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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

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Ho acquistato una piccola e semplice tsuba negli USA al prezzo di 50 $ + 10%.

 

E fino a qui, tutto OK.

Sono poi entrate in gioco le amministrazioni postali USA ed italiane.

Il fornitore ha fatto un bel pacchettino (22 x 13 x 4 cm - peso totale 175 gr) e me lo ha inviato il 24 febbraio u.s. Nel pacchetto era indicato il valore del contenuto: 50 $ . La spedizione mi è costata 13,95 $.

Il pacchetto è arrivato in Italia (dogana di Linate) intorno al 10-14 marzo ed a casa mia (abito a Verona centro non in una landa dispersa) questa mattina: 25 marzo.

Ma non è tutto, allegato al pacchetto, c'era un bel bigliettino delle Poste Italiane in cui mi si intimava di pagare ulteriori 12,90 euro per "dazio" e "spese varie".

 

Insegnamenti che possono essere tratti da questa piccola vicenda: se spedite o vi fate spedire una Tsuba non usate mai un pacchetto rigido ma una semplice busta di quelle contenenti la plastica con le bolle d'aria. Pesa di meno, arriva prima e non vi chiedono il valore del contenuto.

 

pacchetto .jpg

 

Dazio .jpg

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spero almeno che sia una tsuba bella.

effettivamente non ho mai capito come si regola la dogana su certe cose.

mi sembra anche a me di aver pagato per involucri rigidi e inviati con posta veloce mentre i pacchi lenti mi arrivano tranquillamente senza nessuna tassa.


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Come ho detto, è "piccola" (per Wakizashi) e "semplice" (nessun intarsio - incisione) ma si presenta in modo dignitoso.

E' una Tsuba traforata (sukashi) con motivo chiamato Shiho inome (四歩 猪目).

Sembra un cuore ma in effetti è un occhio di cinghiale.

 

Aoi gata 1.jpg

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Paolo non ti è andata così male, ti assicuro che la dogana italiana per pacchetti provenienti dal Giappone non so se in base al peso o al valore del contenuto può chiedere il doppio o addirittura il triplo di quello che hanno chiesto a te , sottoscrivo in pieno se possibile la spedizione in busta imballata, si pagano solo le spese di spedizione al venditore, comunque hai acquistato un pezzo niente male! Dewa mata.

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Grazie per il consiglio Paolo, l'esperienza è maestra di vita, e se fatta a spese degli altri è ancora più conveniente. 18happytrema.gif

In fondo hai speso in totale € 60.24 (acquisto, spese di spedizione e balzello) che ti vengono ripagate da una bella tsuba.

A parte gli scherzi e sfottò, sarebbe interessante sapere per certo come funziona la dogana per... prendere le dovute precauzioni... naturalmente!

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Mi permetto solo di ricordare che se la spedizione in busta o lettera che sia,

se non è tracciata, e dunque tantomeno assicurata, non vi è garanzia alcuna che

arrivi a destinazione. Questo purtroppo succede e sopratutto in Italia.

Ci sono anche casi di spedizioni tracciate e assicurate che hanno avuto

esiti drammatici. Una per tutte l'esperienza di Shirojiro, se non ricordo male,

dove sono andati persi il pacco e il suo contenuto oltre il buonsenso.

Questo pur essendo il pacco assicurato e tracciato regolarmente.

 

Dunque attenzione poi a non piangere se quanto acquistato non arriva e i soldini

sono andati persi. Logicamente parlo per esperienze personali, anche se in ambito

lavorativo e anche se, per amor della verità, la percentuale di pacchi/buste

che mi sono andate perse(da e per l'Italia) negli anni è veramente esigua.

Ma si sa; il Diavolo ti colpisce dove e quanto meno te lo aspetti!

 

E po si lamentano se in questo paese si evade le tasse quando è lo stato il primo

a "evadere la diginità" con cui vengono gestiti i rapporti con i propri cittadini

e l'equità dei prelievi dalle loro tasche.

 

Mi dispiace Paolo per l'esborso apparentemente eccessivo ma in realtà normale

nella rulette della dogana Italiana. Ma almeno ti è arrivato quanto spedito, il

che qui da noi non è poco. :ichiban:


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Se è una importazione si deve pagare il 20 % di IIVA più spese doganali e a volte anche spese di trasporto.

Se si invia con busta il discorso è lo stesso anche se spesso viene fatto passare con valore basso o nullo, ma se il corriere (spesso uno provvisorio) deve intascare dei soldi è molto più facile che vi consegni il pacco !

 

Shirojiro :arigatou:

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Mi dispiace molto per le ulteriori spese che ti sono state richieste Paolo. Sinceramente non capisco quali siano i criteri tramite cui vengono calcolati i dazi doganali, anche perchè sembrano cambiare ogni volta. Una volta comprai un libro dal Giappone e non vi fu nessuna spesa aggiuntiva; tre settimane dopo ne presi un'altra copia (identica procedura e spedizione) per un mio conoscente ed arrivò la bolla doganale di tredici euro. L'importante, comunque, è che la tsuba ti sia stata recapitata :arigatou:

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Dalla mia esperienza le poche tsuba acquistate non hanno mai comportato spese aggiuntive di dazio. In generale facevo sempre mettere al venditore un valore basso (giusto 25 - 50 $) e tutto filava liscio. Si vede che adesso anche per pochi spiccioli vogliono farci la cresta sopra.

 

Stiamo alla frutta ._.

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ma io non ho mai capito una cosa:

perchè in una spedizione non assicurata il pacco "non è detto che arrivi a destinazione"?

Cioè io pago un corriere affinche mi recapiti un pacco, ma devo pagarlo di più per esserne sicuro?

è assurdo!


M.V.

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Più che comico è tragico.

Perchè la tracciatura del pacco ti da in linea di massima quella sicurezza di conoscere il percorso che ha fatto e, in caso di ritardi o robe peggiori, dove si è fermata la spedizione e da dove far partire le ricerche.

Come dice Lorenzo, l'assicarazione non è che ci debba far stare tanto tranquilli, per due motivi. Il primo è quello citato da Lorenzo, il secondo è che a volte i dipendenti (e qui è meglio non specificare) vedono che la spedizione è assicurata e a seconda del contenuto o aprono il pacco o lo fanno proprio sparire (ho avuto questa esperienza con delle perle speditemi dal giappone, arrivate in Italia, contattato per la documentazione, inviata la documentazione e sdoganato il pacco, dato partito dalla dogana e mai giunto, sparito! per forutna che il venditore mi ha ridato i soldi immediatamente).

Il fatto di mettere un valore basso funziona, si deve dichiarare un valore inferiore a 50 euro ma...si chiama falso in documenti, evasione fiscale, insomma, non vorrei mai ritrovarmi nella situazione di subire un controllo (perchè comunque in dogana aprono una certa percentuale di pacchi per l'ispezione) del genere.

Certo, di furto quasi si tratta, già basti pensare al costo fisso di dogana di 5 o 6 euro. L'iva è quella, c'è poco da fare, semmai chi ha la partita iva o se acquista per conto di associazione o fondazione non la paga (non mi ricordo bene la procedura).

D'altra parte il nostro Paese è fatto così, basti pensare all'adsl, se ti offrono un tot per una linea fino a 7 mega ti funzionerà massimo a 4, per averne 7 effettivi devi pagare quella da 10 mega o da 20...ce ne sarebbero di esempi...


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Il fatto di mettere un valore basso funziona, si deve dichiarare un valore inferiore a 50 euro ma...si chiama falso in documenti, evasione fiscale, insomma, non vorrei mai ritrovarmi nella situazione di subire un controllo (perchè comunque in dogana aprono una certa percentuale di pacchi per l'ispezione) del genere.

Certo, di furto quasi si tratta, già basti pensare al costo fisso di dogana di 5 o 6 euro. L'iva è quella, c'è poco da fare, semmai chi ha la partita iva o se acquista per conto di associazione o fondazione non la paga (non mi ricordo bene la procedura).

D'altra parte il nostro Paese è fatto così, basti pensare all'adsl, se ti offrono un tot per una linea fino a 7 mega ti funzionerà massimo a 4, per averne 7 effettivi devi pagare quella da 10 mega o da 20...ce ne sarebbero di esempi...

 

Verissimo, ma trovo sacrosanto difendermi in qualche modo. Aggiungo inoltre che... aprano pure il pacco, voglio vedere in quanti (esclusi qui sul forum) siano in grado di dare un valore ad un pezzo di ferro con qualche decorazione dorata o argentea strana sopra. Perdonate l'esempio, ma è quello che appare agli occhi dei più. Non parliamo di capolavori dell'artigianato Giapponese, parliamo di buone lavorazioni, men che meno di lame. Come descrizione ho sempre fatto inserire "iron ornament", niente di così lontano dalla realtà dopotutto, magari un po' vago, ma agli occhi del profano è assolutamente veritiero.

 

Già ho pagato il venditore, pago il corriere... cavolo vuole ancora da me lo stato? Iva? Evado? Amen, mi piace considerarla disubbidienza civile. Pago le tasse tutti i mesi sulla mia misera busta paga, direi che può anche bastare se una volta ogni 2 - 3 anni compre una tsuba, un fuchi/kashira o un paio di menuki.

 

Chiedo scusa a tutti, forse mi sono scaldato troppo, è che alcune "tasse" le trovo più dei soprusi che altro.

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Il caso delle tsuba o minuzzaglie magari può risultare difficile da decifrare ad un inesperto ma ci sono altri casi (elettronica, gioie ad es.) in cui magari anche il più fesso può insospettirsi.

