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Raffaello

un oggetto misterioso...

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Salve,

 

sono passati diversi anni da quando trovai quello che sembra essere un pezzo

di grafite lavorato e dorato (non riesco a tradurlo) ma credo sia giapponese

(ma potrei sbagliare) le dimensioni sono quelle di un dito (circa) si trovava

all'interno di una scatola di bottoni militari antichi; Vi ringrazio per l'aiuto.

saluti

Raffaello

cina o giappone.jpg

cina o giappone (2).jpg

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potrebbe essere una specie di "moneta"?

il secondo kanji significa proprio "oro".


M.V.

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Salve Saizo,

 

grazie per la tua risposta, posso dire che sicuramente faceva parte di

una serie di oggetti antichi militari di un ufficiale di marina; misura 1,5 x 5,5 cm

saluti

Raffaello

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Ne ho alcuni anch'io ma credo che siano cinesi.

 

Probabilmente sono dei "sigilli" oppure pezzi di un particolare gioco.

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Ciao, purtroppo il mio Giapponese è ancora molto limitato quindi non posso aiutarti di più.

Ma vedrai che qui nel forum ci sono utenti che potranno darti una traduzione accurata.


M.V.

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Ciao Raffaello, quella in tuo possesso è una Sōkinkazō 漱金家蔵, ossia una tavoletta di inchiostro solidificata che va sciolta su una pietra dove poi si attingerà con il pennello. E’ utilizzata per l’arte della calligrafia. La sua origine è cinese, come diceva Paolo, ma il suo uso è comune anche in Giappone, dove è conosciuta con il nome sumi. La tua dovrebbe essere di tarda epoca Qing (quindi fine del XIX secolo), come indicano anche i draghi incisi sul lato ura. :arigatou:

Modificato: da sandro

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Salve Sandro,

 

どうもありがとう è un piacere fare la tua conoscenza.

saluti

Raffaello

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E' un piacere mio fare la tua Raffaello :arigatou:

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Ciao Sandro, data la tua ottima conoscenza della lingua, ci potresti dire cosa c'è scritto sulla tavoletta?

Sono curioso!

Grazie mille!


M.V.

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Salve,

 

credo sia presumibile che la stesso sia arrivato in Italia dopo la rivolta dei Boxers

con la spedizione militare italiana in Cina del 1901.

saluti

Raffaello

 

P.S. Bandiera della dinastia Qing dal 1890 al 1912

Qing.png

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Ti ringrazio per il complimento Saizō, ma trattandosi di lingua cinese (che io non conosco) mi ero astenuto dal riportare quanto c'era scritto sul bastoncino. Ad ogni modo, in base a quanto è possibile leggere dagli ideogrammi, abbiamo la scritta principale Sōkinkazō 漱金家蔵, di cui abbiamo spiegato prima il significato, seguita da Kokaibun 胡開文 (che in cinese dovrebbe leggersi Hu Kai Wen) e 法製 Hōsei. Kokaibun (Hu Kai Wen) era un maestro d'inchiostro che cominciò a lavorare intorno al 1781; dopo di lui tutti i suoi discendenti hanno continuato questa tradizione sino ad oggi. Gli ideogrammi di hōsei significano invece "metodo di costruzione, di realizzazione". Dunque, ricapitolando tutto, avremo più o meno: "Bastoncino dorato da sciogliere per ottenere l'inchiostro. Realizzato secondo il metodo di costruzione di Hu Kai Wen". Mi dispiace non poter essere più preciso di così, magari qualcuno che conosce il cinese potrà confermare :arigatou:

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Ciao Raffaello, quella in tuo possesso è una Sōkinkazō 漱金家蔵, ............. con il nome sumi.

 

Grazie Sandro per la tua spiegazione che mi fa sorgere alcune domande:

- la tavoletta da quale materiale è composta ? Se si scioglie e viene chiamata Sumi, forse è composta da finissima polvere di carbone compressa ?

- per ottenere l'inchiostro e così poter dipingere, è necessrio distruggere queste piccole opere d'arte (anche se prodotte in serie tramite una pressa) ?

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E' esattamente come dici tu Paolo, la tavoletta è composta da una polvere di inchiostro solidificata. Per scioglierla è necessario sfregarla energicamente contro la pietra; in questo modo, purtroppo, si deformerà. Il tutto non mi sembra comunque un male assoluto, dal momento che ciò continua a dare lavoro agli artigiani che le realizzano. Cosa ne pensi? :arigatou:

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Salve,

 

parafrasando Antoine Lavoisier "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" una volta ho

letto che in oriente alcuni inchiostri sono ottenuti dal nerofumo di una candela poggiata sotto

una campanella, raschiando la polvere e miscelandola si otteneva questo inchiostro particolare

questa cosa mi ha colpito molto perchè evidente segno non solo dell'arte della grafia (da noi in

occidente ormai persa nel tempo) ma anche dei suoi componenti.

saluti

Raffaello

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Grazie della spiegazione Sandro, molto esauriente come sempre.

 


M.V.

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Di nulla, è un piacere :arigatou:

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