paolo placidi 20 · Inserito: 2 giugno 2010 Sempre con la collaborazione di Sandro, propongo questa lama in perfetto stile Ichimonji. (mi scuso per la qualità dell'immagine ma per ottenerne una migliore avrei dovuto spaccare in due il libro da cui l'ho presa) Allego quindi anche il Mei per meglio comprendere. In buona sostanza Hirofusa si autodefinisce Gimeisai che ha una notevole assonanza con Gimei: firma falsa. E qui riporto la spiegazione di Sandro. "Entriamo (ci è già capitato) nel campo della filologia giapponese. Come ben sai Gimei (firma falsa) si scrive in questo modo 偽銘, mentre qui troviamo scritto 義明斎 Gimeisai. Gli ideogrammi sono diversi, ma è molto probabile che Hirofusa li abbia utilizzati non per il loro significato ma piuttosto per la loro pronuncia. Hirofusa si diede questo nome da solo molto probabilmente, alludendo al fatto che riusciva ad imitare in modo eccezionale le lame Bizen di Koyama Munetsugu. L'altro nome con il quale era conosciuto fu Gimensai 義面斎. Mishina era il suo cognome, probabilmente quello della famiglia." (I Kanji dopo la data significano: "questa lama fu forgiata su richiesta del Signor Takahashi") Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
shitaki no 0 · Inserita: 2 giugno 2010 Molto interessante, presumo ne abbia realizzate non poche.... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GTO 3 · Inserita: 2 giugno 2010 molto interessante, humor giapponese direi... GTO "come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti