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... e vista la vostra disponibilità e competenza approfitto ...:

 

Nagasa 27 cm

Nakago 10 cm

Motohaba 2.6 cm

Motokasane 6 mm

Sakikasane 4 mm

Sakihaba 18 mm

Kissaki 35 mm

Hamachi e munemachi 1-1.5 mm

Peso 217 g

 

Anche questa lama è in un pessimo stato e presenta le solite ossidazioni e graffi da spazzolamento oltre a una grossa ammaccatura sul nakago e qualche piccolo difetto di forgia

Hamon e Hada ........ a volte sembra di intuire qualcosa. Nessuna firma

 

E ora un po' di foto:

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Ciao.

 

Caspita ha una bella ammaccatura all'inizio del nakago, non sembra però un'urto da battaglia diciamo, sembra quasi come se fosse stata piegata o battuta con qualcosa.

 

Lascio le considerazioni ai più esperti... :arigatou:


HAqDe6c.png

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Continuo a pensare che questo è un forum di studio.

Non è questione di competenza, solo di applicazione, per qui avere del materiale da studiare è bene ed è altrettanto bene non farlo fare ad altri, in questa maniera si cresce.

Guarda quello che hai già imparato e prova a dare delle risposte a ciò che vedi, pensa che sei fortunato ad avere certe cose a disposizione, altri vedono solo foto e lavorano su quelle.

Le schede delle lame bisogna arrivare al punto di farle da soli, a quel punto si possono chiedere dei confronti.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Continuo a pensare che questo è un forum di studio.

Non è questione di competenza, solo di applicazione, per qui avere del materiale da studiare è bene ed è altrettanto bene non farlo fare ad altri, in questa maniera si cresce.

Guarda quello che hai già imparato e prova a dare delle risposte a ciò che vedi, pensa che sei fortunato ad avere certe cose a disposizione, altri vedono solo foto e lavorano su quelle.

Le schede delle lame bisogna arrivare al punto di farle da soli, a quel punto si possono chiedere dei confronti.

 

Giustissimo ... la mia titubanza nasce solo dal fatto di sentirmi ancora MOLTO ignorante in materia ... comunque mi butto e provo almeno a descrivere.

 

Allora ... l'ossidazione del nakago i mekugi ana irregolari mi fanno pensare a qualcosa di autentico.

Il nakagojiri potrebbe essere del tipo Yamashiro jiri o Kuri jiri?

Mi sembra di vedere impercettibili tracce di yasurime verticali

Hamachi munemachi sono molto bassi e questo fa pensare a molte politure.

 

La grossa ammaccatura sul nakago non può essere dovuta a combattimento visto che la zona doveva essere coperta dal kashirae.

Mancanza di mei e alcuni piccoli kitae-ware sulla lama indicano forse un forgiatore "minore"?

 

Per definire l'epoca in base alla sugata direi che la forma slanciata e la mancanza di Yokote (shobu?) e il leggero assottigliamento la punta può far pensare a una lama shinto (primo edo?)

 

L'habaki direi che è in rame graffiato (... a unghia di gatto?)

 

Spero di non aver detto troppe cavolate ... questo per ora è comunque il mio livello di conoscenza.

Se vi sembra basso pensate che è cresciuto enormemente da quando ho iniziato a leggere il vostro forum :ciaociao:

 

Grazie per tutte le indicazioni che vorrete aggiungere

Modificato: da lucky

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Si intravede una hada Mokume Itame, lo hamon non lo vedo senzaltro e dato dalla patina e dai graffi. Forse dando un inclinazioene diversa alla lama qualcosa si dovrebbe vedere.

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Si intravede una hada Mokume Itame, lo hamon non lo vedo senzaltro e dato dalla patina e dai graffi. Forse dando un inclinazioene diversa alla lama qualcosa si dovrebbe vedere.

 

Proverò a cercare la luce ... ogni tanto mi sembra di vedere qualcosa...

