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iaido no kata

Daishō e tecniche nitō

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Qualcuno ha definito Musashi "il più tamarro dei samurai" . :hihi::marrotolo:

 

E' una figura molto complessa in verità e più approfondisco la sua biografia, più mi rendo conto che forse le sue più grandi qualità non sono da ricercarsi nel marziale, ma proprio nella sua genialità a tutto tondo, nel suo lato artistico e letterario.

Spesso mi viene da accostarlo a Leonardo Da Vinci, per il suo genio poliedrico, anche se forse Musashi scambia l'ingegneria con la spada, entrambi eccellono in praticamente tutte le arti affermate nella loro società.



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Ciao Gabriele e grazie per aver condiviso il video. L'ho trovato interessante da un punto di vista ma non posso dire che mi sia piaciuto. Ho sicuramente una scarsissima preparazione in arti marziali rispetto a molti frequentatori di questo Forum, te compreso: pratico, sebbene molto intensamente, da pochi anni, ma ho trovato, passami il termine, poco "Giapponese" la pratica degli Artisti Marziali del video. Anzi, sembrava tutto molto piu' vicino al Kung Fu. Parlo di "movenze", per quanto riguarda le armi, Bokken e Mankiri Gusari niente da dire. La pratica invece mi sembrava piuttosto "strana". Mi sbaglio? Non vorrei pero' andare OT su questa discussione e, se dovesse aver seguito, magari apriamo un discorso su "off-topic" o "le arti del guerriero".


武士に二言無し

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oddio... tre ninja piemontesi che spaccano le tavolette non sembrano proprio un grande esempio...

Lo sfondo musicale tipo " Pirati dei Caraibi " poi era proprio quello che ci voleva per perdere ogni sorta di serietà.

 

I ninja del video si muovono con abilità, devo dire che sia nelle acrobazie da fermo che nei vari passaggi sono convincenti, tuttavia non basandosi su un vero e proprio kata, anche la parte tradizionale che hanno inserito con il rei, messo vicino alle tavolette finte rotte con i pugni e i pirati dei caraibi, sembrano più un modo di darsi un tono, a tratti mi sembravano ragazzini che giocavano a fare i ninja, peccato perchè dal punto di vista marziale e dell'abilità sembrano piuttosto validi.



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Simo io non sono stato cosi' diretto, oltretutto non avevo l'audio quando ho guardato il filmato e ora ne ho riguardato un pezzo con la colonna sonora...


武士に二言無し

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Nemmeno io ho visionato il filmato con l'audio inserito, visto che ero sul lavoro, e adesso l'ho fatto e si devo dire che il discorso cambia e non poco.

E' un po come guardare un film orror con o senza audio e con o senza musica, penso venga perso almeno 1/2 del suspance.

Rimango colpito una volta di più della differenza che può fare il giusto contesto o la giusta musica.

In ogni caso credo che questa sia una dimostrazione volutamente scenico coreografica fatta per promuovere la scuola a gente occidentale e giovane,

ed essendo una scuola italo-giapponese e non dovendo per forza seguire una ferrea discliplina o atteggiamento marziale credo si possa ampiamente

capire e giustificare.

In ogni caso ricordo che 'quello che sembra spesso non è e ciò che è spesso non sembra'... e se parliamo di Ju Tai Jutsu o Shinobi Jutsu allora mi

sembra che tutto torni.

In ogni caso io non conoscendo direttamente per pratica, purtroppo per me, tale scuola, ma spero un domani di riuscire a partecipare almeno a un

suo staige, magari nella sezione distaccata di Verona sotto la direzione del Mestro M. Paci, mi limito ad invitare qualche praticante di tale arte e di

tale scuola(a mente mi viene in mente solo l'utente Kashima ma spero ce ne siano anche altri) ad unirsi alla discussione e ad illustrarci meglio la

tecnica e cosa vi è dietro.

Io non ho notato un'assenza di Giapponesità(se mi passate il termine) in tali tecniche, che anzi sono quasi sempre inquadrabili nelle altre AM del

genere, Ju jutsu - Karate - Kenjutsu - ecc. bensì una diversità marziale di fondo, che comunqe ben si spiega con la natura stessa dell'arte di

combattere con tutto il corpo che tale scuola insegna.

Spero vivamente che qualche praticante della Yoshin di Torino si unisca alla discussione perché sono sicuro che la arrichirà di nuovi spunti e

riflessioni su tecniche marziali "diciamo così" un po indesuete... eppure altrettanto valide e dignitose di quelle a cui siamo abituati vedere e praticare

da sempre. :arigatou:


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Ciao a tutti. Spero non si apra anche qui una polemica come è spesso uso fare in altri forum, ma rispondo volentieri sollecitato da Gabriele per dare alcuni chiarimenti.

Anzitutto questo è un video di una dimostrazione promozionale di una delle Sedi della Yoshin Ryu di Torino, e location, qualità del video e musica non sono certo destinati a rappresentare in toto il Jutaijutsu o quello che ne è alla base. Le musiche possono anche non piacere, ma ritengo sia opinabile definire più o meno credibile una dimostrazione in funzione della musica scelta a fini scenici.

 

Sulle "tavolette finte" citate da Simone, posso assicurare che sono tutto tranne che finte, ma lungi da me il voler convincere ad ogni costo.

 

In effetti chiunque pratichi un'Arte Marziale giapponese troverà poco ortodosse tutte una serie di cose che vedrà in questo video: ma il Jutaijutsu non vuole considerarsi nè migliore nè peggiore, è solo qualcosa di diverso dai Kata standard o da molti altri stili oggi famosi in Occidente. Tutti i combattimenti e le tecniche non sono pre-concordate, e questo seppure possa far perdere in pulizia del gesto ne sottolinea però l'efficacia.

Ringrazio Gabriele per aver cercato di comprendere lo spirito di ciò che facciamo: non sfugga ad ogni modo che una dimostrazione è una dimostrazione.

Chi vuole comprendere la differenza fra noi e "ninja che spaccano tavolette" (ricordo peraltro che il tameshiwari seppure abbia preso talvolta delle connotazioni risibili, rimane comunque un ottimo esercizio per canalizzare il Ki e gestire gli spazi in movimento, d è tutt'ora praticato in stili armati e a mani nude), e vedere la complessità della nostra Arte Marziale e della nostra Scuola cerchi di conoscerci direttamente, poi potrà fare le sue valutazioni.


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Grazie del tuo intervento Kahsima.

Purtroppo penso che 40 anni di fillm, fumetti, e giochi su ninja ci abbiano lasciato tuti noi marzialisti

con una visione estremamente scettica su qualsiasi argomento tratti anche marginalmente di arti

riconducibili agli Shinobi.

Sono sicuro che nessuno voleva denigrare o sminuire la vostra scuola e l'arte che essa insegna, è

solo che come ho detto sopra, se per quasi mezzo secolo si grida al lupo al lupo, poi non si riesce

più a distinguere il lupo vero da quello finto o peggio da quello che con il lupo non c'entra nulla

e tutto diventa estremamente difficile sia da comprendere e ancora di più da fare nostro, anche

solo a livello di conoscenza.

Ripeto per quanto mi riguarda spero di riuscire presto a partecipare ad un vostro staige e poter

giudicare dal vivo quanto la vs scuola ha da offrire. Anche se con uno staige di qualche giorno

penso si possi avere solo una visione e una conoscenza molto ma molto superficiale di quello

che si può apprendere solo in anni e anni di studio... senza una meta ma bensì solo con un

percorso che poi è la vera e unica meta che esiste in tutte le cose della vita.

:arigatou:


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Posto il video della dimostrazione che ha visto la Yoshin Ryu di Torino partecipare alla manifestazione

di arti marziali in p.zza Castello a Torino:

 

La dimostrazione seppur scenografica, come non potrebbe essere diversamente una manifestazione

di AM aperta al pubblico e in tale contesto, sicuramente ha quello "spessore marziale giapponese" di

cui si sentiva la mancanza nell'altro video da me postato in precedenza pur mantenendo le caratteristiche

di unicità delle tecniche e dell'impostazione delle stesse tipiche di una scuola di nimpo.

Lo posto perché ha comunque attinenza con il topic visto che vi è anche uno scorcio di combattimento

con due bokuto e con le stesse tecniche e modo di impugnare le lame a dir poco inusuali per una scuola

giapponese di scherma.

Questa volta le musiche sono, diciamo così, più "congrue" con l'oggetto della dimostrazione, tranne

forse la musica di "Conan il distruttore del grande B. Poledouris", ma a questo compensa la pioggia che cade

senza sosta sul palco e che dona al tutto un'atmosfera unica. :biggrin:


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Kashima, visto che sei intervenuto direttamente ti spiego meglio la mia idea che prima ho esposto un pò sgraziatamente.

 

Sulle tavolette "finte" sono sicuro che siano di legno del tutto vero, ma come tutti sanno esiste la balsa ed esiste il mogano. Il modo in cui si spezzano le tavolette utilizzate nel video è chiaramente indicativo di un legno con venature parallele lunghe che lo rendono molto fragile alla flessione in uno dei due sensi (quello in cui viene impugnato).

E' proprio per questo motivo che ritengo la dimostrazione con le tavolette soltanto una dimostrazione scenografica fine a sè stessa. Non si dimostra granchè rompendo a pugni tavolette che qualsiasi operaio in cantiere è abituato a spezzare con le mani o sul ginocchio...

Se invece parliamo di legno serio, innanzitutto basta prendere una mazza e tirarci una botta per vedere che un oggetto da impatto abbastanza potente crea un buco rotondo e sfonda diretto, senza spezzare la tavola.

Solo che in un caso del genere, a meno che non ti chiami Pai Mei o Beatrix Kiddo, è molto ma molto più facile che ti si spacchino una buona parte delle ossa della mano, Ki o Chi che tu ci possa mettere dentro.

 

Per non divagare troppo, concentro il mio pensiero su questo:

Proprio perchè si vede che vi allenate molto e avete sviluppato ottime abilità, non capisco perchè dovete rendere poco credibili le vostre dimostrazioni.



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Mi riallaccio al discorso di Simone riguardo alle tavolette di abete, essenza si solito usata per le tecniche

di rottura, tagliate in modo da avere le venature per la parte longitudinale della tavola, che ho visto usare

in praticamente tutte le dimostrazioni di rottura con mani e piedi di Karate, Kempo, Ju Jutsu, Kung-Fu, ecc,

è vero che la rottura è a dir poco un gioco da ragazzi, e parlo per averne rotte parecchie in passato, almeno

con tali tavolette così strutturate. Ma proprio come dice Simone se si cambiano essenze e le venature scompaiono

o sono poste in modo del tutto frammentato, allora il discorso cambia e di molto.

Per fare un esempio basta anche una lastra di compensato(ove le venature sono incrociate secondo gli strati della struttura che compone la tavola di compensato) di pioppo(essenza notoriamente morbida) di anche

solo 1 centimetro e per romperla bisogna essere come minimo Bruce Lee! :uhm-haha:

Comunque sicuramente l'uso di tali tavolette in questa, come in tantissime dimostrazioni di Arti Marziali, è

puramente scenico e dimostrativo e sembra più che altro finalizzato alla dimostrazione della padronanza di

controllo e precisione con cui vengono portati gli atemi.


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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