paolo placidi 20 · Inserito: 26 maggio 2012 Alcuni anni orsono, ho fatto un viaggio in Turchia ed ho visitato la zona della Cappadocia (Turchia centrale) e da buon turista ho acquistato un piccolo oggetto-ricordo (con incisioni in caratteri arabi) che è poi stato regolarmente "dimenticato" in un armadio. Recentemente ho visto le immagini di uno Yatate [[ 矢立 ]] : set di scrittura portatile risalente, si dice, al medio evo giapponese, composto da un porta pennello, uno o più pennelli ed un piccolo contenitore per l' inchiostro. Ce ne sono di diversi tipi ma fondamentalmente la forma è questa: Alla vista di questo oggetto, mi è immediatamente tornato alla memoria il sovenir acquistato in Turchia e che ora vi mostro: Ora mi domando: un mercante arabo ha visto uno Yatate in Giappone e poi, tornato a casa, lo ha fatto riprodurre in Medio Oriente ? Oppure tale oggetto ha fatto il cammino inverso ossia dal Medio Oriente si è diffuso nel Sol Levante ? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Andrea Fantuzzi 0 · Inserita: 26 maggio 2012 ciao Paolo non so come sia avvenuta la diffusione di questo oggetto ma quello che posso dirti è che il simbolo su questa mazza persiana è Allah è grande perchè me l'ha tradotto un amico arabo anche se non era molto sicuro della traduzione letterale vista la data della mazza come vedi questo simbolo è molto simile a quello sulla destro da te evidenziato questa non è la risposta alla tua domenda ma penso sia utile http://www.flickr.com/photos/76971628@N04/sets/ Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 26 maggio 2012 Abbiamo già discusso sul forum sulle varie forme di contaminazione, compresa quella dell'utilizzo del damasco, nella scultura queste forme risultano più evidenti perchè i manufatti che sono arrivati fino a noi sono proporzionalmente superiori per quantità a qualsiasi altra lavorazione dell'uomo, l'India e la Cina sotto tanti aspetti specialmente nei loro periodi arcaici risultano simili nella loro iconologia alle sculture greche o di altri popoli del Mediterraneo. Anni fa ho visitato una mostra su manufatti in terracotta Cinesi che provenivano dalle loro tombe a cumulo, in queste faceva bella mostra un piatto in vetro lavorato alla maniera dei Fenici ma di provenienza Greca, era stato ritrovato in una tomba. La via della seta ha migliaia di anni ed è forse la stessa delle migrazioni dell'uomo, questa stessa via nei secoli ha portato a querre o rivoluzioni per il suo predominio, non ultima quella che si sta combattendo nel teatro Afgano. Un libro certamente interessante per comprendere quanto questo percorso sia stato importante nei secoli è: Il Grande Gioco di Peter Hopkirk edito da Hadelphi Questo oggetto è certamente una cosa funzionale per qualsiasi persona avesse bisogno di scrivere non avendo le comodità di un atrezzatura per uso domestico, poteva essere usato in viaggio o in tutti i casi per strada ed è probabile che questa cosa sia alla base della sua diffusione in luoghi così lontani tra loro, un set da viaggio per la via della seta. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 26 maggio 2012 .................... il simbolo su questa mazza persiana è Allah è grande ................ Grazie AndreaFan. Forse il tuo amico ha ragione anche se l'invocazione "Allahu Akbar" (Allah è il più grande) si scrive الله أكبر In ogni caso, i caratteri incisi sul mio souvenir mi sembrano diversi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 26 maggio 2012 ..................... La via della seta ha migliaia di anni ed è forse la stessa delle migrazioni dell'uomo, questa stessa via nei secoli ha portato a querre o rivoluzioni per il suo predominio, non ultima quella che si sta combattendo nel teatro Afgano. Un libro certamente interessante per comprendere quanto questo percorso sia stato importante nei secoli è: Il Grande Gioco di Peter Hopkirk edito da Hadelphi Questo oggetto è certamente una cosa funzionale per qualsiasi persona avesse bisogno di scrivere non avendo le comodità di un atrezzatura per uso domestico, poteva essere usato in viaggio o in tutti i casi per strada ed è probabile che questa cosa sia alla base della sua diffusione in luoghi così lontani tra loro, un set da viaggio per la via della seta. Grazie Mauri per il riferimento librario. Per quanto riguarda il set da scrittura "turco", mi piacerebbe sapere se conteneva pennelli (come lo Yatate giapponese) oppure era pensato per contenere stili dotati di pennini realizzati con penne d'oca Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
