daniele83 0 · Inserito: 20 dicembre 2013 Ciao a tutti, vi presento uno dei miei ultimi acquisti , di seguito vi illustro dimensioni e caratteristiche sperando di prenderci (sono ben accette correzioni, che ci saranno di sicuro visto che è la mia prima scheda tecnica) Tsuba con onde e drago: Lunghezza: 7,0 cm Larghezza: 6,3 cm Spessore: 0,4 cm Peso: 93 grammi Foro Nakago: 2,6 x 0,7 cm Forma: Mokko Gata Materiale: Yamagane (rame non raffinato di colore bruno) Cesellatura: Sukidashi taka bori ed intarsi oro Periodo storico: Edo Vi chiedo gentilmente vista la vostra esperienza se riuscite a dirmi qualcosa di più riguardo scuola ed eventuale realizzatore. Grazie Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Manuel Coden 0 · Inserita: 20 dicembre 2013 Complimenti per l'acquisto Se non sbaglio dovrebbe essere nello stile della scuola Goto, ma non sono un grande esperto tra l'altro lo stile delle onde ricorda molto quelle incise su un habaki che ho comprato qualche tempo fa Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniele83 0 · Inserita: 20 dicembre 2013 Complimenti per l'acquisto Se non sbaglio dovrebbe essere nello stile della scuola Goto, ma non sono un grande esperto tra l'altro lo stile delle onde ricorda molto quelle incise su un habaki che ho comprato qualche tempo fa Grazie dell'info , si direi davvero molto simili . Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 20 dicembre 2013 Come già detto in "altra sede", ci piace!! "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mauro Piantanida 0 · Inserita: 20 dicembre 2013 Ciao Daniele, bella tsuba, ma la qualità non eccelsa del nanako suggerisce la definizione di Nagoyamono (in pratica per un samurai di basso rango che non poteva permettersi una tsuba Mino-Goto). Il materiale potrebbe essere nigurome (lega di rame e stagno). Saluti, Mauro Mauro Piantanida 武士に二言無し Έτσι, δεν γνωρίζω Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniele83 0 · Inserita: 20 dicembre 2013 Grazie delle preziose informazioni Mauro. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mauro Piantanida 0 · Inserita: 23 febbraio 2014 Una mia recentissima acquisizione: si tratta di una tsuba già nella collezione di W.M. Hawley, un importante collezionista ed esperto di arte orientale californiano (certo uno dei suoi pezzi minori). E' identica a quella postata da Daniele, salvo che in questa rimane poca traccia della doratura (probabilmente ottenuta con tecnica dell'amalgama al mercurio). Le dimensioni sono 70 x 63,6 x 3,6 mm, peso 98 g. Questo conferma che si tratta di una produzione seriale (anche se questo, come ho più volte avuto occasione di ribadire, non significa necessariamente una tsuba "farlocca"). Saluti, Mauro Mauro Piantanida 武士に二言無し Έτσι, δεν γνωρίζω Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 23 febbraio 2014 Mauro, provi a misurare lo spessore della tua, mi sembra che sia stata ribassata. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mauro Piantanida 0 · Inserita: 24 febbraio 2014 Ciao, Mauri Confermo che la mia al seppa-dai é spessa 3,6 mm. Uso un calibro con nonio (di plastica, però) che consente (più o meno) di apprezzare i decimi di millimetro; direi che fatto salvi gli arrotondamenti del caso le dimensioni sono identiche alla tsuba di Daniele. Ipotizzo un medesimo stampo per la forma di base, poi rifinita manualmente (il kebori è per esempio reso in modo differente). Le incisioni del nakago invece rispettano lo stesso pattern, e possono quindi configurarsi come un vero tagane-mei. Saluti, Mauro Mauro Piantanida 武士に二言無し Έτσι, δεν γνωρίζω Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniele83 0 · Inserita: 25 febbraio 2014 Ciao, Mauri Confermo che la mia al seppa-dai é spessa 3,6 mm. Uso un calibro con nonio (di plastica, però) che consente (più o meno) di apprezzare i decimi di millimetro; direi che fatto salvi gli arrotondamenti del caso le dimensioni sono identiche alla tsuba di Daniele. Ipotizzo un medesimo stampo per la forma di base, poi rifinita manualmente (il kebori è per esempio reso in modo differente). Le incisioni del nakago invece rispettano lo stesso pattern, e possono quindi configurarsi come un vero tagane-mei. kebori.JPG Saluti, Mauro Grazie Mauro davvero utili i tuoi interventi... Ecco cosa ho trovato in rete vi allego i link http://tsuba.jyuluck...om/TU10481.html http://www.silk-road.us/kinko1.html Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mauro Piantanida 0 · Inserita: 4 marzo 2014 Posto un'immagine delle 4 stuba per confronto e per futuro riferimento (i link, si sa, sono evanescenti). La tsuba A è la mia, rifotografata; la tsuba B è quella di Daniele; la tsuba C dal sito http://www.silk-road.us/kinko1.html che riporta "Jakushi style" (e sarà che non capisco nulla, ma a me sembra un richiamo assolutamente strampalato); la tsuba D dal sito http://tsuba.jyuluck-do.com/TU10481.html e che ha un'attribuzione Kyō-Kanagushi (京金具師) da un kanteisho NBTHK del 2007. Mi verrebbe da dire che forse è un'attribuzione un po' troppo generosa (ma chi sono io per discutere con i sensei del NBTHK?). Saluti, Mauro Mauro Piantanida 武士に二言無し Έτσι, δεν γνωρίζω Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 4 marzo 2014 Naturalmente da una prima tsuba a cui viene fatto un calco, si possono ottenere decine(se non centinaia) di copie, cosa le differenzia dall'originale? Innanzi tutto lo spessore, che nelle copie è minore che l'originale. In secondo luogo la lavorazione a bulino, dove questa visibilmente esiste, ed anche e soprattutto colui che la realizza. In terzo e non ultimo la patinatura, ed in questo inserisco anche le parti dorate, perché non dovrebbero debordare dagli spazi a loro assegnati. Tenendo conto di queste qualità, quali sono le tsuba ce risultano migliori in queste quattro postate? "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniele83 0 · Inserita: 4 marzo 2014 Posto un'immagine delle 4 stuba per confronto e per futuro riferimento (i link, si sa, sono evanescenti). La tsuba A è la mia, rifotografata; la tsuba B è quella di Daniele; la tsuba C dal sito http://www.silk-road.us/kinko1.html che riporta "Jakushi style" (e sarà che non capisco nulla, ma a me sembra un richiamo assolutamente strampalato); la tsuba D dal sito http://tsuba.jyuluck-do.com/TU10481.html e che ha un'attribuzione Kyō-Kanagushi (京金具師) da un kanteisho NBTHK del 2007. Mi verrebbe da dire che forse è un'attribuzione un po' troppo generosa (ma chi sono io per discutere con i sensei del NBTHK?). nami ni ryu zu kinko tsuba.jpg Saluti, Mauro Ciao Mauro ho trovato un'ulteriore tsuba simile alla nostra però in questo caso ha diverse incisioni e come patinatura è Shakudo, l'immagine di seguito allegata l'ho presa dal sito http://www.aoijapan.com/. Saluti, Daniele Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniele83 0 · Inserita: 4 marzo 2014 Naturalmente da una prima tsuba a cui viene fatto un calco, si possono ottenere decine(se non centinaia) di copie, cosa le differenzia dall'originale? Innanzi tutto lo spessore, che nelle copie è minore che l'originale. In secondo luogo la lavorazione a bulino, dove questa visibilmente esiste, ed anche e soprattutto colui che la realizza. In terzo e non ultimo la patinatura, ed in questo inserisco anche le parti dorate, perché non dovrebbero debordare dagli spazi a loro assegnati. Tenendo conto di queste qualità, quali sono le tsuba ce risultano migliori in queste quattro postate? Ciao Mauri, a mio giudizio la tsuba "C" anche se presenta una parte di ossidazione abbastanza accentuata è quella meglio realizzata. La cesellatura da molto piu senso di profondità, la doratura del drago è più massiccia è va a incrementare la tridimensionalità del drago, mentre invece la patinatura risulta piu uniforme. Saluti, Daniele Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti