daniel 90 0 · Inserito: 19 novembre 2014 Sempre da Ca' pesaro, museo orientale, dei menuki che non stanno sotto lo tsuka-ito ma avvolgono la tsuka, non avevo ,mai visto. Chiedo scusa per le foto, ma i pezzi sono sotto vetro......... ciao Daniel Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 19 novembre 2014 (modificato) Veramente particolare, molto decorativo, ma se vogliamo poco funzionale, sai mica a che periodo si riferisce questa montatura? Deve essere molto tarda, un periodo in cui le spade venivano portate per essere ammirate nei loro foderi. Modificato: 19 novembre 2014 da mauri "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Alex D. 0 · Inserita: 19 novembre 2014 Molto bello da vedere e particolare, domanda, dite che risale a qualche periodo oppure è un'adattamento particolare di qualche collezionista? Da notare anche sull'ultima spada in basso il maggiorato spessore della Tsuba Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 19 novembre 2014 che cosa particolare.. non penso che si possa considerare un menuki... è porprio nella parte centrale del katatemaki Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Renato Martinetti 1 · Inserita: 19 novembre 2014 dovrebbe essere una wakizashi, che nel tardo periodo Edo poteva esser portata anche dai mercanti.Questi, pur essendo quasi al fondo della gerarchia sociale, tenevano però le palanche che utilizzavano per koshirae elaborati e vistosi, che evidentemente dovevano essere più ostentati che utilizzati. Sono stato recentemente e per l'ennesima volta a Cà Pesaro, dove si trovano koshirae di daisho veramente spettacolari. Vi erano anche alcuni pannelli di presentazione di samè (regalo assai ambito all'epoca) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniel 90 0 · Inserita: 20 novembre 2014 Allora da info, e dai libri,quasi tutti i pezzi sono di epoca tarda,che il principe Enrico di Borbone aquisto' nel suo viaggio in Giappone, nel 1889, non sono tante le lame koto e shinto. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniel 90 0 · Inserita: 20 novembre 2014 Sono tutte montature da katana, poi all'interno la lama ( ?) le wakizashi sono in altre teche Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GianC.B. 0 · Inserita: 20 novembre 2014 tenete anche presente che "montatura da katana" vuol dire tutto e niente: i mercanti facevano fare saya sovradimensionate anche se il nagasa della lama all'interno era sotto i due shaku. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 20 novembre 2014 Mi vuoi dire che volevano apparire ciò che non erano?E io che pensavo che in Giappone certe cose non succedessero. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 21 novembre 2014 altrochè ... nel tardo edo i wakizashi lunghi erano diffusissimi, proprio perchè potevano portarli i non samurai. I koshirae poi in quel periodo sono quanto di più bizzarro, si vedeva veramente di tutto. Si vede molto bene in un film di Mizoguchi, credo sia Gli amanti crocifissi se non ricordo male, il padrone di una stamperia va in giro con un waki lungo che quando rientra in negozio, posa su un kake. del menuki possiamo dire che è davvero inusuale, anche perchè dobbiamo ricordarci che la funzione pratica del menuki è creare le "gobbe" che rendono più anatomica l'impugnatura. La "tsuba" maggiorata credo che sia una nodachi, mi sbaglio? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
daniel 90 0 · Inserita: 22 novembre 2014 Non è una nodachi, è una katana ,in quella teca ci sono solo katane, ci sono solo due nodachi nel museo, se vuoi, se ho le foto, le posto , ciao Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
mauri 49 · Inserita: 22 novembre 2014 altrochè ... nel tardo edo i wakizashi lunghi erano diffusissimi, proprio perchè potevano portarli i non samurai. I koshirae poi in quel periodo sono quanto di più bizzarro, si vedeva veramente di tutto. Si vede molto bene in un film di Mizoguchi, credo sia Gli amanti crocifissi se non ricordo male, il padrone di una stamperia va in giro con un waki lungo che quando rientra in negozio, posa su un kake. del menuki possiamo dire che è davvero inusuale, anche perchè dobbiamo ricordarci che la funzione pratica del menuki è creare le "gobbe" che rendono più anatomica l'impugnatura. La "tsuba" maggiorata credo che sia una nodachi, mi sbaglio? Naturalmente Simone scherzavo, io penso di aver compreso la differenza tra etica e estetica, purtroppo sul forum diventa difficile far comprendere che quello che per la maggior parte dei buschi era un modo di vivere, per la maggior parte dei commercianti era ed è un pensare che deve essere tenuto lontano dal commercio con cui solo in rari casi va d'accordo. Ed in questo rientrano le fusioni, i multipli e magari delle patine molte volte spacciate per zogan. Oltre magari a gi mei o addirittura nakago saldati di sana pianta. E questo solo per quello che riguarda gli oggetti, figuriamoci per cosa si possono spacciare gli uomini. "accorciati la firma". Ernst Jünger Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti