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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

betadine

Una strada da percorrere: divagazioni sulla Token et varie

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Di prima impressione anch'io ho inteso le parole di Karita come l'ennesima testimonianza della nostalgia per il "tempo degli shogun" che effettivamente sembra pervadere tutto l'ambiente giapponese (definibile di massimo livello) che circola attorno alla spada. E non solo quell'ambiente. Anche la nostra "padrona di casa" a Tokyo, che nulla vi ha a che fare, dimostra posizioni molto estreme al riguardo.

 

Ovviamente si tratta di posizioni difficilmente condivisibili (e talvolta leggermente fastidiose) anche perché, pare scontato dirlo, indietro non si torna e, casomai, una qualsivoglia "restaurazione" sarebbe necessariamente imbastardita da tutto ciò che il mondo ha saputo proporre nel frattempo. Magari qualcosa di meglio, ad esempio.

 

Forse però, mi dico, questa nostalgia non è unicamente per un periodo storico, o per una tipologia di uomo, oramai irrimediabilmente legato al passato.

Ma per il tipo di percorso, pratico e filosofico, che può forgiare quella tipologia di uomo.

Un percorso attuale, non certo un ritorno alle guerre tribali etc.

Per un individuo che sia innanzitutto in armonia col proprio tempo e compatibile con tutto ciò che lo circonda, nel bene o nel male. Però non schiavo di esso.

 

Magari è un percorso simile, ad esempio, a quello di quegli "uomini scarni" che salgono le montagne (come dice Betadine) e che non sentono la necessità di farsi un selfie (e così guadagnare punti presso il proprio clan) dopo ogni salita. Ma che sanno come usare un rilevatore satellitare in caso di bisogno.

E che probabilmente capiscono molto di spada, anche senza averne mai vista una.

 

Quindi un tipo di percorso che può essere intrapreso oggi, da chiunque lo voglia. Solo che è un percorso arduo, dove Wikipedia o Google non possono essere la sola risorsa, immagino.

 

Magari lo si imbocca cominciando ad imparare a bere una tazza di tè.

Oppure imparando ad orientarsi coi propri mezzi nel bosco di Vallombrosa.

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Grazie Mauri, hai colto in pieno ciò che era il senso delle mie divagazioni sull'arte.

Trasposizioni di carattere culturale-comportamentale, per quanto riguarda il saggio intervento di Gian Luca, ma ancora, ciò che egli racconta nel penultimo post con le parole di karita sono storia, magari con la "s" maiuscola ma che si fondono inesorabilmente nel periodo appunto storico che attraversano, qualsiasi trasposizione non sarebbe etica e comunque non contemporanea. L'arte no, essa è trasversale al tempo, studiare la token è più facile oggi, certo Karita quando afferma che la via più difficile anzi quella impossibile è la via giusta si riferisce allo spirito della via della spada, non certo alla conoscenza più stretta del termine, e comunque non mi convincerà a desistere dal volerla conoscere in maniera più approfondita :-).

Ah dimenticavo, giusto un appunto al nobile Getsunomichi, mi dispiace che l'educazione che ti è stata data sia al netto di qualsiasi tipo di emozione, mi dispiace per te, considero il potersi emozionare senza alcun limite un privilegio ed un momento di libertà personale.

Mi dispiace anche quando dici che ho cominciato ad amare Mozart dopo aver visto il film di Forman e che il piacere di ascoltarlo è legittimo pur non conoscendo, come hai detto: "perché non sa cosa ha in chiave il fa diesis minore" non te lo dico cosa ha in chiave il fa diesis minore o quello maggiore, perché non siamo al rischiatutto, ti dirò invece dei miei dieci anni di abbonamento ai concerti del lunedi a Santa Cecilia di musica sinfonica, abbonamenti che conservo ancora dentro un cassetto. Ho frequentato Santa Cecilia tutti i lunedì fino a che non si è trasferita al Parco della Musica qui a Roma nei meravigliosi locali progettati da Renzo Piano dalla caratteristica forma a cassa di liuto, per non parlare degli anni passati in gioventù a "soffiare" (molto umilmente) dentro ad un sax contralto che ancora custodisco un meraviglioso Selmer Super Action oro sabbiato (che potrei postare come una spada con la classica copertina sullo sfondo) ho studiato, cominciando con il classico solfeggio, musica e strumento per diversi anni fino a quando le mie figlie e il lavoro mi hanno fatto smettere. Pero hai ragione proprio l'attacco del fa diesis mi creava allora molti problemi; non credi forse che il giudicare chi non si conosce sia un esercizio che rasenta un pizzico di presunzione? Io da come scrivi capisco che sei una persona molto preparata ed intelligente una persona che arricchisce chi la ascolta ma........non te lo direi mai.


Antonio Vincenzo

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Hai ragione Altura.

Ho cercato di fare un esempio è non mi sono accorto che invece ho dato, involontariamente, un giudizio superficiale.

Spero potrai scusarmi.


 

月の道

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ok... per il fine settimana niente più birra.

 

Ho messo su il bollitore: oolong o jasmine ??

 

 

 

 

p.s. vorrei aggiungere solo una cosa (e mi spiaccia che sia personale e definita) . . .

sulle emozioni ho letto di una difficoltà nell'esternernarle, non nell'assenza.

invece, argomento delicatissimo, sono i riferimenti "a fatti o esempi" che talvolta possono diventare/sembrare giudizi. . e su questo io non ho sempre speso le parole che avrei dovuto, ma ho sempre dato priorità al dire "la mia" (ponderata, analizzata, sviscerata, contando fino a 10, ecc) opinione, sempre riferita al fatto in quanto oggetto della "discussione", talvolta ferendo l'altra parte a discapito della mia, nel caso avessi sottaciuto. sic

 

 

confido sulla vs. onesta intellettuale, e mi aspetto tranquillamente delle risposte "a viso aperto"

già sulla terra la diplomazia regna sovrana (e moolto spesso sfocia nell'opportunismo)

.. nel magnetico aere cerchiamo di dircele di santa ragione.

 

 

 

 

 

 

 

Ed ora,però, pretendo (ihihih) che esterniate il vs. pensiero sull'attacco in Fa# e pergiunta minore..... oibò

 

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Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Questo topic è molto bello, ognuno ha reso una versione personalissima dell'approccio non solo alla studio della nihonto ma anche della vita.

Dopo avervi letto i pensieri sono molti e difficili da mettere in sequenza "logica" quindi magari sarò brutale e mi scuso in anticipo se sarò confusionario.

 

Non ho tantissimo tempo per me, lo ritaglio tra professione e famiglia, quindi non mi definisco nè il "palestrato" nè lo "scalatore", il mio tempo libero non deve generare nè profitto (lavorerei di più) nè necessariamente rendermi più saggio o colto, semplicemente voglio stare bene, essere contento. Trovare la muramasa in soffitta ed essere felice se ogni giorno imparo qualcosa per me sono concetti che non si escludono per forza, mi adatto facilmente :D

 

Veniamo al punto, per me è questione, come dicevano i greci, di kronos e kairos. Mio nonno mi portava a caccia da piccolo, il che implicava tutta una serie di norme da seguire, educazione, sportive, a volte filosofiche. Ho sempre dato importanza al momento finale perchè credevo che quello facesse contento lui (mia madre conserva i quaderni di scuola in cui mi lamento perchè dovevo sparare la domenica invece di giocare a calcio). Quando morì, avevo 10 anni, rimasi spaesato. Ma avevo un metodo e lo applicai a tutto: pianoforte, scuola, sport, contava solo il risultato. Ovviamente poi scopri che il percorso è importante quanto la meta, se non di più...

La nihonto, l'armatura, è qualcosa che trascende l'arte...è lo strumento a cui il guerriero affidava la propria vita ed anzi ne diveniva parte...e quello strumento, nuovo mezzo, nuovo organo era la sommatoria di altre vite, di studiosi, di generazioni di forgiatori. E quando due lame si incontravano, si incontravano due uomini, due pensieri, due scuole e tot generazioni votate ad una sola cosa: la morte (io interpreto così ad es il significato della leggenda di muramasa)

Ecco perchè la nihonto per me è speciale, è la materializzazione della natura umana, dell'evoluzione, in qualche modo della sua tragedia....e arriva nella mia vita come il diritto! non puoi capire una norma se non comprendi anche le altre (anche quelle che non ti servono!), se non studi il contesto storico del legislatore, se non sai se funziona davvero sia nella vita reale che nei tribunali.


Fabrizio T.

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Touché Beta, sono forse stato un pochino permaloso, anzi forse ora mi pento di essere stato un po' pesante nel difendere quel quel poco di cultura musicale che mi resta, mi scuso con Getsu che continuerò a leggere sempre con estremo interesse e gratitudine.

Ora i due interventi prima del tuo se potessi li cancellerei da questa discussione ed a proposito di aforismi beccati questo:

- L'umiltà è il sentimento che sazia l'animo del saggio - e questa non la trovi da nessuna parte perché è mia. :ciaociao:

Scusa Fabrizio , non avevo letto il tuo post quando ho inviato il mio e lo trovo molto franco, grazie e buonanotte.


Antonio Vincenzo

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Sono molto spesso nella tua città ma è Kronos inesorabile a scandire le mie giornate nell'Urbe eterna.

Altura, passa a trovarmi a Milano, avrò grande piacere nel mostrarti la mia piccola collezione e leggere nei tuoi occhi quelle emozioni che io posso provare ma non esprimere. Chissà che non riesca ad imparare qualcosa.

 

Betadine , sei il solito incorreggibile.

Ti ringrazio per aver colto il mio pensiero al di là della forma questa volta non ineccepibile.

Accetto sempre volentieri una tua tazza di tè ( jasmine) e il tuo stile sempre politicamente scorretto.

E mi spiace quando non vieni apprezzato per l'ironia e la leggerezza con cui veli pensieri.... Di tutt'altro peso.

...ma, anche se non siamo a rischia tutto, il pezzo è in sol maggiore...

 

 

Veniamo al terzo ideogramma del mio pseudonimo, il punto, come dice Kawari, come si percorre questa Via.

Quando il signor Karita si lamenta della superficialità con cui si affrontano oggi spesso le cose (non solo lo studio delle spade giapponesi), non è nel torto.

Spesso riteniamo che sia sufficiente una scorsa sul web per capire qualcosa di un qualsiasi argomento.

Ci dimentichiamo che il web è un prodotto dell'uomo di oggi e che quindi non può che avere mediamente la stessa superficialità .

Si legge e si approfondisce poco, io per primo.

Non posso però non sorridere quando vedo il nostro studio ridotto al solo riconoscimento di un codolo a forma di coscia di fagiano.

Specialmente se la cosa è in associazione, c'entra molto bene Gianluca, con la tiritera del bel tempo andato, senza considerare il fatto che le cose vanno sempre e comunque avanti.

Punto.

 

Ora, a parte il fatto che il regime Tokugawa ha trasformato dei guerrieri in borghesi, frustrati dal dedicare la maggior parte della loro vita allo studio di un Bujutsu inutile, che mai e poi mai avrebbero applicato e che nel tempo è diventato vecchio e stantio.

....E che per fortuna si è trasformato e rimodernato in Budo.

(A volte, certi ideogrammi ritornano, eh?!?)

È bastato il primo Perry che passava per caso, a dimostrarlo inequivocabilmente a tutto il mondo.

 

Karita, e con lui un certo nostalgismo conservatore tutt'altro che solo Nipponico, si dimentica che progredisci nella Via andando avanti.

Certo, guardando al passato.

Certo, proiettati verso il futuro.

Ma senza mai dimenticarci di vivere il presente, con tutte le sue caratteristiche, le sue freschezze, le sue novità .

 

Mi sembra che abbiamo già discusso di cosa sia un'Arte Tradizionale.

Un'arte che tramanda il passato nel futuro, che non rinuncia ad evolvere e a progredire nel presente.

L'Osaka Shinto fu un'evoluzione.

Criticabile, forse come certe lame odierne, ma indiscutibile.

Oggi è storia.... E si critica molto meno.

Forse a torto.

 

Se gli artisti si limitassero a riproporre soltanto l'O-Kanehira, ma che artisti sarebbero?

...Ve lo dico io, sarebbero falsari.

 

Poi, possiamo discutere se l'evoluzione è in meglio o peggio.

Molti di voi sanno che sono un tradizionalista e che amo maggiormente la semplicità e l'eleganza delle lame Koto.

Ma benedetti gli Yoshihara, che, restando nel solco, ci propongono opere d'arte nuove e fresche.

Escono dalla loro terra e fanno promozione di persona, ma anche con libri e filmati eleganti e curati.

Trovano uno bravo, se lo portano a casa e lo fanno crescere.

Anche se è un Gaijin.

Poi nascono realtà come questa del forum (ragazzi, seconda a nessuno, eh!!!).

Critichiamoli pure, ma questi kaji, una generazione dopo l'altra, camminano eccome!


 

月の道

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Ci dimentichiamo che il web è un prodotto dell'uomo di oggi e che quindi non può che avere mediamente la stessa superficialità .

che sia semplice leggere due righe e riempirsi la bocca posso essere d'accordo, ma da qui a dire che il web è "mediamente superficiale" ce ne vuole...

Forse bisognerebbe sottolineare che le risorse indicizzate (leggasi "facilmente reperibili") sono all'incirca meno dell'1% di quelle presenti nel web...stento a credere pertanto che ciò che lo forma, in termini di risorse/documenti sia sempre "superficiale".

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La superficialità è riferita non al web in se, ma ad alcune risposte scritte tanto per scrivere qualcosa, leggendo o rubacchiando qua e la .... (e, non con la coda di paglia, asserisco che non è riferita a questo Forum)

 

 

Son contento che riusciamo a dare alle parole una dignità tale di questo termine. (e grazie per la franchezza..)

 

 

 

 

... però non ho ancora avuto spunti "sull'attacco" in F#- (visto che un "F#" sta nella scala del G)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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...........e ben venga chiunque su questo percorso... il tempo aiuterà coloro che vorranno avvicinarsi sempre più a quest'ambito di visione ristretta, trasferendo una traccia di quello che sarà passato e che diverrà futuro per quel nuovo e ristretto numero di persone presenti.

 

 

 

 

 

un vecchio detto recitava: "ci sono 100 gradini per salire in paradiso, 99 sono per chi vuole approfondire, uno è per tuttli gli altri".

 

 

.... e una calcolatrice non aiuta a svolgere un problema, aiuta solo a fare i conti.

Modificato: da betadine

Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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In realtà io dicevo mediamente superficiale.

Con questo, intendevo che per reperire informazioni approfondite, devi disporre già di quella cultura necessaria che quelle informazioni sarebbero in grado di costruire.

Non ho mai detto, né lo penso, che il web sia superficiale.

Ho detto solo che rispecchia chi lo ha creato.

 

...Però sai che il tuo intervento stimola alcune mie riflessioni sui certificati?

Ho visto che ti intendi di information technology e che nel web ti muovi come un topo nel formaggio.

Mi facevo perciò una domanda...

 

Se Gestunomichi fosse un fisico nucleare, che attorno agli anni novanta bazzicava il CERN.

Quindi facesse parte di quel gruppo di persone che, stufo di broadcasting di email, avesse inventato il protocollo http.

Poi, sempre per ipotesi, avesse deciso di fare un lavoro più redditizio della ricerca e avesse portato quella metodologia di lavoro, poi associata al mondo open, nel privato e nel pubblico.

Se avesse contribuito a sviluppare quel mondo nella ricerca e sviluppo e, dopo tutta una trafila di esperienze in cui si è occupato di progettare, sviluppare, formare gente per il web, oggi si occupasse di applicazioni distribuite basate su tecnologie web.

Se, sempre per ipotesi, quei giorni che passa nella città di Altura, lo facesse per discutere le evoluzioni delle architetture da lui progettate con il Ministero dell'Interno, con quello della Giustizia, con Banca d'Italia, con Equitalia... Insomma con chi le utilizza in maniera articolata e massiva, con sviluppi che si aprono gioco-forza ai problemi di security, business continuity, quality certification,...

Se, e non dico sia vero faccio solo un ipotesi, si sia occupato di indicizzazioni a partire dai motori di ricerca dapprima che nascesse Google ed oggi se ne occupi nel mondo dei big data.

Insomma, se Getsunomichi avesse questo bel certificato curricolare che ne fa un conoscitore profondo del web da un quarto di secolo, cioè da prima che la maggior parte delle persone ne sapesse dell'esistenza, avresti liquidato la sua affermazione nello stesso modo?!?

 

Oh, attenzione alla risposta!

Se già non lo fai, magari un giorno decidi di passare a fare il professionista e, se fosse vero, magari telo trovi ad un colloquio dall'altra parte della scrivania.

Ahahahahahahahahahah.....


 

月の道

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beh, oltre a me c'erano Tim, Bob e Jim Clark .......... chi eri tu ??


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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...Betadine, non voglio sottovalutare nuovamente Altura.

Ma, a meno che non sia il figlio segreto di Charlie Parker, l'attacco che gli proponi in quell'impianto tonale sa un po' di seppuku.

E non perché ai tempi gli dava qualche difficoltà ...


 

月の道

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...se ci fossi stato, avrei avuto qualche anno in meno, non credi?!?


 

月の道

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... però non ho ancora avuto spunti "sull'attacco" in F#- (visto che un "F#" sta nella scala del G)

Potrei nel frattempo introdurvi al Pi terzolle, nota ineffabile che sta tra il Mi diesis ed il Fa bemolle, che solo i novizi eseguono alla perfezione.

 

Dopo, perduta l'innocenza, non si riesce più ad eseguire così bene.

 

(Se pensate che stia solo citando da Wikipedia non vi ingannate: ho fatto il Conservatorio...)

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In realtà io dicevo mediamente superficiale.

Con questo, intendevo che per reperire informazioni approfondite, devi disporre già di quella cultura necessaria che quelle informazioni sarebbero in grado di costruire.

Non ho mai detto, né lo penso, che il web sia superficiale.

Ho detto solo che rispecchia chi lo ha creato.

 

...Però sai che il tuo intervento stimola alcune mie riflessioni sui certificati?

Ho visto che ti intendi di information technology e che nel web ti muovi come un topo nel formaggio.

Mi facevo perciò una domanda...

 

Se Gestunomichi fosse un fisico nucleare, che attorno agli anni novanta bazzicava il CERN.

Quindi facesse parte di quel gruppo di persone che, stufo di broadcasting di email, avesse inventato il protocollo http.

Poi, sempre per ipotesi, avesse deciso di fare un lavoro più redditizio della ricerca e avesse portato quella metodologia di lavoro, poi associata al mondo open, nel privato e nel pubblico.

Se avesse contribuito a sviluppare quel mondo nella ricerca e sviluppo e, dopo tutta una trafila di esperienze in cui si è occupato di progettare, sviluppare, formare gente per il web, oggi si occupasse di applicazioni distribuite basate su tecnologie web.

Se, sempre per ipotesi, quei giorni che passa nella città di Altura, lo facesse per discutere le evoluzioni delle architetture da lui progettate con il Ministero dell'Interno, con quello della Giustizia, con Banca d'Italia, con Equitalia... Insomma con chi le utilizza in maniera articolata e massiva, con sviluppi che si aprono gioco-forza ai problemi di security, business continuity, quality certification,...

Se, e non dico sia vero faccio solo un ipotesi, si sia occupato di indicizzazioni a partire dai motori di ricerca dapprima che nascesse Google ed oggi se ne occupi nel mondo dei big data.

Insomma, se Getsunomichi avesse questo bel certificato curricolare che ne fa un conoscitore profondo del web da un quarto di secolo, cioè da prima che la maggior parte delle persone ne sapesse dell'esistenza, avresti liquidato la sua affermazione nello stesso modo?!?

 

Oh, attenzione alla risposta!

Se già non lo fai, magari un giorno decidi di passare a fare il professionista e, se fosse vero, magari telo trovi ad un colloquio dall'altra parte della scrivania.

Ahahahahahahahahahah.....

Alla faccia del carico da 11, poi non ti lamentare se la discussione si riduce a un monologo, già prima infastidiva ora bà.....


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Infatti Mauri, io mi ritiro in buon ordine, non vorrei trovare una squadra S.W.A.T. a casa mia ad aspettarmi stasera.

Non rompiamo l'idillio, però a questo punto è necessario cambiare il titolo della discussione toglierei quel "et varie" e scriverei "prendiamo un po' per il "naso" altura" non sono vi assicuro permaloso, non sono sicuramente Charlie Parker, ma soprattutto non sono all'altezza di capire l'ironia dei vostri post, comunque io sono sicuramente un subordinato in questo "clan" per cui puoi continuare a sottovalutarmi a tuo piacimento nobile Getsu, ti manderò le foto del mio seppuku e per farlo userò il bocchino del mio sax che ha delle ance taglientissime.


Antonio Vincenzo

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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