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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Altura

il club dell' Ukiyo-e

Messaggi consigliati

"una sorta di rivoluzione" ... infatti Kuniyoshi protestava contro le "dress-code law" rappresentandosi con un vistoso abito.. una sorta di Pasquino

 

Kuniyoshi_dress.jpg

"Brave Kuniyoshi and His Paulownia Design"

preso da: Kuniyoshi, il visionario

"come si concilia" ... (una visione più "poetica") con la quadratura del cerchio: senza il nostro opposto non ci completiamo, senza "il male" non ci può essere "il bene" e viceversa...

L'essere complementare è necessario in qualsiasi ambito... due parti della stessa cosa, dove la mancanza dell'una annulla la presenza dell'altra.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Fu colpa nostra.

.....

 

(forse) di sicuro l'incipit è venuto da qua ... ma (forse) non aspettavano altro e (forse) erano già pronti. aspettavano solo un input.

>

 

E' già accaduto in diverse latitudini... dove - eccezion non fa regola - piccole e sparute comunità di indigeni (quando non sterminate) provano a resistere e restano ancorate alla loro "tradizione" e noi le guardiamo, talvolta ammirati, come guardiamo al piccolo panda che nasce (forse con meno "whao..)

infondoinfondo loro sono "il riconoscimento della nostra evoluzione" :cry:


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.

..

e (trè)

Nippondaemon and the cat.jpg

Utagawa Kuniyoshi

La storia di Nippondaemon e il gatto (Nippondaemon neko no koji)

attori, da destra a sinistra: Onoe Kikugorô III come Kotoura, Onoe Kikugorô III come Spirito della Cat Stone e Sawamura Sôjûrô V come Nippondaemon.

Edo period - 1847 (Kôka 4), 7th month

Vertical ôban triptych; 35.7 x 73.5 cm

Curiosità

Una foresta avvolta dalla nebbia. Un samurai solitario che torna a casa a tarda notte incontra una giovane donna apparentemente indifesa. Comincia così l'orrore della storia di fantasmi, vendetta e i torti subiti da Kaneto Shindô sulle donne dagli uomini. Kuroneko è un film che sembra più vecchio di quello che è. Girato nel 1968, cinque anni dopo il più famoso film horror di Shindo, Onibaba , Kuroneko si rivolge ai pezzi d'epoca più umanistici e ai film di combattimento con la spada degli anni '50. E le signore dei demoni di gatto dovrebbero essere un'attrazione enorme per chiunque. Le signore dei demoni e i gatti fantasma sono stati in giro molto prima di Ju-On/The Grudge o ancora prima che Utagawa Kuniyoshi illustrasse una dolce festa di una signora, due gatti che danzano con fazzoletti in testa e un gigantesco mostro di gatto …
In realtà, è un genere in teatro, "neko-sodomono" ("dramma che si occupa di una disputa familiare e un gatto" o "Cat Troubles"), e la maggior parte dei film di demoni cat si può far risalire in un modo o nell'altro a storie come Yamata "The Nekomata Fire" (1708) di Kaiiki, in cui un gatto con due code incendia una casa del samurai (probabilmente infestata), la commedia di Tsururya Namboku IV "Okazaki Ghost Cat / In viaggio verso le 53 stazioni" (1827), Kawatake Shinshichi reciterà, "Il caos del gatto fantasma di Arima" (1880) e prima ancora in spettrali storie di fantasmi sui gatti che potrebbero apparire come esseri umani. Il dramma kabuki degli anni '40, "La storia del monumento di pietra del gatto demone di Sagano", fu adattato per il cinema nel 1910. "Okazaki Ghost Cat" fu trasformato in un film nel 1912. Tutti sono stati adattati più volte da allora.

Sorcio: https://teleport-city.com/2015/10/13/kuroneko/


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Galleggiare come un secco guscio di zucca..

 

Difficile trovare una migliore definizione del Mondo Fluttuante, per un popolo tradizionalmente riservato ed elegantemente schivo quando si tratta di aprire il calderone dell'emotivita'.

Anche quando esso assume carattere collettivo, come in questo caso.

 

..........

 

Grazie Getsu, ero certo che saresti presto arrivato a focalizzare uno degli aspetti più controversi dell'argomento.

 

Le differenze sociali (anche se elegantemente non si parla più di caste) sono ancora ben radicate tra i giapponesi; anche tra i più giovani, tra laureati, tra professionisti che in qualche modo il mondo oltre il Giappone l'hanno visto. Non ne parlo per sentito dire, l'ho visto bene coi miei occhi. Ma certo non ti racconto nulla di nuovo.

 

Non sono persuaso che il samurai abbia mai davvero capito il chonin...e viceversa.

 

L'ukiyoe, presentato in un certo modo, può sembrare un mondo in cui è tutto concesso; affine, magari, al nostro carnevale ma...attenzione...nell'ukiyoe non vale ogni scherzo. Adachi Ginko ne sa qualcosa.

 

Può esser vero che il Mondo Fluttuante abbia contribuito ad aprire le porte (a noi moderni occidentali) di un mondo eccentrico, crudele ed affascinante, quello della spada giapponese, i cui protagonisti samurai sono sempre figure un pò caricaturali (e infatti, nelle stampe, spesso sono raffigurati attori nei panni dei paladini...). Nel bene o nel male scardinando un contesto "di classe" ormai incomprensibile, in ogni caso, per la maggior parte di noi.

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;-)

Adaki Ginko

Good and Evil

Good and Evil.jpg

 

 


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No, il Mondo Fluttuante non fu il luogo della giustizia proletaria.

Non era possibile allora è non è possibile oggi in un popolo che ha imparato a sopravvivere ad una Natura Bella e Terribile con la strategia dellUnione e la cosciente e scientifica suddivisione dei compiti e dei ruoli nel più estremo spasmodico dettaglio.

Un popolo dove esiste un mestiere che è fare lelsa di una spada, null'altro se non quello per tutta la vita al più alto livello possibile.

A questo livello di specializzazione, il resto del mondo è arrivato ieri.

...D'accordo, l'altro ieri.

 

La psiche umana ha però caratteristiche morfologiche che derivano dall'evoluzione della sua specie.

Molto più antiche della suddivisione in caste.

Molto più antiche dell'opponibilita' del pollice.

Uno di questi retaggi ancestrali contrappone, per non dire, come ha detto qui qualcuno, rende complementari, il Potente e l'Innocuo.

Il re e il folle. Il tutore della legge e lo scemo. Chi porta la spada e chi il liuto. Chi alza la voce per essere ubbidito e chi la alza per recitare una storia divertente. Chi ha un ruolo e chi per averlo può solo indossare una maschera variopinta.

 

Il Mondo Fluttuante fu punto di accumulazione di spiriti giullareschi.

Musicisti, attori, prostitute, giocolieri, pittori, ...uomini del futile, uomini innocui e privi di ruolo sociale come "nani e ballerine".

Erano uomini "fuori".

Fuori dalla legge, fuori dalla casta, fuori di testa, fuori dalla vita reale e dal comune sentire.

Solo con questi il potente può abbassare la guardia e gettare la maschera, perché possa essere indossata dal folle per affermare finalmente che il Re è nudo.

Al sorgere del sole tanto tutto tornerà come prima: ognuno al suo posto è col proprio vestito perfettamente annodato.

 

Kuniyoshi, il Visionario.

Certo, ma anche Kuniyoshi il Pasquino, fustigatore di costumi.

Non cè differenza nel definire il Buffone.

 

In tutto il mondo però chiamiamo uomini come questi con un nome.

Un nome che ci fa capire che, da sempre, a loro è demandato il compito di comprendere e svelare le verità più profonde dell'animo umano.

Artista.


 

月の道

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Non ho detto che là si trova.

 

giusto a fagiuolo...

tra materni arcieri che rievocano tempi passati e presenti o dove un "Là" al posto di un "La" cambia completamente il percorso della visione..

 

artisti.jpg

Hazy Moon cat, Sheng

 

Come accadde per gli abiti, (Sanctuary Law) durante i primi anni del 1840, lo shogunato Tokugawa vedeva all’orizzonte che la loro presa politica stava iniziando a perder punti... e per "riaffermare" il potere introdusse le Riforme Tenpō, una serie di severe norme che miravano a rafforzare il controllo sulla società. Le riforme includevano il divieto di rappresentazioni di attori kabuki, cortigiane e geisha. Per lo Shogunato queste professioni rappresentavano lussi che la società non poteva permettersi e dipingendoli, si pensava che gli artisti provocassero di proposito la società attraverso idee sovversive.

Per aggirare questa censura, Kuniyoshi spesso illustrava i famosi attori kabuki in forma animale, nascondendo, dentro alla visione, piccoli indizi che suggerivano la vera identità di un attore. Ciò ha comportato “nuova linfa” per gli illustratori, che inventarono nuovi modi per comunicare con il loro pubblico... e, data la «simpatia popolare» verso l'artista, gli attori stessi e i fan del kabuki si divertirono a cercare di risolvere gli indizi visivi che li aiutavano ad identificarli.


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e per alleggerire la protopoliticante piega che ci sta riportando con i piedi sulla terra... (torniamo a fluttuare..

 

 

Toshikata.jpg

Mizuno Toshikata

"Ombrelli blu"

"Le donne nel Bunsei apprezzeranno i fiori di ciliegio: Hanami, Bunsei-goro Fujin
da: "Trentasei esempi di bellezze" ("Sanju-roku Kasen"), 1893
Akiyama Buemon
8 5/8 x 12 3/4, Oban
Ombreggiatura "bokashi" abilmente eseguita su ombrelli e sfondo;

"gauffrage" a colletti, ciliegi rosa e cartiglio del titolo;

brunitura a nero obi e capelli e scultura molto dettagliata.

 

 

a me piace molto perché c'è il bLu e .... je suis Lulù (e non arrivate a banali conclusioni)

 

 

Bokashi: la sfumatura graduale del colore eseguita a mano, applicando una gradazione di inchiostro al blocco di stampa di legno piuttosto che inchiostrare il blocco uniformemente. Questa applicazione a mano doveva essere ripetuta per ogni foglio di carta stampato.

Gauffrage: un blocco di legno, senza colore, viene utilizzato per premere un disegno in rilievo nella carta, noto anche come stampa in rilievo o cieco.

Ôban: the standard print size, circa 14 by 10 inches (36 x 25 centimetri).

Obi: fascia in broccato di seta.


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Sarò puerile, ma non riesco a non dirvi quanto piacere provo ad aprire, ogni sera, questa finestra.

Attraverso ciò che scrivete sto conoscendo un Giappone che non mi aspettavo, leggo, cerco riferimenti, studio ed ammiro delle bellissime immagini, un "self service" culturale da cui non riesco ad affrancarmi se non a tarda notte.

Vorrei entrare nel contesto, ampliando come voi fate con minuziosa cognizione il concetto.

In un'altra discussione (accidenti a me non riesco a fare nemmeno un copia/incolla) commentando un libro appena letto (Sulla Maestria, consigliato dal buon Mauri) intrapresi una riflessione sulla cultura del popolo Giapponese definendola "avvolta" su se stessa fino a considerare ciò un limite. Non lasciando spazio, margine, non si davano una via d'uscita.

Oggi leggendovi capisco e mi è chiaro, ho conosciuto Kuniyoshi non solo in quanto sublime artista, ma artista anarchico e rivoluzionario una figura sociale in un Giappone che non permetteva derive di pensiero, coltivazioni ideologiche. Un Pasquino appunto come ben rende l'idea Getsu. Voglio continuare a divertirmi e vi ringrazio, grazie ee...grazie.


Antonio Vincenzo

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Ombrelli blu, che meraviglia Beta! Che dio ti perdoni! (il "d" minuscolo è voluto) un bluette che mi ricorda un paio di pantaloni che mettevo con orgoglio nei primi anni ottanta, ero molto elegante, sarei piaciuto anche alle tue amiche damigelle ombrelline. :hihi:


Antonio Vincenzo

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caxxo Altura (e perdonate il francesismo) .... che puerile... ho riaperto bauli nascosti tre leghe sotto al cielo.. Non mi stancherò mai di ringraziare Getsu.. per la condi-visione del Visionario e te per aver avuto quella brillante idea di "insistere" sull'argomento.. oltre che G.Luca per aver detto che il "club di spada" storceva un pò il naso.... (mia figlia quasi non mi sopportava più ... che ogni tre mesi da quando è nata gli rifilavo un pippone sull'ukiyo e su tutte le visioni (tranne la piovra) ahahahhah (un giorno vi posto "lo scritto") ahahahaa

 

... si diverte più con le lame di papà... e ora segue il waraku (e wing tsun)

 

 

quelle non le ho conosciute....

Modificato: da betadine

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Grazie per le belle parole, ma è Betadine che lo ha chiamato Pasquino.

(Oggi Roma era bellissima e qui a Milano sono stato invece accolto da una spanna d'acqua).

 

...Qui da noi, si parla del Sciur Carera.

Ma de l’omm de preia, ormai dimenticato tristemente in un angolo di Corso Vittorio Emanuele vicino a San Babila, vi racconterò un'altra volta!


 

月の道

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STATUA VIRILE ROMANA DETTA
"OMM DE PREJA" O "SCIOR CARERA"
UN TEMPO IN VIA S.PIETRO ALL'ORTO
DURANTE IL DOMINIO AUSTRIACO
FU PER MILANO QUELLO CHE PER
ROMA ERA LA STATUA DI PASQUINO

"L'Uomo di pietra", sempre di artisti scapigliati, trattasi.


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Stavo rileggendo l'intervento di Gian Luca, ho avuto un illuminazione, ma non sarà mica la Token il punto di contatto tra loro e noi, la chiave per entrare nel loro mondo e per loro entrare nel nostro? Un ponte dove si fondono i "nostri" pensieri e le nostre culture?


Antonio Vincenzo

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Stavo rileggendo l'intervento di Gian Luca, ho avuto un illuminazione, ma non sarà mica la Token il punto di contatto tra loro e noi, la chiave per entrare nel loro mondo e per loro entrare nel nostro? Un ponte dove si fondono i "nostri" pensieri e le nostre culture?

Caro Altura, io ne sono convinto.

 

Credo che il nostro non sia interesse per un qualcosa di esotico ma per qualcosa che evoca un mondo già nostro, ancorchè scomparso.

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beh è pacifico che tra appassionati di nihonto le latitudini collimino..

 

Se eravano un un forum di ceramica raku .. sarebbe stato quello, al pari del teatro, della calligrafia o dell'Haiku, la poesia del vuoto ...

per entrare ... serve sempre una chiave.

 

Spero questa vi piaccia.. più del mio commento.

 

 

SamuraiTachi.jpg

Samurai Tachi

Yoshitoshi (1839-1892)
Yamanaka Shikanosuke Yukimori

Series: Yoshitoshi's Courageous Warriors
Size: 14.5" x 9.75" Date: 1886
Signature: Taiso Yoshitoshi ga

Figlio di un medico di Tokyo, Yoshitoshi Tsukioka è considerato uno degli ultimi grandi maestri di ukiyo-e. Da ragazzino ha dimostrato un notevole talento e ha iniziato a studiare sotto il rinomato Kuniyoshi all'età di 12 anni. Yoshitoshi ha anche studiato con Yosai ed è stato adottato dalla famiglia Tsukioka.

 

Con l'avanzare della modernizzazione, Yoshitoshi soffrì di un crollo nervoso nel 1872, vivendo nella povertà e cessando ogni produzione artistica. Un anno dopo, riprese a lavorare; adottando il nome dell'artista Taiso e realizzando il suo potenziale creativo. Nel 1885, iniziò una delle sue serie più acclamate, 100 Views of the Moon. Nella primavera del 1892, subì il suo ultimo crollo mentale e fu impegnato nel manicomio di Sugamo. Il 9 giugno 1892 morì di emorragia cerebrale all'età di 53 anni.

 

Il lavoro di Yoshitoshi è noto per la sua componente inquietante e fantasiosa. Ha lavorato in un Giappone in rapido cambiamento, a cavallo dei domini dei vecchi sistemi feudali e del nuovo mondo moderno. La sua notevole immaginazione e originalità impregnavano le sue stampe con una sensibilità e un'onestà raramente viste in ukiyo-e di questo periodo. Dalle storie di fantasmi ai racconti popolari, dalla violenza grafica al dolce chiarore della luna, Yoshitoshi offre non solo brillantezza compositiva e tecnica, ma anche passione senza limiti.


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Ora perdonate se posto un qualcosa che ukiyo-e non è, ma il nostro Hokusai oltre a dominare la stampa su blocco di legno e sapendo pure che cambiò il suo nome, pare ogni volta che cambiò stile artistico, fu straordinariamente prolifico tra il 1796 e 1820, producendo circa 30.000 illustrazioni di libri e stampe a colori ispirate alle tradizioni giapponesi, alle leggende e alla vita quotidiana.

Katsushika Hokusai ha creato le sue opere più importanti dopo i 60 anni, in cui il Monte Fuji era spesso un elemento spiritualmente significativo. La sua arte ha avuto un impatto enorme sugli impressionisti, tra cui Claude Monet, Edgar Degas e Toulouse-Lautrec.

 

Qua vediamo una sua opera diversa... solo nel tratto..

 

 


Raven.jpg

Il piccolo corvo con la spada del clan Minamoto, 1823 circa (xilografia a colori), Hokusai, Katsushika (1760-1849) / Museo Pushkin, Mosca, Biblioteca d'arte Bridgeman. Questa stampa giclée offre una straordinaria accuratezza del colore.

Giclée (spray) è un processo di stampa in cui milioni di gocce d'inchiostro vengono spruzzate sulla superficie della carta creando transizioni di colore naturali.

Questo è il gigante Yatagarasu / 八 咫 烏 ("The Crow con una testa in otto misure"), mandato dal cielo per la dea del sole Amaterasu, per tradurre il leggendario imperatore Jimma nel bel mezzo di una battaglia per la fondazione del Giappone, attraverso passi di montagna da Kumano a Yamato.

Nella campagna, questo corvo in realtà ha agito come aiutante commissario Comandante in Capo, che annuncia la sua volontà ai capi delle tribù ribelli. Il nome Yatagarasu appare nel Kojiki, Nihonski; in "Yamashiro Fudoki" (compilato dall'ordine della regina Gammay) si osserva che Yatagarasu è in realtà il dio Takeshunumi-no Mikoto, nipote del grande dio Kami-musubi.

In "Kogosyu" ( "Supplemento alle antiche leggende," 807), si segnala che Yatagarasu è l'antenato di Kamo-agata-nusi (il sacerdote dei templi Kamo). Più tardi, "Sho: jiroku" (810-823) insistono sull'identità del Yatagarasu e Takeshunumi, ma nel tempio miyo-jinja Kamo, che è adorato dai Takeshunumi, non c'è culto di Yatagarasu.

Amiamo, quando tutto è nobilmente impigliato.

 

"Yamashiro fudoki" e "Sho: jiroku" sono stati “raffigurati” sulla base delle informazioni comunicate dai sacerdoti dei templi di Kamo. Uno dei due rami della famiglia Camo frantumata, essendosi stabilito a Mioi, cercò di procurarsi prove indiscutibili dell'origine di Amaterasu. Secondo la tradizione locale, Jimma accampati nei pressi del tempio Kumano Singu quando Yatagarasu volato dalle vicinanze del tempio moderno di Asuka Jinja e si diresse verso le montagne a Hong. Alcuni ricercatori interpretano questa leggenda nel senso che forse questo leader locale ha trasferito l'esercito attraverso i valichi di montagna; lungo questa rotta immaginaria ci sono i templi di Yatagarasu sulla cima del monte Takamiyama e nel villaggio di Isas, sebbene siano stati costruiti molto più tardi. Secondo Nihonshoki (il secondo anno del regno di Jimmu), Yatagarasu fu tra coloro che ricevettero una ricompensa per il fedele servizio, che è un'indicazione dello stato umano. Si fa notare che i suoi discendenti sono del genere Agata-nusi (governanti di terre) in Katsurano e il genere Tono-mori-be (guardie del palazzo imperiale e santuari shintoisti). Più tardi iniziarono a considerare Taketsunumi-no Mikoto, divinità del tempio Myoi, lo stesso Yatagarasu. Tuttavia, né in Mioi, nemmeno in uno dei tanti templi Kamo in tutto il Giappone, e neppure nei tre templi di Yamato, dove Takeshunumi è adorato e chiamato Yatagarasu-jinja, c'è traccia del culto di Yatagarasu.

Questo culto esiste solo a Kumano e dove sono costruiti i templi di Kumano.


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interessante il samurai Tachi, mi spiego, in questo artista si nota l'evoluzione dell'arte ukiyo e, quasi una modernizzazione del tratto che diventa meno "impressionista" divenendo più dolce nei tratti.

Il viso diventa meno arcigno, si notano più realistici i segmenti dell'armatura, la tachi diventa quasi una fotografia dove, dalla tsuba della spada ai ricami dei calzari del guerriero è un fiorire di un tratto che diviene meno "fluttuante".

Se ingrandite la foto vi accorgerete meglio, per esempio, dei piedi del servitore... spariscono i bitorzoli di Kuniyoshi, l'artista non dipinge il paesaggio come fosse parte importante del disegno ma si dedica alla figura (la luna e la montagna sono tratti "freddi") non sto dicendo che è peggiore, ne distinguo le diversità.....preferisco Kuniyoshi. Grazie Beta ci hai fatto scoprire l'evoluzione di quel periodo, se fosse vissuto più a lungo forse la maturità lo avrebbe trasformato anche nell'arte... non lo sapremo mai.


Antonio Vincenzo

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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