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daniele83

La mia prima Tsuba

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Eccovi la mia prima Tsuba :laugh: , di seguito vi elenco le caratteristiche, correggetemi se sbaglio e se avete notizie in merito alla scuola ed all'autore, mi farebbe molto piacere :arigatou: :

 

Forma: MOKKO GATA;

 

Mei: NARA TOSHIMITSU;

 

Scuola: NARA;

 

Peso: 45 grammi;

 

Tecnica di lavorazione: IROE e TAKAZOGAN;

 

Dimensioni: 63 x 39 millimetri;

 

Materiale: Ferro

tsuba 01 rid.jpg

tsuba 02 rid.jpg

tsuba 03 rid.jpg

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Tornando al tuo discorso iniziale nel quale dicevi che per capire avevi bisogno di...

 

Ti faccio io un esempio, è come se per capire questo:

 

bacchus.jpg

 

Ti fossi comperato questo:

 

Scrofalo_01.jpg

 

Non so se mi sono spiegato.

 

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ciao Daniele,

 

indipendentemente dalla qualità / caratteristiche della tua Tsuba (che dubito fortemente possa essere una Tsuba di scuola Nara), ti fornisco alcuni sintetici dati relativamente a Toshimitsu ed alla scuola Nara.

 

- Toshimitsu è il quarto (sesto ?) maestro ereditario della scuola Nara.

- La scuola Nara viene fondata da Nara Toshiteru all'inizio del sec. XVII in Edo (attuale Tōkyō), provincia di Musashi - Deriva dalla scuola Gotō

- Le caratteristiche principali sono: Inizialmente viene usato ferro con inserti in metalli dolci poi molto utilizzato il Sentoku e in piccola parte lo Shakudō - In genere la superficie è trattata in Migaki-ji sia nel caso di ferro che di metalli dolci (questo trattamento diventa del tipo Ishime-ji nelle Tsuba tarde: fine Edo - Meiji) - Il motivo principale è in genere posizionato nel quarto inferiore destro del piatto della Tsuba.

 

Ti allego un esempio di Tsuba di scuola Nara

 

 

24658.png

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Ciao, Daniele

a me piace la tua prima tsuba, e ti capisco perfettamente quando hai voluto mettere le mani sull'oggetto fisico. Sono naturalmente d'accordo che i soldi spesi in libri sono (quasi) sempre ben spesi, ma alla fine mi sembra giusto "buttare il cuore oltre l'ostacolo". Credo che l'importante sia rimanere consapevoli dei propri limiti: i capolavori artistici ci sono quasi sicuramente preclusi non fosse altro che per il loro intrinseco valore di mercato. Accontentiamoci di oggetti che ci piacciono e che manifestino un qualche valore di testimonianza antropologica di una cultura non più attuale.

Tornando alla tua tsuba, direi che probabilmente era destinata ad un tantō (短刀) di epoca tardo Edo (le ageminature sembrano originali, manca un piccolo inserto sul lato ura). La forma è più propriamente nademokkō-gata (撫木瓜形), bordo sukinokoshi-mimi (鋤残耳). Il soggetto rappresentato sono reti ad asciugare (hoshiami zu - 干網図). Chiaramente gimei (偽銘), ma anche questo fa parte del diffuso costume di epoca Edo di marcare con grandi firme opere ben più modeste.

Saluti, Mauro


Mauro Piantanida
武士に二言無し
Έτσι, δεν γνωρίζω

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Ragioniamo sul fatto, gimei, una lama è gimei quando per aumentarne l' importanza ed il valore la si incide con una firma falsa.

Alla stessa maniera ci si dovrebbe comportare con una tsuba, ma , se la firma è stata realizzata nello stesso momento che è stata fatta la tsuba questa si può considerare gimei o totalmente falsa.

Questa tsuba per come la vediamo fa pensare ad un suo utilizzo in una lama ma alcuni particolari ci dicono che questo processo non è avvenuto, come mai pero alcuni elementi ci direbbero il contrario, sono mica stati fatti per farla sembrare usata?

Per quale motivo?

E poi se la firma è su una tsuba che nemmeno lontanamente può essere paragonata a quelle realizzate dal colui che ha il proprio nome su di essa, non è che è stata fatta per un mercato incompetente?

Chi è che può firmare un Teomondo Scrofalo con la firma di Caravaggio, e quanti e quali sono i cultori della materia che la prendono per buona.

 

Questa è una tsuba di NARA TOSHIMITSU: http://www.christies.com/lotfinder/LotDetailsPrintable.aspx?intObjectID=5498337


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ragioniamo sul fatto, gimei, una lama è gimei quando per aumentarne l' importanza ed il valore la si incide con una firma falsa.

Alla stessa maniera ci si dovrebbe comportare con una tsuba, ma , se la firma è stata realizzata nello stesso momento che è stata fatta la tsuba questa si può considerare gimei o totalmente falsa.

Questa tsuba per come la vediamo fa pensare ad un suo utilizzo in una lama ma alcuni particolari ci dicono che questo processo non è avvenuto, come mai pero alcuni elementi ci direbbero il contrario, sono mica stati fatti per farla sembrare usata?

Per quale motivo?

E poi se la firma è su una tsuba che nemmeno lontanamente può essere paragonata a quelle realizzate dal colui che ha il proprio nome su di essa, non è che è stata fatta per un mercato incompetente?

Chi è che può firmare un Teomondo Scrofalo con la firma di Caravaggio, e quanti e quali sono i cultori della materia che la prendono per buona.

 

Questa è una tsuba di NARA TOSHIMITSU: http://www.christies.com/lotfinder/LotDetailsPrintable.aspx?intObjectID=5498337

Mauri mi permetto di domandarti, tu non ti sei mai sbagliato o hai mai fatto un acquisto come dice Mauro "buttando il cuore oltre ad un ostacolo" purtroppo all'inizio a mio avviso è normale sbagliarsi o agire frettolosamente, oltre a ciò aggiungo che la tsuba che hai inserito tu non è firmata Nara Toshimitsu ma di Nara Toshimitsu Saku ed è del 19° secolo mentre Nara Noshimitsu è del 17° secolo.

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Mi spiace se questa discussione diventa un problema personale, certamente non è nella mia intenzione l'attacco alla persona, ho scritto alcune considerazioni perchè a noi tutti può essere utile analizzare nel modo più corretto possibile qualsiasi cosa ci venga proposta in rete, non sono stato io a chiedere cosa si poteva pensare di questo oggetto .

Quando si aprono delle discussioni proprio perchè considerate tali debbono essere libere, ognuno di noi può decidere di sbagliare quando e come vuole ma in un forum di studio come il nostro non può pretendere di avere l'avvallo incondizionato ai propri errori, se questi sono portati in una discussione vanno analizzati per quelli che sono e questo non per spirito di rivalsa, ma per aiuto agli altri.

Sepero di aver spiegato il mio modo di muovermi in questa discussione. :arigatou:


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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La mia era una semplice domanda, la discussione non sta andando sul personale anzi sto assimilando molte nozioni utili a me ed a altri immagino, comunque grazie a tutti. :laugh:

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oltre a ciò aggiungo che la tsuba che hai inserito tu non è firmata Nara Toshimitsu ma di Nara Toshimitsu Saku ed è del 19° secolo mentre Nara Noshimitsu è del 17° secolo.

innanzitutto complimenti per il tuo acquisto, a prescindere da ogni altra considerazione, se a te piace, va bene così.

una precisazione: "saku" è l'equivalente del nostro "FECIT", non è un nome ne un titolo.il saku può essere presente o no, non aggiunge nulla alle informazioni in nostro possesso.

sul resto non saprei dire, non conosco il mondo dei tosogu e le scuole.

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Allora possiamo proseguire, ti posto una tsuba che mostra una firma speculare a quella da te postata, come puoi vedere però l'oggetto certamente appartiene ad un altro mondo.

 

NARA TOSHIMITSU.jpg


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Per Mauri,

 

riesci ad inserire una immagine migliore / più grande della Tsuba di Toshimitsu al fine di poterne meglio apprezzare la lavorazione ?

 

 

Per Daniele,

 

come già ti ha detto GianC.B., le firme "Nara Toshimitsu" e "Nara Toshimitsu Saku" (ossia: N. T. fece questa Tsuba) sono assolutamente equivalenti in quanto gli Incisori, così come i Forgiatori, a volte inseriscono il termine "Saku" dopo il proprio nome per rafforzare il concetto che sono stati proprio loro a realizzare una determinata opera.

Per quanto riguarda l'epoca, Toshimitsu ha operato a cavallo tra il 1700 ed il 1800 e quindi può essere definito come appartenente sia al 18° che al 19° secolo.

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Per Mauri,

 

riesci ad inserire una immagine migliore / più grande della Tsuba di Toshimitsu al fine di poterne meglio apprezzare la lavorazione ?

 

 

Per Daniele,

 

come già ti ha detto GianC.B., le firme "Nara Toshimitsu" e "Nara Toshimitsu Saku" (ossia: N. T. fece questa Tsuba) sono assolutamente equivalenti in quanto gli Incisori, così come i Forgiatori, a volte inseriscono il termine "Saku" dopo il proprio nome per rafforzare il concetto che sono stati proprio loro a realizzare una determinata opera.

Per quanto riguarda l'epoca, Toshimitsu ha operato a cavallo tra il 1700 ed il 1800 e quindi può essere definito come appartenente sia al 18° che al 19° secolo.

Scusa Paolo mi ero dimenticato di inserire l'indirizzo di provenienza.

 

6042main.jpg

 

Preso da: http://www.e-sword.jp/sale/2010/1010_6042syousai.htm


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Perdonatemi, magari dico una boiata senza pari... La Tsuba postata da Daniele83 non potrebbe essere ottenuta per fusione e rifinita dopo?!?! La Mei mi sembra cosi' abbozzata e poco netta... sicuramente mi sbaglio pero' questa e' un po' l'impressione che ho guardandola.


武士に二言無し

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Perdonatemi, magari dico una boiata senza pari... La Tsuba postata da Daniele83 non potrebbe essere ottenuta per fusione e rifinita dopo?!?! La Mei mi sembra cosi' abbozzata e poco netta... sicuramente mi sbaglio pero' questa e' un po' l'impressione che ho guardandola.

La tsuba postata da Daniele è ottenuta per fusione e non per battitura, lo stesso dicasi per la firma ed è per questo che non si può parlare di gimei ma di falso vero e proprio.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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A ecco, quindi perche' tutto questo dibattere su un oggetto non originale? Ho visto discussioni sulla Mei ma se e' una riproduzione ottenuta per fusione potrebbe pure riportare chissa' quale mei altisonante ma il valore e l'interesse non cambierebbero! Ho fatto la domanda di prima perche', salvo l'intervento di Mauri dove confrontava Caravaggio col mitico Teomondo Scrofalo (e scusate se e' poco), senza pero' fare commenti, non mi pareva nessuno avesse toccato l'argomento fusione/replica/altro!


武士に二言無し

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Grazie di tutte le risposte, chiedo a Mauri da cosa deduci che è una fusione?

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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