Vai al contenuto

Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Guascone

Bizen kuni ju Sukesada

Messaggi consigliati

Katana in Shirasaya with Koshirae

Signature: Bizen Kenia Ju Osafune Suke (Ikakire) (Sukesada)

Eiroku 10nen 2gatu (ikakire)

Habaki : Gold color Iroe double Habaki.

Blade length : 65.15 cm or 25.64 inches.

Sori : 1.95 cm or 0.76 inches.

Mekugi:2

Width at the Hamachi : 3.09 cm or 1.21 inches.

Width at the Kissaki : 2.25 cm or 0.88 inches.

Kasane : 0.76 cm or 0.29 inches.

Era : Muromachi period. Eiroku era (1567).

Shape :The blade is rather wide and rather small sized bs kasane with deep sori nice looking shape.

Jitetsu :Itame hada and Mokume hada mixed with jinie attach with Utsuri appear.

Hamon : Niedeki suguha based with gunome midare mixed. In Ha there are yo, sunagashi and kinsuji.

Boshi is hakikake.

 

 

 

Ieri dopo quasi un mese dal suo acquisto è arrivata la mi nihonto!

È con piacere che vi presento la Bizen kuni ju Sukesada!

"Arashi" è il nome che le ho dato in onore del Dojo presso il quale ho imparato ad amare la cultura giapponese.

 

la lama ha subito o suriage è si è persa la parte finale della firma.

Guardandola con attenzione si può ancora notare una piccola tacca sul filo ( frutto di un combattimento?) e così anche sulmune ( questa fa proprio pensare ad una parata).

 

Sono presenti un paio di kitae ware di cui il più vistoso è vicino al nakago.

 

La scuola Sukesada vanta decine di forgiatori a partire dal 1400 circa.

Situati nella provincia di Bizen vedono nel tardo Muromachi il periodo di massima produzione.

Le qualità delle lame si può suddividere in quattro macrogruppi in funzione della firma presente:

Lame mumei, ovvero prodotte per le masse.

Lame firmate Bishu Kuni ju Sukesada, sempre la,è di produzione di massa ma un po' più curate.

Lame firmate Bizen Kuni ju Sukesada ( come questa) di livello superiore.

Lame firmate Bizen Kuni ju Sukesada più il nome del forgiatore o del committente.

Le ultime due sono sempre seguite dalla data di forgiatura.

 

Da questo momento comincia lo studio vero e proprio della lama ma spero che queste prime informazioni possano dare un'idea della nihonto in questione.

IMG_3633.JPG

IMG_3645.JPG

IMG_3637.JPG

IMG_3639.JPG

IMG_3646.JPG

IMG_3647.JPG

IMG_3648.JPG

IMG_3650.JPG

IMG_3787.JPG

IMG_3746.JPG

IMG_3747.JPG

IMG_3748.JPG

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Qualcuno gentilmente mi potrebbe aiutare con la traduzione dell'Hozon?

 

Grazie!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Ciao giascone, sono contento per te che sia amdato tutto bene!

Ho spostato qui la discussione che è doveroso dare la giusta importanza a questa lama!

 

Cortesemente edita il primo post di apertura che hai fatto inserendo le misure tecniche della sugata, hada e jigane, hamon e boshi, nakago, hataraki vari.

Poi scrivi una breve descrizione sulle sensasioni che da la lama alla mano, qualche patola su stile, scuola e fabbro. Poi metti le foto ecc ecc... insomma ne hai da fare ;)

Aiutati con quanto ha scritto aoi e aggiingi le sue foto che sono professionali per quanto poco!

 

Puoi aiutarti anche con le altre schede di questa sezione.

Per la traduzione della parte frontale dell'hozon prova a guardare la mia che ero stato abbastanza preciso in merito.

(P.s. sembra proprio una daimyo registration anche la tua sukesada: 11/5/1951 n 1996. Non ho modo di vedere in quale prefettura anche se si dovrebbe leggere bene) Posta il torukusho per favore)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Ciao giascone, sono contento per te che sia amdato tutto bene!

Ho spostato qui la discussione che è doveroso dare la giusta importanza a questa lama!

Cortesemente edita il primo post di apertura che hai fatto inserendo le misure tecniche della sugata, hada e jigane, hamon e boshi, nakago, hataraki vari.

Poi scrivi una breve descrizione sulle sensasioni che da la lama alla mano, qualche patola su stile, scuola e fabbro. Poi metti le foto ecc ecc... insomma ne hai da fare ;)

Aiutati con quanto ha scritto aoi e aggiingi le sue foto che sono professionali per quanto poco!

Puoi aiutarti anche con le altre schede di questa sezione.

Per la traduzione della parte frontale dell'hozon prova a guardare la mia che ero stato abbastanza preciso in merito.

(P.s. sembra proprio una daimyo registration anche la tua sukesada: 11/5/1951 n 1996. Non ho modo di vedere in quale prefettura anche se si dovrebbe leggere bene) Posta il torukusho per favore)

Ho provato a inserire qualche informazione, spero che come inizio possa essere sufficiente :)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Complimenti per la prima arrivata :arigatou:

 

Sei riuscito a vedere l'utsuri?

Grazie per i complimenti!!!

Credo di sì e se ho visto bene si tratta di jifu utsuri...

 

 

Invece chiedo a Enrico cosa sia il torukusho....sorry, non so proprio cosa sia...

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Mi felicito con te per la lama arrivata sana e salva :arigatou:

 

Rispetto alle considerazioni che hai inserito nella scheda, mi preme precisare che la "suddivisione qualitativa in base alla mei" è un escamotage che piace molto ai commercianti ma che non ha riscontro scientifico (ad esempio ci sono moltissime lame che sono chiaramente di bassa qualità, quindi kazuuchimono, debitamente firmate e datate in tutte le varianti possibili di Bishu/BIzen koku/kuni, etc).

Unica eccezione: una lama con zokumei non è di sicuro una kazuuchimono.

 

Comunque, la qualità di una lama si valuta a nakago coperto.

 

I parametri di base li abbiamo visti qui: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=9440

 

Quali sono, invece, i segni caratteristici di una lama "prodotta in massa" nel Muromachi ?

 

In genere, dato che la produzione viene fatta in economia, la quantità di tamahagane è ridotta. Quindi poche politure bastano a portare alla luce lo shingane e l'aspetto di questi sfondamenti è abbastanza caratteristico. Attenzione che le zone di shingane appaiono generalmente più scure sotto la luce diretta ed incidente: questo può determinare un effetto chiamato tsukare utsuri.

 

Se la qualità della materia prima è bassa (sappiamo che il blocco di tamahagane che esce dalla tatara presenta vari gradi di qualità) ed il tempo di realizzazione viene accorciato (sempre per motivi economici) ciò si riflette nella qualità della forgiatura. Ci saranno quindi molti difetti tipici nel jigane. La presenza di grezzo masame nella hada, ad esempio, non è un buon segno.

 

L'hamon può avere delle interruzioni, oppure avere in alcune parti un aspetto attenuato. La presenza di yaki kuzure non è un buon segno.

 

Il nakago appare poco rifinito, il mekugi ana non è ben centrato ed il foro è obliquo.

 

P.S. Dubito assai che possa trattarsi di jifu utsuri. :ciaociao:

Il torokusho è un documento che, in Giappone, accompagna sempre la spada. Non puoi averlo tu in originale, poichè esso viene consegnato alle Autorità competenti per la procedura di esportazione. Alcuni venditori allegano una fotocopia, spesso per dare ad intendere che si tratti di un "certificato". Aoi Art, in genere, non lo fa. :arigatou:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Mi felicito con te per la lama arrivata sana e salva :arigatou:

 

Rispetto alle considerazioni che hai inserito nella scheda, mi preme precisare che la "suddivisione qualitativa in base alla mei" è un escamotage che piace molto ai commercianti ma che non ha riscontro scientifico (ad esempio ci sono moltissime lame che sono chiaramente di bassa qualità, quindi kazuuchimono, debitamente firmate e datate in tutte le varianti possibili di Bishu/BIzen koku/kuni, etc).

Unica eccezione: una lama con zokumei non è di sicuro una kazuuchimono.

 

Comunque, la qualità di una lama si valuta a nakago coperto.

 

I parametri di base li abbiamo visti qui: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=9440

 

Quali sono, invece, i segni caratteristici di una lama "prodotta in massa" nel Muromachi ?

 

In genere, dato che la produzione viene fatta in economia, la quantità di tamahagane è ridotta. Quindi poche politure bastano a portare alla luce lo shingane e l'aspetto di questi sfondamenti è abbastanza caratteristico. Attenzione che le zone di shingane appaiono generalmente più scure sotto la luce diretta ed incidente: questo può determinare un effetto chiamato tsukare utsuri.

 

Se la qualità della materia prima è bassa (sappiamo che il blocco di tamahagane che esce dalla tatara presenta vari gradi di qualità) ed il tempo di realizzazione viene accorciato (sempre per motivi economici) ciò si riflette nella qualità della forgiatura. Ci saranno quindi molti difetti tipici nel jigane. La presenza di grezzo masame nella hada, ad esempio, non è un buon segno.

 

L'hamon può avere delle interruzioni, oppure avere in alcune parti un aspetto attenuato. La presenza di yaki kuzure non è un buon segno.

 

Il nakago appare poco rifinito, il mekugi ana non è ben centrato ed il foro è obliquo.

 

P.S. Dubito assai che possa trattarsi di jifu utsuri. :ciaociao:

Il torokusho è un documento che, in Giappone, accompagna sempre la spada. Non puoi averlo tu in originale, poichè esso viene consegnato alle Autorità competenti per la procedura di esportazione. Alcuni venditori allegano una fotocopia, spesso per dare ad intendere che si tratti di un "certificato". Aoi Art, in genere, non lo fa. :arigatou:

Grazie mille per le considerazioni!

 

Mi puoi aiutare un po' a capire la lama che sottomano?

Sono sicuro che la tua esperienza ti ha fatto vedere e capire molte più cose da quelle quattro foto che ho messo piuttosto che io che ho la lama davanti...

 

Grazie!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Per fare certe analisi è indispensabile uno studio approfondito con la lama in mano. :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Sarei molto felice di mostrarvela dal vero!

 

È già la seconda volta invece che sento parlare di daimyo registration...di cosa si tratta e cosa implica di preciso?

 

Grazie

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Dai Guascone, non limitarti a scopiazzare da aoi, il mio era un invito generale... puoi fare di meglio dai! p.s. jifu utsuri e sukesada? non direi... come un gelato al gusto di bistecca.

Ora che hai la tua lama in mano, forse è il caso che se vuoi saperne di più è il caso che inizi a seguire le tante indicazioni che da qualche tempo a questa parte ti sono state date (ma proprio tante).

Altrimenti la tua soddisfazione ne verrà meno se continuerai a trovare la pappa pronta... dai ;-)!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

La "daimyo registration", o "daimyo kazoku" si riferisce al periodo in cui in Giappone si è stabilito che ogni spada realizzata in modo tradizionale dovesse avere un suo "documento di riconoscimento" (il torokusho).

Questa pratica di registrazione è stata introdotta alla fine del 1950 (showa 25).

 

Per incoraggiare la popolazione a registrare le proprie lame (una lama senza torokusho è illegale) nel 1951 vennero invitati per primi gli esponenti di "nobili famiglie" ed i templi. A causa di ciò molte delle lame più importanti del Giappone risultano essere registrate in quell'anno.

 

Anche in questo caso, tuttavia, la presenza di una registrazione del 1951 non è una garanzia. Infatti nel '51 sono state registrate anche parecchie lame gimei, dato che il torokusho non è un expertise.

Però, se la lama è oggettivamente di grande qualità, è probabile che provenga da una famiglia di un certo lignaggio.

 

E' da tener presente che nel 1946 in Giappone vengono de facto aboliti tutti i titoli nobiliari eccetto quelli imperiali, quindi l'invito "ai nobili" va considerato sempre con una certa elasticità. :arigatou:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Dai Guascone, non limitarti a scopiazzare da aoi, il mio era un invito generale... puoi fare di meglio dai! p.s. jifu utsuri e sukesada? non direi... come un gelato al gusto di bistecca.

Ora che hai la tua lama in mano, forse è il caso che se vuoi saperne di più è il caso che inizi a seguire le tante indicazioni che da qualche tempo a questa parte ti sono state date (ma proprio tante).

Altrimenti la tua soddisfazione ne verrà meno se continuerai a trovare la pappa pronta... dai ;-)!

Devo essere sincero, avevo aperto la discussione nella sezione più generale proprio perché non mi sentivo in grado di realizzare una scheda come si deve...ho tanto da leggere e da imparare ma fremevo dalla voglia di condividere con voi l'arrivo della spada...:)

Come scritto in altri post, sono 30 anni che sogno di possederne una...

 

Ovviamente questo non vuol dire che non possa provare a fare di meglio...

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

La "daimyo registration", o "daimyo kazoku" si riferisce al periodo in cui in Giappone si è stabilito che ogni spada realizzata in modo tradizionale dovesse avere un suo "documento di riconoscimento" (il torokusho).

Questa pratica di registrazione è stata introdotta alla fine del 1950 (showa 25).

 

Per incoraggiare la popolazione a registrare le proprie lame (una lama senza torokusho è illegale) nel 1951 vennero invitati per primi gli esponenti di "nobili famiglie" ed i templi. A causa di ciò molte delle lame più importanti del Giappone risultano essere registrate in quell'anno.

 

Anche in questo caso, tuttavia, la presenza di una registrazione del 1951 non è una garanzia. Infatti nel '51 sono state registrate anche parecchie lame gimei, dato che il torokusho non è un expertise.

Però, se la lama è oggettivamente di grande qualità, è probabile che provenga da una famiglia di un certo lignaggio.

 

E' da tener presente che nel 1946 in Giappone vengono de facto aboliti tutti i titoli nobiliari eccetto quelli imperiali, quindi l'invito "ai nobili" va considerato sempre con una certa elasticità. :arigatou:

Grazie della spiegazione!

 

:arigatou:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Sarei molto felice di mostrarvela dal vero!

 

È già la seconda volta invece che sento parlare di daimyo registration...di cosa si tratta e cosa implica di preciso?

 

Grazie

Come ogni anno in tutta primavera si dovrebbe tenere un'incontro INTK a Sesto Fiorentino. :ciaociao:


"Indiana Jones e la lama perduta"

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Come ogni anno in tutta primavera si dovrebbe tenere un'incontro INTK a Sesto Fiorentino. :ciaociao:

Sarebbe bello riuscire a partecipare.

 

Appena ci sono le date cercherò di organizzarmi per partecipare.

Purtroppo per me questo è un anno di transizione, lavorativamente parlando, che mi impegna oltremodo. Inoltre il mio giovane erede di un anno e mezzo richiede altrettante attenzioni e il tempo da dedicare alle passioni si riduce drasticamente...

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Grazie Guascone per aver condiviso le foto e la scheda tecnico/ storica della tua "prima", e perchè no, anche della tua gioia e voglia di imparare!

Appena ho più tempo sarà un piacere studiarla, frattanto sapresti dirmi cosa ti piace di più di questa lama?


Fabrizio T.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy