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betadine

forgiatura ??

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nelle foto si vede un nakago spezzato e (forse) una sezione di forgiatura (apparentemente makuri: shingane e hagane)

 

(un nucleo c'è, ma per il resto....)

 

 

 

..tutto al condizionale in quanto di questa pseudo-lama non so nulla (mi è stata regalata a Shanghai e spacciata per spada della ww2 alla quale hanno rifatto saya e tstuka e accessori, ma ho seri dubbi sul "commerciante" che mi ha omaggiato (ho anche faticato per avere il dovuto.... tutto il mondo è paese!!)

 

 

 

 

ciu

f2.jpg

f3.jpg

Modificato: da betadine

Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Quei colori che si vedono (il rosso mattone) cosa sono ossidazioni da ruggine?


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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si ... molto meno rosso (la foto è molto tirata e fatta con troppo luce calda) ma ossidazione rugginosa


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Cioè ma te l'hanno regalata già spezzata?


Diego T.

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yes .... ma si. ci sta tutta io sono sempre stato appasionato di tutto ciò che taglia e questo mio cliente Shanghai mi racconto che dalle loro parti dopo la ww2 nelle zone rurali si trovavano spesso spade dei giapponesi a causa delle varie invasioni subite (e sconfitte .. tipo Nanchino) e che questo suo gesto doveva venire da molto considerato....

 

(a parte che da poco ho scoperto che un giapponese di Koto mi ha fatto dono di un waki cinese")

 

 

questa ancor di più mi pare una storia da bar del porto o meglio dei canali - visto che siamo a Shangai ... per quanto poco ne sappia (di spade tradizionali ... anche cinesi) qua i mei sono molto grossolani, trapanati senza cura e la lama sembra aperta sul tagliente ... ma non è che ne abbia dato mai conto (del regalo intendo.. stavo per lavoro a Shangai e il tizio seconde me voleva solo un ulteriore sconto ... un commerciante nato (il tizio)

In compenso tramite lui e altre persone ho conosciuto un famoso forgiatore della provincia che lavora ancora secondo i sistemi tradizionali (tatara).


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In Cina lavora secondo il metodo tradizionale?


Diego T.

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in un certo senso si (o meglio non parliamo di nihonto) ho anche letto che la tatara era una tipo forno koreano e la lavorazione della lama fu "appresa" dalla Cina


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embhe... la Cina ha sempre raffazzonato un pò tutto, forse anche perchè più vasta e soggetta a molte più influenze anche interne

il Giappone, di contro, è sempre riuscito a perfezionare (sublimare mi verrebbe di dire) un po tutto quello che si è messo in testa (leggasi. oltre le lame, auto, moto, macch.fotografiche, tecmologia ecc.ecc) son dei perfezionisti.


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Calma ragazzi, le prime lame Giapponesi in ferro vengono dalla Cina e dalla Corea, i forgiatori Cinesi e Coreani in un certo periodo si sono anche spostati in Giappone per lavorare direttamente dove i loro prodotti erano più apprezzati, il tatara non è autoctono (solo il nome lo è) ma fonderie di questo tipo sono presenti in tutto il mondo, in India e Persia esistevano già nel periodo di Cristo, gli Etruschi addirittura nel 700 avanti Cristo.

Gli stessi Romani non penso si servissero da Krupp.

 

25.jpg

 

Fornace a cupola.

 

La fornace a cupola sembra essere esistita in Cina sin dal Periodo degli Stati Combattenti e raggiunse un'ampia diffusione durante la Dinastia Han.

 

 

Vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_siderurgia http://www.iliarubini.it/fornace.htm http://archeologiamedievale.unisi.it/SitoCNR/Metalli/ferro/04d.html

 

Ed anche questo da mettere poi nella biblioteca virtuale: 2_MetallurgiaEstrattiva.pdf


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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appunto "acciaio saldato o acciaio a pacchetto" per la lavorazione della lama

 

molto bello e interessante l'allegato.

 

...

La Tatara (soffietto a pedale) per la produzione di ferro in Giappone, in particolare ferro di qualità senza pari, anche se le sue origini sono ancora avvolte nel mistero.
Tracciare la sua storia ci riporta indietro 1.500 anni al periodo Kofun e poi verso la penisola coreana e la Cina. Prima di raggiungere il Giappone, la produzione del ferro ha subito grandi cambiamenti nella tecnica e qualità.

