vincent minit 0 · Inserita: 29 novembre 2014 Ciao Vincet e grazie per il tuo post! bè certamente c'è una certa somiglianza eheh quindi dici che i denti ed occhi siano 'incastonati'? si ne sono certo, con la tecnica del ageminatura. Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 30 novembre 2014 (modificato) Qui è spiegata molto bene la tecnica dell'ageminatura, guardate se ne scoprite le differenze: http://www.jimkelso.com/tutorialshub.htm O anche: http://www.bladesmithsforum.com/index.php?showtopic=29002 http://www.nihontomessageboard.com/nmb/viewtopic.php?f=2&t=18428 Quelle cose vi sentite di dire che sono state fatte come questo? Preso da: https://plus.google.com/photos/102920321260461207557/albums/5384540789248318049/5384540800325189218?banner=pwa&authkey=CN_DveC1iI_-6AE&pid=5384540800325189218&oid=102920321260461207557 Modificato: 30 novembre 2014 da mauri "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
vincent minit 0 · Inserita: 30 novembre 2014 Qui è spiegata molto bene la tecnica dell'ageminatura, guardate se ne scoprite le differenze: http://www.jimkelso.com/tutorialshub.htmO anche: http://www.bladesmithsforum.com/index.php?showtopic=29002 http://www.nihontomessageboard.com/nmb/viewtopic.php?f=2&t=18428Quelle cose vi sentite di dire che sono state fatte come questo?image0.jpgPreso da: https://plus.google.com/photos/102920321260461207557/albums/5384540789248318049/5384540800325189218?banner=pwa&authkey=CN_DveC1iI_-6AE&pid=5384540800325189218&oid=102920321260461207557 Non così per esteso, solo un piccolo accenno di solco sul ferro e poi viene schiacciato dentro un filo di metallo più morbido. Appena ingrandito i particolari vi farò vedere. Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
vincent minit 0 · Inserita: 30 novembre 2014 Non così per esteso, solo un piccolo accenno di solco sul ferro e poi viene schiacciato dentro un filo di metallo più morbido. Appena ingrandito i particolari vi farò vedere. Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
vincent minit 0 · Inserita: 30 novembre 2014 Non così per esteso, solo un piccolo accenno di solco sul ferro e poi viene schiacciato dentro un filo di metallo più morbido. Appena ingrandito i particolari vi farò vedere. anche qui, ma solo un accenno di oro . Chissà perché in queste tsuba solo i particolari dorati , occhio e dente e non artigli o coda. Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mauro Piantanida 0 · Inserita: 30 novembre 2014 Salve a tutti, solo una precisazione lessicale: agemina o ageminatura (in inglese inlay) traduce il termine giapponese relativamente generico di zōgan (象嵌). Esistono poi diverse tecniche per realizzare tali inserti: 1) suemon-zōgan (据紋象嵌); viene scavata la superficie della tsuba e i solchi riempiti con il metallo colorato. Se l'agemina sporge dal piano circostante si parla di taka-zōgan (高象嵌), se piatta si può definire hira-zōgan (平象嵌). 2) nunome-zōgan (布目象嵌); si prepara la superficie incidendo sottilissimi solchi incrociati e martellandovi sopra lamine sottili (in genere solo oro o argento). Credo che non possa venire definita una vera agemina, almeno secondo l'accezione occidentale del termine. 3) sahari-zōgan (砂張象嵌); la superficie viene incisa al cesello, ed i solchi ottenuti sono riempiti di amalgama (mercurio più oro/argento, ma non conosco i dettagli); un successivo trattamento termico fa evaporare il mercurio e lascia nei solchi un deposito dall'aspetto caratteristico con piccole bolle. E' tipico delle tsuba di scuola Hazama. Non ne sono certo, ma questa tecnica potrebbe essere chiamata anche keshikomi-zōgan (消込象嵌). Altre tecniche di colorazione vengono collettivamente definite iroe (色絵), ma credo possano essere utilizzate solo su tsuba kinkō (cioè non di ferro). Nell'immagine A e B sono esempi di hira-zōgan, C di taka-zōgan, D di nunome-zōgan (si vede bene la sottile tessitura), E è un sahari-zōgan (ma nella forma di fukiyose-zōgan, non ho tsuba Hazama), ed F è un esempio di kin-iroe (coloritura dorata) su una sanmai tsuba. Penso che l'occhio e la zanna del drago siano più probabilmente in nunome-zōgan. Saluti, Mauro Mauro Piantanida 武士に二言無し Έτσι, δεν γνωρίζω Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 30 novembre 2014 (modificato) Vincent le due immagini del messaggio 40 di questa discussione sono realizzate a caldo con oro liquido, probabile usassero proprio mercurio per lavorarlo, non sono certamente a intarsio comunque direi di lasciar perdere tanto non se ne cava niente. Se rappresentano un pezzo da collezionismo, certamente non possono per le loro caratteristiche essere annoverate tra quelle da studio a meno di non usarle per dei paragoni su alcune simili di scuola proprio per visionarne le differenze. Per quanto mi riguarda mi fermo qui. Modificato: 30 novembre 2014 da mauri "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
vincent minit 0 · Inserita: 1 dicembre 2014 Vincent le due immagini del messaggio 40 di questa discussione sono realizzate a caldo con oro liquido, probabile usassero proprio mercurio per lavorarlo, non sono certamente a intarsio comunque direi di lasciar perdere tanto non se ne cava niente.Se rappresentano un pezzo da collezionismo, certamente non possono per le loro caratteristiche essere annoverate tra quelle da studio a meno di non usarle per dei paragoni su alcune simili di scuola proprio per visionarne le differenze.Per quanto mi riguarda mi fermo qui. Grazie .non voglio dilungarmi. Volevo postare solo un immagine per far vedere la profondità del solco della presunta ageminatura. Interessante la tecnica del mercurio. Ricorda quella del amalgama del dentista. E qui è il dente a mancare. Grazie Mauro molto interessante la tua risposta .Mi interessa poiché cercherò di far ripristinare il dente mancante. Grazie Mauri. Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 1 dicembre 2014 Vincent, attenzione con il mercurio è altamente tossico anche e soprattutto per i vapori che si sprigionano quando si scalda. E per fare questi lavori, purtroppo, ci vuole la fiamma viva. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
vincent minit 0 · Inserita: 2 dicembre 2014 Meglio evitare, la vita è già piena del rischio di intossicazione da metalli. Già i vecchi scultori e fonditori avevano la patologia. Adesso abbiamo anche inquinamento da varie fonti ed è meglio non avere un accumulo.Farò ricostruire il dente mancante con un filo di oro puro. Grazie Mauri. Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 9 agosto 2021 Riapro la discussione per postarvi una mia recente acquisizione che mi auguro apprezzerete: Tsuba "Ko-Umetada" con il tema floreale (Hana) Medio periodo Muromachi. Dimensioni 79,2 mm x 78,5 mm. Spessore al mimi 3,5 mm, spessore seppa-dai 4,5 mm. Mimi arrotondato. Una tsuba identica ma leggermente più piccola è pubblicata in "Early Japanese Sword Guards - Sukashi Tsuba" di Sasano Masayuki, foto allegate. Integrando quanto riportato sul libro: le parti metalliche del design del fiore a sei petali sono corpose, il design ha movimento, il metallo è di ottima qualità e ha un colore profondo. Questi tratti e l'aspetto invecchiato del seppa-dai e dell'hitsu-ana indicano che si tratta di un'opera di una certa antichità. Sul bordo appare un tekkotsu lineare, forse è presente anche un kirikomi. All'interno del sukashi è ancora presente urushi. Sasano specifica che "L'eleganza del design differisce da quella che si trova nelle opere Kyō-sukashi o Ko-Shōami ed è tipicamente Umetada". La mia tsuba è correlata da un certificato N.B.T.H.K. datato Shōwa 39 (1964) con attribuzione a Kyō-sukashi. Tekkotsu: Urushi dentro il sukashi: "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Davide dotta 0 · Inserita: 9 agosto 2021 Grazie mille, molto interessante Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 10 agosto 2021 Semplice e pulita (anche nel senso di bavettedifusione..)) Sei riuscito a mettere "un fiocchetto" sulla tua ricerca.. e questo mi fa piacere. A me piace, nella sua apparente semplicità. ¿ chissà quali lame e mani avrà accompagnato ? Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 10 agosto 2021 Forgiata, non fusa. Grazie! Personalmente apprezzo molto le ko tsuba, in particolare in questa l'eleganza nella sua semplicità. "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 10 agosto 2021 (modificato) (a Francè... allora devi rileggerti tutto il thread sulla Ume-fusione. ahahahahh.) Un pò perchè "ko" un pò... perchè si vede, ma la lavorazione di questa non lascia spazio a fronzoli o interpretazioni. (il resto l'ho già detto)..anzi, no. Il motivo floreale (probabilmente lo sai già) viene definito Flower petals, probably inspired of the Katabami flower (Oxalis corniculata/creeping wood sorrel) or from a yusoku mon’yo (Kimono traditional pattern).. an ancient Tsuba of the Ko-Umetada style (Shoami style), a very ancient style that dates back to the Muromachi period. Debbo ammettere che la tua tra le varie che si vedono on-the-net porta con sé il segno del tempo, mentre la canadese o quella della NewZeland, pur essenedo meglio conservate, perdono un pò del loro fascino. (ovvio che trattasi di parere personale e qua la chiudo.). Modificato: 11 agosto 2021 da betadine (.. correzioni grammaticali) Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 11 agosto 2021 Ahahah ricordo ricordo.. In questo caso specifico avrebbero formato uno splendido daisho. "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
raffa 0 · Inserita: 30 gennaio 2022 Aggiungo questo fuchi che dovrebbe essere della scuola Umetada. Tra l’altro questo Fuchi è montato su un koshirae gunto ,cosa che onestamente non ho mai visto. Ps la lama L aveva vista Massimo e diceva che era una gendaito, nonostante abbia il simbolo seki , altra cosa alquanto particolare/strana . Ps la mei non so il significato . Magari qualcuno qui la può tradurre gentilmente . Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G1an083 0 · Inserita: 30 gennaio 2022 57 minuti fa, raffa ha scritto: Aggiungo questo fuchi che dovrebbe essere della scuola Umetada. Tra l’altro questo Fuchi è montato su un koshirae gunto ,cosa che onestamente non ho mai visto. Ps la lama L aveva vista Massimo e diceva che era una gendaito, nonostante abbia il simbolo seki , altra cosa alquanto particolare/strana . Ps la mei non so il significato . Magari qualcuno qui la può tradurre gentilmente . seguo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti