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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Francesco Marinelli

Scuola Umetada 埋忠

Messaggi consigliati

Ciao Vincet e grazie per il tuo post!

bè certamente c'è una certa somiglianza eheh

quindi dici che i denti ed occhi siano 'incastonati'?

si ne sono certo, con la tecnica del ageminatura.

Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Qui è spiegata molto bene la tecnica dell'ageminatura, guardate se ne scoprite le differenze: http://www.jimkelso.com/tutorialshub.htm

 

O anche: http://www.bladesmithsforum.com/index.php?showtopic=29002 http://www.nihontomessageboard.com/nmb/viewtopic.php?f=2&t=18428

 

Quelle cose vi sentite di dire che sono state fatte come questo?

 

image0.jpg

 

Preso da: https://plus.google.com/photos/102920321260461207557/albums/5384540789248318049/5384540800325189218?banner=pwa&authkey=CN_DveC1iI_-6AE&pid=5384540800325189218&oid=102920321260461207557

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Non così per esteso, solo un piccolo accenno di solco sul ferro e poi viene schiacciato dentro un filo di metallo più morbido. Appena ingrandito i particolari vi farò vedere.

Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Non così per esteso, solo un piccolo accenno di solco sul ferro e poi viene schiacciato dentro un filo di metallo più morbido. Appena ingrandito i particolari vi farò vedere.

DSC07726.JPG

DSC07722.JPG


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Non così per esteso, solo un piccolo accenno di solco sul ferro e poi viene schiacciato dentro un filo di metallo più morbido. Appena ingrandito i particolari vi farò vedere.

anche qui, ma solo un accenno di oro . Chissà perché in queste tsuba solo i particolari dorati , occhio e dente e non artigli o coda.

IMG_8283.JPG


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Salve a tutti,

solo una precisazione lessicale: agemina o ageminatura (in inglese inlay) traduce il termine giapponese relativamente generico di zōgan (象嵌). Esistono poi diverse tecniche per realizzare tali inserti:

1) suemon-zōgan (据紋象嵌); viene scavata la superficie della tsuba e i solchi riempiti con il metallo colorato. Se l'agemina sporge dal piano circostante si parla di taka-zōgan (高象嵌), se piatta si può definire hira-zōgan (平象嵌).

2) nunome-zōgan (布目象嵌); si prepara la superficie incidendo sottilissimi solchi incrociati e martellandovi sopra lamine sottili (in genere solo oro o argento). Credo che non possa venire definita una vera agemina, almeno secondo l'accezione occidentale del termine.

3) sahari-zōgan (砂張象嵌); la superficie viene incisa al cesello, ed i solchi ottenuti sono riempiti di amalgama (mercurio più oro/argento, ma non conosco i dettagli); un successivo trattamento termico fa evaporare il mercurio e lascia nei solchi un deposito dall'aspetto caratteristico con piccole bolle. E' tipico delle tsuba di scuola Hazama. Non ne sono certo, ma questa tecnica potrebbe essere chiamata anche keshikomi-zōgan (消込象嵌).

Altre tecniche di colorazione vengono collettivamente definite iroe (色絵), ma credo possano essere utilizzate solo su tsuba kinkō (cioè non di ferro).

zogan-iroe.jpg

Nell'immagine A e B sono esempi di hira-zōgan, C di taka-zōgan, D di nunome-zōgan (si vede bene la sottile tessitura), E è un sahari-zōgan (ma nella forma di fukiyose-zōgan, non ho tsuba Hazama), ed F è un esempio di kin-iroe (coloritura dorata) su una sanmai tsuba.

Penso che l'occhio e la zanna del drago siano più probabilmente in nunome-zōgan.

Saluti, Mauro


Mauro Piantanida
武士に二言無し
Έτσι, δεν γνωρίζω

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Vincent le due immagini del messaggio 40 di questa discussione sono realizzate a caldo con oro liquido, probabile usassero proprio mercurio per lavorarlo, non sono certamente a intarsio comunque direi di lasciar perdere tanto non se ne cava niente.

 

Se rappresentano un pezzo da collezionismo, certamente non possono per le loro caratteristiche essere annoverate tra quelle da studio a meno di non usarle per dei paragoni su alcune simili di scuola proprio per visionarne le differenze.

Per quanto mi riguarda mi fermo qui.

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Vincent le due immagini del messaggio 40 di questa discussione sono realizzate a caldo con oro liquido, probabile usassero proprio mercurio per lavorarlo, non sono certamente a intarsio comunque direi di lasciar perdere tanto non se ne cava niente.Se rappresentano un pezzo da collezionismo, certamente non possono per le loro caratteristiche essere annoverate tra quelle da studio a meno di non usarle per dei paragoni su alcune simili di scuola proprio per visionarne le differenze.Per quanto mi riguarda mi fermo qui.

Grazie .non voglio dilungarmi. Volevo postare solo un immagine per far vedere la profondità del solco della presunta ageminatura. Interessante la tecnica del mercurio. Ricorda quella del amalgama del dentista. E qui è il dente a mancare. Grazie Mauro molto interessante la tua risposta .

Mi interessa poiché cercherò di far ripristinare il dente mancante. Grazie Mauri.

DSC07723.JPG


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Vincent, attenzione con il mercurio è altamente tossico anche e soprattutto per i vapori che si sprigionano quando si scalda.

E per fare questi lavori, purtroppo, ci vuole la fiamma viva.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Meglio evitare, la vita è già piena del rischio di intossicazione da metalli. Già i vecchi scultori e fonditori avevano la patologia. Adesso abbiamo anche inquinamento da varie fonti ed è meglio non avere un accumulo.Farò ricostruire il dente mancante con un filo di oro puro. Grazie Mauri.


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Riapro la discussione per postarvi una mia recente acquisizione che mi auguro apprezzerete:

Ko Umetada 1.jpg

Tsuba "Ko-Umetada" con il tema floreale (Hana)

Medio periodo Muromachi.

Dimensioni 79,2 mm x 78,5 mm. Spessore al mimi 3,5 mm, spessore seppa-dai 4,5 mm. Mimi arrotondato.

Una tsuba identica ma leggermente più piccola è pubblicata in "Early Japanese Sword Guards - Sukashi Tsuba" di Sasano Masayuki, foto allegate.

Sasano 1.jpgSasano 2.jpg

Integrando quanto riportato sul libro:

le parti metalliche del design del fiore a sei petali sono corpose, il design ha movimento, il metallo è di ottima qualità e ha un colore profondo. Questi tratti e l'aspetto invecchiato del seppa-dai e dell'hitsu-ana indicano che si tratta di un'opera di una certa antichità. Sul bordo appare un tekkotsu lineare, forse è presente anche un kirikomi. All'interno del sukashi è ancora presente urushi. Sasano specifica che "L'eleganza del design differisce da quella che si trova nelle opere Kyō-sukashi o Ko-Shōami ed è tipicamente Umetada". La mia tsuba è correlata da un certificato N.B.T.H.K. datato Shōwa 39 (1964) con attribuzione a Kyō-sukashi.

Ko Umetada 2.jpg Ko Umetada 3.jpgKo Umetada 4.jpg

 

Tekkotsu:

tekkotsu.jpg

 

Urushi dentro il sukashi:

urushi.jpg


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Semplice e pulita (anche nel senso di bavettedifusione..))

Sei riuscito a mettere "un fiocchetto" sulla tua ricerca.. e questo mi fa piacere.
A me piace, nella sua apparente semplicità.
¿ chissà quali lame e mani avrà accompagnato ?


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Forgiata, non fusa.

Grazie!

Personalmente apprezzo molto le ko tsuba, in particolare in questa l'eleganza nella sua semplicità.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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(a Francè... allora devi rileggerti tutto il thread sulla Ume-fusione.  ahahahahh.)

Un pò perchè "ko" un pò... perchè si vede, ma la lavorazione di questa non lascia spazio a fronzoli o interpretazioni.
(il resto l'ho già detto)..
anzi, no.
Il motivo floreale (probabilmente lo sai già) viene definito Flower petals, probably inspired of the Katabami flower (Oxalis corniculata/creeping wood sorrel) or from a yusoku mon’yo (Kimono traditional pattern).. an ancient Tsuba of the Ko-Umetada style (Shoami style), a very ancient style that dates back to the Muromachi period.

Debbo ammettere che la tua tra le varie che si vedono on-the-net porta con sé il segno del tempo, mentre la canadese o quella della NewZeland, pur essenedo meglio conservate, perdono un pò del loro fascino. (ovvio che trattasi di parere personale e qua la chiudo.).

Modificato: da betadine
(.. correzioni grammaticali)

Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Ahahah ricordo ricordo..

In questo caso specifico avrebbero formato uno splendido daisho.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Aggiungo questo fuchi che dovrebbe essere della scuola Umetada. Tra l’altro questo Fuchi  è montato su un koshirae gunto ,cosa  che onestamente non ho mai visto. Ps la lama L aveva vista Massimo e diceva che era una gendaito, nonostante abbia il simbolo seki , altra cosa alquanto particolare/strana . Ps la mei non so il significato . Magari qualcuno qui la può tradurre gentilmente .

BDC4A74E-07B5-40E6-A0A3-5CAF27EA46E5.jpeg

6F097D09-058F-4646-BDCA-DF46FA01AC35.jpeg

778341D0-6FF9-4778-BBA4-0961B991137B.jpeg

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57 minuti fa, raffa ha scritto:

Aggiungo questo fuchi che dovrebbe essere della scuola Umetada. Tra l’altro questo Fuchi  è montato su un koshirae gunto ,cosa  che onestamente non ho mai visto. Ps la lama L aveva vista Massimo e diceva che era una gendaito, nonostante abbia il simbolo seki , altra cosa alquanto particolare/strana . Ps la mei non so il significato . Magari qualcuno qui la può tradurre gentilmente .

BDC4A74E-07B5-40E6-A0A3-5CAF27EA46E5.jpeg

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seguo

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