 

 

 

 

 

 

... a questo punto (della notte direi) apro un altro post sulla TATARA - (ho recuperato materiale interessante)

y02hl6d7.jpg


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(dopo un articolo serio sulla patinatura ... permettetemi un bell'off)

 

….. e per la serie non ce mai fine al peggio.. questo video (blear.rgup) sulla produzione della katana cinese, dove il tizio (Ronin) fa vedere alla fine il suo forgiatore e i togishi (... sperem non lo vedan qua i “togi” veri che passanno giorni sopra 4 centimetri di lama)

 

 

 

 

questi invece ... per la serie "c'avevano detto che .." tratto da "i meno peggio della cina" (AAArrrgggghhh)

 

 

 

 

p.s. come noterete nelle foto sotto.. la "creazione" dell'hamon la effettuano esattamente al contrario rispetto a quanto eseguito "nella norma"

(lasciando "scoperta" la parte risultante... e forse la lama è già anche stata temprata e forse interverranno con l'acido)

fforgh.JPG

Modificato: da betadine

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.. qua invece un altro tipo di forgiatura (molto interessante, secondo me ..)

 

E' chiamato acero torcido e viene usato nella realizzazione di particolari coltelli da particolari artigiani.

 

 

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IL tipo di acciaio usato per questo manufatto è denominato Cowry X

 

e la lavorazione è definita "acciaio ritorto" .. dopo aver portato a temperatura il metallo, battuto e ribattuto diverse volte, questo viene via via arrotolato - a torciglione - e quando sarà pronto e molto incandescente verrà battuto con un legno frapposto ai frenetici colpi di martello.

 

Il risultato, almeno quello ottenuto da Ojeda - in Mexico, è questo .... oggetto molto tagliente e molto particolare.

 

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La foto della barra potrebbe, anzi sicuramente, essere un cavo (preso da internet ... per dare l'idea) ma t'assicuro che il coltello - che è mio - viene fatto allo stesso modo, ovvero battendo e sfinando la barra iniziale che poi viene attorcigliata e piegata su stessa, riscaldata e ribattuta e ripiegata e riattorcigliata molte volte fino a diventare molto simile a quella postata e dopo svariati passaggi il pezzo incandescente viene battuto sul legno.

(visto e pagato di persona .... e se recupero Pedro Martin ti invierò anche le foto)

 

 

(..purtroppo il coltello non è firmato in quanto per loro non doveva presentare quei difetti visibili sulla parte sinistra della lama)


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Allora non ci capiamo....

Che il tuo coltello sia realizzato in damasco è un dato di fatto, che quel tipo di damasco non possa venir fuori da una fune d'acciaio è altrettanto evidente.

Solo questo.

 

Questo è il sito di un iscritto al forum che produce coltelli: http://www.movilli-blade.com/index.html

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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masssi Mauri... che t'ho capito.

 

qua in off è come stare al bar a parlare gradevolmente ....

 

quello che cercavo di "mostrare" è questo tipo di forgiatura .. "acero torcido" cioè ritorto.

una sorta di torciglione con "il materiale" ad un passo dalla fusione e gira e rigira sembra quasi un cavo/fune in acciaio.

 

in Mexico i coltelli ritorti sono un vezzo (prima foto da "mexicoarmado"), ma quello postato sopra lo trovo veramente particolare (come lavorazione, intendo).

 

Intanto non è damasco o damascato nel senso comune che abbiamo sempre visto... (almeno io ha sempre visto lame damascate lisce con una trama a volte ben visibile altre volte meno, ma "complanare").

Qua non si parla di trama visibile, ma di proprio e vero "rilievo" (per quello lo arrotolano per più di mezza giornata) e alla fine il risultato è una lama "grezza" dove la trama è tattile, nel senso proprio del termine - e neanche tanto pochi decimi (nell'ordine di un buon mezzo millimetro abbondante).

 

Loro di Ojeda (che quest'anno festeggiano il bicentenario della loro attività per damasco intendono altro) generalmente fanno pregievoli acidature (seconda foto) e talvolta forgiano in "acero torcido".

 

metto qualche altra foto dove si vedono bene i rilievi sul bordo tagliente... (se poi riuscissi a capire chi è il "coltellaio" ne sarei felicissimo)

 

:tioffrounabirra:

ojeda5.jpg

ojeda4.jpg

Oj.jpg

images.jpg


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