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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

mirco81

forgiatura e tradizione

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Il dubbio probabilmente suonerà banale ai più, tuttavia è una cosa che mi sono spesso chiesto... in Giappone esistono stranieri "titolati" alla produzione di spade? o in alternativa studenti diretti di artigiani qualificati?... come tutti sanno in varie parti del mondo molti propongono propri lavori, sulla cui qualità non sono preparato a dare un giudizio ma che personalmente non annovero tra le spade giapponesi essendo prodotte appunto fuori dal Giappone... tuttavia mi torno a chiedere se esistano persone non giapponesi motivate e preparate, che seguano e rispettino una tradizione codificata, che "penso" preveda anche la necessità di certificare "l'origine geografica" della lavorazione oltre alle materie prime e ai processi tradizionali, e che quindi lavori attualmente in Giappone... una semplice curiosità visto che solitamente (putroppo) molti europei si fregiano di titoli (mi riferisco all'ambito delle arti marziali tradizionali e non) che poco hanno a ache fare con "l'arte" ma più con una forma di "marketing" per cercare di vendere meglio quello che secondo loro evidentemente è una merce... tuttavia questa pessima pratica mi sembra più rara nell'ambito della creazione di lame...

 

ringrazio chiunque vorrà darmi una risposta in merito...

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Che io sappia solo un forgiatore straniero è riuscito ad ottenere il titolo di forgiatore, il suo nome era Keith Austin, era un americano che purtroppo però è morto piuttosto giovane.
So che ci sono altri stranieri che stanno facendo tirocinio sotto forgiatori giapponesi ma nessuno di loro ha ancora ottenuto l'abilitazione.
Qui la storia di Keith Austin
https://www.youtube.com/watch?v=7KRR1tuXFWE

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Anche io, pur vedendo molti artisti stranieri prendere spunto, non conosco forgiatori non giapponesi di lame.

Sulle tsuba, benché non so se abbia titoli, credo che Ford Hallam sia un non giapponese che personalmente mi suscita grande curiosità ed interesse. Talvolta un po'"Edo" nel senso non positivo del termine, ma la padronanza delle tecniche e dei materiali ed il risultato artistico dei suoi lavori non mi ha fatto mai pensare ad un non giapponese.


 

月の道

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...in effetti la creazione degli elementi del koshirae (per quanto pure questi possano raggiungere lo status di vera e propria opera d'arte) ho notato sia relativamente "sdoganata" anche fuori dal giappone... come anche la politura ed il restauro in generale, per quanto anche il politore sicuramente sia un artigiano che per molti versi "vira" verso l'artista, siano comunque presenti fuori dal Giappone, ed eseguano comunque lavori di ottima fattura (almeno da quello che mi è capitato di leggere anche su questo forum)... era nell aforgiatura in se che la curiosità, per quanto banale, mi faceva chiedere se magari era "sancita" la non accettazione degli stranieri, tuttavia sembra non sia così; un bene per i fortunati che possono seguire questa strada, ch esicuramente tutto sarà tranne che semplice...

 

Tuttavia mi chiedo se per un collezzionista o per chi studia questo tipo di oggetti, il sapere che la lama non è stata forgiata da mani giapponesi (a parità di qualità s'intende) sia un punto rilevante oppure no... il caso assolutamente limite ed ipotetico di un katana "perfetto" forgiato chessò in Russia, manterrebbe le sue caratteristiche di perfezione tuttavia (almeno come pensiero personale, e forse proprio per la mia mancanza di esperienza tecnica nell'apprezzare le caratetristiche della lama) credo mi darebbe una sensazione strana, come se nonostante la qualità la ritenessi "inferiore"... come per mangiare un pizza all'estero, ch eper quanto buona possa essere "non è italiana" :hihi:

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Non so se un paragone col cibo possa essere davvero calzante.

 

Nella stazione ferroviaria principale di Kyoto c'è un bar molto elegante in cui abbiamo preso un caffè. Barista giapponese "diplomato" in Italia e macchina italiana.

Caffè ottimo. Molto più buono di quello che generalmente si beve a Firenze.

 

Per quanti riguarda le spade si entra, invece, nello sfuggente campo dei Kami....le sensazioni personali diventano più complesse e variegate

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Non so se un paragone col cibo possa essere davvero calzante.

 

Nella stazione ferroviaria principale di Kyoto c'è un bar molto elegante in cui abbiamo preso un caffè. Barista giapponese "diplomato" in Italia e macchina italiana.

Caffè ottimo. Molto più buono di quello che generalmente si beve a Firenze.

 

Per quanti riguarda le spade si entra, invece, nello sfuggente campo dei Kami....le sensazioni personali diventano più complesse e variegate

 

era sicuramente un parallelo volutamente "leggero" (però giusto per dire, ogni volta ch evado a Tokyo non trovo un espresso decente manco al locale della segafredo a Shibuya...) ma voleva solo indicare come, almeno per me, talvolta il contesto in cui un determinato elemento viene creato, va a modificare (e non sempre tale modifica è fondata) il giudizio... tuttavai sono d'accordo con te sull'entrata in un campo affascinante tanto quanto appunto sfuggente, ovvero quello del gusto personale...

 

eppure è interessante notare come talvolta alcuni particolari possano modificare il giudizio su qualcosa... in fondo se un maestro giapponese trasferitosi all'estero forgiasse, utilizzando dell'acciaio tamahagane di qualità, una token essa per voi avrebbe esattamente lo stesso "valore" che la stessa avrebbe avuto se il maestro l'avesse forgiata restando in Giappone?... sicuramente la questione è più filosofica che pratica...

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IO ho conosciuto nel 2009, uno studente canadese del M. Kawachi Kunihira che lavorava da 10 anni nella sua forgia,a Nara, però non so coasa fà adesso

so che tornava in Canada, però non ho più sentito parlarne ( forse bisogna cercarlo).

10 anni non sono pochi.

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IO ho conosciuto nel 2009, uno studente canadese del M. Kawachi Kunihira che lavorava da 10 anni nella sua forgia,a Nara, però non so coasa fà adesso

so che tornava in Canada, però non ho più sentito parlarne ( forse bisogna cercarlo).

10 anni non sono pochi.

Credo tu ti riferisca a Pierre Nadeau http://soulsmithing.com/persons/nadeau/

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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