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Manuel Coden

Horimono su nakago

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Vi segnalo questa katana di Gassan Sadaichi (1907-1995 tesoro nazionale) che ha la particolarità di avere un horimono di un dragone, splendidamente realizzato come da tradizione Gassan, ma non sullo ji come solitamente si trova, bensì sul nakago, quindi non visibile una volta montata la spada sul koshirae.

http://www.bidders.co.jp/item/173935393

Qualcuno ha idea del motivo di nascondere una lavorazione tanto pregevole?

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Grazie per averlo postato! :arigatou:

Non mi era mai capitato di vedere un Horimono sul Nakago, in effetti è una cosa abbastanza strana considerando che poi quella zona è destinata ad ossidarsi e rovinarsi.

Mi piacerebbe indagare più a fondo sulla questione, sul Nagayama non riesco a trovare alcun riferimento ad altri casi simili...


"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) - "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero"

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Un'opera davvero pregevole. Il nome dello spadaio è Sadakazu, ed il tema è quello del drago che insegue una sfera (Gyokutsuiryū). Questo tipo di incisione viene definita kakushibori (incisione nascosta) :arigatou:

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Molto interessante, non avevo mai visto niente del genere, grazie Cod e Sandro

 

 

p.s.

 

cod per favore salva l'immagine sul tuo computer e reinseriscila come allegato nel forum, altrimenti appena finisce l'asta non la vediamo più



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Davvero bello, non avevo mai visto una cosa simile. Sandro tu ci sai spiegare il perche' di questa scelta? Ovvero: come mai viene realizzato un "kakushibori"? Che senso ha celare alla vista un cosi' bel lavoro?


武士に二言無し

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Grazie Sandro per le informazioni :arigatou:

In ogni caso la pronuncia del nome è Sadaichi per differenziarsi da Gassan Sadakazu 月山貞一 (il nonno di Sadaichi) anche se i kanji sono gli stessi ;)

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Un'opera davvero pregevole. Il nome dello spadaio è Sadakazu, ed il tema è quello del drago che insegue una sfera (Gyokutsuiryū). Questo tipo di incisione viene definita kakushibori (incisione nascosta) :arigatou:

 

 

La Mei ( 浪華住月山源貞一精鍛之 ) sulla lama recita: Naniwa (antico nome di Ōsaka) Jū Gassan Minamoto Sadaichi / Sadakazu (???) Seitan (forgiata diligentemente) Kore

Riesci per caso ad individuare una possibile data per capire se si tratta del nonno o del nipote ?

 

Il tema del Drago che insegue il Gioiello non viene forse chiamato "Tamaoiryū" ?

 

Grazie molte ! :arigatou:

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Davvero bello, non avevo mai visto una cosa simile. Sandro tu ci sai spiegare il perche' di questa scelta? Ovvero: come mai viene realizzato un "kakushibori"? Che senso ha celare alla vista un cosi' bel lavoro?

 

Un Horimono su Nakago non è una assoluta novità.

Nel mio archivio trovo che tale "usanza" era in auge nel periodo Tardo Edo e Shōwa ma ho un esempio anche del tardo Kamakura: i soggetti sono animali, fiori di Peonia o di Kiri, personaggi, Bonji.

Per quanto riguarda il "perchè" posso fare solo supposizioni: forse era un segno di riconoscimento "nascosto" da mostrarsi solo all'occorrenza.

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La Mei ( 浪華住月山源貞一精鍛之 ) sulla lama recita: Naniwa (antico nome di Ōsaka) Jū Gassan Minamoto Sadaichi / Sadakazu (???) Seitan (forgiata diligentemente) Kore

Riesci per caso ad individuare una possibile data per capire se si tratta del nonno o del nipote ?

 

Il tema del Drago che insegue il Gioiello non viene forse chiamato "Tamaoiryū" ?

 

Grazie molte ! :arigatou:

 

Purtroppo non viene indicata nessuna data che possa esserci utile per determinare chi sia il forgiatore. Ad ogni modo, da quello che ho potuto leggere in rete, sembra che ad utilizzare nella firma Naniwa Jū fosse proprio Sadakazu, ecco perchè avevo scritto il suo nome nel mio precedente messaggio.

 

In merito alla tua seconda domanda, Paolo, posso confermarti che il tema del drago che insegue il gioiello si chiama Tamaoiryū. L’altra lettura possibile che ho trovato una volta su un testo piuttosto antico di tōken è gyokutsui (pronuncia cinese). Per qualche ragione mi è venuta in mente prima questa piuttosto che la standard nota a tutti. Scusatemi :arigatou:

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Io ho detto Sadaichi perchè il nakago non presenta nessuna ossidazione, nelle lame di Sadakazu solitamente c'è (come nella mia ad esempio) poichè è morto nel 1918, quindi in quasi 100 anni un minimo di ruggine si sarebbe dovuta formare.

Poi magari è solo stata conservata molto bene, quindi potrei sbagliarmi :thumbsup:

 

Inoltre aggiungo che Sadakazu firmava 月山貞一 la firma 月山源貞一 era tipica di Sadaichi :wink:

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Io ho detto Sadaichi perchè il nakago non presenta nessuna ossidazione, nelle lame di Sadakazu solitamente c'è (come nella mia ad esempio) poichè è morto nel 1918, quindi in quasi 100 anni un minimo di ruggine si sarebbe dovuta formare.

Poi magari è solo stata conservata molto bene, quindi potrei sbagliarmi :thumbsup:

 

Inoltre aggiungo che Sadakazu firmava 月山貞一 la firma 月山源貞一 era tipica di Sadaichi :wink:

 

In tal caso, non credo ci sia alcun dubbio. La spada è senz'altro opera di Sadaichi. Grazie per la precisazione C0D :arigatou:

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Inoltre aggiungo che Sadakazu firmava 月山貞一 la firma 月山源貞一 era tipica di Sadaichi :wink:

 

Mai fidarsi di questi talentuosi artisti ! Sono sempre imprevedibili !

 

Il British Museum conserva un Tantō con firma e data

Firma: Minamoto Sadakazu (源貞一)

Data: Meiji ni (nen) mi (toshi) natsu - (secondo anno era Meiji - estate dell'anno del serpente) = 1869

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In merito alla tua seconda domanda, Paolo, posso confermarti che il tema del drago che insegue il gioiello si chiama Tamaoiryū. L’altra lettura possibile che ho trovato una volta su un testo piuttosto antico di tōken è gyokutsui (pronuncia cinese). Per qualche ragione mi è venuta in mente prima questa piuttosto che la standard nota a tutti. Scusatemi :arigatou:

 

Stante tutto quello che ci insegni sulla lingua giapponese, direi proprio che scusarsi da parte tua è completamente fuori luogo ! :tioffrounabirra:

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Eh lo so Paolo infatti non ne avevo la certezza, ma mettendo insieme firma e ossidazione del nakago sono ancora convinto che sia Sadaichi....poi magari adesso mi tiri fuori un nakago shinshinto lucido come appena fatto e io faccio una figuraccia :laugh:

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