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Tsuramoto

こんにちは

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Benvenuto :arigatou:

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Grazie a tutti per il caloroso benvenuto, per eventuali domande sulla materia del mio studio non esitate a chiedere

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monaco zen...

cosa vuol dire?

hai studiato con un abate ? dove ? per quanto tempo?

non uscite con frasi fatte o un mondo ne con un koan

io ho abbracciato alcuni tratto della "filosofia" shintoista ma non mi presento come un kannushi, studio con un kannushi e lo aiuto nelle funzioni, è un percorso ben delineato

 

la srada comincia per tutti allo stesso modo, poi con il tempo si cammina da soli, non si può impararre a camminare da soli senza una guida

 

mi dispiace ma delle volte ci vogliono fatti e date... non parole

 

scusa il poco tatto.. ma di pseudomonaci, guru ne ho visti anche troppi...

Modificato: da Matteo

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Non è che tante volte sei Fausto Guareschi?

 

 

monaco zen...

cosa vuol dire?

hai studiato con un abate ? dove ? per quanto tempo?

non uscite con frasi fatte o un mondo ne con un koan

 

molto ironici e divertenti davvero! a differenza del Maestro Guareschi io appartengo alla setta Rinzai, l'unica differenza sta nella concentrazione principale nel koan al posto del sutra, essere monaco zen non vuol dir nulla in particolare, è solo un tizio piuttosto timido e profondamente pacifico alla ricerca di un modo per essere in pace primariamente con se stesso. Non ho intenzione di dispensare consigli pseudo-zen, essendo io un principiante dal basso dei miei 17 anni di pratica, quindi per favore non ponete domande astruse atte solo a dar prova della mia millantata meditazione, che anche saziate avrebbero l'effetto di un vaso già pieno al quale si cerca di aggiungere acqua.

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Tieni conto che questo è un forum, presentazioni come la tua non ne avevamo ancora avute (Nessuno a quanto mi risulta si era presentato quale monaco), fai parte di questo centro? http://www.zentorino.org/chi-siamo/index.htm


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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molto ironici e divertenti davvero! a differenza del Maestro Guareschi io appartengo alla setta Rinzai, l'unica differenza sta nella concentrazione principale nel koan al posto del sutra, essere monaco zen non vuol dir nulla in particolare, è solo un tizio piuttosto timido e profondamente pacifico alla ricerca di un modo per essere in pace primariamente con se stesso. Non ho intenzione di dispensare consigli pseudo-zen, essendo io un principiante dal basso dei miei 17 anni di pratica, quindi per favore non ponete domande astruse atte solo a dar prova della mia millantata meditazione, che anche saziate avrebbero l'effetto di un vaso già pieno al quale si cerca di aggiungere acqua.

 

gran bella cosa essere in pace con sè stessi... è da un po' che non ci riesco...


武士に二言無し

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Bé perdona se ritorno su questa discussione ma cosí mi sembra troppo facile. Parli di umiltá ma invece di presentarti con un semplice Nome Cognome non hai perso occasione per farci sapere di essere un monaco zen. A prescindere da ció che ognuno possa pensare di tali argomentazioni/scelte non mi sembra corretto gettare il sasso e nascondere la mano. Hai deciso in questa sede di fare certe affermazioni? Allora non cercare di evitare chiedendo di non porti le domande perché secondo te possono sembrare astruse. Se parliamo di rispetto, ed io non sono un monaco zen, non giudicare le domande degli altri, mi sembrerebbe piú corretto dare la tua versione ed i tuoi perché. Se non vuoi rispondere evita di darti definizioni. Una piccola riflessione personale su una tua affermazione sulla quale hai giá a suo tempo tagliato corto: la cultura giapponese non é a mio avviso all'arma bianca ma é piú corretto asserire che si tratta di una cultura nella quale, per motivi storico/sociali, l'uso di armi bianche ha occupato ed occupa tutt'oggi una posizione preponderante, all'interno peró di un panorama culturale estremamente ampio nel quale le lame non occupano che una porzione, importante, ma pur sempre una porzione. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi per esteso se ne hai voglia. Per confrontarsi tu asserisci si debba "essere diversi"; in un modo o nell'altro lo siamo tutti perché per quanto piú o meno affini non esistono due individui che la pensino allo stesso modo su tutto.


"La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida."

 

"Non mi fido molto delle statistiche. Perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media!"

 

"La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento."

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non sono ironico, non stavolta almeno,

sto parlando seriamente

 

ma non credo che la discussione possa andare avanti, almeno per cio che mi riguarda

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Bé perdona se ritorno su questa discussione ma cosí mi sembra troppo facile. Parli di umiltá ma invece di presentarti con un semplice Nome Cognome non hai perso occasione per farci sapere di essere un monaco zen. A prescindere da ció che ognuno possa pensare di tali argomentazioni/scelte non mi sembra corretto gettare il sasso e nascondere la mano. Hai deciso in questa sede di fare certe affermazioni? Allora non cercare di evitare chiedendo di non porti le domande perché secondo te possono sembrare astruse. Se parliamo di rispetto, ed io non sono un monaco zen, non giudicare le domande degli altri, mi sembrerebbe piú corretto dare la tua versione ed i tuoi perché. Se non vuoi rispondere evita di darti definizioni. Una piccola riflessione personale su una tua affermazione sulla quale hai giá a suo tempo tagliato corto: la cultura giapponese non é a mio avviso all'arma bianca ma é piú corretto asserire che si tratta di una cultura nella quale, per motivi storico/sociali, l'uso di armi bianche ha occupato ed occupa tutt'oggi una posizione preponderante, all'interno peró di un panorama culturale estremamente ampio nel quale le lame non occupano che una porzione, importante, ma pur sempre una porzione. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi per esteso se ne hai voglia. Per confrontarsi tu asserisci si debba "essere diversi"; in un modo o nell'altro lo siamo tutti perché per quanto piú o meno affini non esistono due individui che la pensino allo stesso modo su tutto.

 

in realtà è estremamente facile! ognuno di noi può dire di essere un monaco zen perchè in ognuno di noi esiste un monaco zen, rivelato dalla disciplina o occulto nel proprio pensiero, il mio nome e cognome sarebbero la vera forma di presunzione, essere un monaco zen è diverso da essere IL monaco zen.

uno potrebbe chiedere conosci quel monaco zen? quale? quello che ha fatto questo e quest'altro... nulla di più lontano dal mio proposito! essere monaco zen, se deve necessariamente essere schedato come una voce enciclopedica, vuol dire cercare di annientare il proprio IO, di conseguenza non voglio esser distinto in alcun modo perchè significherebbe dare una forma al contrario del mio obiettivo.

ti consiglio di rileggere quindi il passaggio: in quanto ad armi bianche (in italiano corrente) è sinonimo di riguardo alle armi bianche. Ergo sono interessato alla cultura giapponese e nella fattispecie alla cultura delle armi bianche che è propria del Giappone.

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