi, è invece riconducibile più a quelli del periodo Edo. Mi pare che ne avessimo già parlato da qualche parte con alcuni risultati interessanti, aiutatemi a trovare la disucssione. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Toratoratora 0 · Inserita: 9 gennaio 2010 Qualcosa in Italiano l'ho trovato in pochi testi ben fatti.... Uno è delle edizioni mediterranee....e l'ho appena regalato ad un mio allievo diveramente abile.... I segreti dei samurai. Le antiche arti marziali di Ratti Oscar, Westbrook Adele Si parla in generale di molte divisioni....corazze....etc....e vi sono accenni abbastanza ampi anche sugli Yamabushi.... Gli altri Due sono di una casa editrice che non credo sia ancora attiva....io li ho trovati su bancarelle del libro usato a Torino.... L'autore di entrambi è Stephen Turnbull I titoli sono: I Guerrieri Samurai Le Battaglie dei Samurai.... Vi sono diversi riferimenti soprattutto sulle guerre combattute contro questi monaci dai Samurai e si parla anche della setta degli Yikko Yikki.... Altro in italiano non ho trovato.... Hana Wa Sakura KiHito Wa Bu-Shi Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 11 gennaio 2010 Quella dello Yamabushi è una figura estremamente interessante sulla quale, tuttavia, si sa abbastanza poco. Poiché sono dei seguaci dello Shugendō, vengono spesso chiamati anche Shugensha: ossia degli individui che si ritirano in montagna e addestrano il loro corpo e la loro mente con una disciplina ferrea. Si ritiene che tutto ciò abbia avuto origine sul monte Ōmine, nella Prefettura di Nara; abbiamo anche dei riferimenti che li vedono sulle montagne sacre (reizan) della Prefettura di Yamagata, in particolare sul Daizen e sui tre monti di Dewa. Lo strano cappello che portano in testa viene chiamato Tokin, mentre il bastone metallico di cui dispongono si chiama Shakujō. Il loro vestiario è formato da una stuoia trasversale comune a tutti i monaci, il kesa, e una tunica di canapa detta Suzukake. Per comunicare tra di loro sulle montagne, utilizzano uno strumento musicale ricavato da una conchiglia (horagai). I Tengu ed i Karasu Tengu vengono rappresentati sempre con l'abbigliamento proprio dei Yamabushi Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
snorri 1 · Inserita: 11 gennaio 2010 Grazie Yama, Tora, e Sandro per le risposte . Infatti trovo questa figura di monaci guerrieri molto affascinante al contrario dei ninja, se pur molto in voga , paragono più alla figura del sicario od assassino di basso livello. Un dato che mi interessava era proprio quello storico anche se per le poche informazioni in merito a volte sfocia nel leggendario , Yama io ho girato sul forum ma non ho trovato molto . Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Shiken 0 · Inserita: 12 gennaio 2010 Scusate se mi intrometto... Credo ci sia un bel pò di confusione a riguardo: 1 - Lo Shugendo non è oscuro o "se ne sa ben poco" in generale. Casomai, in Italia se ne sa ben poco. In Giapponese esistono opere monumentali molto dettagliate, tra cui i due meravigliosi (e voluminosi) libri di Miyake Hitoshi, "Shugendo girei no kenkyu" e "Shugendo shiso no kenkyu". Per non citare le opere in inglese di Earhart o in italiano del Prof. Massimo Raveri 2 - Si deve stare attenti a non confondere lo "yamabushi" shugenja dallo "yamabushi" guerriero della montagna, che era invece un membro monaco o meno del monte Hiei, vicino Kyoto, dello Enryakuji, monastero Tendai, che diedero non poco filo da torcere anche ad alcune scelte imperiali dal X al XIII secolo. Questi ultimi erano abili utilizzatori della naginata, non i primi. 3 - Ciò che scrive sandro è corretto, ma incompleto. Lo Shugendo è un sincretismo culturale iniziato spontaneamente su suolo giapponese e poi autorizzato nell'anno 1100 dall'imperatore Shirakawa stesso, in cui nel tempo si sono fusi elementi sciamanici della religiosità shinto, con elementi del Buddhismo tantrico, inizialmente Shingon e infine taoista. Ogni elemento del loro abito da pellegrinaggio ha un valore simbolico che richiama a simbologie anch'esse fuse. A ciò va sommato il culto della montagna, di derivazione autoctone, anche se esempi di questo culto sono presenti in moltissime culture mondiali 4 - Il legame con il ninjutsu è molto blando storicamente, eccetto per il fatto che i ninja si travestissero da shugenja a partire dal XIV secolo per poter passare da uno han all'altro senza destare sospetti, in quanto difficilmente i pellegrinaggi rituali degli shugenja venivano ostacolati Questi sono i primi punti di un'analisi che si potrebbe fare con più calma e più tempo Con rispetto Shiken Associazione Culturale Hashi - Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 12 gennaio 2010 shinken grazie per l'approfondimento Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 12 gennaio 2010 Grazie mille per le tue precisazioni Shiken, davvero utilissime Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Shiken 0 · Inserita: 14 gennaio 2010 Inoltre, l'interesse principale per cui gli studiosi di nipponistica, specialmente in ambito antropologico, approfondiscono lo studio dello Shugendo, è principalmente il fatto che è un esempio unico di perfetto sincretismo e sintesi di diversi elementi religiosi e spirituali di