Poi devi anche pensare che quella percentuale di pacchi aperti sopra i 50 euro ispezionati poi richiede l'invio della copia di fattura alla dogana, e anche quelli sotto i 50 euro a volte in percentuale vengono fermati (soprattutto se vengono da Cina, Indocina e Africa) e anche in quel caso devi mandare dati e prova di pagamento. Domanda: mandi fattura falsa, falsificata, ricevuta elettronica modificata? E' una domanda che non necessità risposta, però le conseguenze (ipoteticamente) non sarebbero lievi, occorre rifletterci.

Inoltre devo segnalare dei casi opposti, mi è capitato di essere stato contattato da gente in difficoltà perchè aveva acquistato delle replicacce, ferracci (una volta anche un'imitazione dal giappone) e in dogana hanno avuto storie perchè dubitavano della ricevuta di 35 euro, pensa un pò. In un caso a Fiumicino hanno fatto periziare una lama Marto che veniva dalla Svizzera. Certo parliamo di casi limite, però non vorrei imbattermi in casi del genere o essere scoperto in una fatturazione falsa anche se concorde col venditore. Certo, chi scrive non ha l'aureola ma la prudenza in questi casi non solo non è mai troppa ma...

 

Quanto al discorso delle regole, delle leggi, ecc...: Paolo ha ragione quando parla di furto legalizzato perchè le ditte di spedizione hanno un bel giro di affari ma lo Stato non scherza mica, e-commerce extracomunitario ha avuto una vertiginosa crescita e quindi l'attenzione è più alta su questi prodotti fuori dall'UE, per due motivi: 1) controllo su ciò che entra e non entra sul territorio; 2) tutelare prodotti italiani ed europei (il dazio serve a questo d'altra parte), non potremmo pensare mai di abbattere le barriere doganali dall'oggi al domani, anche perchè personalmente sarei contrarissimo all'importazione "free" di un prodotto che ha un costo bassissimo di produzione perchè gli operai che l'hanno realizzato sono sottopagati, schiavizzati; peraltro le falsificazioni non sono poche. Quindi le dogane sono necessarie se non indispensabili per l'economia del nostro paese. Ma questo è un discorso politico.

 

Opinioni a parte, e scremando del tutto il discorso da opinioni politiche e tecniche, parlare di disobbedienza civile, di "difesa" non mi pare corretto e - permettimelo - non è del tutto educativo ed edificante: in uno stato di diritto le tasse si pagano, anche se ingiuste e gravose, così come le leggi che impongono questi ed altri oneri devono essere rispettate, dura lex sed lex. Il rispetto delle regole, seppur le più insignificanti, è segno di civiltà e l'effettività civile di un ordinamento è dato dalla percentuale della somma di regole rispettate (dai soggetti) e regole applicate (dai giudici). La magistratura faccia la sua parte ma noi siamo i soggetti protagonisti. Non ci si difende da una legge ingiusta violandola.

 

Magari anch'io mi sono scaldato perchè il tema mi è caro, poi so che sei un bravissimo ragazzo e posso condividere il tuo sbotto perchè in effetti certi costi sono ingiusti, vessatori e molte volte ci si sente come dei fessi (la benzina in Italia costa di più, le tariffe telefoniche anche, i servizi bancari idem, le spedizioni per l'appunto) e i costi fissi doganali ne sono un esempio. Ma ti giuro che sarei felicissimo di pagare i costi fissi, l'iva e i dazi se i servizi offerti fossero all'altezza (contatti più facili con gli uffici doganali, sdoganamento e scambio di documenti partecipativo e tempestivo, tempi di consegna e disbrigo più celeri).


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Opinioni a parte, e scremando del tutto il discorso da opinioni politiche e tecniche, parlare di disobbedienza civile, di "difesa" non mi pare corretto e - permettimelo - non è del tutto educativo ed edificante: in uno stato di diritto le tasse si pagano, anche se ingiuste e gravose, così come le leggi che impongono questi ed altri oneri devono essere rispettate, dura lex sed lex. Il rispetto delle regole, seppur le più insignificanti, è segno di civiltà e l'effettività civile di un ordinamento è dato dalla percentuale della somma di regole rispettate (dai soggetti) e regole applicate (dai giudici). La magistratura faccia la sua parte ma noi siamo i soggetti protagonisti. Non ci si difende da una legge ingiusta violandola.

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Ho buttato un sasso nello stagno ed ora vedo che stanno montando le onde.

Non era assolutamente mia intenzione anche se quando è arivato il postino mi sono veramente incavolato a fronte del "dazio" che ho ritenuto iniquo.

Iniquo o non iniquo, comunque non posso che apprezzare e condividere il sopra riportato passaggio di Musashi. :tioffrounabirra:

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Ho buttato un sasso nello stagno ed ora vedo che stanno montando le onde.

Non era assolutamente mia intenzione anche se quando è arivato il postino mi sono veramente incavolato a fronte del "dazio" che ho ritenuto iniquo.

Iniquo o non iniquo, comunque non posso che apprezzare e condividere il sopra riportato passaggio di Musashi. :tioffrounabirra:

 

 

Io compro regolarmente in USA parti per la mia jeep e pago sempre i dazi....

 

 


Il pensiero sul non pensiero...

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