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Altura

il club dell' Ukiyo-e

Messaggi consigliati

Invece non finisci mai di stupirci per il tuo polimorfismo e la varietà delle tue conoscenze.

Gran lavoro.

Là due e la tre sono le mie preferite. Riflettendoci, credo siano più luminose.

Ma hanno tutte un loro perché.


 

月の道

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tanto per .... (tirarmela, visto che gioco in casa

un quadro incorniciato di scuro .. "chiude il cerchio" .. è più rasssicurante e vive di vita propria
una cornice chiara ... porta fuori (anch'essa sia in oro o argento, finita tra gorghi e volute, apparecchiata)

fateci caso, grandi quadri (oltre alla dimensione) su grandi cornici spesso li vediamo su pareti in broccato o damasco così preziose tutt'intorno che per rilassar lo sguardo ci proiettiamo solo dentro al quadro (null'altro attira e rilassa meglio la nostra presenza)

un pò come nella teoria degli opposti.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Dimenticavo,
per questa, nel caso di cornici chiare o particolarmente estrose bisogna valutare il fondo su cui andranno.

Talvolta è più facile cambiar cornice ..... anche se io consiglio sempre l'opposto.
Meglio cambiar parete.. e poi anche la casa .. e poi anche il giardino ...

ma vuoi mettere che "intorno" avrai creato alla tua stampa ??!!! >>


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Tanto per concludere l'angolo della cornice ...

La soluzione dei passeopartout personalizzati è quanto di più economico ci sia.

un semplice cartoncino (un pò groffato o almeno ruvido è meglio) poi, se non ho trovato la tonalità che cerco, lo posso far stampare da xerox o plotter nella tonalità che cerco, magari non "molto intenso" ma con un texture sfumato o meglio ancora - più facile a farsi che a dirsi - farsela da soli con aquarelli o tinte all'acqua - spugnando il cartoncino per avere "la nostra" tinta-trama unica e irripetibile (basta fare un pò di prove e dedicarci un pò di tempo ... (e sopratutto convincersi che una giornata è fatta almeno di 28/30 ore.. e li generalmente si trova del tempo libero)

 

A prescindere dalla cornice, senza l'interno è complicato, io preferisco "la versione" del pdf, con "il distacco chiaro" tra le due stampe

quella nera è ...... nera.


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@@GLuca, se poi per caso te ne volessi disfare ... a me un'ideuzza è venuta, si chiama: Yoshitoshi a casa mia)))

 

Yoshitoshi_a casa mia.jpg


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Grazie infinite Betadine, una consulenza molto competente e assai utile per tutti !

Devo ammettere che non ho pareti adatte a valorizzare l'ultima tua soluzione, che mi piace molto (anche se è meno "neutra" rispetto alle altre), quindi cambierò casa al più presto...

 

:arigatou:

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Grazie a voi.... it's my pleasure.


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@@ Altura ... anzi

scusi è.. comandà, ma non doveva coltivare ogni sera questo angolo ?? (vabbè vado a drizzar la randa, lasco un pò di fiocco e ci rimattiamo in rotta ... il mare è steso.

 

Questa è una delle mie preferite (realizzata da uno scozzese..)

 

Cho Musubi.jpg

Stampato da 14 blocchi in 27 colori.
Ombreggiatura "bokashi" (gradazione di colori); estese baren "sujizuri" (cerchi) allo sfondo; oro "mica" sulle onde metalliche superiori e argento inferiore obi (anta);

"gauffrage" (goffratura) alle farfalle delle maniche.

Paul Binnie (1967-present)
Title "Butterfly Bow" ("Cho Musubi")
Date October 2005, Limited Edition #93/100, pencil-signed.
Series First print of "A Collection of Eastern Brocade Beauties"
("To Nishiki Bijin Awase")

Dimensioni immagine 10 1/4 x 15 ("dai-oban")

La modella si chiama Akiko (n. tel xxxx237)


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Hai ragione Beta, ma i tuoi interventi sono un piacere, un vero sollazzo che giustificano la mia "provocazione" . Ho ammirato interi minuti la fenice di Hokusay ed è bellissima la tua donna di schiena (sono sicuro che tu te ne sia innamorato) hai capito lo scozzese! Sono tentato di commentare ogni opera postata ma scivolerei nel noioso e presuntuoso, in questo mondo di spade.


Antonio Vincenzo

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beh innamorarsi di una stampa, scusami ma è un po da pervertito - tanto per dirla papale papale - ci ho aggiunto un pò di faccime, altrimenti sembra che melasiapresa.... [ :whoa:] se ti dicessi che la conosco... forse cambia qualcosa nella prospettiva ??? :biggrin: (Paul è vivo e vegeto e molto disponibile a condividere la sua esperienza... lui ultimamente in Paris, Akiko no.)
Vabbè torno in coperta a sistemar le vele.

(grazie gra...

Modificato: da betadine

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pensierino per la sera..

...e come lui consiglia:

 

spegni le notifiche ed alza il volume: rilassati per qualche secondo e premi play per essere catapultato nel Giappone del XIX Secolo

(cliccando sulla V di vimeo permette l'ingrandimento a tutto schermo)

@@ Altura.. immagino che sia tu al 37°secondo .. che salpi

e stoppando a 1'e50" si possono leggere gli artisti.

 

 

buonanotte


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su pressioni di mia figlia... pubblico anche "questo"

(un piccolo tributo a giovani studenti di Minneapolis, che anche di ukiyo si interessano... e questo è bello).

 

 

(oramai lo sapete.. cliccando sulla V ..)

e l'immagine finale ci riporta alla oramai conosciuta Akiko Mori

 

Natsu.jpg

Ombreggiatura "bokashi" (gradazione di colori); riflessi “bruniti” su capelli neri, baren “sujizuri" (cerchi) allo sfondo superiore;

gold, silver, and copper mica highlights.

Paul Binnie (1967-present)
Titolo "Estate” ("Natsu") dalla serie “Quattro stagioni”
Date August 2003, Limited Edition #/50, pencil-signed.
Dimensioni immagine 13 x 19 ("double-oban")


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Grazie Beta, bellissimo regalo, credo che tu sia il degno sceneggiatore di questo club.

Nella mia prossima vita costruirò nella mia casa una stanza, piena di teche, con le pareti piene di stampe antiche giapponesi ed in sottofondo la musica del filmato che hai proposto, un altarino per il Buddha (ho una moglie Buddista) ed infine una piccola biblioteca dedicata. Forse alcuni di voi vivono già questo piccolo sogno ed allora complimenti a voi.

Divagazioni sul tema:

a proposito di prossima vita, nell'epilogo del film "T-Pax" che molti di voi avranno visto, la voce narrante che vuole essere la voce dell'alieno, spiega allo psichiatra "Jeff Bridges" la teoria dell'universo in espansione e successiva contrazione per la quale finito di espandersi, l'universo, tornerà a contrarsi per riesplodere nuovamente in un loop eterno ed anche la tua vita si ripeterà in un eterno loop sempre la stessa. Per cui, concludeva, non privarti di fare cose che vorresti fare, il rammarico sarà tale in tutte le tue vite, non avrai altre possibilità....

To Be Continued..


Antonio Vincenzo

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.. non conosco quel film, ma parlando di sempre di film, sembra Nirvana di Salvatores.. un loop continuo , in fondo in fondo tutto torna.

 

ma credo che in questo fluttuante mondo, il ritorno non è in totale consapevolezza, nella trasformazione qualcosa si perde.. (chiaro che è una teoria in tutto mio vantaggio, anche se potrei raccontarvi .. di cose che voi umani non immaginate .. ancora).

Comunque, caro capitano di lunghe navigazioni, contro i miei interessi ti risparmierò un pezzo della stanzetta, condividendo a breve una raccolta della "mia collezione" (probabilmente già nota.. ma non ho ancora trovato una buona palla di vetro.


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Cercalo (il film K-Pax) prima ho confuso la t con la k, te lo consiglio, non un capolavoro, il punto di vista di un alieno sulla nostra umanità, (buona interpretazione di Kevin Spacey) . Sono a questo punto curioso di vedere la tua "palla di vetro" e.. bada sarò molto critico.


Antonio Vincenzo

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..sai a noi di marte i film di fantascienza fanno un pò ridere, come per voi i film di stanlio e ollio (è che so difficle nei film.. e non solo)

 

Saltando ogni forma di reigi ... e visto che quel fabbricante di archi di bambù mi intriga tanto.. (…e non mi dire che son curioso, Lo so ..;-)
Dopo quel delizioso bourbon ho acceso la luce e...

Le due stampe dell’Hokusai, tratte dal primo volume degli E-Hon-Manga, 15 in totale e pubblicati nel 1814 (una delle oltre 150 serie conosciute dei libri di Hokusai), quando di qua, sotto la luna, ci si preparava alla guerra e di là, al levar del sole, si provava a restaur finanze, mirando di arti e di mestieri e di mondi fantastici, da chi più di vent’anni prima aveva già sognato quella che sarà la disputa alla Grande Convenzione di Kanagawa, (1854) …

e il naufragar m’è dolce in questo mare.

 

g1.png

 

G2.png

 

(e se vorrai, raccontaci qualcosa..
nel mondo fluttuante, qua stiamo.


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Grazie Betadine.

 

Il regalo di mia madre non fu casuale.

Da qualche decennio pratico tiro con l'arco medievale, è ormai un paio d'anni che ho smesso di insegnarlo agli adulti ed il poco tempo che ho, lo dedico ora solo all'istruzione dei bambini.

Vi farà forse piacere sapere che il nostro tiro con l'arco medievale, di matrice senz'altro meno nobile rispetto a quello giapponese, non si discosta molto dal suo gemello nipponico delle origini.

Qualche tempo fa è uscito un intrigante manualetto che ha mezzo millennio, a cura della casa editrice Il Cerchio, che mostra abbastanza chiaramente quanto pragmatico fosse il loro approccio (e quanto Herrigel abbia aggiunto di suo in una tecnica marziale che fondamentalmente perseguiva ciò che una tecnica marziale deve perseguire).

Il testo è il fondamento dell'Heki Ryu.

Lo consiglio, anche se è scritto nello stile del tempo (criptico e poetico).

 

Colgo perciò l'occasione per spiegarvi una cosa divertente che pochi sanno.

Il significato del termine Zanshin.

Tutte le arti marziali giapponesi utilizzano questo concetto, che significa tanto il permanere dello spirito, quanto il permanere del corpo. Questo concetto viene mutuato dal tiro con l'arco da guerra, dove esso indica l'ultima fase del tiro. In questo momento è difficile percepire la separazione tra corpo e spirito, ma anche tra l'arco e la freccia che sta viaggiando verso il suo bersaglio.

I quattro componenti, arciere, bersaglio, arco e freccia, sembrano una sola realtà indivisibile.

Lo zanshin permea comunque tutto il gesto senza abbandonarlo nemmeno alla conclusione.

Si tratta di un istante particolare, perché in questo istante il mondo sembra vivere un po al rallentatore compresa la freccia che viaggia verso il bersaglio, col suo infausto messaggio.

Talora viene tradotto con "concentrazione" che ha un suo fascino, che lo lega al centro del bersaglio.

Ma la sensazione che si prova non va verso un punto anzi, sembra una sorta di ampliamento del proprio essere in tutte le direzioni, non solo in quello della freccia.

I praticanti di kyudo italiani traducono con "risonanza". Davvero adatto, ma solo a chi ha provato almeno una volta. Per gli altri è incomprensibile.

Gli arcieri olimpici usano il termine inglese "follow through", perché il gesto atletico prosegue anche se ormai la freccia ha lasciato l'arco. Il permanere del corpo, appunto.

Neanche questo va bene, perché sembra che la mente possa rilassarsi, mentre essa prosegue cavalcando la freccia verso il bersaglio e al tempo stesso non è fisso su essa. ...e non mi sono mai piaciuti quelli che traducono dal giapponese usando l'inglese.

I Giapponesi sostengono che l'energia con cui colpisce la freccia non è la stessa se la freccia viene abbandonata. Ma qualsiasi colpo in altre arti marziali mantiene il medesimo concetto.

 

Beh, la cosa è invece molto più semplice.

Oserei dire banale.

Cè un solo problema.

La capisci solo quando devi ammazzare qualcuno.

 

Per fortuna io non sono dovuto arrivare a tanto.

Al contrario di quanto avviene con una lama, le frecce possono essere rese moderatamente innocue se si deve ricostruire una guerra medievale in uno dei tanti bei borghi medievali della nostra splendida Italia.

Sapete a cosa serve lo zanshin?

Beh, in tutta la baraonda che si scatena in quegli istanti, lo zanshin serve a capire se serve una seconda freccia, se la prima non è bastata.

Ancora guardando l'avversario che si rialza, senza abbandonarlo, una nuova freccia viene estratta dalla faretra e trova posto nell'arco, per portare a termine ciò che è stato principiato.

Non ho alcun dubbio che lo stesso discorso valga per un secondo eventuale colpo di spada.

 

...Tutti a disquisire sullo zen di ogni istante.

Sulla meditazione del guerriero.

Sulla matrice buddista comune verso l'Amore per l'Universo e per il prossimo.

 

😂😂😂

Lo zanshin serve per capire se occorre il "colpo di grazia".

Esiste nella cinematografia storica una splendida rappresentazione di questa scena.

Io l'ho capita dopo.

Mi chiedo se la rappresentazione sia così ben tratteggiata perché il regista è un giapponese di origini nobiliari. Si tratta de "I sette samurai" di Akira Kurosawa.

Parlo ovviamente della battaglia finale, quando il vecchio samurai, rotto a decine di battaglie, decide di far entrare tutti i banditi rimasti è lì uccide uno per uno col suo infallibile arco.

 

Vi allego questa immagine del mondo fluttuante perché lo sguardo di questo samurai porta un eco di questo zanshin di cui vi ho parlato. Almeno così è parso a me.

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月の道

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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