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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Massimo Rossi

Togi Nagamaki Naoshi

Messaggi consigliati

Massimo, due domande veloci:

a) perchè dici che secondo te è koto?

b) in una scala da 0 a 100 quanto reputi buona la fattura di questa lama?

grazie.

ps, cosa intendi con bella cenerentola?

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Piatto ricco mi ci ficco !

Tanti hanno detto la loro e così anche io dirò la mia creando un pò di cortine fumogene.

 

Vorrei partire dall'inizio ossia quando la lama non era ancora stata polita.

 

Leggendo tra i diversi post trovo una interessante affermazione "co-firmata" da DeFeo:

"Abbiamo visionato la lama con Francesco deFeo. Ia Token è un interessante Shinshinto di buona fattura, anche il koshiirae dice la sua, nonostante la saya rovinata."

 

Secondo punto: esaminiamo il Sugata con i sacri testi alla mano.

Dicesi "Nagamaki naōshi" una spada ottenuta da una Nagamaki tramite l'accorciamento del codolo e la rimodellazione della punta (viene tagliata via la zona in Sakizori seguendo la linea del Mune) -

Il Bōshi quindi è in Yakitsume senza Kaeri o con Kaeri minimo - La larghezza della lama (Haba), passando dal Machi allo Yokote, è costante o progressiva ossia può avere il Sakihaba un poco più largo del Motohaba.

Bene, nel nostro caso abbiamo l'inverso ossia Motohaba = 3,18 e Sakihaba = 2,68

A parte la forma dello Horimono (che se non sbaglio ha influenza anche sul diverso spessore del Mune tra Machi e Yokote), sembrerebbe quindi una normale lama in Shinogizukuri.

 

Passiamo ora al peso della lama: pesante ? leggera ? leggera "come sensazione" perchè ben bilanciata ?

Sciogliamo questo piccolo dubbio.

Andry.46 , per favore pesa la lama nuda e dicci il peso effettivo. Ho un pò di tabelle con le quali confrontare il risultato

 

P.S. - Andry.46 - ricordati di non fare mai foto alla lama con lo Habaki "indossato" - nasconde molti particolari, quali: eventuale Machi-okuri

, parte finale degli Horimono, eventuali invecchiamenti artificiali del nakago, ecc....

 

Grazie :ciaociao:

Accidenti... Me la fate smontare ? La sto maneggiando come fosse di ghiaccio. Ancora non l'ho mai smontata dopo la politura

Sebbene Massimo mi abbia spiegato l'esatta procedura nei minimi particolari.

Domani provo a farmi coraggio !

Trovo molto interessante la discussione .. Se solo capissi qualcosa dei termini usati, sarebbe ancora più interessante.

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la lama che ho postato io, sebbene lo sembri, non è una lama "antica". è stata anche visionata in un kantei ufficiale NBTHK, e dopo lungo studio si ritiene sia un'opera di Nakayama Yoshikazu(att.1830-1844). quello che può dare indicazioni è sempre "l'insieme", è un discorso lungo... diciamo che tutto si gioca sul filo della sottile differenza tra "sembrare stanca" ed essere una lama "stanca", non so se riesco a farmi comprendere..

ciao Gian

pero' scusami, "stanca" non e' sinonimo di antica e antica non e' sinonimo di stanca, ho visto lame recenti stanche e lame antiche splendide...

cosa intendi quindi tu con questa affermazione? sia ben chiaro non e' polemica, vorrei solo capire meglio la tua idea!


武士に二言無し

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ciao Gian

pero' scusami, "stanca" non e' sinonimo di antica e antica non e' sinonimo di stanca, ho visto lame recenti stanche e lame antiche splendide...

cosa intendi quindi tu con questa affermazione? sia ben chiaro non e' polemica, vorrei solo capire meglio la tua idea!

certo, hai perfettamente ragione, per questo avrei preferito un topic a parte, perchè certi discorsi richiedono, oggettivamente, un sacco di parole.

 

comunque, è vero, stanco non vuol dire antico e viceversa. però alcune considerazioni veloci possono essere:

1) siamo portati a credere che ciò che è molto vecchio porti più segni del tempo trascorso

2) una lama recente, se ben conservata, dovrebbe aver subito meno politure rispetto ad una antica

3) il periodo storico in cui certi oggetti sono nati(grosso modo 1810-1890, con le dovute eccezioni) guardava alle lame koto con grande rispetto... e guardava con grande rispetto ai segni che la lunga vita di queste armi aveva lasciato sul metallo(politure, kirikomi, consumo di metallo per riparare rotture, ossidazione del nakago, ecc).

 

Di conseguenza in quel periodo nasce un preciso fenomeno, quello di costruire lame che sembrassero antiche, non si tratta di una semplice forgia in stile, si tratta di produrre un oggetto che, nuovo, sembri aver passato molti secoli. e questa è diciamo, un arte "aggiuntiva" rispetto a quella di forgiare la lama. nel 1830 era molto più difficile fare una lama shinshinto che sembrasse koto che non una lama shinshinto che sembrasse shinshinto. è chiaro cosa voglio dire?

 

la tachi in oggetto, dicevo, appare "stanca", i machi sono ridotti, la pancia del nakago sembra addirittura dichiarare dei machi okuri per ridare vita alla lama, il kissaki(e un po' tutto il sugata) sembra ridotto al lumicino, il sugata sembra aver subito modificazioni, sia in seguito ad un suriage che in seguito alle politure(e alle riparazioni). l'hada appare molto aperta, ad un primo esame. il nakago, forato 3 volte, appare molto ossidato, ha addirittura lo stacco tra i vari accorciamenti "immaginari". la patina è spessa e "credibile".

anche il sugata d'insieme richiama al medio periodo kamakura, con una lunghezza impressionante(88cm). per la somma di tutte queste ragioni dico che quella lama sembra vecchia e "stanca"(per stanchezza intendo quanto prima espresso, sugata ridotto dalle politure, vari machi-okuri, machi ridotti in altezza, tessuto che sembra molto aperto, ecc ecc).

la lama in realtà è nata così, per precise "esigenze sceniche". questa lama non è mai stata "nuova" , passatemi il termine... non ha mai avuto machi potenti o sugata più grosso. e tutto quello che si vede è apparenza, è stata temprata così, infatti non ci sono zone di mancanza di hamon, lo stesso boshi, per quanto "fine" è ben presente, ed in quantità sufficiente, con un lungo kaeri per giunta. il tessuto è compatto, senza aperture, con molte attività. il sugata è stato volutamente creato ad imitazione di quello consunto, ma non è stato consumato dalle politure, quella lama ne avrà subite 2-3, molto leggere, dal 1830 ad oggi. allo stesso modo, il suriage è solo "immaginato", la lama è ubu così, non ha mai avuto un nagasa più lungo, il nakago non è mai stato tagliato, l'unico foro realmente utilizzato è quello in uso oggi. però è stata forata più volte, l'invecchiamento molto ben fatto è "controllato dall'uomo", esito a dire "artificiale", perchè devo ammettere tutto il mio rispetto per il genio che l'ha prodotta. la tachi di Yoshikazu è un pinnacolo d'arte. dico questo perchè come dici te, antico non vuol dire rovinato, ma siamo tutti inconsciamente portati a vedere più antico un oggetto "rovinato".

spero di essere stato più comprensibile, comunque è un discorso che affronto volentieri, non ci vedo nessuna provocazione.

grazie a te

ps. un fenomeno che si può parzialmente paragonare e che può fungere da buon punto di discussione è la creazione, durante il periodo shinshinto di tanto con sugata "take no ko zori", ad imitazione dei tanto kamakura "consunti". generalmente queste lame hanno però l'hamon che segue la concavità del ha e il boshi giusto nonostante il rimodellamento apparente del kissaki.

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Trovo molto interessante la discussione .. Se solo capissi qualcosa dei termini usati, sarebbe ancora più interessante.

chiedi cosa non ti è chiaro, dato che la lama è tua mi pare corretto che tu possa comprendere al meglio cosa si dice a riguardo.

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@ Leonardo:

un'ultima considerazione riguardo a quanto dici è che la stanchezza "vera" può essere dissimulata. non tutte le lame invecchiano e si danneggiano in uguale modo e misura, in alcuni casi lame oggettivamente molto stanche, veramente al limite, possono sembrare ancora piuttosto "vitali", altre volte lame tutto sommato "recuperabili" appaiono in condizioni pietose. a volte lame tutto sommato sane non sono recuperabili per un unico "difetto".

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Gian la tua è una teoria interessante e hai dei punti che potrebbero anche tornare.

Dicci un nome a questo punto... un imitatore del 1830 ma... quale?

 

Non sono daccordo con te che questo tipo di lame nate vecchie fossero tanto diffuse e sono sicuro che ai tempi fossero semplicemente dei falsi, realizzati per guadagnare di più.

Comunque mi pare che neanche tu possa escludere l'ipotesi di una lama antica, quindi dicci la tua anche in questo senso. Perchè yamashiro? e soprattutto chi di yamashiro?



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@gianluca

 

La tua teoria è interessante, ma mi pare che l'hamon non torni molto. Sul nagayama parla di midare abbastanza vivaci con diversi togari.



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@gianluca

 

La tua teoria è interessante, ma mi pare che l'hamon non torni molto. Sul nagayama parla di midare abbastanza vivaci con diversi togari.

Sicuro, infatti di solito è così. Ma dice anche che venivano realizzate lame in stile Yamashiro, e hamon ko suguha, e questo mi ha incuriosito. Sono alla ricerca di materiale iconografico al proposito. :ciaociao:

 

Ad es. questo:

 

mino kanesada.jpg

 

 

 

Comunque, a parte questa mia fantasia, cercavo 'illuminazione' su certi miei personalissimi dubbi su com'è l'aspetto 'tipico' di una hada ko-mihara (come ho scritto nell'intevento, ahimè, forse troppo lungo !)

Modificato: da G.Luca Venier

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Gian la tua è una teoria interessante e hai dei punti che potrebbero anche tornare.

Dicci un nome a questo punto... un imitatore del 1830 ma... quale?

 

Non sono daccordo con te che questo tipo di lame nate vecchie fossero tanto diffuse e sono sicuro che ai tempi fossero semplicemente dei falsi, realizzati per guadagnare di più.

Comunque mi pare che neanche tu possa escludere l'ipotesi di una lama antica, quindi dicci la tua anche in questo senso. Perchè yamashiro? e soprattutto chi di yamashiro?

Simone, non sempre è possibile stabilire chi ha fatto cosa. su questo punto ho avuto un'interessantissima discussione con un amico giapponese(esperto di armi, chiaramente...). a volte le attribuzioni si fermano alla semplice scuola, altre volte si ipotizza un forgiatore, a volte però basta un togi successivo per rivelare caratteristiche in contrasto con l'ipotesi precedente(migliore qualità del tessuto, hamon con cristallizzazione differente, ecc, gli esempi potrebbero essere infiniti). spesso l'attribuzione è solo basata sulla maggiore probabilità, non so se mi spiego, un'attribuzione non è una firma. imitatori nel 1830 ce n'erano parecchi, lo stesso Gassan(50 anni dopo) si dilettava nella creazione di lame nate vecchie con particolare cura. e mi è difficile credere che un Gassan, geniale in molte cose, non fosse in grado di capire dove e come operare per dare la sensazione di un oggetto antico, ti pare? capisci, quando "l'imitatore" utilizza nella creazione uno stile che non è il suo proprio(molti forgiatori shinshinto, e addirittura alcuni shinto padroneggiavano più stili e poi ne possedevano un loro personale e riconoscibile, un esempio su tutti potrebbe essere Koyama Munetsugu), non so, oggettivamente, quali nomi proporre, devo essere sincero. anche perchè potrebbe essere il 1830, come il 1810 o il 1850, e chiaramente la rosa di nomi cambierebbe.

 

No, queste lame "nate vecchie", specialmente quelle della qualità della tachi di Yoshikazu non erano così comuni, molto più diffusi i lavori in stile o i take no ko zori(che hanno il sugata di una lama stanca, ma presentano hada, hamon e nakago normali nel loro contesto storico-artistico), ma qualcuna s'è prodotta, solo che alcune di queste lame sono tutt'ora considerate "antiche"(parte dell'interessante discorso già citato prima) perchè visionate con leggerezza o perchè prive di certificato ufficiale che in seguito ad approfonditi studi ne riveli i segreti. spesso questi lavori, costosissimi all'epoca, erano speciali richieste di collezionisti appassionati. In alcuni casi troviamo addirittura lame con sugata e nakago compatibili con una lama koto o shinto e firma autentica di autore shinshinto, anch'essa "invecchiata", fa tutto parte dell'arte e di un'incredibile varietà di sfaccettature.

 

il mio ragionamento che tende ad escludere nel caso della nagamaki una lama kamakura(o comunque di simile antichità) si basa su alcune osservazioni che quì schematizzo:

- sugata molto particolare, poco compatibile imho con quella di una lama "naoshi" e poco credibile se si tenta di immaginare questa lama nelle condizioni originali che tale sugata sembra suggerire.

- qualità e tipo di tempra dell'hamon

- qualità e tipo di tempra del boshi

- osservazione del nakago e dei fori(riguardo a questo dei fori "sbagliati" per il periodo potrebbero essere non una "leggerezza" dell'autore quanto piuttosto il desiderio di "firmare" e rendere "palese" la propria opera...)

- condizioni del tessuto.

- qualità di realizzazione degli hi.

combinando queste impressioni mi viene da chiedermi in quale periodo si producessero lame con nagamaki naoshi zukuri, con un certo tipo di tempra, con fori tondi e meno artigianali(passatemi il concetto, che non vuole essere offensivo), periodo in cui fosse di moda la produzione di lame "simil-antiche", badando molto ad un medioevo "miticizzato" piuttosto che ad una reale funzionalità e mi viene da considerare lo shinshinto. volendo azzardare un paragone penso al neogotico piemontese, spesso più" gotico" del gotico originale... spero sia chiaro cosa voglio dire.

quanto all'affermazione che questa lama possa essere prodotta da una scuola di tradizione Yamashiro se antica(e in tal caso considererei più il tardo muromachi che non il nambokucho) o nello stile di Yamashiro se shinshinto essa si basa sulla tempra della lama. l'hamon è cristallino, sembra neve che stia sciogliendosi al sole(permettetemi queste affermazioni, ma ognuno vede determinate caratteristiche "a modo suo"), ha relativamente poche attività(che mi porta a considerare lo shinshinto per la perdita di alcuni segreti, non più così conosciuti tra gli spadai---> le lame shinshinto sono molto meno qualitativamente uniformi di quanto non siano le lame del primo kamakura, con le dovute cautele che quest'affermazione comporta). ebbene io questo tipo di tempra l'ho vista ultimamente in lame di Yamashiro del tardo muromachi o inizio shinto, addirittura l'hamon azzurro si trova in alcune lame del primo Tadayoshi quando forgiava nel più puro stile di Yamashiro(ma con una qualità paragonabile alle lame del Nambokucho). l'hamon delle Yamato antiche è più biancastro ma più "vivo" rispetto a quello che vedo quì, specialmente se si fanno i nomi della scuola Tegai, Shizu o altre comunque di primo piano. Shizu non ha solamente "più nie"(mentre questa lama ha prevalenza di nioi, pur con alcune attività legate ai nie), ha proprio un hamon differente per struttura e tipologia. anche quando forgia ancora in stile soshu mostra già il pensiero, la nascita nella sua testa prima che nella sua forgia di quello che sarà la tradizione di Mino, se mi passate il discorso. anche in questo caso, non azzardo nomi, perchè non ho certezze di nulla in proposito.

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onestamente, nel caso in questione io mi riterrei molto fortunato nel poter stabilire un epoca di produzione della lama e un possibile stile. valuterei poi la qualità d'insieme senza pretendere di voler trovare per forza un "nome" più o meno illustre non importa. già la definizione della scuola all'interno della quale quest'oggetto fu prodotto per me sarebbe da considerarsi un possibile azzardo, specie se shinshinto.

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chiedi cosa non ti è chiaro, dato che la lama è tua mi pare corretto che tu possa comprendere al meglio cosa si dice a riguardo.

Non è' semplice spiegare quali termini non mi sono chiari, anche perché sono la stragrande maggioranza di quelli che usate.

Una cosa non mi è' chiara per nulla . Io mi occupo di orologi, spesso orologi importanti e vecchi. Quando c'è da stimare un'orologio oppure da datare un'orologio, se la stima viene fatta da persona autorevole nel settore, visionandola dal vivo.. Mai mi verrebbe in mente di saper fare di meglio guardando delle foto. A meno che non veda una cosa talmente palese da esserne sicuro al 100 % . In questo caso specifico, l'aTtribuzione data da Massimo e confermata dal sig. Di Feo avendo in mano l'oggetto , non è' corretta per te per quale motivo così palese ?

Specifico che non ci capisco nulla... Quindi spiegamelo con termini terra terra.. Grazie !

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................... Mai mi verrebbe in mente di saper fare di meglio guardando delle foto. A meno che non veda una cosa talmente palese da esserne sicuro al 100 % . In questo caso specifico, l'aTtribuzione data da Massimo e confermata dal sig. Di Feo avendo in mano l'oggetto , non è' corretta per te per quale motivo così palese ?

................................

 

Ciao andry.46, per prima cosa non hai in mano un oggetto di "ghiaccio" come lo hai definito (ossia fragilissimo) ma di solidissimo acciaio.

Quindi non aver alcun timore "reverenziale" di fronte alla lama e smontala tranquillamente - alla fine si tratta solo di togliere un piolino di legno.

 

Per quanto riguarda poi la tua ossevazione sopra riportata, hai perfettamente ragione: non si può valutare una lama solo da alcune foto.

 

Però ....... ti possono venire dei dubbi laddove le immagini siano "ambigue" (ossia possano dar adito ad interpretazioni diverse) e contemporaneamente della "expertise" si conosca a malapena il risultato finale (che personalmente non ho neppure capito) senza avere a disposizione l'elenco dei fondamentali dettagli che a quel risultato hanno condotto.

 

A questo aggiungi il piacere del gioco e della sfida intellettuale (e non solo) di fronte ad un oggetto muto ma che racchiude in sè valenze tra le più varie.

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Una cosa non mi è' chiara per nulla . Io mi occupo di orologi, spesso orologi importanti e vecchi. Quando c'è da stimare un'orologio oppure da datare un'orologio, se la stima viene fatta da persona autorevole nel settore, visionandola dal vivo.. Mai mi verrebbe in mente di saper fare di meglio guardando delle foto. A meno che non veda una cosa talmente palese da esserne sicuro al 100 % . In questo caso specifico, l'aTtribuzione data da Massimo e confermata dal sig. Di Feo avendo in mano l'oggetto , non è' corretta per te per quale motivo così palese ?

Specifico che non ci capisco nulla... Quindi spiegamelo con termini terra terra.. Grazie !

ciao, innanzitutto, è vero, come ti ha detto Paolo, un parere "definitivo" può essere dato solo se c'è una conferma "de visu", in alcuni casi persino "l'odore" della spada può essere significativo.

 

in secondo luogo, anche io fatico a capire, come Paolo dice, quale sia l'attribuzione "ufficiale" di questa lama, leggendo le ormai 5 pagine di questo topic scopro che mentre Massimo sembra propendere per un'attribuzione koto alla scuola ko-mihara(quindi circa 1350, diciamo) DeFeo(che specifico io non conosco) sembrava propendere per una datazione ottocentesca del pezzo in questione. da quello che capisco io quindi non c'è conferma da parte di nessuno, non sto dicendo che non possa esserci, sto dicendo che a me, a leggere quanto scritto, pare non esserci, è chiaro?

 

Nello specifico diciamo che io preferisco sempre formarmi un'opinione da una foto e poi confrontarla con l'opinione di presenza. ognuno ha il suo modo di operare, io trovo la foto meno "dispersiva" per un parere iniziale, e comunque in grado di fornire moltissimi dati se le foto sono in numero e qualità sufficiente.

 

Sempre nello specifico le caratteristiche che a me fanno escludere una datazione trecentesca dell'oggetto in questione sono:

- il fatto che le caratteristiche della lama in se(spessori, disegno della tempra, ecc) sembrano escludere nettamente che vi sia stato un rimodellamento della stessa

- le caratteristiche della tempra di buona qualità ma che perde un po' di precisione sulla punta.

- la forma della lama in se, piuttosto dritta, non così corretta per il periodo koto e convalidante l'impressione che non vi sia stato rimodellamento della forma della lama.

- il codolo(ossia la parte "ossidata"che normalmente è nascosta) non mi sembra compatibile per forma, ossidazione ecc a quello che lama sembra essere, cioè un oggetto trecentesco.

- i fori attraverso cui passa il piolino di legno che blocca tutto l'insieme non mi pare compatibile con le tecniche e il periodo.---> dovrebbe essere più "irregolare", con sezione non costante, ma queste sono banalizzazioni, i dati da tenere in conto sono moltissimi, anche la misura è cambiata di periodo in periodo.

- il tessuto dell'acciaio mi appare, specie nelle foto con luce radente molto più compatto di quanto non sembri, ergo meno "usurato", diciamo così.

combinando queste osservazioni(assieme a molte altre, alcuni sono dettagli che sfiorano il "maniacale") mi pongo la domanda:

quando una lama, con una forma che ricordi quella di una lama rimaneggiata (ma che rimaneggiata non è, assumiamo questo per buono per qualche minuto), con determinate caratteristiche produttive e "costruttive" può essere nata? e la mia risposta è "nell'ottocento". ribaltiamo ora la "frittata" e chiediamoci: è possibile che una lama con queste caratteristiche sia stata costruita nell'ottocento? e la risposta è secondo me "sì". chiediamoci per conferma: è possibile che una lama con queste caratteristiche sia stata prodotta prima dell'ottocento? la risposta è complessa, "sdoppiata", diciamo che la definirei così" quasi impossibile nel '300, molto poco probabile nel tardo '500..." è chiaro che affermo queste cose in base ad osservazioni piuttosto minuziose delle fotografie postate e non "a casaccio".

ho banalizzato e semplificato molto, nella speranza di rendere meno oscure le mie "osservazioni", se c'è qualche punto che vuoi sviscerare meglio chiedi pure, sarò felice di risponderti.

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quello che posso dirti per aiutarti a datare la lama.. è che Il sign. Di Feo ( o De Feo ) l'ha visionata prima della Politura e la datò nell'800, poi ha potuto visionarla anche dopo la Politura e cambiò totalmente la datazione..

Un foro non è rotondo perfetto, ma conico,

poi gli altri dettagli, non saprei dirteli con esattezza per la mia inesperienza.. vado a memoria su ciò che mi disse Massimo. ok ?

l'attribuzione ko-mihara sò che è stata convalidata dopo attento esame.

Specifico che stò parlando sempre di cose di cui non capisco nulla ! Per me, Ko-Mihara o shinshinto, potrebbe essere la stessa cosa !

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quello che posso dirti per aiutarti a datare la lama.. è che Il sign. Di Feo ( o De Feo ) l'ha visionata prima della Politura e la datò nell'800, poi ha potuto visionarla anche dopo la Politura e cambiò totalmente la datazione..

Un foro non è rotondo perfetto, ma conico,

poi gli altri dettagli, non saprei dirteli con esattezza per la mia inesperienza.. vado a memoria su ciò che mi disse Massimo. ok ?

l'attribuzione ko-mihara sò che è stata convalidata dopo attento esame.

Specifico che stò parlando sempre di cose di cui non capisco nulla ! Per me, Ko-Mihara o shinshinto, potrebbe essere la stessa cosa !

capisco, sarebbe utile conoscere le motivazioni che l'hanno portato a cambiare idea.

il foro non è perfettamente rotondo come profilo o nella sezione? in ogni caso non è probante, non necessariamente i fori ottocenteschi sono a sezione costante, semplicemente sono costanti nello sviluppo geometrico, non so se è chiaro.

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Tanto per cercare di capire, la struttura di questo metallo la definireste compatta?

 

Vi consiglio di andarvela a vedere.

 

attachicon.gifcerca.JPG

 

 

Presa da: http://www.japanesesword.com/Images/Swords/TS/306katx1/306katX1.html

Mauri, perdonami, non avevo visto questo post!

quello che tu riporti è veramente importante, grande intervento!!!!

anche io consiglio di guardare molto attentamente questa lama. la patina del nakago creata andando a spegnere della ruggine(e quindi non ossido da "patina" vero e proprio) può in alcuni casi essere estremamente ingannevole. molto interessante anche il tessuto della lama. diciamo che scommetterei che sia molto più compatto di quanto non appaia in certe foto, e anche meno "usurato". i machi inoltre non sono alti per una lama shinshinto, anzi...

se posso mi permetto di far notare una piccola, grande finezza: l'habuchi non muore(magari con una gobbettina a cavallo del machi) subito dopo il machi, ma continua come se nulla fosse, "uscendo" di scena come se continuasse sotto alla patina. questa è arte signori. fa supporre che nel momento in cui si andò a tagliare il nakago del nagamaki si studiò dove posizionare il foro della "katana" spingendo leggermente avanti i machi. oserei dire che una lama così potrebbe seriamente ingannare se osservata con "leggerezza". e sono 2(questa sta di diritto assieme alla tachi che ho postato io)

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Volevo chiedere due cose:

- Proviamo a pensare come doveva essere il nostro nakago (codolo della lama) prima del O-Suriage (taglio appunto del nakago), questo è molto probabile che dovesse avere due mekugi ana (fori in cui va il piolo) come nell'immagine:

 

nagamaki.jpg

 

Quindi subendo l' O-Suriage, il mekugi ana più vicino al nakago jiri (estremità del nakago) sarebbe andato sicuramente perso, mentre l'altro foro, credo, che sarebbe stato difficilmente riutilizzabile, in quanto troppo in basso rispetto al machi e così avremmo dovuto praticare un al'altro mekugi ana nella posizione opportuna, come da immagine:

 

nagamakinaoshi.jpg

 

Quest' ultimo foro, essendo stato fatto in un'epoca successiva, potrebbe essere probabilmente diverso da quelli precedenti (se vedo bene, nella nostra foto i due mekugi ana hanno un diametro diverso), sia come forma, dimensione e tecnica utilizzata per farlo, come del resto anche dall'ossidazione all'interno di esso...

Quindi mi chiedo, in base a cio', non potrebbe essere una lama Koto che ha subito O-Suriage in un' epoca successiva?

 

- Premettendo che so che esiste una notevole varietà di boshi nelle lame, e quindi trovarne due molto similari sia difficile, ma voglio lo stesso proporvi questo paragone.

Proviamo a fare un confronto visivo tra i boshi (parte temprata nella punta) della lama in questione e quella postata da Mauri (che sappiamo essere Shinshinto e credo non aver subito rimodellamenti del kissaki (punta della lama)), per facilitare il colpo d'occhio ho provato ha tracciare (più o meno), in rosso, il bordo di essi (guardate anche le foto originali che si capisce bene!):

 

post-81-0-53796300-1364061144.jpg

 

DSCN7156.JPG

 

Il kaeri (parte temprata nella parte del mune) della seconda procede come "naturalmente" fine al mune, mentre sulla nostra mi sembra che finisca in modo brusco, come se appunto fosse stato "tagliato"... Ci sta che sia un effetto foto, ma anche voi avete questa mia impressione?!? :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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