A forza di vedere (qualcosa si intravvede nella seconda foto) quella zona più scura sopra il mekugi ana potrebbero essere residui di mei corrosi dal tempo? No eh?

Non si sa mai ... per sicurezza allego un'altra foto.

20141021_195102.jpg

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Proverò a cercare la luce ... ogni tanto mi sembra di vedere qualcosa...

A forza di vedere (qualcosa si intravvede nella seconda foto) quella zona più scura sopra il mekugi ana potrebbero essere residui di mei corrosi dal tempo? No eh?

Non si sa mai ... per sicurezza allego un'altra foto.

Non vedo residui di mei.

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Non preoccuparti di dire cavolate, si comincia un po' tutti così ma poi dopo anni di studio e tanta applicazione...spesso si continua a dirle :-)

Modificato: da G.Luca Venier

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E per non smentirmi provo a buttarla li, con beneficio di inventario: mi dà la sensazione di un kazuuchimono tardo Muromachi ed il nakago, assieme alla tipologia di hada che si intravede, mi fa pensare a Bizen.

I graffi sembrano quasi un inizio di politura poi abortita.

Modificato: da G.Luca Venier

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E poi ragazzo mio, non offenderti ma non comprar più sti rottamoni. Capisco l'ansia da possesso, ma è meglio comprarsi qualche libro, cercare di vedere dal vivo qualche buona lama (magari alla riunione INTK), metter da parte i soldini aspettando anche qualche anno e poi ti compri una spada che non sia un fantasma di quello che fu. Scusa la brutalità ma per crescere in queste cose non ci sono molte alternative..a turno ci tocca fare sto discorsetto a molti nuovi arrivi

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Ma se non ricordo male lucky è proprio fortunato e se le è trovate in cantina queste lame, mi sbaglio?
Ben venga cercare di approfondire quindi.
Dunque la lama è sicuramente autentica.
Ma non sono solo i dettagli che citi che lo stabiliscono, in generale la fattura della lama rispetta la tradizione di una lama forgiata in hira tsukuri. Non è shobu tsukuri come pensavi tu, le lame in shobu hanno lo shinogi e due piani di inclinazione, mentre l'hira, come il tuo tanto, hanno semplicemente un piano solo.

Nel valutare la sugata per l'epoca comunque, il tipo di costruzione non è indicativa, ci sono lame hira tsukuri in tutti i periodi, devi più che altro valutare le proporzioni tra lunghezza, larghezza e spessore e vedere se ci sono altri particolari che ti "accendono la lampadina" su un determinato periodo.
Del nakago guarda l altra tua spada e nota quello che ti dicevo sul machi okuri, vedrai che si nota anche qui.

Ci sono kizu e segni di stanchezza della lama.
La botta che deve aver preso dove c'è la ammaccatura ha rovinato il metallo fino all'altro lato, infatti si vedono segni sul mune. Un kirikomi (segno di battaglia) su un tanto è quantomai improbabile, nessuno combatteva con i tanto, è molto più probabile che qualche furbissimo proprietario precedente si sia divertito a tagliarci la legna o a usarlo come apriscatole.

 

In generale come lama mi sembra messa un pò meglio del wakizashi e se quello che si vede sul boshi è un hamon e non solo ossidazione potrebbe essere già qualcosa di interessante.

Solo una valutazione dal vivo ti può far sapere qualcosa di più.



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E poi ragazzo mio, non offenderti ma non comprar più sti rottamoni. Capisco l'ansia da possesso, ma è meglio comprarsi qualche libro, cercare di vedere dal vivo qualche buona lama (magari alla riunione INTK), metter da parte i soldini aspettando anche qualche anno e poi ti compri una spada che non sia un fantasma di quello che fu. Scusa la brutalità ma per crescere in queste cose non ci sono molte alternative..a turno ci tocca fare sto discorsetto a molti nuovi arrivi

Anche se non le ho comprate ... non sono molto d'accordo ...

certo che rispetto a certe lame queste sono ben poca cosa. Ma sono autentiche, hanno vissuto e sono reali, si possono toccare senza paura e vedere da tutti i lati.

Che inizio si può chiedere di più? Un'archeologo non considera "rottamoni" le quattro pietre che restano di un palazzo. Un collezionista forse sì.

Grazie alle vostre indicazioni posso iniziare a notare, studiare, scoprire e capire.

Le vostre risposte sono preziosissime per me.

Le devo sempre leggere con il glossario sempre a portata di mano ma subito parte la ricerca e l'approfondimento per capire cosa è, cosa era e cosa c'era intorno. Tecnica e storia.

 

Ancora non sono stato colpito dal virus del collezionista ... forse un giorno ... ma da quello della curiosità sicuramente sì. :ciaociao:

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guarda, non è un discorso snobistico, ma è un fatto di crescita del forum e di chi legge i post cercare di pubblicare lame interessanti, non necessariamente di proprietà personale di un partecipante. Poi se le hai trovate e non comprate beato te, come scrissi tempo fa io in cantina al massimo ho trovato qualche attrezzo agricolo arrugginito.

Lo studio e la conservazione delle lame giapponesi sono poi assai diversi da quelli dei altri oggetti o beni storici, per cui (purtroppo) le condizioni della lama sono importanti, considerazioni affettive a parte, pensa a quanto è tenuta in conto l'operazione di politura.

All' asta di Hermann Historica di novembre

http://www.hermann-historica.de/db2_en/onlinekatalogeneu/altewaffenneu.html ci sono armi dell'antichità classica (roba di 2000 e spingi anni fa) dove la componente storica è più rilevante delle condizioni dell'oggetto, mentre per le nostre amate nihonto la leggibilità della lama è una condizione imprescindibile. Poi la curiosità e la voglia di imparare son le cose più notevoli e passato lo step iniziale la necessità di analizzare (non possedere necessariamente) lame sempre migliori diventerà imprescindibile.

Su questa lama in particolare, per il poco che so, a valutare dalle foto sembrerebbe comunque vecchia, Muromachi almeno come dice G. Luca valutando il nakago e i kiri yasuri. Sicuramente Soshu non è, sempre guardando il nakago, poi le politure successive hanno alterato il sugata della lama e capirne di più non è facile...

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...

Lo studio e la conservazione delle lame giapponesi sono poi assai diversi da quelli dei altri oggetti o beni storici, ...

... mentre per le nostre amate nihonto la leggibilità della lama è una condizione imprescindibile....

E' vero ... è un po' come trovare un manoscritto che non si legge ..... a questo non avevo pensato ...

Non riuscivo infatti a capire questa vostra ... "ostinazione" a riportare le lame a nuovo.

Altro tassello aggiunto oltre alle molte cose che già mi avete suggerito su questa lama :felice:

Vado a studiare un altro po' :ciaociao:

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Ciao Lucky, hai fatto un paragone molto calzante: un antico manoscritto o codice miniato che non si può più leggere, perché magari alluvionato, può considerarsi forse una specie di reliquia e per qualcuno può conservare un aspetto sentimentale ma di sicuro non ha più valore per lo studio e nemmeno come testimonianza storica in sè. Proprio perché ha perso la sua caratteristica più saliente, la leggibilità.

Sull'opportunità, poi, di polire una lama ad ogni costo magari a scapito della sua 'salute' ( dato che comunque si asporta del metallo) si può discutere a lungo ed andrebbe esaminato il caso specifico. Nakahara ha scritto un interessante articolo sull 'argomento, che puoi trovare tradotto qui sul forum.

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Sono d'accordo solo in parte, nel senso che non li considererei soltanto rottami, ma comunque pezzi di storia e in quanto tali degni comunque di una preservazione e di un trattamento che i precedenti proprietari non hanno saputo dargli. E il mostrarli e chiedere consiglio non penalizza la qualità di questo forum.


Diego T.

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perdonate OT: il mio problema è ''imparare a leggere'' i libri... e l'unico modo per imparare è tanto esercizio!


"Indiana Jones e la lama perduta"

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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