beno 0 · Inserita: 27 maggio 2012 in realtà prima ancora di arrivare allo yatate giapponese, esisteva qualcosa di veramente molto simile "vicino a noi" , ossia la theca calamaria dell'antica roma l calamus era una bacchetta di canna o metallo appuntita intinta nell’inchiostro o adatta per superfici cerate. Si tenevano vari calami, riuniti in un fascio o dentro un astuccio, theca calamaria o graphirria. L’uso di tale strumento si conservò anche nell’alto Medioevo; ma a partire dal IV secolo fu sempre piú usata la penna d’uccello. Il calamo veniva intinto nel calamaio, atramentarium che conteneva 1’ inchiostro nero, atramentum, spesso accoppiato con un altro vasetto per l’inchiostro rosso, cinnabaris. Il tipo più comune di calamaio era in terracotta, di varia forma: cilindrico, ovoidale o tronco-conico, munito di un foro al centro per il passaggio del calamus. I calamai potevano anche essere fabbricati in materiale più prezioso; tutti però avevano in comune un piccolo coperchio, sovrapposto alla base e provvisto di scanalatura affinché l’inchiostro si depositasse senza fuoriuscire. Era uso comune portare con sé, appesi alla cintura, la theca calamaria ed il calamaio, che a questo scopo erano forniti di anse o anelli (fonte: http://www.inftube.com/letteratura/letteratura-italiana/LIBRI-E-LETTURE-NEL-MONDO-ROMA12236.php ) qui c'è l'immagine della theca calamaria (non so perchè ma non riesco a postarla direttamente) http://digitalgallery.nypl.org/nypldigital/dgkeysearchdetail.cfm?trg=1&strucID=1751175&imageID=1614259&total=8&num=0&parent_id=1749640&word=&s=¬word=&d=&c=&f=&k=0&sScope=&sLevel=&sLabel=&lword=&lfield=&sort=&imgs=20&pos=8&snum=&e=w se poi interessa, qualche nota sullo yatate (e su eventuali altri utilizzi) l'avevo scritta in questi articoli: http://beno.jimdo.com/2012/02/14/armi-non-convenzionali-del-giappone-feudale-prima-parte/ riguardo l'oggetto di Paolo, mi ha veramente colpito perchè sembra in tutto e per tutto uno Yatate giapponese del tipo costruito in periodi tipo Meiji o Showa. Veramente particolare. Una curiosità: nel "sumitsubo" c'è traccia di cotone, seta o altri materiali? o è stato completamente ripulito? http://beno.jimdo.com Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 27 maggio 2012 non è una cosa straordinaria se persone diverse di paesi diversi hanno la stessa idea Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 27 maggio 2012 Vi posto delle immagini di alcuni oggetti usati dagli scriba egiziani nel periodo dei faraoni, comprese le vaschette per diluire il colore, vi sembrano molto diversi per come potevano essere usati da quelli Giapponesi. E questa scrittura su papiro, a parte la diversità dei caratteri è così dissimile da quella Orientale per come è scritta? Sembrerebbe proprio che ci fosse un' autostrada che colegava i due mondi. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 27 maggio 2012 Una curiosità: nel "sumitsubo" c'è traccia di cotone, seta o altri materiali? o è stato completamente ripulito? Grazie Beno per il tuo intervento e per le informazioni fornite. Il "sumitsubo" è completamente ripulito da tracce di materiali organici - è però "sporco" di nero fumo o di polvere grassa similare E' realizzato in metallo (probabilmente una fusione in bronzo), pesa 445 gr ed è lungo 22,5 cm Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
paolo placidi 20 · Inserita: 27 maggio 2012 ....................................... Sembrerebbe proprio che ci fosse un' autostrada che colegava i due mondi. In effetti .......... ! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
beno 0 · Inserita: 28 maggio 2012 Paolo mille grazie per la risposta. Mi incuriosiva il metodo con cui veniva trattenuto e "rilasciato" l'inchiostro, anche se sospetto che fosse più o meno lo stesso. Grazie anche a Mauri per le belle foto, in quel caso sembra sia necessaria l'acqua per sciogliere l'inchiostro (e le pietre sembrano proprio i suzuri giapponesi o cinesi) mentre nel caso degli yatate la "praticità" era quella di non aver bisogno di nessun apporto se non della carta dove scrivere, neanche di un appoggio dove preparare l'inchiostro. Molto interessanti comunque, non le avevo mai viste! http://beno.jimdo.com Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
cesare RBO 0 · Inserita: 16 ottobre 2012 oltre la contaminazione culturale (data da reciproci scambi e contatti, spesso indiretti) v'è pure il caso possa trattarsi di evoluzione convergente... che per me è ancora più affascinante.... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti