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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

mauri

Cerimonia del Té all'aperto

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Strano, è come se si volesse fare Iaidō senza spada :arigatou:

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Non so cosa dirvi, ho sempre pensato che queste cerimonie avessero bisogno di posti particolari per essere celebrate.

Anche io non avevo sentito parlare di una cerimonia all'aperto, ma in questa materia non ho preparazione per poter giudicare.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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A giudicare dalle immagini presenti nella locandina, sembrerebbe che la cerimonia avvenga al chiuso od al massimo sotto una veranda prospiciente un giardino.

In ogni caso deleghiamo Mauri per fare un sopralluogo :happytrema:

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sicuri che non utilizzino le apposite capanne/stanze da giardino che fanno molto wabi-sabi?

 

Comunque sia la scenografia sotto le montagne bianche deve essere molto suggestivo.:gocciolone:



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Comunque in rete ho trovato queste:

 

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"accorciati la firma". Ernst Jünger

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In teoria la chashitsu (stanza da tè) dovrebbe essere il luogo in cui ci si separa completamente dal mondo esterno, come se si entrasse in un'altra dimensione. Ecco perchè Matteo ha espresso la sua perplessità vedendo che il tutto si svolgerà all'aria aperta. In effetti credo che gli organizzatori siano costretti a fare ciò per ragioni di spazio, in quanto se ci sono una trentina di visitatori dovrebbero ripetere la cerimonia diverse volte. Non ultimo il problema di trovare una stanza che sia "adattabile" alla chanoyu. :arigatou:

Modificato: da sandro

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Grazie mille per le foto Mauri, davvero molto belle. Esse ritraggono però l'esterno di una kissaten, ossia di una "sala da tè". Anche oggi questo posto è il corrispettivo dei nostri bar e durante la bella stagione i proprietari dei locali allestiscono dei tavolini all'esterno dove poter degustare il tè. A Kyōto ve ne sono tantissimi, alcuni dei quali offrono degli scorci molto belli e suggestivi. Mentre si beve si parla e si scherza con i nostri interlocutori; quando ci siamo riposati andiamo via. La cerimonia del tè è invece una cosa molto diversa; oltre alla etichetta estremamente rigida da seguire si deve stare in seiza per circa cinque ore, intervallate soltanto da una pausa. Durante la cerimonia non si parla affatto, o comunque le parole sono limitate al massimo. L'apprendimento che uno studente deve seguire se vuole diventare esperto di questa arte non è affatto dissimile da un percorso all'interno di una scuola tradizionale di arti marziali :arigatou:

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Comprendo Sandro che una cerimonia è e rimane tale, ma quando questa diviene una dimostrazione, almeno in parte perde il suo significato per diventare divulgazione, che è opposto di interiorità o intimità, in questo caso penso si tratti proprio di divulgazione per persone principianti, le immagini le ho prese: http://it.images.sea...n7a4a2&type=JPG

 

mentre il posto dove si svolge è questo: http://www.g-arsapua.com/ibb.html


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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discussione molto interessante, grazie Sandro per le informazioni e Mauri per le foto.

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Rivedendo bene la locandina ho notato questi due ideogrammi 野点, che come potete vedere si leggono nodate. Analizzando etimologicamente la parola in questione avremo 野 (No) "campo" e 点 (Tate) "preparare". L'enciclopedia giapponese kotobank.jp ci fornisce la spiegazione che stavamo cercando: "Il termine nodate indica una cerimonia del tè all'aperto. Con lo sfondo di un paesaggio naturale si stendono dei tappetini al suolo, si scava un piccolo forno nel terreno e si prepara il tè. Nel libro intitolato "Cronache del Sud" (Nanbōroku, il diario segreto di Sen no Rikyū) c'è scritto che Sen no Rikyū, nel 1587 ad Hakozaki (nell'odierna Hakata), sulla spiaggia di Matsubara raccolse delle foglie di pino e bruciandole scaldò dell'acqua per preparare il tè per Toyotomi Hideyoshi. Ciò accadde nello stesso anno in cui organizzò la grande cerimonia del tè a Kitano." Wikipedia giapponese, invece, non le attribuisce il nome di chanoyu in quanto questo termine non può scindersi dalle rigide regole che esso comporta. Di conseguenza viene indicata soltanto come Chakai, ossia "unirsi per bere il tè" :arigatou:

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si deve stare in seiza per circa cinque ore, intervallate soltanto da una pausa.

 

:rouletterussa:... Evvai!!! Bene!!! un'altra cosa da mettere nella lista "cose che vorrei ma, dato il mio profondo odio per il seiza, non potro mai fare in Giappone"!!! :gocciolone:

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Grazie Sandro!

 

l'etimologia, ancora di più in una lingua scritta in ideogrammi, può essere una incredibile fonte di conoscenza.

Ritengo che capire le parole sia una insostituitibile chiave per capire in generale



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Non ho mai avuto il privilegio di assistere ad una cerimonia del tè al chiuso, ma ricordo che, nel giardino retrostante il museo di Nara, vidi una situazione del tutto simile alla prima foto postata da Mauri... naturalmente c'era un po' di viavai di gente che portava un po' di distrazione, tuttavia l'immersione della scena nella quiete e nell'armonia del giardino creava un'atmosfera molto suggestiva. I gesti erano misuratissimi, quasi sacrali, le vesti e suppellettili perfettamente tradizionali... si intuiva veramente la presenza di un mondo "filosofico" al di là del semplice preparare il tè.

Credo che in effetti, come osservava Mauri, la previsione di un assembramento piuttosto numeroso di persone (nonché l'assenza di un edificio che possa essere degno del nome di "sala da tè"!) abbia costretto gli organizzatori dell'evento Carrarese ad optare per questa soluzione al'aperto (che comunque riuscirà suggestiva per la presenza delle splendide Alpi Apuane); Sandro però ci chiarisce, con la sua analisi etimologica, che questa situazione non è del tutto arbitraria ma è prevista anche dai canoni tradizionali... bella iniziativa!

aaarigatou.gif

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Dobbiamo ringraziare Mauri per questa segnalazione; grazie a lui abbiamo (io per primo) imparato qualcosa che non sapevamo :arigatou:

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Profumi del Giappone sotto le Alpi Apuane

 

Nella presentazione della cerimonia del Te, mi era stata fatta una scherzosa richiesta da parte di Paolo di fare da occhio indiscreto per il forum e andare a vedere di cosa si trattava per poi poter riferire.

 

Naturalmente trattandosi di una richiesta di Paolo non ho nemmeno messo in discussione il fatto, e sono andato.

 

Ho chiamato per trasmettere la mia richiesta a partecipare da esterno per poter fotografare ciò che avveniva e Oki Kazuko, la proprietaria della struttura ha acconsentito alla mia richiesta.

 

Vista l'affluenza dei partecipanti sono state allestite due postazioni separate che in contemporanea iniziavano questo evento, sulla terrazza davanti alla casa la Cerimonia veniva effettuata in piedi perche si è utilizzato un tavolo Occidentale , mentre nell'altra il tutto veniva eseguito alla maniera Orientale in ginocchio, su stuoie stese a terra.

 

La Maestra della Cerimonia del Te, la Signora Toshiko Fukuda ha spiegato in Giapponese a tutti i partecipanti che si erano radunati sulla terrazza come si sarebbe svolta e i significati generali di tale Rito, il tutto è stato riportato in Italiano da un interprete, dopo queste formalità ha presentato coloro che l'avrebbero effettuata e tutti assieme hanno salutato i presenti, a questo punto si sono formati i due gruppi che hanno partecipato all'evento ognuno in autonomia dall'altro, mentre all'evento sulla terrazza i partecipanti venivano accompagnati dalla spiegazione della persona che fungeva da interprete, nell'altra dove tutto si svolgeva alla maniera Orientale il punto di riferimento è stata la stessa Maestra Toshiko Fukuda che fungendo da " persona più importante" veniva servita per prima e con il Suo modo di agire nei confronti di chi la serviva in pratica spiegava il modo di muoversi e di comportarsi a quanti seguivano il rituale.

 

Erano state preparate anche delle composizioni di Ikebana e mi scuso per non essermi fatto dire il nome della Maestra che le aveva preparate, le foto che posto non rendono certamente la bellezza di queste composizioni.

 

All'interno di una sala poi completava il tutto una piccola mostra di ceramiche della Ceramista Michiko Hayashi.

 

Vi posso assicurare che la cornice delle Apuane ha dato a questo evento all'aperto quella particolarità che come già detto nella discussione iniziale è parte essenziale per una visione armonica del tutto.

 

Pre un approfondimento sull'argomento: Kakuzo Okakura Lo Zen e la cerimonia del Tè ed.SE

Passo alle foto:

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"accorciati la firma". Ernst Jünger

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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