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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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paolo placidi

Titoli Onorifici

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Nell'ultimo articolo che Emtelor ha inserito in questa Sezione, si fa un fugace accenno ai titoli onorifici di cui si fregiarono, tra gli altri, fabbri ed artigiani legati al mondo della Nihontō.

 

Approfittando della estrema pazienza e disponibilità di Sandro nonchè delle sue conoscenze in materia (fondamentali per questa ricerca), ho messo insieme le seguenti note per cercare di meglio inquadrare questo tema.

 

 

TITOLI ONORIFICI

 

assegnati a Fabbri, Forgiatori e fabbricanti di Tōsōgu (Tsuba, Fuchi, ....)

 

Il sistema dei Titoli Onorifici e dei Gradi di Corte trova la propria iniziale sistematizzazione ed organizzazione nel Ritsuryōsei (律令制) (codice penale ed amministrativo basato sulla filosofia del Confucianesimo).

Tale codice, viene formalizzato sotto gli imperatori Taihō (701 d.c.) e Yōrō (718 d.c.), successivamente ampliato sotto l'imperatore Daigo nel 927 ed infine completato da Kitabatake Chikafusa nel 1340.

 

I tioli di nostro interesse sono codificati, all'interno del Ritsuryōsei, nella sezione Shitōkansei (四等管制) nota con il nome "sistema dei quattro titoli onorifici": "Kami" (守), "Suke" (介), "Jō" (掾) e "Sakan" (目).

Dei quattro, solo i primi tre vennero attribuiti agli artigiani di cui sopra in quanto il titolo "Sakan" (dei quattro è quello di minor valore) veniva conferito a coloro i quali avevano il compito di annotare ciò che accadeva a livello governativo e formalizzavano tutte le direttive ufficiali. In poche parole mettevano per iscritto quello che la corte impartiva.

 

Il significato dei tre titoli è il seguente:

- "Kami" (preceduto sempre dal nome di una provincia) : Lord o signore della provincia

- "Suke" : (preceduto dal nome di una provincia o di un territorio o di un paese) : Ufficiale governativo di secondo rango

- "Jō" : (rarissimamente preceduto dal nome di una provincia) : Ufficiale governativo di terzo rango

Questo terzo titolo può presentarsi anche in altre due "forme complesse" e precisamente come: "Daijō" (大掾) oppure "Shōjō" (少掾) cambiando in tal caso d'importanza.

 

I titoli di cui sopra non sono validi in assoluto ma sono correlati al sistema dei "livelli" delle antiche provincie giapponesi (quelle presenti intorno al X secolo), sistema anch'esso codificato nel Ritsuryōsei; in particolare abbiamo:

- "Gekoku" (下国) : Provincie di livello basso - 9 provincie - Izumi, Iga, Shima, Izu, Hida, Oki, Awaji, Iki e Tsushima

- "Chūgoku" (中国) : Provincie di livello medio - 11 provincie - Awa 安房, Wakasa, Noto, Sado, Tango, Iwami, Nagato, Tosa, Hyūga, Ōsumi e Satsuma.

- "Jōgoku" (上国) : Provincie di livello alto - 35 provincie - Yamashiro, Settsu, Owari, Mikawa, Tōtōmi, Suruga, Kai, Sagami, Mino, Shinano, Shimotsuke, Dewa, Kaga, Ecchū, Echigo, Tanba, Tajima, Inaba, Hōki, Izumo, Mimasaka, Bizen, Bicchū, Bingo, Aki, Suō, Kii, Awa 阿波, Sanuki, Iyo, Buzen, Bungo, Echizen, Chikugo ed Hizen.

- "Taigoku" (大国) : Grande Paese - 13 province - Yamato, Kawachi, Ise, Musashi, Kazusa, Shimōsa, Hitachi, Ōmi, Kōzuke, Mutsu, Echizen, Harima ed Higo.

 

Ritornando quindi ai titoli "Kami", "Suke", "Jō" (con relative varianti "Daijō" e "Shōjō"), abbiamo:

- "Kami" : presente in tutti i livelli delle provincie

- "Suke" : presente solo nei due più alti livelli delle provincie: Taigoku e Jōgoku

- "Jō" : presente solo nei tre livelli alti delle provincie: Taigoku, Jōgoku e Chūgoku

 

 

Di seguito alcuni esempi:

 

 

(no) KAMI

 

- Awa (no) Kami (阿波の守)

- Bitchū (no) Kami (備中の守)

- Echizen (no) Kami (越前の守)

- Iga (no) Kami (伊賀の守)

- Kaga (no) Kami (加賀の守)

- Musashi (no) Kami (武蔵の守)

- Tanba (no) Kami (丹波の守)

- Yamato (no) Kami (大和の守)

 

 

(no) SUKE

 

- Hayato (no) Suke (隼人の介)

- Kaga (no) Suke (加賀の介)

- Mino (no) Suke (美濃の介)

- Sakyō (no) Suke (左京の介)

- Uma (no) Suke (右馬の介)

 

 

(no) JŌ

 

- Emon (no) Jō (衛門の掾)

- Gorōzaemon (no) Jō (五郎左衛門の尉)

- Jirōemon (no) Jō (次郎右衛門の掾)

- Saemon (no) Jō (左衛門の掾)

- Tajima (no) Jō (但馬の掾)

- Uemon (no) Jō (右衛門の掾)

- Ōsumi (no) Jō (大隅の掾

 

 

DAIJŌ

 

- Harima Daijō (播磨大橡)

- Kawachi Daijō (河内大掾)

- Kōzuke Daijō (上野大掾)

- Musashi Daijō (武蔵大掾)

- Ōsumi Daijō (大隅大掾)

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Sono sempre stato attratto dalla storicità dei titoli onorifici Giapponesi.

Ne ero interessato un po' di tempo fa quando, scrivendo dei racconti, necessitavo sempre di dare un ruolo sociale ai personaggi che improvvisavo nella storia.

Bell'articolo, grazie Paolo.

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Splendido!

Finalmente una importante chiarificazione su questo tema e sul ruolo sociale dei tosho che li mette chiaramente in relazione con il ritsuryo.

 

Questo genere di approccio alla spada giapponese è il più interessante perchè ci aiuta a contestualizzare la spada con le contingenze storiche (spesso trascurate)

 

Grazie Paolo

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Grazie ancora Paolo!!!!! Posso chederti se posso copiare il tuo lavoro e metterlo nel mio virtuale taccuino di appunti per lo studio?:arigatou: ( e anche se non ci conosciamo è un grande piacere risentirti Kento).

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Grazie ancora Paolo!!!!! Posso chederti se posso copiare il tuo lavoro e metterlo nel mio virtuale taccuino di appunti per lo studio?:arigatou: ( e anche se non ci conosciamo è un grande piacere risentirti Kento).

 

E' caspita...!!! bravissimo... numerouno.gif


Il pensiero sul non pensiero...

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Grazie ancora Paolo!!!!! Posso chederti se posso copiare il tuo lavoro e metterlo nel mio virtuale taccuino di appunti per lo studio?......

 

Sicuramente, penso che anche Sandro sarà d'accordo.

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L'articolo è di Paolo, io non ho fatto altro che controllare qualche termine. Quindi, se per lui va bene, sentitevi liberi di utilizzarlo come meglio credete :arigatou:

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Grazie infinite Paolo, cercherò di farne sicuramente tesoro!, ovviamente un ringraziamento anche al bravissimo Sandro!:arigatou: :arigatou: :arigatou:

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Molto interessante e utile, grazie Paolo!!

Domanda idiota: sotto lo Shogunato, erano i Daimyô a conferire il titolo agli spadai?

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...... sotto lo Shogunato, erano i Daimyô a conferire il titolo agli spadai?

 

...... forse.

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Se non ricordo male questa pratica, per quanto riguarda i forgiatori, è stata iniziata nel periodo Edo da Tsuda Sukehiro, che a quanto ne so aveva qualche autorità in merito (tipo che ne gestiva la assegnazione)

 

Se qualcuno ha qualche informazione in più su questo forgiatore forse potremmo approfondire un pò, tra l'altro sempre se non mi confondo era un personaggio particolare, specializzato in utsushi perfetti... che a volte venivano utilizzati come veri e propri falsi.



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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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