paolo placidi 20 · Inserita: 18 dicembre 2010 ti prego dimmi che non hai tolto tu la ruggine dal codolo... Avesse solo tolto la ruggine dal codolo non sarebbe stato poi così grave. Guarda come hanno rovinato la lama dalla base della freccia in poi - hanno ristretto lo Habakimoto, eliminato lo Hamachi e realizzato un Nakago che sembra ucito da una officina cinese di infimo ordine. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 19 dicembre 2010 si e' vero. ora che ho una visione globale della lama ritratto quanto detto in precedenza. Si vedono anche ware in giro... non credo che la spada meriti un restauro. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
petrus73 0 · Inserita: 19 dicembre 2010 E' 15 anni che ho questa spada e la vedete così come l'ho ricevuta, questa spada apparteneva ad un ammiraglio della marina italiana l'ha presa in giappone nei primi del 1900 e credo che anche lui l'abbia ricevuta in quelle condizioni questo è tutto quello che so. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Masahiro Hamano 0 · Inserita: 19 dicembre 2010 Petrus, sicuramente il tuo Wakizashi ha avuto un bel passato, e la storia che in poche righe hai descritto l'ho trovata interessante. Anche se questo oggetto che custodisci non sia proprio nelle sue forme e nelle caratteristiche estetiche e giometriche "intatte", è comunque un bellissimo oggetto d'arte da conservare con interesse, ammirazione, e ancora più sicuro è il fatto che è un'opera autentica, di vera origine. E' un oggetto di cui andarne fieri, in poche parole. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 19 dicembre 2010 è comunque un bellissimo oggetto d'arte beh dai... non e' tutto oro quello che luccica... dove sta' l'arte li?? non svendiamo i superlativi cosi'. Niente offesa per il proprietario della lama, ma dal punto di vista artistico non mi pare valga nulla, collezionistico secondo i canoni standard tanto meno, quindi l'unico valore puo' essere quello affettivo. https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Masahiro Hamano 0 · Inserita: 19 dicembre 2010 Scusatemi se ho esagerato con i termini. In ogni caso, non è da tutti possedere qualcosa di autentico in casa; già la partenza, per un neofita, di avere una lama giapponese tra le proprie mani manifesta un vantaggio, bello o brutto l'oggetto che sia. Poi beh... io sono fatto così, la bellezza la vedo anche nelle cose brutte. Scusate la parentesi fuori argomento. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Ughen 5 · Inserita: 20 dicembre 2010 purtroppo ci sono diverse rientranze anche sullo ha e le geometrie sono davvero sconvolte, di ware ne scorgo un paio lungo vicino al monouchi mi sembrano kitae-ware che aprono dei solchi lungo il verso dello ha mi spiace ma devo sconsigliarti un restauro (il costo del restauro supererebbe di granlunga il reale valore della tua nihonto) potresti anche scoprire con un togi che la lama è stemprata e non presenta hammon (cosa spesso comune in queste lame ormai nel tramonto della propria esistenza) per quanto riguarda la storia , potrei ipotizare che sia una di quelle tante lame riciclate nei primi del 1900 e vendute come souvenir ai turisti occidentali. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
petrus73 0 · Inserita: 20 dicembre 2010 Sono venuto qui per capire qualcosa in più sul mio wakizashi, non mi offendo affatto se esprimete sinceramente la vostra opinione, prendo atto del fatto che potrebbe anche essere una riproduzione cinese e devo dire che cmq siete stati di aiuto in questa ricerca, Altrimenti avrei speso dei soldi inutilmente per una valutazione. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
petrus73 0 · Inserita: 20 dicembre 2010 Dimenticavo, non solo avrei speso soldi per una valutazione ma anche per un eventuale restauro è naturale che speravo avesse un valore artistico, quello che non mi torna è il fatto che conoscendo la persona che aveva questa spada mi sembra strano che non sia autentica. Volevo inoltre chiedervi quei diffetti che voi elencate sono dei difetti propri della fabbricazione della lama o del suo utilizzo? Smontandola ho notato che l'habaki ha una piccola spaccatura laterale. Grazie Fabio Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Lorenzo 67 · Inserita: 20 dicembre 2010 quello che non mi torna è il fatto che conoscendo la persona che aveva questa spada mi sembra strano che non sia autentica Infatti è autentica https://www.facebook.com/pages/Lorenzo-Amati-Japanese-Metalwork/204598096238840 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 20 dicembre 2010 Petrus la lama di base è autentica, se poi è una regalia a un personaggio abbastanza importante lo è di sicuro. Il fatto è che ha subito un trattamento di conservazione ignobile e soprattutto, è stata modificata malamente nella parte inferiore, probabilmente per farla entrare a forza in quel koshirae. Nell'ultima foto poi è possibile vedere che ci sono brutti segni,tacche, aperture nella trama dell'acciaio e altri difetti poco recuperabili. Tieni questo oggetto così com'è perchè restaurare la lama, oltre che antieconomico, potrebbe rivelare uno stato peggiore di quanto è ora. Magari puoi giusto farla vedere a un togishi per vedere se è possibile rimuovere il grasso e lasciarla almeno un pò pulita. Quanto invece allo studio potresti informarti sulle origini scrivendo la storia dell'ammiraglio e di come ne è venuta in possesso, magari puoi pubblicarla qui o semplicemente custodire un documento insieme alla lama perchè la sua storia non vada dispersa. Dal punto di vista antiquario invece puoi studiare i finimenti, che sembrano più interessanti. Comunque sia è una buona occasione per entrare in questo mondo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
petrus73 0 · Inserita: 20 dicembre 2010 Purtroppo non posso risalire alla storia della spada e come la persona in questione ne sia venuta in possesso posso solo ipotizzare (prima di venire qui pensavo l'avesse ricevuta da qualche nobile, se anche li esisteva la nobiltà , scusate la mia ignoranza) quando l'ho conosciuto io era ammiraglio. So che aveva combattuto la prima guerra mondiale e prima di quella comunque sempre in marina viaggiava in oriente, nel 43-44 c'era in italia una taglia su di lui molto alta. Ho cercato su internet il suo nome ed ho trovato qualcosa anche su wikipedia era capitano di fregata del servizio informazioni segrete della marina... Non vi avevo ancora ringraziato per il benvenuto siete dei grandi! penso che la cosa migliore per la mia spada sia dare solo una pulita alla lama senza fare una politura e tenerla così com'è ciao Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 21 dicembre 2010 Attento perchè anche rimuovere il grasso può nascondere delle insidie, non usare niente di chimicamente aggressivo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 21 dicembre 2010 Dunque, su suggerimento del nostro Togishi puoi procedere così per rimuovere il grasso dalla lama: devi usare del petrolio bianco che trovi nei ferramenta meglio forniti. Usa un pò di cotone e passa bene il petrolio sul grasso (abbonda) Aspetta finchè tutto il grasso non si è sciolto e ammorbidito. Pulisci tutto con il cotone o uno straccio morbido. Per rimuovere invece completamente il petrolio devi sciacquare con dell'acqua calda e passare la polvere sunoko, che puoi sostituire con del normale talco. Continua finchè non sei sicuro di aver rimosso tutto il petrolio. Asciuga bene con un asciugacapelli, poi procedi con la normale manutenzione, con uchiko e olio choji. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 21 dicembre 2010 Per pulire va bene anche la trielina (benzina avio) quella che generalmente si adopera per smacchiare i vestiti. Ha le stesse proprietà dell'alcool. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti