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GTO

Mekugi in metallo ?

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Un mio amico qualche giorno fa mi ha riportato l'affermazione di un collezionista straniero che asserisce che i mekugi in bambù sono una scelta del periodo Edo, indicando che nel Sengoku il Mekugi fosse in metallo, martellato nel Mekugi ana. La cosa, pur per certi versi logica, mi lascia perplesso, qualcuno ha conferme o smentite ?

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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In alcune montature specie tachi e aikuchi non è difficile trovare questi elementi in metallo, sono stati adoperati anche in corno di bufalo ma nella maggior parte dei casi sono in legno di bambù anche perchè questo materiale ha anche la facoltà di grippare quanto basta per non sfilarsi quando la lama è in uso, questa proprietà è molto meno pesente nei mekugi in metallo.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Grazie Mauri, sempre preziosa fonte di informazioni.

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Anch'io ho una lama con un mekugi in corno di bufalo.

Ma sembra più un vezzo estetico e qualitativo piuttosto

che funzionale. Ma questo potrebbe non essere vero

per i mekugi in metallo che mi sembrano molto più resistenti

di quelli in bambù. Difatti le stesse shingunto prodotte dal

1944(le cosidette late-1944) hanno, tra varie altre modifiche

che ne hanno migliorato la resistenza sul campo di battaglia,

una mekugi in metallo composto da una vite piuttosto grossa

e un controperno, questo propio per evitare rotture accidentali

dei mekugi in bambù.

Comunque penso che se i giapponesi hanno da sempre utilizzato

il bambù per realizzare i mekugi, questo è per il semplice fatto

che questo particolare legno è oltre che resistentissimo anche molto

flessibile ed adattabile cosa che nella realizzazione di un cuneo

è tutt'altro che disprezzabile.


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Anch'io ho una lama con un mekugi in corno di bufalo.

Ma sembra più un vezzo estetico e qualitativo piuttosto

che funzionale. Ma questo potrebbe non essere vero

per i mekugi in metallo che mi sembrano molto più resistenti

di quelli in bambù. Difatti le stesse shingunto prodotte dal

1944(le cosidette late-1944) hanno, tra varie altre modifiche

che ne hanno migliorato la resistenza sul campo di battaglia,

una mekugi in metallo composto da una vite piuttosto grossa

e un controperno, questo propio per evitare rotture accidentali

dei mekugi in bambù.

Comunque penso che se i giapponesi hanno da sempre utilizzato

il bambù per realizzare i mekugi, questo è per il semplice fatto

che questo particolare legno è oltre che resistentissimo anche molto

flessibile ed adattabile cosa che nella realizzazione di un cuneo

è tutt'altro che disprezzabile.

 

Mi risulta che i mekugi in metallo sotto forma di vite e perno fossero già utilizzati, soprattutto nelle montature efu no tachi ed aikuchi

,

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Mi risulta che i mekugi in metallo sotto forma di vite e perno fossero già utilizzati, soprattutto nelle montature efu no tachi ed aikuchi

,

 

Non sapevo venissero utilizzate già le viti al posto dei mekugi prima delle

montatura tachi delle ultime shingunto. Molto interessante, grazie.

Hai mica dei link da segnalarmi ?

:arigatou:


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Mi accodo alla richiesta, link / foto.

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Foto:

(Uda) Kunimune Detail%2057%20copy.jpg

 

bungokoshiraifsformc.jpg

 

Hirotaka6gen.jpg

 

fittings_ Rai Kunitoshi.jpg

 

Kaneaki%20(mino)%20koshirai.jpg

 

Muneari, Koyama Munetsugu school.jpg


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Questa è l'unica che ho reperito (koshirae non antichissima, penso Meji), dove si vede anche il mekugi smontato. Personalmente ne ho smontata una con questo tipo di mekugi, e la vite aveva senso di rotazione contrario rispetto al nostro standard. Quando la testa del mekugi è metallica e magari riporta un mon, quasi sempre il mekugi è così.

 

koshi12.jpg

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Non ho esempi di mekugi metallici, anche se, come visto in precedenza, ce ne sono stati nel passato, come oggi se ne usano di vari tipi per nulla tradizionali, ma un paragone sulle due diverse metodologie accennate è possibile farlo.

 

Parlando di lame da utilizzare realmente, in battaglia o, oggigiorno, per tameshigiri, escludendo quindi iaito o lame a riposo in shirasaya, il bambù è quasi sicuramente il migliore materiale da impiegare e di facile reperimento, la sua conformazione dura e compatta è priva di fragilità, ed allorquando dovesse rompersi, la struttura fibrosa continua a tenere unita la frattura impedendo la separazione netta e, quindi, lo sfilarsi della lama dalla tsuka, fornendo anche un preavviso di malfunzionamento a chi utilizza la spada per ovvi accenni di mobilità imprevista.

 

Inoltre, la medesima struttura fibrosa consente al tempo stesso resistenza e flessibilità ai colpi, ammortizzando l’impatto che altrimenti si scaricherebbe tutto sulla tsuka con ipotetiche conseguenze anche di rottura. Si sa che una struttura flessibile assorbe ed ammortizza una sollecitazione, mentre una struttura rigida risente di più la sollecitazione finché il carico, se oltre misura, ne provoca la rottura.

 

Il bambù, inoltre, essendo abbastanza morbido, si adatta allo tsuka ana e al nakago ana, evitando di danneggiare la tsuka e, ancor di più, di provocare una possibile rottura del nakago, sul punto debole del nakago ana, per un colpo inferto con maggior forza.