origini spesso diversissime, amalgamate culturalmente con estrema precisione, rendendo il culto, la pratica e la "filosofia" dello Shugendo perfettamente armonica. L'antropologa Carmen Blacker nell'opera "The Catalpa bow" esprime addirittura l'idea che ormai, dopo così tanti secoli di fusione di elementi shinto, buddhisti, tantrici, taoisti nello Shugendo, è pressocchè impossibile distinguere nettamente i vari elementi culturali, in quando si sono interconnessi in modo perfetto. Insomma, un altro esempio della capacità culturale nipponica di saper assimiliare elementi culturali stranieri, creandone comunque un elemento proprio "nipponizzato" Associazione Culturale Hashi - Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 14 gennaio 2010 Grazie mille shiken per i puntuali approfondimenti e gli spunti bibliografici. Mi confermi quindi che gli shugenja sono la casta di monaci guerrieri della guerra gempei a cui mi riferisco nel mio intervento? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
snorri 1 · Inserita: 14 gennaio 2010 Felice per gli approfondimenti , grazie Shiken infatti sotto alcuni aspetti trovo molte corrispondenze con le storie fantastiche che diedero vita alle leggende del thai chi chuan cinese visto quale arte marziale esoterica . Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Shiken 0 · Inserita: 14 gennaio 2010 Grazie mille shiken per i puntuali approfondimenti e gli spunti bibliografici. Mi confermi quindi che gli shugenja sono la casta di monaci guerrieri della guerra gempei a cui mi riferisco nel mio intervento? Non proprio. Fino all'anno 1100, il movimento dello Shugendo non aveva una struttura organizzata e riconosciuta dai templi e dai monasteri, in quanto i precursori dei futuri shugenja (denominati ubasoku o hijiri) erano per lo più ex sciamani di matrice shinto che introdussero immagini e formule di natura buddhista a partire dal VIII-IX secolo, girando in romitaggio per il paese aiutando nei villaggi. Molti di questi eremiti ebbero il merito di avvicinare il Buddhismo, che ai tempi era letteralmente rinchiuso nei monasteri e nei tempi lontano dal popolo, alla gente comune. Alcune di queste figure ebbero un enorme riscontro popolare, facendo nascere moltissime leggende come tutte quelle relativa a En no Gyoja, uno degli ubasoku più famosi. Solo dopo il riconoscimento imperiale, la religiosità shugendo venne affiliata (per tenere sottocontrollo questi "santoni" autonominatisi) alle tradizioni buddhiste Shingon e Tendai, in modo che si potesse intraprendere lo Shugendo solo dopo aver preso i voti iniziali di monaco buddhista. Che fossero monaci durante il periodo della guerra Genpei (1180-1185), quindi, sì. Che fossero una casta, no. Che fossero guerrieri o abbiano partecipato in qualche modo, non è dimostrabile storicamente. A prendere le armi, casomai e in più occasioni, furono i monaci ordinari dello Enryakuji sul Monte Hiei, della scuola Tendai, abili nell'uso del naginata. L'intervento documentato storicamente degli shugenja in ambito militare, invece, riguarda più il periodo Sengoku (1467-1568), quando appunto molti yamabushi ottenevano donazioni dai signori della guerra per raccogliere informazioni di carattere militare (posizioni castelli, numero dei posti di controllo, soldati presenti, ecc.) delle province vicine durante i loro pellegrinaggi montani, visto che erano gli unici religiosi a potersi spostare da un luogo all'altro senza bisogno di alcun permesso speciale. Associazione Culturale Hashi - Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Shiken 0 · Inserita: 14 gennaio 2010 Felice per gli approfondimenti , grazie Shiken infatti sotto alcuni aspetti trovo molte corrispondenze con le storie fantastiche che diedero vita alle leggende del thai chi chuan cinese visto quale arte marziale esoterica . Mi sfugge il collegamento con la Cina. Me lo potresti spiegare? Lo Shugendo è un fenomeno religioso autoctono del Giappone, con nessun riscontro con la Cina, se non negli elementi che ne hanno dato le basi iniziali Associazione Culturale Hashi - Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
snorri 1 · Inserita: 14 gennaio 2010 La cultura Giapponese è ricca di influenze cinesi, basti pensare al giardino Giapponese che ne è una sua derivazione od allo stesso buddismo che poi divenne lo zen , per quanto riguarda il Tai chi mi riferivo alla leggenda riguardante alla figura di Chang San-Feng nato nel 1944 un eremita che visse sulle montagne del sud della Cina nella speranza di trovare dei saggi che gli insegnassero lo Shao Lin , esso apprese sia quest'arte ed altre tecniche segrete ed esoteriche applicando ad esse la teoria dell'I Ching che ovviamente si reifaceva al taoismo ,la leggenda lo vuole immortale e capace e di compiere azioni straordinarie . Non credo che le due figure siano correlate ma le corrispondenze , sono molteplici ,ad esempio quella che racconta di questi monaci eremiti vissuti su sperdute montagne a cui la tradizione giapponese annovera addirittura poteri sovrannaturali . Ovviamente siamo sul leggendario . Il pino proietta la sua ombra sul muro. La luna riflette sull'acqua. Davvero non siamo nulla. Sia il cielo e dare un lungo grido Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti