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Enrico Ferrarese

Shinsakuto oggi, shinsakuto domani

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@gian:

Molto interessante.

 

Perchè non senza qualche grosso rischio di aprire davvero pandora, aggiungo che in realtà e a mio modo di vedere le cose (non solo nihonto) ognuno di noi è libero e capace di dare un'anima a qualsiasi cosa.

Per me ha avuto un anima la fiesta dell'82 a 4 marce che guidai come prima auto... il primo pc che mi assemblai da solo, il primo risotto al champagne e nero di seppia che ho cucinato... e via dicendo.

È solo suggestione, o semplice legame emotivo che carica un esperienza o un oggetto a lungo usato direte voi.

Per me non è così. Per me è cio che vogliamo che sia.

Capisco bene quando getsu parla di anima in una kazuuzhimono. Tanto più che per sua formazione di artista marziale avrà anche un significato molto più forte di quanto possa capire io che non lo sono. Ma sono anche convinto che una tachi sia altrettanto carica della stessa anima. Le lame fatte per le guerre Onin (per citarme alcune) che diedero il via al periodo del Paese in Guerra non erano kazuuzhimono e già erano odoravano di guerra civile, e scontro corpo a corpo. Avevano un anima, come avevano un anima le shinto e le shinshinto. Anche se mediamente parlando con caratteristiche diverse.

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@Enrico: Ti stai arricchendo interiormente ed è una gran cosa :arigatou:

@G.Luca: Capisco benissimo quello che dici sulla sensibilità se vogliamo alchemica e su certe emozioni. Circa un anno fa un amico commerciante mi mostrò una lama, una suriage koto, con un kissaki piuttosto contenuto un sugata elegante e dinamico ed una leggerezza inimmaginabile paragonata alla lunghezza. La lama non era in perfetto stato di politura ma si riusciva comunque a scorgere hamon e una sorta di midare utsuri per non dire hitatsura nell'area del monuchi. Era estate e faceva molto caldo ma quando i miei occhi si posarono su quell'attività fui attraversato da un brivido con tanto di pelle d'oca sulle braccia. Tra musei e giri vari avrò visto e tenuto in mano un centinaio di lame ma tali sensazioni le ho provate solo con quella. Attualmente la lama è stata polita e si sa mai che in futuro il fortunato proprietario mi dia il permesso di postare quache foto qui sul forum.

Altra cosa che mi è capitata in Giappone, quando i miei colleghi giapponesi hanno visto le foto del mio waki, mi hanno chiesto chi più chi meno e senza tanti giri di parole, se di notte riuscivo a dormire e se non facevo sogni strani?

Marco C.

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@Enrico, non sono certo che parliamo della stessa cosa.

 

Un conto sono le "suggestioni" che un determinato oggetto è in grado di evocare. Sia che si tratti di oggetti che per noi hanno acquisito un particolare valore affettivo/emotivo, come la tua Fiesta, sia che si tratti di suggestioni mass-mediatiche "collettive", come la spada di Hattori Hanzo. Oppure di luoghi comuni a noi cari, come la "spada che magari è stata in battaglia".

 

Un altro conto è la carica energetica che può essere sprigionata da un determinato oggetto, che va oltre la suggestione. O, meglio, alcuni vorrebbero dimostrarci che si tratta di semplici "suggestioni della mente", ma non sempre è così semplice. :biggrin:

 

Comunque la nostra tendenza a dare un'anima agli oggetti è senz'altro un ulteriore "ingrediente" che ci riguarda, in questo contesto.

 

@Marco, col tuo waki hai centrato l'argomento. Sono curioso anch'io: fai sogni strani ?

 

Nel Muromachi, prima che si sviluppassero le pratiche del Kansho (apprezzamento della spada) e Kantei (identificazione della spada), vi era il Kenso, ossia la "divinazione dei segni della spada". Gli hataraki (ed il resto) venivano esaminati non per la loro componente metallurgica ma come "segni astrali" da cui trarre auspici.

Da cui si capisce bene come, da sempre, il forgiatore sia ben lungi dal controllare ciò che realizza. Non per niente esiste la bella formula nelle mei che dice "fatto in un giorno fortunato" (anzi, credo che il forgiatore che ambisca al "controllo totale" stia in realtà tradendo la spada ed il suo ruolo di artefice)

 

Si entra nel mondo dei Kami, dove nie e nioi assumono tutto un altro significato. Che non c'entra nulla con la capacità di taglio o il senso estetico.

 

Purtroppo la nostra cultura "illuminista" ci è di grande impaccio quando ci addentriamo in questi luoghi. :arigatou:

 

Qui due info sul Kenso:

https://japaneseswordlegends.wordpress.com/2015/10/01/divination-on-the-basis-of-sword-blades/

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Sogni strani non ne ho mai fatti ma ho sempre avuto una sorta di timore reverenziale nei confronti di certe lame, compresa la mia. A volte penso a chi l' ha forgiata e a chi l' ha impugnata e custodita prima di me e mi chiedo se siano soddisfatti di come la sto conservando.

Personalmente considero gli hataraki una delle cose più belle da ricercare e apprezzare in una token.

Ero al corrente delle antiche superstizioni legate alla lunghezza di una lama (quaderno di token ) ma per la prima volta vengo a conoscenza del kenso e la cosa mi intriga parecchio, quindi se conosci libri sull' argomento passami pure i titoli.


Marco C.

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Cosa provate, cosa sentite, cosa vi trasmette una spada?!?

Quale è giusta per voi e quale no?

Perché?

Anche oggi che non si usano più per vivere o morire o per determinare la direzione da dare al vostro futuro.

 

Mai come oggi è stato necessario trovare una via per permetterci di riappropriarci dell'intuizione e dell'istinto.

Perché, oggi che li abbiamo persi, abbiamo con essi perso una parte preziosa di noi stessi.

E con essa, la felicità.

 

L'uomo di oggi ha perso l'Anima.

La spada giapponese forse gliela può ridare.

Chi ride quando vede un anziano Togishi piegare solennemente il capo di fronte ad un pezzo di ferro arrugginito che ancora non ha lasciato il suo fodero sgualcito e bislacco, ha ora materiale di riflessione.

Non è forma.

È sostanza.


 

月の道

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Oddio Gian nemeno io sapevo del kensho.

Messa in questi termini non credo proprio parliamo della stessa cosa... veramente entriamo nel campo esoterico/mistico...

Ma non sottovalutare la suggestione. Per me quando questa ti spinge a comportarti, a pensare o a relazionarti in un certo modo con l'oggetto (o l'esperienza!!) Non è più semplice suggestione. Sebbene gia la suggestione in sè abbia un certo potere che da psichico può tramutarsi in fisico. Parlando di sogni ad esempio si potrebbe conversare di Sigmund...

 

Una calamita da sola non esercita attrazione elettromagnetica.

 

Cazzo pandora. ASD

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Questo particolarissimo argomento è stato trattato alla conferenza di Marzo 2015 dall'associazione francese a Parigi.

Ti ricordi Gian? :vecchiocinese:

 

Provo a chiedere il permesso per condividere sul forum la traduzione dei loro studi.

 

Vi segnalo anche questo libro a proposito:

https://www.amazon.com/Fortune-Telling-Japanese-Swords-Hawley/dp/0910704953


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Grazie G.luca e Francesco per le segnalazioni :arigatou:


Marco C.

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Belle considerazioni, e devo dire che se questo è il nostro Off topic sarebbe bello che tutto il forum potesse continuare così.

Ultimamente è uscito un libro di un Francese che in qualche modo è arrivato a considerazioni che anche Getsu ha posto, magari a qualcuno può interessare, vi posto gli estremi.

 

Vedi: https://www.ibs.it/samurai-d-occidente-breviario-dei-libro-dominique-venner/e/9788861481770


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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il futuro di una shinsakuto??

 

continuerà ad evolversi nella tradizione .... come è sempre stato sin dall'origine: tutto passa . . . tutto torna.

 

 

... e sempre ci sarà, "lui e la sua cricca di aficionados" - anacronostici - nei cantucci e nelle alcove sempre presenti in ogni dove.

 

Dipende solo da te . . .


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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