 

E’ certo che il mekugi deve essere controllato in ogni occasione d’uso della spada, sia esso in bambù o d’altro materiale.

 

Di contro, con un mekugi metallico (ottone, rame o altro) si verrebbero a perdere tutte le prerogative esplicitate sino ad ora e, al momento, non mi vengono in mente eventuali convenienze pratiche per il suo uso.

 

Altri materiali moderni usati allo scopo, tipo resine acetaliche, per quanto con buone caratteristiche meccaniche non sono naturalmente da prendere in considerazione nemmeno per lame da allenamento.

 

 

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Ringrazio per le bellissime foto dei Koshirae e del particolare

del Mekugi a vite inversa. :arigatou:

Mi sembra comunque che l'uso di questi Mekugi metallici e a vite

sia più un vezzo estetico che un motivo pratico di utilizzo e il

loro impiego in tali koshirae sembrano propio confermarlo.

Non posso che confermare quanto espresso dall'ottimo intervento

di Pacifico sui pregi dell'uso del Bambù per la realizzazione dei

mekugi. Anch'io avevo espresso tali considerazioni ma ero convito

che i mekugi a vite metallica fossero stati impiegati per la prima

volta solo nell'uso militare dei primi 900 dalle Shigunto-NCO(spade

per sottoufficiali) in poi. Adesso mi rendo conto che in realtà sono

solo stati ri-utilizzati nel contesto delle montature delle spade

fatte per la "guerra moderna". Ho comunque controllato la montatura

di una cosidetta"Late Gunto" e la soluzione adottata mi pare ingegnosa.

Due Ana, il primo utilizzato per inserirci un mekugi tradizionale di

bambù, il secondo utilizzato per fissare la vite con il controperno.

In questo modo hanno ottenuto il pregio di entrambi i sistemi in un

unica montatura. La cosa strana è che non l'avessero mai fatto prima,

ad eccezzione delle summenzionate NCO ma su queste non v'era altro modo

di fissare la tsuka visto che ques'ultima era anchessa di metallo,

e che solo dal '44 ne avessero deciso l'adozione, propio dopo aver

constatato quali fossero i pregi e i difetti delle soluzioni tradizionali

e abbiano così tentando di migliorarli.

Tra l'altro per correttezza va detto che comunque non sempre i mekugi di quest'ultime monature erano a vite metallica, ma spesso erano utilizzati due mekugi in bambù.


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Visto che non trovavo in rete una foto del dettaglio della tsuka

e sopratutto del mekugi a vite ne ho fatta una al volo.

Spero si veda, almeno ingrandendo, il dettaglio del mekugi a vite

metallica. Come di noterà il mekugi, al contrario di quello che si

vede nella montatura del Tachi postata da Cesare, è si a vite ma

di forma "conica", ovvero simile a quella di un mekugi realizzato

in bambù. Questo penso per esercitare maggiore forza di serraggio

e senza alcun gioco tra le parti. Tra l'altro in questo caso il

dado o il controperno di fissaggio è inserito direttamente nella

tsuka, lo si nota guardando nel primo ana vicino alla tsuba, e,

almeno nel mio caso, non è rimovibile se non aprendola.

Late44.jpg


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Se non ho capito male, andando a ritroso nel tempo, siamo arivati al periodo meji con le fotografie di Cesare (1868-1881) ma l'interrogativo di GTO riguardava il periodo Sengoku, più o meno 1450-1600, quindi ancora più indietro nel tempo. Comunque Gabriele, bella e chiara la fotografia postata, dove si ammirano i due mekugi uno in bambù e l'altro in metallo a vite. Ottimo esempio aaarigatou.gif

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Anch'io, seguendo la richiesta di GTO e Pacifico, vorrei sapere

se qualcuno ha maggiori informazioni riguardo l'uso di mekugi in

metallo nell'epoche precedenti(

esame.


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La motivazione che è stata ipotizzata (e che sarei curioso di verificare) è che sui campi di battaglia si preferiva un bel perno martellato di metallo.

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Ho provato a scartabellare un pò i miei libri, cercando tutte le foto di antiche koshirae tachi che ricordavo (tipo il catalogo Toso Hen del Museo Nazionale di Tokio o il libro del British Museum). Sarei giunto a queste conclusioni, per quello che si può capire da queste foto: parlando di epoca Kamakura-Nanbokucho, le tachi con montatura da battaglia (saya semplice, tsuba in cuoio, assenza di decorazioni) sembrano avere un mekugi di tipo "normale" in un pezzo solo, probabilmente in bambù. Le montature da cerimonia o da dedica ai templi, tipo le Kazari tachi o le hyogo kusari tachi, quasi sicuramente hanno mekugi metallici, provvisti di testa decorata. A questo punto però ho scoperto notizie contrastanti su diversi libri: per esempio sullo "Sword and samè" di Joly/Inada viene riportato che nelle montature antiche erano i Menuki ad avere la funzione di fissaggio della lama, tant'è che il foro sul nakago era chiamato Menuki ana, funzione divenuta in seguito solo decorativa. Mentre secondo un altro testo il fissaggio della tsuka nei kazari-tachi era assicurato dai "rivetti" (tawara byo) posti sul bordo inferiore della tsuka (le balle di riso decorative che si trovano sulla tsuka degli efu no tachi).

Aiuto...

:ohmy:

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In qualche caso piuttosto che un solo mekugi ana se ne utilizzano due (contestuali).


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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