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Simone Di Franco

Spade molto antiche e caratteristiche salienti per il kantei

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Supposizioni, solo supposizioni, poi forse una certa manualità sui metalli non data certamente dalla conoscenza della materia in specifico ma dall'utilizzo delle procedure per ottenere certi risultati.

Parliamo dello Hi, e naturalmente analizziamo ciò che si vede (si intuisce).

Quante sono le scuole che realizzano hi di forma uguale ma di profondità differente nelle lame?

Come fanno ad ottenere questo con i mezzi a loro disposizione nel periodo(mezzi che ancora oggi sono gli stessi).

Per quale motivo questa lama presenta uno hi così differenziato dal kissaki al mune maki? E' stato realizzato così o ha subito modifiche da usura?

Naturalmente sempre da ciò che si vede (intuisce).

Buon Natale....


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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beh, ad ogni politura anche lo hi viene polito, e può essere ri-scavato quando l'usura del tessuto lo fa "sparire".

 

riguardo alla produzione di lame all'inizio del periodo Oei(e Muromachi in senso più ampio) mi sembra interessante una riflessione che riguarda il mio "campo di studio", vale a dire la tradizione Bizen(non parlo di provincia perchè all'epoca era uno stile "trasversale", prodotto anche in altre regioni), che, lo ricordo, è quella che ha lasciato il maggior numero di lame ancora esistenti prodotte nella fascia di tempo Kamakura-Nambokucho.

il passaggio più immediatamente visibile è quello tra tachi e katana: le dimensioni si riducono, e vengono prodotte anche lame "ibride", più "leggere" dei tachi antichi, da cui si svilupperà tutto il discorso "katate uchi", ecc.

ma avvengono anche altri cambiamenti: lo yari prende il posto del nagamaki, e d'ora in poi le lame in asta saranno, quando prodotte, naginata, ed in genere più piccole di quelle antiche. [a tal proposito ricordo che non risulta, secondo i miei sacri testi-ad oggi- esistere un solo esempio di nagamaki firmato e datato risalente a questo periodo- Kozori e Oei Bizen).

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Gian, se non erro è stato Katsumitsu uno dei primi a standardizzare il 'nuovo' tipo di sugata, giusto ?

 

Volendo dar fede ai documenti più antichi sembrerebbe però che questa tipologia alternativa al tachi esistesse già da tempo e che fosse, probabilmente, impiegata dai bushi di basso livello.

Anche questo è un indizio che,secondo me, induce a supporre diverse tipologie di sugata in uso nello stesso periodo, con destinazioni e, soprattutto, committenti diversi. Il fatto che siano sopravvissute fino a i giorni nostri perlopiù quelle di un tipo dovrebbe far riflettere sulla differenza tra lame 'usate' in battaglia e lame 'portate' in battaglia e che forse le modifiche al sugata sono, nella maggior parte degli esempi che possiamo vedere oggi, il risultato di secoli di 'ordinaria manutenzione'.

Lo so, questa idea non piace ed è comprensibile: va contro un certo feticismo che vorrebbe ogni lama che potremmo stringere in mano reduce di chissà quali combattimenti, uccisioni ed imprese cavalleresche

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@G.Luca: definire chi davvero abbia "standardizzato" il nuovo tipo di sugata è molto difficile da stabilire: già nei lavori dei Kozori-Bizen, oltre che gli Oei-Bizen(quindi in una fase temporale anteriore) si nota il passaggio tra il tachi e lame fatte per essere portate-ed utilizzate- in maniera differente. durante questo passaggio e già all'inizio del '500 si trovano non solo "katate uchi" ma anche lame assolutamente paragonabili ad una "katana" per come generalmente intesa.

quanto all'esistenza "coeva" di diversi sugata questo è assolutamente possibile(ne parla anche Sato Kanzan nel suo libro), ma non direi che siano solo quelle lame "da piede" ad aver combattuto, semplicemente erano considerate armi "a perdere" a differenza delle tachi migliori, parallelamente a quanto accadde per naginata/nagamaki prima del periodo Nambokucho(non si trovano lame di alto livello firmate risalenti al Kamakura, mentre nel Nambokucho si trovano naginata/nagamaki di tutti i maggiori forgiatori).

più che altro distinguerei tra lame destinate ad essere conservate(e anche tra queste ci sono esempi di cui si ricorda l'utilizzo in battaglia) e lame create per essere utilizzate e nemmeno riparate in caso di rottura, un po' come i kazuuchi-mono del periodo Sengoku(e nello stesso periodo i bushi di alto rango utilizzavano per combattere lame "moderne"-per l'epoca- di alta qualità.

Concordo su quello che dici: l'utilizzo delle lame di questo genere è assolutamente da ridimensionare, però spesso è possibile supporre, dal modo in cui sono state "restaurate" quali lame abbiano inferto qualche colpo.

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per altro lame di circa 60cm, di altissima qualità, si sono prodotte anche nel Kamakura/Nambokucho, basta pensare ai famosi "kodachi" Ichimonji, Osafune, ecc...

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Un'interessante lettura è quella proposta da Markus Sesko, THE DIFFICULTIES IN CLASSIFYING KAMAKURA BLADE SHAPES

https://markussesko.wordpress.com/2013/02/24/the-difficulties-of-classifying-kamakura-blade-shapes/

purtroppo non ho tempo per tradurlo, se qualcuno ne avesse voglia credo che potrebbe essere molto interessante :arigatou:

 

sugataa.jpg

 

1. Mikazuki-Munechika (三日月宗近), late Heian period, nagasa 80,0 cm

2. Ko-Hôki Aritsuna (有綱), late Heian period, nagasa 83,4 cm

3. Gojô Kuninaga (五条国永), late Heian period, nagasa 78,8 cm

4. Awataguchi Kunitomo (粟田口国友), Kenkyû (建久, 1190-99), nagasa 75,8 cm

5. Ko-Bizen Tomonari (友成), Ninpyô (仁平, 1151-1154), nagsa 80,0 cm

6. Ô-Kanehira (大包平), Genryaku (元暦, 1184-1185), nagasa 89,2 cm

7. Naminohira Yukiyasu (波平行安), Hôgen (保元, 1156-1159), nagasa 73,9 cm

8. Bungo Yukihira (行平), Genkyû (元久, 1204-1206), nagasa 80,1 cm

9. Ko-Aoe Sadatsugu (貞次), Genryaku (元暦, 1184-1185), nagasa 77,1 cm

10. Niô Kiyotsuna (清綱), Genkyû (元久, 1204-1206), nagasa 79,7 cm

11. Ko-Aoe Tametsugu (為次), Jôgen (承元, 1207-1211), nagasa 78,8 cm

12. Ko-Ichimonji Norimune (則宗), Jôgen (承元, 1207-1211), nagasa 78,2 cm

13. Hôju (宝寿), Jôô (貞応, 1222-1224), nagasa 74,8 cm

14. Bizen Yoshifusa (吉房), Jôei (貞永, 1232-1233), nagasa 81,4 cm

15. Fukuoka-Ichimonji Yoshihira (吉平), Kenchô (建長, 1249-56), nagasa 73,8 cm

16. Saburô Kunimune (三郎国宗), Shôgen (正元, 1259-1260), nagasa 72,7 cm

17. Rai Kuniyuki (来国行), Shôgen (正元, 1259-1260), nagasa 69,6 cm

18. Rai Kunitoshi (来国俊), dated Shôwa four (正和, 1315), nagasa 78,2 cm

19. Rai Kunitoshi (来国俊), Kôan (弘安, 1278-1288), nagasa 75,5 cm

20. Nagamitsu (長光), dated Shôô two (正応, 1282), nagasa 75,1 cm

21. Daihannya-Nagamitsu (大般若長光), nagasa 73,6 cm

22. Nyûsai (入西), dated Einin five (永仁, 1297), nagasa 71,5 cm

23. Senjû´in Sukemitsu (助光), Shôan (正安, 1299-1302), nagasa 64,4 cm

24. Senjû´in Yoshimitsu (吉光), dated Shôan two (正安, 1300), nagasa 84,6 cm

25. Unji (雲次), dated Shôwa four (正和, 1315), nagasa 78,8 cm

26. Enju Kunitomo (延寿国友), Shôchû (正中, 1324-1326), nagasa 89,1 cm

27. Bizen Sukemitsu (助光), dated Genkô two (元享, 1322), nagasa 82,1 cm

28. Aoe Yoshitsugu (吉次), dated Gentoku two (元徳, 1330), nagasa 77,3 cm

 

Finalmente tradotto :fico: :

http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=8852

Modificato: da Francesco Marinelli

"Indiana Jones e la lama perduta"

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molto interessante!! alla fine di tutti i profondi koshi zori kamakura su cui noi vagheggiamo. non se ne vedono poi tanti..

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a proposito di koshizori e di lame molto antiche .. ho trovato questa Juyo Ōhara Sanemori tachi.

 

00.jpg

08oshigata-chosho.jpg

07hibisho.jpg

 

About 2.31-shaku blade length, three holes, slender body, small point, big koshizori, and taper (funbari). Kitae itame. Some mixture of a large grain pattern (o-hada) yet packed well, with some surface grain pattern resembling the flesh of a sliced pear (nashiji). Ji-nie is thick in general, and chikei sinks on the bottom.

The hamon pattern filled with nioi has many nie, with komidare mixed with gunome (zig zag pattern) and choji, entering with a sufficient leg. The kinsuji is outstanding, along with sunagashi. The boshi (tempered point) has the notarekomi style with slightly curving surface, and the back is mostly yakitsume with strong nie. Incense chopsticks are inscribed on the shinogiji on the surface. The tang (nakago) is cut short (suriage) and a long name (mei) is inscribed on the side of the original hole near the front ridge (mune); however only punch marks (tagane ato) remain above Ōhara ju SANEMORI, and are mostly worn out. It was probably read as Houki.
The style of blade in the above appears to resemble Ko-Bizen mono, while it is really like Ko-Hoki mono in the sense that kinsuji and sunagashi is outstanding with a feeling of faint nioikuchi. It is the very workmanship of Ōhara SANEMORI when examined with experienced eyes. In comparison with the inscription of this tachi, the chisel is wide for strong inscription in the case of the tachi with 3-letter inscription of "SANEMORI tsukuru" in the Takamatsu-Matsudaira family designated as a national treasure as well as the tachi with 4-letter inscription of “Ōhara SANEMORI” in the former shogun family designated as an art treasure.


"Juyo Zufu paper & translation" 24th Juyo - July 10th, 1977
length : 70.1cm ~ 27.6"

curvature : 2.6cm
basis width : 2.6cm

top width : 1.55cm
kissaki length : 2.25cm

nakago length : 18.1cm
nakago curvature : 0.2cm

shape : Shinogi-zukuri, Ihorimune, Tight, Ubu-nakago, deeply a curve, Ko-kissaki
ji : O-itame closely, Jinie, Jifu

ha : Ko-midare, Ko-nie, Sunagashi, Kinsuji, Yubashiri
boshi : Yakitsume

curving : front / Gomabashi [grooves]

nakago : Suriage, Kuri-jiri, 3 mekugi ana

 

omote-boshi.jpg

ura-boshi.jpg

omote-monouchi.jpg

ura-3.jpg

omote-koshimoto.jpg

ura-koshimoto.jpg

qua altre foto e dettagli : http://www.samuraisword.com/nihontodisplay/JUYO/Sanemori/index.htm


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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