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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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rafman

NEL DOJO

Messaggi consigliati

Teniamo presente che l'autore è una praticante di Shinkage Ryu che ha avuto la fortuna di essere istruito e di apprendere le notizie da uno degli istruttori diretti del ryu.

 

Questo è relativo... dalla mia esperienza "Giapponese" ho appreso che l'etichetta o reigi nel dojo, può cambiare moltissimo da dojo a dojo, anche in presenza della stessa arte marziale e di prossimità fisica tra i dojo.

Il motivo risiede nelle pratiche "spirituali" dei maestri e dalle loro inclinazioni "religiose", tra l'altro lo Shinto, il cui sistema di rituali è comunemente seguito nel dojo, internamente ha profonde differenze, che si segua quello dei templi o quello delle sette, e le sette internamente hanno a loro volta notevoli differenze.

in Aikido per esempio l'etichetta ha assorbito le inclinazioni spirituali del fondatore modificando alcuni aspetti tradizionali per dare un messaggio forte sulla sua filosofia di fondo.

Alcuni saluti sono invertiti e la posizione della spada è anch'essa invertita, al fine di creare un clima di "fiducia" e non di "aggressività" con l'avversario.

Per questo motivo O-Sensei è stato definito "rivoluzionario" o "innovativo" a seconda dei casi.

 

Riguardo l'etichetta in senso stretto non bisogna dimenticare che fino ad un secolo fa i dojo erano chiusi e la loro pratica "secretata", quindi non vi era un modo uniforme di approcciare ad essi, solo l'etichetta "esteriore", di uso comune, aveva affinità... altre usanze erano proprie del dojo stesso, quasi a creare tra gli allievi un linguaggio esclusivo.

Siamo, a mio avviso, noi occidentali a sentire l'esigenza di sintetizzare in un unico metodo il modo di approcciare al dojo al fine di non dover troppo approfondire una cultura estremamente complessa dal punto di vista "comportamentale".

 

Ora sicuramente il libro sarà interessantissimo per vedere un punto di vista, anche se penso non sarà risolutivo, però mi riservo ogni commento alla sua lettura :)

Per quanto riguarda l'apprendere le notizie direttamente da uno degli istruttori del ryu, questo dovremmo farlo tutti ed in ogni caso non è garanzia di successo ;)

 

nb : sono di Mantova provincia, se guardi il mio sito vedi tutto :P


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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Grazie. Concordo con te sul fatto che nelle nostre discipline non vi possano essere fonti inattaccabili, proprio in ragione delle caratteristiche specifiche dei vari dojo e del tessuto sociale in cui questi risiedevano.

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"Il motivo risiede nelle pratiche "spirituali" dei maestri e dalle loro inclinazioni "religiose", tra l'altro lo Shinto, il cui sistema di rituali è comunemente seguito nel dojo, internamente ha profonde differenze, che si segua quello dei templi o quello delle sette, e le sette internamente hanno a loro volta notevoli differenze."

 

Verò, poi c'e sempre la parte del non lo so è troppo difficile me lo invento....

andrea condivido pienamente cio che hai detto, le "diversita" si vedono maggirmente in scuole "piccole", comunle i basilari sono comuni a tutti

Modificato: da Matteo

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sarò felice di leggere la versione italiana. Quella inglese era decisamente interessante.Complimenti per il lavoro


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A fine agosto sottoporrò il testo all'esame di un maestro di spada giapponese. Vi dirò come è andata.....

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ciao io sto leggendolo e non mi sembra niente male!

e' scritto bene, sicuramente scorrevole e devo dire che lo stile dello scrittore e' molto amichevole e piacevole!


武士に二言無し

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Ho letto il libro,

le considerazioni dell’autore pur risultando ovvie in alcuni casi fanno riflettere su quanto alcune forme in molti casi rimangano tali e se vogliamo perdano il loro concetto iniziale vuotandosi dei loro significati, la volontà di capire lo spinge in una ricerca che riporta sostanza in questi rituali riportandoli ad i loro significati originali.

 

Per quanto mi è dato di comprendere una lettura interessante, anche e soprattutto per coloro che si avvicinano per i loro primi passi in un dojo.

 

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Mi dovrebbe arrivare in settimana, sono curioso di confrontare quanto si dice nel libro con l'etichetta che mi è stata insegnata.

 

Vi farò sapere cosa ne penso non appena avrò finito di leggerlo.

 

G.


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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io l'ho letto e mi e' piaciuto molto sopratutto per lo stile col quale e' scritto.

alcuni punti li ho trovati un po' "lenti" altri invece mi hanno catturato molto di piu', in ogni caso non posso che consigliarlo a tutti quanti gli appassionati e penso che sia un testo che dovrebbe trovare il suo spazio in ognuna delle nostre librerie!

 

nota dolente:

purtroppo noto che nonostante la segnalazione il sito presenti ancora l'errore sul tag "title" che riporta ancora il titolo:

"Xin Yi Quan - L’arte del combattimento istintivo - Ponchiroli Editori"

nella pagina:

http://www.ponchirolieditori.com/libri/dojo/index.php?lang=it

 

questo da' una pessima immagine sulla cura del sito e non si addice assolutamente all'Azienda Ponchiroli della quale ho avuto modo di apprezzarne l'ottimo servizio!


武士に二言無し

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purtroppo noto che nonostante la segnalazione il sito presenti ancora l'errore sul tag "title" che riporta ancora il titolo:

"Xin Yi Quan - L'arte del combattimento istintivo - Ponchiroli Editori"

 

ho segnalato il problema alla signora Laura ed e' stato corretto!


武士に二言無し

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Sono contento che il libro piaccia. Rendere la prosa dell'autore, rispettandone il significato, non è stato facile, ma a me e Luca Malavasi, che ha tradotto il libro con me, premeva diffondere un testo che ritenevamo interessante. Leggendo qui e su altri forum posso dire che abbiamo conseguito l'obbiettivo che ci eravamo assegnati. Pertanto ci apprestiamo a tradurne un altro, sperando di fare ancora meglio.

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