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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

erisharal333

spada giapponese help me please

Messaggi consigliati

hai ragione l'acquila ci somiglia molto....però..anche una fenice...

Nella cultura Cinese FENG (la Fenice) rappresenta il potere e la prosperità ed è appunto un uccello mitologico che non muore mai, vola lontano ed osserva con occhi acuti il paesaggio circostante. Il significato di questa ultima caratteristica è chiaro ed importante "monitorare con attenzione l’ambiente che ci circonda raccogliendo e rielaborando informazioni indispensabili per stabilire i nostri obbiettivi e linee di azione".

può essere legata all'aviazione???

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si chè ..se non lo sa tua cognata !

mah ti dirò, a volte i giovani giapponesi ne sanno meno di quanto ci si aspetti. comunque ho editato il precedente messaggio aggiungendo la traduzione dell'iscrizione del primo lato. dell'altro ho qualche dubbio, a parte il cognome del tizio


http://beno.jimdo.com

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Nel 1935 l'esercito imperiale emanò una specifica per la richiesta di una fornitura per dotare le proprie unità un nuovo aereo da ricognizione biposto ad alte prestazioni

Alla richiesta rispose la Mitsubishi, la quale affidò il progetto alla supervisione di Humihiko Kawano il quale realizzò il disegno di un monomotore ad ala bassa e carrello d'atterraggio fisso, simile ad altri velivoli monoplani, realizzati all'estero negli anni trenta, che utilizzavano una struttura a rivestimento resistente completamente metallica quali il tedesco Heinkel He 70 e lo statunitense Northrop Alpha.

Il prototipo venne realizzato in cinque mesi di lavoro e, dopo le usuali prove statiche, venne portato in volo per la prima volta nel maggio 1936 davanti alla commissione esaminatrice dell'esercito

 

Da wikipedia ) può centrare?

 

cerco solo di capirci qualcosa anch'io ma brancolo nel buio

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Potrebbe anche essere la stessa persona ma direi di concentrarsi sull'arma, perchè il cognome è abbastanza comune e considerando il numero delle persone implicate negli eventi dell'epoca ci sarà stato senz'altro più di un Kawano. Io purtroppo ho esaurito (già) le mie risorse ma sicuramente chi sarà in grado di analizzare meglio l'oggetto potrà dirti molto di più. Detto fuori dai denti, pur comprendendo il periodo di crisi e la voglia di realizzarci un guadagno, personalmente finchè l'oggetto non si dovesse dimostrare eventualmente roba di poco conto, me lo terrei. Fosse anche per ricordo del nonno.


http://beno.jimdo.com

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Uhm, non vorrei dire stupidaggini ma come Gabriele io ci vedo una baionetta italiana. Potrebbe per alcuni aspetti ricordare la baionetta del Garand o addirittura, nella sua forma allungata, quella del vecchio Moschetto 91.

La montatura mi sembra una cosa assolutamente non coeva e sostituita in seguito.

Il fodero invece potrebbe essere il suo modificato e "arricchito" di questi particolari.


武士に二言無し

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Ma figurati! quello l'avevo già capito... ed era già scontato che me lo sarei tenuto..mi stava piacendo da pazzi la ricerca le supposizioni,più per il piacere personale, mi ripeto.. non mi piace essere ignorante su ciò che posseggo.. .. io in realtà più che del nome cerco riferimenti che mi facciano tovare un'arma simile... proprio per capirci qualcosa !

Probabilmente..qualcuno ci arriverà a capo... volebdo avrei già un acquirente .. ma non sono poi così si cura di volerla dare via !

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Ma figurati! quello l'avevo già capito... ed era già scontato che me lo sarei tenuto..mi stava piacendo da pazzi la ricerca le supposizioni,più per il piacere personale, mi ripeto.. non mi piace essere ignorante su ciò che posseggo.. .. io in realtà più che del nome cerco riferimenti che mi facciano tovare un'arma simile... proprio per capirci qualcosa !

Probabilmente..qualcuno ci arriverà a capo... volebdo avrei già un acquirente .. ma non sono poi così si cura di volerla dare via !

:ok:


http://beno.jimdo.com

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Visto che sembrerebbe trattarsi di una lama per i piloti d'aereo, anche se non si sa di quale

paese, almeno al momento....

Sono andato a rivedermi le foto dei tanto, o meglio degli aikuchi, nei libri di Fuller e Gregory

e che erano in dotazione ai piloti giapponesi, per chi lo voleva, dell'epoca. Tali lame avevano lo scopo,

credo solo teorico vista la quasi impossibilità di praticarlo nella realtà dell'azione, di venir utilizzate

come arma per recidersi la vena giugulare prima dell'impatto dell'aereo oramai fuori controllo o nel caso

di un attacco kamikaze contro una nave o altra struttura nemica.

 

Ma sia la lama di tali daghe, che in realtà è la classica lama di un tanto, sia il fatto di avere un habaki e la

montatura completamente diversa e molto più tradizionale, rendono ancora più ingarbugliato

il tutto e non mi sembra propio che questo sia un cosidetto "japanese officer personal Dirk", o

che almeno non sia stato realizzato per lo stesso scopo.

Anche se va detto che tali lame erano praticamente tutte fatte a macchina e con uno hamon

artificiale molto simile a quello che sembra di intravvedere sulla prima foto che hai postato.

 

Se di daga originale(e ho qualche dubbio a proposito) dell'aviazione giapponese si tratta, credo

rimanga solo l'ipotesi della sua realizzazione come omaggio per un qualche interscambio con la

Luftwaffe o giù di li.

 

Se non fosse appartenuto a tuo nonno, lo avremmo già bollato come "cinesata" e la storia

sarebbe finita molti post più in su di qui. :hehe:

 

Sai mica se tuo nonno ha prestato servizio militare in Europa o altrove durante la seconda guerra ?

Ogni informazione che riesci a ricordare o a trovare tornerebbe molto utile...

ujta007_blade_bag.jpg


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Mi sembra proprio una baionetta da uniforme tedesca del periodo bellico.

 

Eccone una della polizia tedesca, ma sullo stesso sito ne trovi altre molto simili: http://www.quanonline.com/military/military_reference/german/blades/bayonet/pocu.php

 

Quello che nella prima foto di Erisharal sembra un hamon, è solo un effetto di luce sulle linee curve della lama, reso irregolare da aree non riflettenti a causa della ruggine. La lama non mi sembra assolutamente giapponese ne per fattura ne per forma.

 

Tutte le baionette giapponesi che ho trovato online, anche quelle da uniforme, hanno la punta stile tanto, non la punta centrale tipo ken.

 

Il koshirae invece non mi sembra postumo: l'aquila è sicuramente di ispirazione mitteleuropea, ma il koshirae è chiaramente influenzato dai gusti nipponici: la saya è sul modello delle saya in metallo delle katana NCO con elementi che richiamano koshirae di tanto, ma anche la tsuba (credo tutta un pezzo con l'impugnatura) è sul modello cinese (tipo prime tachi). Posso supporre che sia stato il miglior compromesso per avvicinarsi all'impugnatura dei pugnali tedeschi mantenendo un collegamento con soluzioni stilistiche conosciute ai giapponesi.

 

Non sono un espertto di questi oggetti, ma dalle piccole ricerche che ho fatto online per gioco, non mi sembra un oggetto comune: magari è stato creato come regalo in qualche programma di scambio culturale tra militari dell'asse. Non ho idea però se i giapponesi lo abbiano fatto oppure ricevuto.

 

Non credo che come oggetto in se abbia un grande valore (come lama giapponese quasi sicuramente non ne ha alcuno), mentre se è davvero un oggetto non comune della WWII, per i collezionisti di militaria potrebbe forse valere qualsiai prezzo.

 

Mi permetto di aggiungere però che per te ha un valore affettivo unico che non potrà ma avere per nessun'altro, quindi al posto tuo me lo terrei stretto.


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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Ho letto tutto ciò che avete scritto.... oggi mi sono assentata per un pò da casa... interessante davvero, è spettacolare la vostra cultura in questo campo e la mia più totale ignoranza hehe ...

Posso provare a chiedere qualcosa a mia mamma che forse ricorderà più di me... col nonno non c'erano gran discussioni.... ma posso provare....

in tanto vi ringrazio Moltissimo e come dice Gisberto il valore lo ha affettivo ..in quanto mio nonno lo teneva Gelosamente !!!

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Appoggio pienamente il consiglio di Gisberto, il valore affettivo supera qualunque valore economico/venale, quindi mai separarsi dagli oggetti cari.


武士に二言無し

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Nuove info... mi dicono che potrebbe trattarsi di una daga d'aviazione giapponese perchè quelle cinesi sono un pò diverse... però bho la lama non c'entra nulla ho risposto io...

da quello che ho capito da voi i giapponesi non avrebbero fatto una lama così... o sbaglio?

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E' probabile si tratti più di uno spadino da divisa di gala, magari sulla falsa riga di quelli Tedeschi, non è di un Accademia Militare perche quelli erano diversi ma potrebbe trattarsi di qualche cosa fatto per un gruppo di volo.

 

Per capire cosa intendo guarda: http://www.h4.dion.n...a/gunto_055.htm

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ciao Erisharal, vedo che già molti utenti hanno contribuito a svelare un po’ il mistero di questa spada. Premesso che non mi pronuncerò in merito alla lama, della quale non abbiamo sufficienti elementi valutativi, il mio intervento é riferito esclusivamente al koshirae. Il quale, a mio modestissimo avviso, non é giapponese. L’ottimo Beno ti ha già fornito tutte le informazioni che sono riportate sul fodero, e sono proprio quelle a lasciarmi perplesso. Mi scuso sin da ora se le mie righe ti risulteranno pesanti da leggere, ma un’attenta analisi filologica delle scritte é ciò che mi ha portato alla di cui sopra conclusione.

 

Partiamo dalle prima colonna di ideogrammi.

 

日本空軍第二师 Nippon Kūgun Dainishi, ovvero “2° divisione aeronautica giapponese”. Sembrerebbe tutto nella norma, ma in realtà non é così. Gli ideogrammi utilizzati sono giapponesi, se non l’ultimo che é esclusivamente cinese (e nella lingua nipponica non é mai stato utilizzato). Il kanji in questione é 师 ed in giapponese dovrebbe essere 師 (ma anche in questo caso la parola divisione non sarebbe comunque completa, dal momento che essa si scrive 師団 Shidan). Un altro elemento che mi ha fatto riflettere é quel Nippon Kūgun all’inizio; dando per certo che un tale manufatto risalga davvero alla seconda guerra mondiale (considerando che il Giappone non ha più combattuto guerre da allora, né tantomento ha prodotto lame per i suoi soldati) trovo piuttosto strano che non venga indicato che tipo di aeronautica fosse: se la Rikugun Hikō Sentai (forze di combattimento aeree dell’esercito) oppure la Dainippon Teikoku Kaigun Kōkūtai (forze aeree della marina imperiale del grande Giappone). Bisogna infatti ricordare che l’aeronautica non rappresentava una forza a se, bensì era divisa tra esercito e marina (questi i due grandi blocchi delle forze armate giapponesi). Inoltre non risulta essere esistita una divisione con quel nome.

 

Passimo ora all’altra colonna, a mio avviso ancora più strana della precedente.

 

Tralasciando il fatto che quella bandierina sembra sia stata disegnata da un bambino, i kanji recitano 川野飞行大队 Kawano Hikō Daitai, ossia “squadrone Kawano”. Anche qui, tranne quelli che indicano Kawano, gli ideogrammi sono cinesi. In giapponese “squadrone” si scrive 飛行大隊 mentre noi abbiamo 飞行大队 (anche se i due centrali sono identici). Prima del 1945 i giapponesi scrivevano gli ideogrammi in modo complesso, in special modo in ambito militare (questo proprio per distanziarsi dai cinesi che utilizzano quelli semplificati): é storicamente impossibile che uno squadrone di quel periodo presentasse gli ideogrammi così come possiamo vederli ora.

 

In definitiva, credo che si tratti di un oggetto fabbricato in Cina. Spero di esserti stato utile e mi scuso per la lunghezza del mio messaggio. Aspettiamo altre foto della lama :arigatou:

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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