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GenFiorello

Katane Antiche da Valutare

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Ciao a tutti

 

Sono un collezionista di armi bianche

 

Ho queste 4 katane (regolarmente denunciate ) da molto tempo, le comprò mio padre anni fa.

Vorrei cederle per comprare un nuovo pezzo per la mia collezione.

 

Sapreste dirmi di più sugli oggetti e che valore potrebbero avere?

 

1 ) Katana in legno pregiato con disegni in oro zecchino (sembra davvero vecchissima)

2) Katana verde foderata in pelle di razza

3) Katana nera con fodero laccato nero

4) Katana con bellissimo fodero nero con scultura di una scrofa con 15 maialini in ottone dorato, anche l'elsa nel pomolo presenta una scultura in bronzo con la faccia di porco.

 

Sapreste aiutarmi?

Gli oggetti sono davvero belli e credo alcuni davvero antichi.

Le Lame presentano come delle leggeri damascature che corrono per tutta la lama ma sono quasi impercettibili, non come le vere lame damascate, scure e molto presenti.

 

Attendo vostre risposte

Saluti

 

img1392wm.jpgimg1392i.jpgimg1393p.jpgimg1394aw.jpgimg1395qw.jpgimg1396m.jpgimg1397wj.jpgimg1398d.jpgimg1399te.jpgimg1400em.jpgimg1401ic.jpgimg1402h.jpgimg1403kh.jpgimg1404h.jpgimg1405l.jpgimg1406t.jpgimg1407e.jpgimg1408g.jpgimg1409j.jpgimg1410nq.jpgimg1411g.jpgimg1412wo.jpgimg1413a.jpgimg1414ee.jpgimg1415de.jpgimg1416z.jpg

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A un primo impatto......Non sono un esperto ma a me sembrerebbero della seconda guerra mondiale e per di piu' produzione di massa vedasi l'hamon e i numeri..Ma lascio la parola agli esperti! CMQ SIMPATICHE!!!!!

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Buon giorno Genfiorello, purtoppo sono delle brutte copie di Token. Sono cinesi di sgradevole fattura. Scusi la mia espressione ma quando vedo queste repliche fatte passare per giapponesi,mi provoca un certo fastidio.Mi spiace che molti acquirenti neofiti pensino di acquistare spade giapponesi,Quando ci si avvicina a questi oggetti bisognerebbe farsi consigliare da chi un pò ne capisce,cosi non si sprecherebbero danari per cose che non hanno nessun valore nel collezionismo artistico giapponese.La invito a Sesto Fiorentino domani 12 novembre al nostro Kantei annuale potrebbe essere una bella occasione per conoscerci e per vedere come sono le vere lame giapponesi.Saluti,

Massimo Rossi Segretario I.N.T.K.

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Almeno per quanto mi riguarda non ne avevo ancora viste di così fantasiose.

Quanti anni è che le avete in casa?

 

Yama dovremmo poi con il mteriale sul forum fare un articolo su i falsi che ci sono stati proposti con le immagini degli stessi, potrebbe risultare interessante per tutti.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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@ Mauri sarebbe proprio un'ottima idea.

 

@ GenFiorello, sono palesemente false, non valgono che pochissimi spiccioli. Se continui a frequentare questo forum riuscirai da solo a capire il perchè.

 

GTO


"come le belle donne, anche le spade, ad un certo punto si stancano di essere solo osservate"

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Ciao Genfiorello,

Così, tanto per darti delle risposte e farti capire perchè queste lame sono dei falsi, guarda con che precisione sono scritti quei numeri sull'habaki. A parte il fatto che sull'habaki non si è mai visto nulla inciso, a cosa servirebbe un codice inciso a macchina su una lama antica? Anche che fosse della seconda guerra mondiale, qualsiasi voglia codice sarebbe stato inciso altrove, magari sul codolo, ma mai sull'habaki, che rimane sobrio e nudo da disegni o scritte; ma questo tanto per cominciare con un elemento evidente e contraddittorio.

Le montature inoltre presentano delle sbavature leggere, se fai caso, dovute al sistema dello stampo e sono per lo più montate male; dalle foto sembra già che tremino e si muovino anche se adattate sul corpo dell'arma.

L'hamon seghettato e sparato di un bianco piatto, atono sulla lama, nonchè l'hada (damascatura per farti capire), che sembra quasi in rilievo sull'acciaio, sono un elemento chiaro della falsità della lama.

L'anomalia del gruppo di maiali, troppo grande ed esagerato rispetto al fodero.

Il fatto poi, che tsuka e saya siano fatte in quel modo con legno scoperto (dallo tsuka-ito, fettucce di stoffa incrociate, per l'impugnatura, e lacca assente sul saya).

