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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

fabiomar89

dubbi autenticità tsuba

Messaggi consigliati

Buona sera a tutti chiedo a voi dei consigli e pareri su una tsuba,premetto che non vedo tracce di bave o porosità sul metallo,ma nelle zone dove è saltata la patina sembrerebbe rame o una lega a base di rame..questo è possibile? Vi allego delle foto vi ringrazio e spero di capire se è autentica e magari qualche informazione a riguardo grazie mille ragazzi..IMAG0869.jpgIMAG0868.jpgIMAG0867.jpgIMAG0865.jpgIMAG0864.jpgIMAG0863.jpgIMAG0862.jpgIMAG0862.jpgIMAG0863.jpg

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Le misure della tsuba in questione sono

Altezza 7 cm larghezza 6,5 cm

Spessore 0,4 mm

Altezza nakago ana 3 cm larghezza 1 cm

Kogai hitsu altezza 1,5 cm larghezza 1 cm

La patina sempre se è autentica dovrebbe essere shakudo..

Chiedo a voi esperti informazioni a riguardo..ancora grazie

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Puoi sempre modificare quello che ti sembra di aver sbagliato.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ciao Fabiomar, la mei riportata sulla tsuba recita 江刕彦根住藻柄子宗典製 Gōshū Hikone Jū Mogarashi Sōten Sei (Realizzata da Mogarashi Sōten, abitante ad Hikone nella provincia di Ōmi). Inserendo tali informazioni su internet potrai effettuare diverse ricerche su questo artista, paragonando altre sue tsuba (con relativa firma) con quella in tuo possesso. :arigatou:

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Ciao Fabio, girovagando i rete ho trovato questi due lavori:

 

kawamoku0755-img600x450-1411517857bjccuu23192.jpg

vedi: http://aucview.aucfan.com/yahoo/m125124926/

 

66bea378cc9e3d8ef0720a7da3c725ce.jpg

vedi: http://blog.goo.ne.jp/tsuba_001/e/f654b89042d23ff31200328e39727bb8

 

non so esserti molto di aiuto, mi spiace, buono studio :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Confrontando la mia alle altre da te postato note che le posizioni sono simili ma non identiche...ciò esclude almeno per ora un ipotesi di stampo e produzione in.serie...grazie mille Francesco...gentilissimo come.sempre...:)

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La Scuola Sōten (宗典)

La Scuola Sōten é comunemente classificata come tankō (鐔工), che nella categoria delle tsuba significa artigiani che lavoravano in ferro. Ma siccome fecero anche dei lavori in metalli più leggeri e più facili da lavorare, ha colto l'opportunità per introdurli qui. Il fondatore della scuola Sōten fu Kitagawa Zengorō (喜多川善五郎) che visse a Kyōto nel distretto Hachiman (八幡町). Il suo cognome Kitagawa è scritto anche con i caratteri (喜多河). Antiche fonti come il Sōken- kishō dicono che prima usò il nome da artigiano Shūten (秀典) prima di essere praticante con il nome Sōten (宗典) in Nakajiki (中敷) in Ōmi´s Hikone (彦根). Ma non è chiaro se Shūten e Sōten furono realmente lo stesso artista. Oggi si considera che Sōten usò l'ultimo nome prima come il normalenome da artigiano name e così fu applicata la lettura giapponese Munenori.* Più tardi quando prese i voti sacerdotali mantenne il nome e lo lesse come il suo nyūdō-gō come Sōten. Lo stile caratterizzante di Sōten, ossia figure dettagliate accentuate con ferro dorato su una tsuba di ferro con o senza sukashi, diventò famoso nel paese sotto il nome di Hikone-bori (彦根彫) e fu molto popolare durante il periodo Edo.*118 Come risultato, furono prodotte molte contraffazioni e copie di "ottime intenzioni". Questa moda fu collegata al fatto che lavori di generazioni successive e di studenti Sōten mancano sempre più di attenzione ai dettagli e così anche i lavori della scuola Sōten in generale furono valutate abbastanza in basso in recenti pubblicazioni. Tuttavia, gō Sōheishi (藻柄子) letto anche Mogarashi fu probabilmente usato direttamente da studenti in prima linea o membri della famiglia Kitagawa.

Conformemente, il nome Shūten dovrebbe essere letto Hidenori. *118 Questo è dimostrato da una Sōten-tsuba che ricevette una valutazione di 3 ryō in Bunsei quattro (1821).

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Le documentazioni meikan registrano di più una seconda generazione Sōten ma i lavori di entrambe sono virtualmente indistinti. C'è un lavoro ancora esistente che probabilmente risale alla prima generazione perché è datato Kan´en tre (1750) in combinazione con l'informazione fatto nell'epoca del 72. Cosi questo anno di nascita potrebbe essere calcolato a Enpō sette (1679). La seconda generazione é tradizionalmente datata dopo l'era Kan´en, ossia intorno Hōreki (1751-1764) e Meiwa (1764-1772). Successivamente mi piacerebbe introdurre alcuni dei meglio - conosciuti studenti Sōten. Per primo, c'era Munekata (宗賢, letto anche Sōken), il cui primo nome era Zengorō (善五郎), Munehide (宗秀, also read Sōshū), chiamato anche Zengorō too e con il gō Ryūsōshi (竜藻子), Zengorō Hidetsugu (善五郎秀次) figlio di Munehide, e Sō´un (宗運), che usò il go Shusōshi (主藻子). Tutti loro appartenevano alla famiglia Kitagawa. Kanenori (包教), il cui nome civile era Nomura Saburōji (野村三郎次) sentito anche con il nome Saburōbei (三郎兵衛), fu uno studente della prima generazione Sōten. Lui usò il gō Kan´eishi (干英子). Inoltre, si dice che il nome da artigiano Kanenori fu allora riletto come Masanori. Lo stile Sōten fu continuato da Ōchi Sōkurō (大地 宗九郎), studente di Kanenori, che usò il nome da artigiano Muneaki (宗顕, also read Sōken) e il gō Yūmeishi (幽明子). Muneaki portò anche il cognome del suo maestro, ossia Nomura. Un ramo Sōten fu formato dalla famiglia Tsutsui (筒井). Noi conosciamo gli artigiani Tsutsui come Yoshihiro (吉広), primo nome Yoshihiro (芳広), Yoshitake (吉武), secondo la trasmissione uno studente della seconda generazione Sōten, e Yoshifusa (吉房), che prese il primo nome Yoshifusa (芳房) e il gō Sōheishi e Kotōken (湖東軒). Un altro studente Sōten che lavorò nello stile della scuola ma anche con proprie interpretazioni fu Kanetane (兼胤). Il nome da civile di Kanetane era Yoshikawa Hei´emon (吉川平右衛門) e si firmò anche con il go Sōheishi.

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La famiglia Iriyama (入山), un altro ramo Sōten, successivamente usò il gō Zaichōshi (財彫子). Artigiani rappresentativi della linea Iriyama furono per esempio Yoshitomo (喜知), Munehide (宗英), Yoshishige (義重), e Yoshichika (義近, letto anche Gikin), che oltre che con Zaichōshi firmò anche con lo pseudonimo Nikuborishi (肉彫子) ed il suo nome da artigiano Yoshichika anche con i caratteri (義親).

FINE :)

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Se doveste scegliere, quale prendereste, anche tra quelli postati da Francesco?


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Sinceramente sceglierei la prima postata da Francesco ma solo per piacere personale anche se la seconda postata da Francesco prevale di rifinitura... confronto le altre...sempre secondo me...

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La mia tsuba potrebbe essere una Nagoyamono...ma sinceramente non ho il cosiddetto occhio avanzato da capirlo...non so se buttare la tsuba dalla finestra essendo una patacca oppure qualcosa di più o meno carino..

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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