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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Awassalla

Riconoscimento hamon

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Ciao a tutti,

Mi sono dilettato nel tentativo di creare un hamon su un pezzetto di (presumo) acciaio ricavato da una lama di un seghetto spesso circa 3 mm.
E' la prima volta e per questo ho usato solo un pezzo di circa 5 cm di lunghezza, per scaldare il metallo ho usato una fiamma a butano a pressione diretta e una mini forgia auto costruita, il problema è che non sono sicuro di essere arrivato alla temperatura corretta...

infatti quello che ho ottenuto non so se possa essere definito hamon, forse è qualcosa solo superficiale e per questo non sono andato a fondo con la carta vetrata, quindi chiedo a voi
quello in foto è un hamon?

foto della lama:
IMG_20151022_160922854_HDR.jpg
IMG_20151022_160759487.jpg

 

(la parte più scura è quella che è rimasta esposta al fuoco)

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pur apprezzando la buona volontà, questo non è l'angolo dei dilettanti allo sbaraglio..per farti un esempio, guardando la foto di un F-16 hai costruito un aeroplanino di carta (peraltro anche malfatto) e ti chiedi se può volare come un F-16.....

Se arroventi un pezzo di acciaio e lo tempri più o meno malamente, il colore cambierà di sicuro, ma anche se il principio fisico di base è lo stesso, un hamon giapponese è ad anni luce di distanza, la differenza appunto tra l'aeroplanino di carta e l'F-16.

Puoi cercare in rete i metodi di tempra di coltelli e lame in genere se vuoi fare esperimenti, ma l'hamon giapponese rimane su un'altra dimensione e il percorso x arrivarci non è per niente breve o facile

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Mi rendo conto che il mio lavoro è grossolano man non mi pare di essermi mai minimamente paragonato al livello di una hamon giapponese.
ll mio obiettivo era solo chiedere ad un occhio esperto cosa fosse quello che ho ottenuto nel mio tentativo...

Credevo di trovare in questo forum delle persone esperte che potessero aiutarmi e probabilmente ho sbagliato posto... ma ci sono modi e modi di dire le cose.

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Ciao Mirco su questo forum ci occupiamo principalmente dello studio della spada giapponese e, necessariamente, si approfondiscono anche certi aspetti tecnici che riguardano la realizzazione di queste particolari lame. Ma, in generale, non consideriamo la pratica di forgiatura come un percorso realmente affrontabile col "fai da te". Il motivo è semplice: si tratta di una pratica talmente complessa da rendere indispensabile un insegnante esperto, che possa guidare un apprendista passo passo. Fuori dal Giappone questo è praticamente quasi impossibile. A meno che non ci si accontenti di tentare una tempra differenziata su un pezzo di acciaio industriale, magari dandogli la forma di una katana. Si tratta però di una cosa che non ha niente a che vedere con la realizzazione di una nihonto. Questi tentativi possono forse interessare un forum di amanti della metallurgia ma in questa sede stanno bene in off topic (dove molto correttamente hai inserito il tuo intervento). Quindi non ti offendere se le reazioni possono essere un pò "acide". Sarebbe come se tu andassi su un forum di amanti della BMW e tu dicessi: sto costruendo un motore 6 cilindri per la mia 528, partendo da un blocco di acciaio e alluminio, un set di lime ed un trapano a mano...

Però non si può mai dire dove possa portare l'ambizione ed il talento quindi facci comunque sapere i tuoi progressi ! :arigatou:

 

Per rispondere al tuo quesito: difficile dire che cosa hai ottenuto, a parte una differenza di colori. Conosci la percentuale di carbonio del pezzo di acciaio che hai utilizzato ? Come hai controllato la temperatura al momento dell'immersione in acqua ? Sai quale temperatura usare a seconda della percentuale di carbonio contenuta nel materiale che lavori ? Senza questi dati difficile tu possa "cavare il ragno dal buco".

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Non te la prendere!
Siamo un poco estremisti, ma solo dove ci porta il cuore.
In alcuni casi, ma solo alcuni, pensiamo che il traguardo di un sogno sia irraggiungibile, in altri invece tutto è possibile.
Siamo i detentori di una verità assoluta che ci fa perdere le staffe se qualcuno che non fa parte della nostra tribù, si azzarda a metter mano in cose che pensiamo nostre. A volte, abbiamo degli scivoloni che sono vere e proprie frane, ma quasi sempre cerchiamo di farli passare inosservati ai più.
Insomma, attento come ti muovi, ma se non sei sotto la nostra ala protettrice non ti azzardare nemmeno a fare una tempra differenziata su un seghetto.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Ciao.

Io sono anche un coltellinaio e quindi capisco la domanda, ma questo non è il Forum dove fare domande del genere, o meglio non puoi aspettarti una risposta, causa il fatto che non si tratta di fare solo una tempra differenziata, ma ... è tutta un'altra cosa.

Risposte ai tuoi quesiti (questo e tanti altri) li puoi avere da chi forgia acciai per farne coltelli (siano acciai inox, carboniosi, damascati) sia con tempra normale sia con tempra differenziata.

Se ti interessa come vengono costruite le lame giapponesi frequenta questo Forum, passa molto tempo a leggere gli argomenti trattati (usa molto il pulsante CERCA) e vedrai che ti renderai conto che è tutta un'altra cosa rispetto a quello che si può pensare.

 

Shirojiro

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Non te la prendere!

Siamo un poco estremisti, ma solo dove ci porta il cuore.

In alcuni casi, ma solo alcuni, pensiamo che il traguardo di un sogno sia irraggiungibile, in altri invece tutto è possibile.

Siamo i detentori di una verità assoluta che ci fa perdere le staffe se qualcuno che non fa parte della nostra tribù, si azzarda a metter mano in cose che pensiamo nostre. A volte, abbiamo degli scivoloni che sono vere e proprie frane, ma quasi sempre cerchiamo di farli passare inosservati ai più.

Insomma, attento come ti muovi, ma se non sei sotto la nostra ala protettrice non ti azzardare nemmeno a fare una tempra differenziata su un seghetto.

 

Maurizio, non è così come descrivi, che siamo i detentori di verità assoluta è che questi argomenti spiazzano.

Non cè pretesa che chiunque sia un esperto, però di conseguenza ci può stare la risposta scherzosa e ironica.

Nessuno deve stare attento a come si muove, altrimenti passiamo veramente per maniaci e non come in verità siamo, soltanto amanti e studiosi della Token.

Pensiamo che un pò di ironia e goliardia, faccia parte del nostro essere, altrimenti diventa preoccupante.

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Si Massimo.

Naturalmente in questo caso si trattava di un pezzo di lama da seghetto,

non si trattava di una lama giapponese nemmeno concia all’ultimo stadio, appunto un seghetto.

La domanda è stata se si poteva riconoscerne una sorta di hamon non se era stato realizzato alla maniera di Gassan Sadatoschi o se andava avvicinato ai tratti della scuola di Masamune.

Magari con una risposta un po’ meno saccente, il nostro, poteva avvicinarsi anche a questo mondo fatto di veri gioielli o di semplici attrezzi d’artigianato, ma che dire, è andata così e ormai la frittata è fatta, lasciamo perdere, riscaldarla non ha nessun senso e se ne altera sostanzialmente anche il gusto. :arigatou:


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Non commento sulla "risposta saccente", ricordo solo che vi son state risposte e dibattiti molto più accesi rispetto alla mia. Awasalla non ha scritto di aver provato a temprare un pezzo di ferro ma "..Mi sono dilettato nel tentativo di creare un hamon...", più chiaro di così, la risposta era tarata su questa affermazione.

Qui nessuno è depositario della verità suprema, però ci dobbiamo dare una linea, non possiamo esser inflessibili un giorno e lassisti l'altro...Quando qualche poveretto speranzoso ci chiede un commento sul ferraccio di turno, a volte lo maltrattiamo (me e te compresi, caro Mauri) in malo modo.

Decidiamo come deve essere questo forum, iniziando con una robusta dose di buon senso: la maggior parte dei commentatori "esperti" ha già la sua età e i topic inseriti dai diciottenni possono a volte urtare nei modi la sensibilità dei "vecchietti". L'importante è rispondere a tutti, poi chi entra deve essere maturo ed intelligente al punto di rendersi conto del livello del forum e porre domande in modo appunto intelligente.

Se dopo aver guardato un film di Bruce Lee, faccio due mosse abborracciate di Kung Fu davanti alla videocamera e sottopongo il video al miglior forum di arti marziali, posso solo aspettarmi qualche insulto, non devo essere Einstein per capirlo....

Poi possiam ridere e scherzare quanto si vuole, è pieno il forum di discussioni non esattamente "serie"...

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Se posso permettermi, quello che ho potuto notare su questo forum è un po la linea dura tenuta nella maggior parte dei casi, non mi riferisco in particolare a questo topic, ma sull'andamento generale. Non è sbagliato far valere la propria esperienza ma bisognerebbe non essere troppo severi cercando di invogliare anche chi per la prima volta si approccia a questo argomento molto difficile. Certo è anche che chi è interessato veramente non deve farsi scoraggiare da una risposta non troppo piacevole. In conclusione chi ha dalla sua l'esperienza dovrebbe condividere, consigliare e insegnare con la giusta severità ma avere pure la pazienza di non prederla troppo sul personale, anche perché penso che tutti siano partiti da zero, sparando stupidate e commettendo errori.


Diego T.

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Se posso permettermi, quello che ho potuto notare su questo forum è un po la linea dura tenuta nella maggior parte dei casi, non mi riferisco in particolare a questo topic, ma sull'andamento generale. Non è sbagliato far valere la propria esperienza ma bisognerebbe non essere troppo severi cercando di invogliare anche chi per la prima volta si approccia a questo argomento molto difficile. Certo è anche che chi è interessato veramente non deve farsi scoraggiare da una risposta non troppo piacevole. In conclusione chi ha dalla sua l'esperienza dovrebbe condividere, consigliare e insegnare con la giusta severità ma avere pure la pazienza di non prederla troppo sul personale, anche perché penso che tutti siano partiti da zero, sparando stupidate e commettendo errori.

 

No, guarda, parla per te. Ad alcuni di noi è stato impiantato un microchip nel cervello con tutto il Nagayama, etc....quindi non siamo mai partiti da zero.... :vecchiocinese:

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Ma quello era prima...adesso stiamo studiando una versione in compresse :nuke:

Basta che non siano supposte :culo:

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.... eppure ri-leggendo il post a cominciare dal titolo "riconoscimento hamon" e poi: "mi sono dilettato nel tentativo di creare un hamon con un pezzo di presunto acciaio"

 

non trovo nessuna "forzatura" nella risposta che segue, ne nell'esempio dell'aeroplanino..

anzi, si apprezzava anche la buona volontà...

 

 

per dirla alla rag. Ugo, é semplicemente "una cagata pazzesca".

Certo che se il titolo era ... tipo .... "COS'È ... o "metallo ricotto" la discussione restava piu sul vago.

 

 

Personalmente, a parte "chip o chop", ho sempre apprezzato la franchezza (anche nuda rude e cruda) di talune risposte.... è vero che siamo in "off" ma continuo a preferire chi seenza tanti giri di parole mi sbatte in faccia "il mio certificato di ignoranza". (relativa)hihi

Grazie


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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