La frettolosità, e di conseguenza quindi il modo sbagliato con cui è stato incrociato lo tsuka-ito sull'impugnatura.

L'aggiunta di pezzi alternativi dalla forma anomala, sconosciuta sull'impugnatura e sul fodero, totalmente fuori luogo e per di più inventati, e molto, molto altro ancora.

L'esperienzia in questo caso aiuta a trovare tanti altri elementi controproducenti all'autenticità dell'oggetto, ma ovviamente ne bastano uno o due per dare un risultato all'esaminazione.

C'è un bell'articolo corposo e fornito di immagini nella sezione "Nihon Token", che tratta appunto del riconoscimento di lame false, con la relativa "copia" ma autentica, corretta. Ti invito a leggerlo è molto utile.

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Grazie mille a tutti per le preziose risposte.

Posseggo già una katana originale e sinceramente non avevo le competenze per valutare queste.

Confrontandola con le altre mi sono reso conto di quanto tutti mi state dicendo.

Vi ringrazio ancora per le risposte, se riesco, posterò le foto dell'altra katana, quella originale però!

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Eccola !

Di Questa che ne dite?

 

Quanto potrebbe valere?

Ps non la cederò MAI!

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Ciao Genfiorello. Dovresti fare delle fotografie più dettagliate della lama, altrimenti risulta ostico dare un giudizio obbiettivo. A primo impatto sembrerebbe una guntō, di quelle prodotte parzialmente con metodo industriale durante la seconda guerra mondiale. Aspettiamo, comunque, foto migliori :arigatou:

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ciao. dovresti fare delle foto (macro) molto da vicino e non sfocate in vari punti della lama,nakago compreso. ciao


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Una bella foto del kissaki in macro anche, grazie!


M.V.

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Posta altre foto dettagliate, volendo sbilanciarmi un pò, e spero di sbagliarmi ma anche questa potrebbe......

La lama non si capisce se è stata realizzata in modo industriale (mancano foto dettagliate a riguardo)

La legatura dell'impugnatura non è regolamentare, sia per il materiale con cui è stata realizzata (che comunque potrebbe anche essere stato rifatto) sia per il nodo finale vicino al kabuto-gane ma anche per il fatto che non vi è traccia di "pelle di razza".

Lo stesso Kabuto-gane sembra essere, troppo nuovo per avere oltre settanta anni e di fattura diversa da quelli di lame originali, vedi: http://www.h4.dion.n...a/gunto_006.htm

La nappina che dovrebbe definire il grado di appartenenza del ufficiale è solo una corda di tenda, vedi: http://www.h4.dion.n...a/gunto_011.htm

 

Potrei darti altri spunti sulle cose che non mi convincono, ma per convincere te stesso confronta la tua con tutte quelle di questo sito: http://www.h4.dion.n...a/gunto_002.htm che è lo stesso dei due postati più sopra.

Buono studio.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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L'intero koshirae sembra essere repro... Il fuchi, il rivestimento in pelle è certamente un falso... , lo hashi del kabuto gane pure... i presupposti non sono dei migliori, vediamo la lama. Foto please?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Anche io ho avuto la stessa impressione, vedendo foto di gunto certificate originali, il koshirae sembra più di una replica cinese che di una originale.


Sii veloce come il vento, lento come una foresta, assali e devasta come il fuoco, sii immobile come una montagna, misterioso come lo yin e rapido come un tuono.

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Posso dirti in sicurezza che questa lama non è forgiata con tecnica giapponese.Sono lame fabbricate in Pakistan per gli ufficial dell'esercito giapponese (come i nostri di complemento).Nenegli anni ottanta ne sono arrivate a casse e si trovavano per le armerie.Alla fine degli di quegli anni ottanta, la nostra Associazione I.N.T.K. fece un servizio sulla rivista DIANA ARMI catalogandole PACCHINE PAKISTANE disminuendo questa spada che veniva offerta anche a cifre abbastanza alte (a volte anche 1.000.000 di lire,il suo reale valore non era oltre le 250.000 lire) spacciandola per autentica NIHONTO. Non ti dico il casino che scaturimmo fra tutte le armerie d'Italia e oltre, rischiammo anche la denuncia,ma dato che eravamo dalla parte della ragione il tutto fini: Furono ritirate dal mercato italiano nel termine di alcuni mesi non si trovarono più.Oggi ogni tanto riaffiorano timidamente specificano la tipologia di questi manufatti. Conservo ancora il numero della rivista, ogni tanto me lo vado a rileggere,fu una bella vittoria nei confronti dei commercianti scorretti.

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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