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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Francesco Marinelli

Yaki ire: due metodi a confronto

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12 minuti fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

mi chiedo solo se il tempo possa cambiare l'aspetto, anche in minima parte di uno jigane molto antico...

certamente il susseguirsi delle politure provoca dei cambiamenti, però le lame che presentano utsuri molto vivo lo presentano da subito, pensa alle lame di Sokan, che sono lame recentissime, generalmente con pochissime politure alle spalle, eppure...

Esistono poi lame kamakura e Nambokucho in ottime condizioni, veramente molto simili a come erano da nuove, e si presentano molto diverse a qualsiasi lama moderna. Se penso a lame con diversi strati di tempra mi viene in mente la famosa Suketsuna (scuola Kamakura Ichimonji), che ne presenta almeno tre, ed è una lama sanissima. Idem la Nikko Sukezane, che è un bestione con un motohaba allucinante. La stessa Sanchomo in origine non era tanto più "in carne" di quanto sia ora

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Grazie GianCB ... sei sempre fonte di preziose notizie e aneddotti, alla quale è un piacere avvicinarsi.
E' sempre un piacere leggerti.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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8 ore fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

me lo chiedevo escludendo le operazione di politura, onestamente

Beh, non è che le lame "stagionino", se non avvengono processi specifici, non credo avvengano mutamenti significativi, anche a distanza di secoli. Per me in questo caso parliamo di lame che partono proprio diverse in origine. 

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15 minuti fa, betadine ha scritto:

Grazie GianCB ... sei sempre fonte di preziose notizie e anedotti, alla quale è un piacere avvicinarsi.
E' sempre un piacere leggerti.

grazie. 

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11 ore fa, GianC.B. ha scritto:

Beh, non è che le lame "stagionino", se non avvengono processi specifici, non credo avvengano mutamenti significativi, anche a distanza di secoli. Per me in questo caso parliamo di lame che partono proprio diverse in origine. 

anch'io credo cosi, però mi rimane il tarlo.

È quantomeno difficile giudicare lo scorrere di molti secoli, ed anche se ben manutenute, escludendo concettualmente l'intervento di acqua, nugui e pietre, fatico a comprendere quanto possa incidere... grazie comunque!

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Buongiorno a tutti, riapro questo vecchio topic per postare un tantō realizzato con la tecnica hadaka yaki, quindi tempra differenziata senza l'utilizzo di argilla.

FB_IMG_1691478641446.jpg

Si tratta di un'opera di Yamamo Tatsuto, allievo di Yoshindo Yoshihara, che era esposta al San Francisco Token Kai.

 


"Indiana Jones e la lama perduta"

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