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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

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Ughen

Urushi

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URUSHI

 

La lacca è nota fin dai tempi più antichi, come una plastica naturale utilizzata inizialmente dai popoli orientali dell'eta della pietra come collante per archi e frecce.

Poco a poco le popolazioni Yamato(situate in Giappone) si accorsero che la lacca aveva qualità di lucentezza, resistenza e bellezza uniche e incominciarono così a ricoprire legno, tazze ed oggetti in osso.

successivamente le tecniche di laccatura divennero sempre più frecuenti e comuni evolvendosi con la cultura giapponese, fino a ricoprire oggetti che diventarono capolavori di artigianato e designarono lo stile inconfodibile del Makie intrecciando alla semplice lacca polveri d'oro e d'argento, pigmenti rari e madre perla creando così effetti unici e di estrema bellezza.

 

 

In quanto a saya(foderi) vi sono diversi tipi di urushi (lacche tradizionali giapponesi) nei casi più comuni con solo un colore si applica una tecnica di stesura della lacca a mani sempre + fine fino a far diventare la superfice omogenea e lucida con l'effetto desiderato

koshirae.jpg

 

mentre quando si trovano due lacche con spessori diversi sono create la maggior parte della volte gli spessori sono creati con la lacca stessa

web_lak02.jpg

web_lak09.jpg

 

ma nel caso dei mon la cosa si fa molto + ardua (e qui si entra nel campo del nn detto o del sentito dire :sowwy::pinch: ) molti infatti sostengono che siano spessori fatti con materiali molto simili a delle resine e poi laccati con polvere d'oro o altre lacche; altri invece sostengono che siano spessori creati con la lacca stessa un po come nel caso precedente anche se sembra un pò una leggenda visto che la lacca nella fase di stesura tende sempre a redersi omogenea quindi impedendo spessori cosi definiti :wacko::wacko:

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in altri casi invece si trovano dei cambi di colore nella lacca eseguiti con l'applicazione di strati diversi ad altezze diverse e poi raschiati molto leggermente via

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nel caso delle samesaya invece si applica sul fodero ancora grezzo uno strato omogeneo di same(quasi sempre senza goccia) e poi l'urushi del colore desiderato e poi anche in questo caso la superfice viene trattata con una carta abrasiva in modo da far spuntare fuori la trama del same con l'effetto voluto

14_20SAYA_20MID_200010.jpg

Modificato: da Ughen

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L'utilizzo di altri materiali per aumentare il rilievo è utilizzato quando si vuole dare molto rilievo alla decorazione e in genere risulta meno preciso di un rilievo a sola lacca. Il materiale utilizzato è polvere di carbone che, mischiato alla lacca, la rende più densa e quindi più spessa. La tecnica più raffinata invece utilizza solamente lacca a diversi strati; si chiama taka maki-e. La differenza tra le due tecniche si vede a occhio nudo, essendo la seconda molto più raffinata nonchè difficile da eseguire.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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grande giuseppe....questi trucchetti sono sempre ben graditi....beh certo quello con la polvere di carbone è sicuramente piu facile....anche perchè forse basta una sola mano....eheh....forse :blush:


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

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Bé, visto che interessa aggiungo anche un altro tipo di lavorazione, che peró non é moltro comune sulle saya. Si chiama sabiniku e prevede l'utilizzo di una mistura di lacca e polveri minerali chiamata sabi; si applica in abbondanza seguendo il disegno a grandi linee e poi lo si lavora quando si é essiccato, togliendo quello che non é necessario e rifinendo i particolari.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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La tecnica più raffinata nel maki-e consiste per quanto ne so nel disegnare il contorno della decorazione con un pennello sottile, la polevere di carbone va spolverata sopra la lacca (non miscelata con essa), una volta essiccato si procede a riempire il disegno, i bordi fungono da dighe per impedire che la lacca fuoriesca dai contorni, seconda spolverata di polevere di carbone poi copertura finale. In questo caso la polvere di carbone, costituendo una superficie ruvida funge da aggrappante trattenendo la lacca ed impedendone quindi la diffusione ove non presente.

Giuseppe non hai percaso foto di applicazioni di sabi-niku? Mi piacerebbe vedere come fanno.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Le tecniche di laccatura sono davvero tante e non so se sia possibile dire se una sia più raffinata di altre. La più diffusa è la togidashi, dove il decoro è sullo stesso piano del fondo, ma tutto dipende dall'effetto finale che il laccatore vuole ottenere: ce ne sono alcune impressionanti.

Penso di avere qualcosa di sabiniku: lasciami controllare nei libri stasera.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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ragazzi vi ricordate la tecnica di esecuzione per queste altre 3 perchè io ho un vuoto di memoria enorme :gocciolone::gocciolone:

web_lak05.jpg

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Guardate k bell'immagine esplicativa che ho trovato sull'estrazione dell'urushi grezza dalla pianta [rhus vernicifera] urushi_kaki.gif

 

 

Cosa ne dite invece di questo bell'Taka maki-e :happytrema::happytrema:

urushi_lacquerware.jpg

Modificato: da Ughen

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l'urushi è una dulle più durevoli lacche naturali conosciute dall'uomo.

Gli orrnamenti ,inclusi braccialetti,più antichi scoperti in Giappone risalgono al periodo Jomon(9000 anni fa).

In occidenti Questo tipo di oggetti sono anche definiti volgarmente come giapponeserie.

L'urushi indurita è resistente all'acqua e all'acido,e protegge l'oggetto che ne è ricoperto dal calore,salsedine,muffa E OGNI TIPO DI INCONVENIENTE DOVUTO AL CLIMA.

l'urushi è usata in svariati campi quali:ceramica,ebanisteria,SAYAMAKI ecc.

Recentemente tale tecnica è stata impiegata con successo nella creazione di graziose penne stilografiche artistiche da collezione.

L'urushi non è solo una vernice naturale di lunga durata ma è anche ; quando usata ancora bagnata, un potente adesivo.

Quest'ultima peculiarità la rende il mezzo favorito per decorare con polvere d'oro(maki-e) lamine d'oro(chikin) o intarsi in madre perla(raden).

L'urushi è una pasta fissante talmente potente che pare che gli antichi guerrieri giapponesi la usassero per fissare le punte delle loro frecce.

La potenza e la delicata bellezza di questo materiale spiegano appieno il motivo del suo continuo uso per migliaia di anni.

Come già visto nella foto gentilmente postata da UGHEN l'urushi viene raccolta nel mese di novembre praticando dei tagli orizzontali(arami) alla corteccia dell' albero (Rhus vernicifera).

Una volta raccolta viene filtrata attraverso un panno di cotone che separa il materiale dalle impurità.

Il risultato è l'urushi grezza(nama-urushi) che in futuro verra raffinata; o usata come strato di imprimitura per la velatura iniziale di un manufatto.

L'ammontare della resina raccolta da ogni albero è di soli 250 ml l'anno.

L'urushi grezza viene riscaldata; ma a basse temperature , assumendo via via un colore bruno scuro,diventando poi liscia e compatta.Dopo questa operazione si è pronti per i successivi strati.

Mentre alcune vernici asciugano attraverso l'evaporazione dei solventi e medium in esse contenute,l'urushi indurisce attraverso l'umidità dell'ambiente in cui si trova.

L'urushi contiene al suo interno una sostanza oleosa chiamata urushiol.Quando esposta all'umidità un enzima viene attivato e sottrae ossigeno all'acqua e la fornisce all'urushiol.L'urushiol solidifica formando una dura patina filmogena.

L'urushi grezza viene usata come già detto per lo strato iniziale,successivamente verrà impiegata dell'urushi più raffinata in un procedimento ci possono essere più di 20 strati e molto più di un centinaio di interventi e passaggi diversi.

 

questi includono:

 

-stagionare il legname

 

-scolpirlo o trattarlo a seconda del lavoro da eseguire( importante:rendere la superficie porosa)

 

-rinforzare le zone più fragili con un panno di lino

 

-applicare diversi strati base di velature,far asciugare e lucidare ogni strato

 

-applicare strati successivi di lacca,rossa o nera e lasciar asciugare e lucidare ad ogni passaggio.

 

Una volta eseguiti correttamente tali passaggi si possono applicare,qualora necessario, all'ultimo strato di urushi ancora bagnata decorazioni come maki-e ecc.

 

 

Oggetti laccati prodotti nella piccola città portuale di Wajima in Giappone nella prefettura di ishikawa godono della fama e il riconoscimento mondiale per qualità, bellezza e durevolezza.

Lavori in lacca sono stati prodotti qui fin dal 16sec.

Ai nostri giorni quasi la metà della popolazione di questa cittadina è impegnata in qualche modo nella produzione di oggetti d'arte laccati.

Di tutte le città impegnate in questo genere di attività e commercio solo Wajima è stata l'unica ad essere stata riconosciuta come patrimonio culturale intangibile.

J_map.gif


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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un giovane artigiano che lavora ad un fodero....fasi preliminari...

 

e applicazione di polvere d'oro a fine lavoro...

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La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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ecco alcune immagini che mostrano i diversi stadi della lavorazione di una koshirae,l'Aikuchi in questione è interamente laccato...

L'ultimo Aikuchi postato è un tanto di Enju kunishige con una koshirae magnificamente lavorata..

k17.jpg

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La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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shimi, becca questo!! vai nella parte che parla di laccatura!!!eheh....poi di che non ti vogli bene :hehe: hai voglia a laccare!!

 

http://www.apu.ac.jp/~cae/butsudan/index.html


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

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shimi, becca questo!! vai nella parte che parla di laccatura!!!eheh....poi di che non ti vogli bene :hehe: hai voglia a laccare!!

 

http://www.apu.ac.jp/~cae/butsudan/index.html

 

 

Il sito è molto esauriente...GRAZIE :arigatou::arigatou::arigatou::arigatou:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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veramente bello il sito grazie Dario :ok:

non è che ci fai vedere anche i tuoi lavori con l'urushi :whistle::whistle:

Modificato: da Ughen

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veramente bello il sito grazie Dario :ok:

non è che ci fai vedere anche i tuoi lavori con l'urushi :whistle::whistle:

certo certo......come quei cazz......emmm.....di doganieri mi sdoganano l'urushi :) e poi prima mi devo costruire il furo....eheh :hehe:


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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