Fiore di ciliegio 0 · Inserita: 12 febbraio 2012 Sandro, grazie del lavoro svolto, denso e preciso. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 13 febbraio 2012 Grazie mille a te per averlo letto Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 13 febbraio 2012 visto.... molto bello film molto difficile da trovare Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Klaus 0 · Inserita: 13 settembre 2018 Io vorrei proporre una visione un pochino diversa, se posso... Da una parte... quando il Giappone, per un palmare errore della Banca Centrale, piombò, negli anni '90, in una crisi economica epocale... il paese del Sol Levante non fu inondato dal sangue dei suicidi, ma dall'inchiostro dei falsi in bilancio e delle coperture di responsabilità... Dunque starei attento a mitizzare un senso dell'onore, del dovere, della responsabilità e della vergogna che sono profondamente diversi dai nostri e che vanno contestualizzati... La parola d'ordine fu "la crisi è troppo grave per portare davvero al fallimento"... e questo cozza un pochino dall'idea che abbiamo del bushido... Non solo... dall'altra mi permetto di ricordare pure che il suicidio rituale è necessariamente anche plateale e quasi pubblico, per un motivo ben preciso. Dato che il fallimento del singolo è fallimento dell'intero gruppo cui il fallito appartiene, il suicidio è soprattutto un preciso dovere nei confronti della propria famiglia, del proprio clan... Voglio dire... nell'antica Roma, colui che fosse incappato in certe gravissime accuse preferiva quasi sempre suicidarsi, ma non per chissà quale altissimo senso dell'onore, della responsabilità e della vergogna, quanto per un realistico e concreto dovere nei confronti della propria famiglia. Evitando accuse pubbliche, processi e condanne ad una morte ben più terribile, il reo, tagliandosi le vene, salvava la propria famiglia e il patrimonio familiare da ripercusssioni ben peggiori, come confische, stupri e morte per inedia... Credo, però, che... a Roma come a Tokio e oggi come un tempo... se un fallito può... sceglie di non suicidarsi... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 13 settembre 2018 Rispondendoti velocemente.. direi che "lì" era (e in un certo senso ancora è) codificata. Di qua, oserei affermare, che è una via di uscita (leggasi fuga). a grandi lineee il libro tradotto da Sandro ne parla sotto vari aspetti.. Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti